lunedì 31 marzo 2008

Il mago dei computer



Tempo fa girava in rete un elenco di situazioni grottesche svelate da un dipendente del Customer Care di IBM , l'ente preposto a rispondere ai requisiti dei clienti e a risolvere ovviamente ogni tipo di loro problema senza trapelare il benchè minimo disappunto per richieste spesso assurde. Una di queste era davvero a livello barzelletta ammesso che sia successa veramente, cerco di facilitarvi diversificando i colori tra chi telefona e chi risponde, eccola :




"Ridge Hall computer assistant, come posso aiutarla?"
"Si, bé, ho un problema con Wordperfect."
"Che tipo di problema?"
"Bé , stavo scrivendo, quando di colpo tutte le parole sono andate via"
"Andate via?"
"Sono sparite"
"Hmm Cosa c'é sullo schermo?"
"Niente"
"Niente?"
"E' vuoto, e non accetta niente quando io premo i tasti"
"Lei é ancora in Wordperfect o ne é uscito?"
"Come posso saperlo?"
"Può vedere il C: prompt sullo schermo?"
"Che cos'é un sea-prompt?"
"Non importa. Riesce a muovere il cursore sullo schermo?"
"Non c'é nessun cursore: gliel' ho detto , non accetta niente di quello che digito"
"Il suo monitor ha un indicatore di accensione?"
"Cos'é un monitor?"
"E' quella cosa con uno schermo che sembra una TV. C'é una lucetta che dice quando é acceso?"
"Non lo so"
"Bene , allora guardi sul retro del monitor e cerchi dove entra il cavo di alimentazione. Riesce a vederlo?"
"Penso di si"
"Benone . Segua il cavo fino alla spina e mi dica se é inserito nella presa nel muro"
"??Si, é inserito"
"Quando lei era dietro al monitor ha visto se c'erano due cavi collegati sul retro del monitor, e non solo uno?"
"No"
"Ok, ci sono . Mi serve che lei guardi dietro di nuovo e cerchi l'altro cavo"
"??Ok eccolo"
"Lo segua per me e mi dica se é ben infilato nella sua presa dietro al computer"
"Non ci arrivo"
"Mmmm Bé non riesce a vederlo?"
"No"
"Anche mettendo il ginocchio su qualcosa e sporgendosi in avanti?"
"Oh, ma non é perché non ho la giusta angolazione é perche é buio"
"Buio?"
"Già . Le luci dell'ufficio sono spente e l'unica luce che c'é proviene dalla finestra"
"Bé accenda le luci dell'ufficio, allora"
"Non posso"
"No? Perché no?"
"Perché manca la corrente"
"Manca ?..la corrente? Aha, ok, abbiamo scoperto il problema. Ha ancora lo scatolone, i manuali e l'imballo di quando il suo computer le é arrivato?"
"Bé si li tengo nello sgabuzzino"
"Molto bene. Li prenda, scolleghi il suo sistema e lo imballi come era quando le fu consegnato. Poi prenda il tutto e lo porti indietro al negozio dove lo ha acquistato"
"Davvero? E' così grave?"
"Si , ho paura di si"
"Bé allora e tutto a posto , suppongo. Cosa devo dire loro?"
"Dica loro che lei è troppo stupido per possedere un computer" !!!

leggende metropolitane dicono che questo assistente, ammesso che sia esistito, venne poi licenziato, io gli avrei dato un premio ma ...... oggi tutto questo che avete letto ... è successo a me !!!!

Ebbene sì, stamattina sono arrivato in ufficio con il pensiero di verificare l'esito delle prove lanciate ieri pomeriggio ; avevo quindi da controllare una finestra su cui scorrevano i dati. Arrivo e il monitor è nero come tutte le mattine, basta muovere il mouse e tutto prende vita, di solito. Oggi non è successo così ! Allora mi sono detto : "pork#£#@@#§ , devo controllare i dati prima che arrivino i colleghi e devo preparare il rapportino della prova, bel momento che ha scelto di non funzionare il monitor !" anche se la lucina era accesa . Cerco al volo un monitor di qualche collega ma tutti hanno un attacco diverso e io , come sempre , ho fretta. Avendo la fortuna di abitare di fianco all'ufficio dedicato alla riparazione dei PC, mi reco da loro e chiedo gentilmente il prestito di un monitor per un paio di minuti. Evito di spiegare che ho una finestra piena di dati che non posso perdere. Loro, molto zelanti, mi dicono che per avere un monitor devo aprire un ticket , mi danno un numero telefonico al quale risponde gentilmente un accento straniero. A fatica spiego che suppongo sia guasto il monitor e che non posso riavviare il PC perchè perderei la finestra con i dati. Devo spiegare per filo e per segno che "Sì il monitor è acceso, è attaccato con un cavo al PC, fino a ieri sera funzionava, non ho PC di colleghi vicini al monitor per testarlo e soprattutto abito di fianco all'ufficio riparazioni PC !" Mi risponde di controllare la email !!! "ottimo , non appena mi avrete sostituito il monitor non mancherò di leggere la email!" ma mi rendo conto che non serve essere sarcastico, chissà quali altri problemi a quell'ora può già aver dovuto affrontare questa ragazza con accento straniero e mi rilasso aspettando l'intervento del tecnico. Mi faccio comunicare il numero di ticket assistenza, vado dal tecnico che chiaramente ora è su un altro problema. Mi verrebbe da imprecare "ma avete qui 50 monitor scollegati, me lo sollevo da solo, lo porto qui a fianco , lo collego, leggo i dati della prova e poi fate quello che volete !" ma i colleghi zelanti mi fanno capire che si fa così. In questa azienda conosco quasi tutti, mi pare impossibile che in qauesto ufficio non ci sia uno dei miei amici. Torno alla mia scrivania e aspetto pazientemente. Arriva in ufficio uno dei miei colleghi che era andato a prendersi un caffè e mi dice "Attento che stamattina qualcuno di questi qui a fianco (ufficio riparazioni PC) ha fatto saltare la corrente ed è scattato anche il nostro interruttore perciò, vavavuma !" Bella notizia , io sto qui ad aspetarli e scopro che il problema me lo hanno creato loro , vabbeh se non altro è evidente che ormai il mio PC si era restartato e avevo perso i dati che mi servivano. Sto PC della mutua che mantiene la luce di acceso anche quando invece è in Stand-By. Allora mi rilasso, riaccendo il computer e aspetto : chiaramente il monitor si mette a funzionare. Passata la fase di boot (bùt) accedo ai dati della prova, persi e penso a come recuperarli da qualche backup (becàp). Nel frattempo arriva il tecnico per la riparazione e molto tranquillamente gli spiego che non potevo spegnere il PC e mi serviva assolutamente un monitor per recuperare i dati ma una volta scoperto che avevano fatto saltare la corrente, avevo risolto il problema da solo. Il collega riparatore mi è sembrato molto dispiaciuto e che capiva il problema e avrebbe risolto lui il ticket senza farmi perdere ulteriore tempo. Quando mi è finalmente giunta la email dell'assistenza in cui si dichiarava aperto e chiuso l'intervento mi sono soffermato sulla motivazione segnata, che a questo punto mi farà perdere tutta la stima accumulata in anni di onorata assistenza ad amici e parenti in qualità di mago del computer :

Il collega non si era accorto che mancava la corrente !

Bene, stamattina sono stato considerato come quella signora della storiella, adesso vado nello sgabuzzino a prendere gli scatoloni e imballo tutto

Saluti, Manu aka "vighi"









Continua la lettura ...

venerdì 28 marzo 2008

A te che hai reso la mia vita bella da morire

Ieri sera , dopo esserti svegliato la mattina in un letto più piccolo del tuo, dopo aver spinto fuori di casa tua figlia per non far aspettare chi l'accompagna alle lezioni, dopo aver vinto l'ingorgo portando tuo figlio a piedi a scuola mentre chiacchieri e sorridi, dopo aver passato una giornata di lavoro intensa, dopo i soliti casini, dopo un pranzo rubato di corsa al tempo che non hai, dopo una fuga in mezzo al traffico, in barba a quel nuovo semaforo che crea una coda infinita ma non per il tuo scooter, dopo uno scatto di nervosismo pensando a quell'auto che scende la discesa dei box e se ne frega degli altri inquilini , dopo aver guardato per l'ennesima volta un orologio che ti dice che come sempre sei in ritardo, dopo aver preso per un pelo il cancello che si sta richiudendo, salgo sull'auto e .... trovo un regalo sul cruscotto ! Un regalo con una dedica da parte del mio amore ! Mi sono ritrovato trasportato indietro nel tempo e oggi con tutta l'emozione che posso pubblico il testo e un video di una canzone di Jovanotti. Il video è statico, potevo scegliere tra tante altre versioni ma quello che per me conta è il testo, la musica e non le immagini. Le immagini, quelle, sono dentro al mio cuore :

A te - Jovanotti

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...






Continua la lettura ...

giovedì 27 marzo 2008

Fotografia: una regola base



Ho scoperto di avere abbastanza lettori per questo blog e considerando che non tutti possono condividere con me quasi mezzo secolo di ricordi, ritengo utile ogni tanto mettere a disposizione alcune delle informazioni che ho imparato frequentando tonnellate di amici qua e là. Come sempre il rischio di mettere il cappello da teacher è elevato perciò portate pazienza e cogliete dove possibile la notizia che vi può diventare utile . Oggi mi addentro nell'universo Fotografia cercando di resistere alla tentazione di fare confronti fra la vecchia tradizionale fotografia in pellicola e quella odierna digitale. Non sono decisamente all'altezza di trattare questo argomento e poi, sono uno che come voi è immerso e circondato dalla tecnologia senza provare il minimo sforzo per resistergli, anzi ! Da quando ci sono le fotocamere digitali a basso prezzo, tutti ne abbiamo una o più di una: se non è proprio nostra è dei nostri figli. Proviamo l'irresistibile tentazione di fotografare tutto (vedi anche l'uso improprio dei telefonini) , forse è più una tentazione di filmare tutto Detto questo spesso ci troviamo a vedere foto che anche se fatte da noi appaiono piatte, noiose. Credo che tutti prima o poi abbiano provato quel desiderio di scattare una foto diversa. Ricordo nella mia mente momenti in cui di sottecchi spiavo mia moglie che vagava con la fotocamera alla ricerca di una inquadratura, di una ispirazione: la ricordo portare all'occhio e poi di nuovo cercare, cercare. Se devo essere sincero le sue foto sono sempre state di gran lunga migliori delle mie, come composizione; posso dirlo senza correre il rischio di sviolinature perché tanto lei non legge il mio blog e quindi prendetelo come un dato di fatto. Se non altro nella parte riprese (proseguirà a breve la serie di pillole e suggerimenti) dove ci sono più regole e indicazioni da seguire, riesco a riprendermi la leadership ! Tornando alla fotografia, una delle regole fondamentali di cui tenere conto è : la regola dei terzi. Se digitate questa frase su Google trovate migliaia di pagine, scritte da persone ben più autorevoli di me e avete più informazioni: io cerco di limitarmi al minimo indispensabile. Se vedete la foto di inizio articolo potete rimanere colpiti o indifferenti al paesaggio ma di sicuro vi darà la sensazione di essere una buona foto in termini di composizione. Intendo dire che non mi spingo a discutere l'aspetto luci, ombre, colori ma solo come i soggetti sono messi all'interno dell'inquadratura. La foto è presa gentilmente dal blog ilbanshee ed evidenzia al volo che il soggetto interessante non è al centro della fotografia: questo perchè l'attenzione del nostro occhio non cade esattamente al centro di una composizione. Io non ci avevo mai fatto caso ma basta vedere una fotografia di un soggetto che sta nel centro e una in cui sta spostato e capire di cosa sto parlando. L'esempio più lampante è quello dei panorami in cui esiste uno sfondo orizzontale come il mare o l'inizio delle montagne: tenere questa linea al centro dell'immagine la renderà piatta e senza espressività, infine noiosa. In cosa consiste quindi questa regola dei terzi ? Dobbiamo dividere la composizione tracciando delle linee in modo da ottenere 9 rettangoli. Il punto che cattura l'occhio sta negli incroci di tali linee o anche sulle linee stesse. Giocando su questo concetto si possono avere tante diverse composizioni e in ogni caso non è detto che rispettare questa regola renda la vostra fotografia favolosa. Già in un altro articolo avevo trattato di come il cervello interpreta ciò che vede in una immagine : questo è un ulteriore aspetto interessante. A questo punto vi presento la stessa foto dell'inizio ma con l'aggiunta delle linee.






Possiamo vedere come l’albero cada sul lato destro del rettangolo centrale. Allo stesso tempo l'orizzonte del prato a sinistra corrisponde alla linea inferiore e la cima del monte coincide con uno dei vertici del rettangolo centrale. Qui esiste anche un aspetto di diagonale e soprattutto il non poter essere certi di quale fosse il reale soggetto che l'autore voleva cogliere (albero, monte, prato, orizzonte) ma sorvoliamo per non complicarci la vita. Vi presento altre foto che con l'aggiunta di queste linee dovrebbe farvi comprendere meglio il gioco di allineamenti o incroci e giudicare da voi stessi se tali composizioni siano accattivanti.




Non so se la vostra fotocamera preveda la possibilità di utilizzare delle griglie in fase di inquadratura, griglie che naturalmente non vengono sovraimpresse poi alla foto. Nel caso non ci fosse questa possibilità vi invito a fare molta pratica, a prendervi tempo, a scattare usando diverse composizioni dello stesso soggetto e poi prendere i miei suggerimenti e buttarli via se non vi danno risultati interessanti. Concludo ringraziandovi per la pazienza e omaggiandovi del link a un sito sicuramente autorevole dove potete seguire gratuitamente un corso per imparare a osservare le cose in maniera diversa e cercare di ottenere il meglio dalla vostra fotocamera. Il corso è offerto da Canon previa semplice registrazione online. Che dire ? buon divertimento e buoni scatti !
Manu aka "vighi"



Continua la lettura ...

domenica 23 marzo 2008

Buona Pasqua !


Auguri a tutti di una buona Pasqua. La passeranno meglio i miei amici Bjuventini visto che ci hanno sconfitto 2-1 da pochi minuti. Poco importa se il primo goal era in netto fuorigioco o se alla fine abbiamo preso un palo al 92', il campo dice che siamo stanchi e che una squadra che corre tanto e ha qualche giocatore di ottima tecnica, ci mette in difficoltà. Anche altre squadre soffrono ma hanno più fortuna di noi in questo momento: non preoccupatevi o affannatevi (a gufare), saremo lì davanti fino alla fine del campionato e faremo festa per le strade. Nella scatola dei ricordi oggi trovo una gita che abbiamo fatto tanti anni fa nel giorno di Pasquetta. Se penso a quella di domani credo sia meglio stare a casa che non passare la giornata in coda in autostrada , come lo scorso anno e quello precedente e quello prima ancora ma quando si è giovani lo si fa più volentieri. Quel giorno dovevamo essere in 6: Io, Anna, Ambro, Monica , Dippi e Manu. Ci presentammo di mattina presto a casa del Dippi, dove oggi abita l'Ambro e dal citofono una voce assonnata ci disse che non sarebbero venuti; se ricordo bene la voce era quasi sorpresa, come se non si ricordasse dell'impegno preso. La gita si fece quindi con un'auto sola , la mia Renault 19 verdina con tettuccio apribile. Giornata piovigginosa fino quasi alla meta : Lucerna. Una bella gita, una bella città e al ritorno il mio primo montaggio video, fatto direttamente con il videoregistratore VHS e una titolatrice presa negli States da attaccare alla videocamera. Ricordo una delle canzoni che misi nel filmato, quasi a suggellare il matrimonio dei nostri amici che sarebbe avvenuto da lì a qualche mese. Nel tragitto verso casa ci fermammo addirittura a vedere un centro sportivo in Svizzera che era sede del ritiro della Bjuve. Strano ricordo mi viene proprio nel giorno in cui perdiamo il derby d'Italia :-) Nel caso cerchiate un luogo carino dove fare una gita ricordatevi di Lucerna anche se non è molto vicina.

Per oggi invece rinnovo il mio sincero augurio a tutti perchè è Pasqua : siate felici perché Gesù ha vinto la morte.

Manu aka "vighi"
Continua la lettura ...

mercoledì 19 marzo 2008

Auguri ai papà e ai Giuseppe


Tanti auguri a tutti i papà dato che oggi è la festa di S.Giuseppe

Questo santo è una delle figure più care alle famiglie, ed è uno dei beati ritenuti più potenti per la concessione delle grazie: oltre a proteggere i poveri e le ragazze, San Giuseppe, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa. Essere figlio non ti aiuta a comprendere pienamente tuo papà finchè a tua volta non lo diventi. Ma quando diventi papà ? Il primo istante che non scorderai mai è quello in cui vedi tua figlia o tuo figlio venire alla luce. Io non ho avuto questa fortuna (anche se a volte qualche papà sbarella) perchè i miei sono nati con parto cesareo; il mio momento è stato quando Ale è arrivata al secondo piano nella sua incubatrice. Eravamo in tanti ad attenderla davanti all'ascensore del piano : nonni e zii naturalmente. Fino a un istante prima tutti a interrogarsi sul fatto se fosse già nata (sapevamo già che sarebbe stata una femminuccia), tutti a chiacchierare anche con me che ero agitatissimo e impaziente. Avevo imparato con precisione a capire se l'ascensore in viaggio dall'ultimo piano fosse indirizzato al nostro: questo piccolo dettaglio mi preservava dall'agitazione dei nonni che invece sussultavano ogni volta che la lucina rossa si accendeva. C'è stato un momento in cui ho capito che stava arrivando, me lo sentivo dentro, così mi sono spostato ma non avevo fatto i conti con la curiosità di tutti gli altri e quando si aprirono le porte dell'ascensore, finii in terza fila, dimenticato da tutti. Solo la voce dell'infermiera che diceva "Dov'è il papà ?" mi permise di riemergere con fierezza e di vedere Ale in tutto il suo splendore. Quello è il momento in cui sono diventato papà ! Poi il piacere di essere invitato al lavaggio, a tenerla in braccio per la prima volta, credo di aver praticato lì la mia prima lezione di apnea statica. Statica perchè ero praticamente di marmo, statuario e senza respiro: forse avevo paura di rovinarla ? Il primo ricordo di mia figlia, che bello ! Spero che ognuno di voi possa serbare nella sua mente e nel suo cuore il suo primo ricordo da papà, anche nella malaugurata ipotesi che fosse svenuto in sala parto. Dopo qualche anno è arrivato anche Samu, scene diverse ma stessa incredibile emozione. Il tempo scorre e io non so ancora che tipo di papà sono, mi piacerebbe essere un amico prima di tutto ma anche un educatore, uno che ti capisce e ti aiuta sempre, che gioca con te che è presente quando hai bisogno e sa stare nell'ombra quando diventa ingombrante. Non so ancora se sono un buon papà nè se lo sarò mai, sono sicuro che è un dubbio che ognuno si porta dietro ma so che sono come voi in cammino e che non mi stanco di mettermi in gioco e di imparare. Chissà se lo pensano anche i miei figli !!!! Qui la discussione diventerebbe lunga e poi dovrei anche dire qualcosa sul mio di papà ma ci sarà un'altra occasione per tutto, oggi accontentiamoci di riassaporare le nostre sensazioni e di farci con piacere gli auguri.


Continua la lettura ...

sabato 15 marzo 2008

Io e la chitarra

E' ora di riprendersi dopo la batosta di martedì scorso 11/3/08 (Inter-Liverpool 0-1) causata sicuramente più dalle dimissioni del nostro condottiero che non dalla solita eliminazione precoce dalla coppa che conta. Non entro nel dettaglio dei motivi per cui sono state fatte certe dichiarazioni, mi limito a dire che "Io sto con Mancini tutta la vita!" per mille e più motivi. Una volta sbollita la tensione torno a sfogliare l'album dei ricordi della mia vita e non posso fare a meno di leggerci più di una pagina dedicata a uno strumento musicale: la chitarra. Ho imparato a suonarla quando avevo 14 anni e come tutte le cose che ho imparato, da autodidatta. Eravamo i soliti amici impegnati in oratorio, andavamo in vacanza insieme con gli educatori su per i monti e lì è scattata una molla. C'era Stefano che sapeva suonare un paio di accordi, e la sera dopo cena , là sul belvedere del Champedìe che torreggiava sulla Val di Fassa insieme muovevamo i primi passi alla scoperta della chitarra suonando qualche canzone di De Andrè. In particolare la più gettonata era quella che faceva ... "Ricordiiiiiii sbocciaaaaaavan le vioooooooleeeee , con le nooostre paroooooole , non ci laaaaaaasceremo maaaaaiiiii" la ricordate ? E' la canzone dell'amore perduto, purtroppo non ho trovato video migliori di quello che vi posso donare, accontentatevi dell'audio :





Con questa canzone nelle orecchie, tornati dalla montagna, ci siamo trovati spesso a suonare insieme: a far partire il gruppo musicale del nostro Oratorio che accompagnava alle SS. Messe. Eravamo in 5, quattro chitarre e un organo: Io, Stefano, Fabio, Giorgio e Marco. Abbiamo suonato per anni, abbiamo affinato la tecnica, avevamo i nostri problemi e purtroppo non siamo mai stati un gruppo musicale ma secondo me eravamo bravi. Diventati maggiorenni ci siamo trovati a suonare alla messa delal domenica mattina alla Casa di Riposo Perini: tanta parte della mia vita è transitata per quei corridoi, ascensori e scale e tanta gioia provavamo a suonare canzoncine ai nonni della casa. Galeotto fu il Perini perché da lì la mia vita ha avuto una svolta ma questa è un'altra storia. diciamo che a causa di una diaspora avvenuta nell'Oratorio lì vicino, ho conosciuto gli amici attuali e la mia dolce signora. Con questi amici la parte musicale è continuata senza sosta e in particolare con l'avvento del nuovo parroco Don Viniero, siamo diventati il gruppo di animazione delle liturgie. Tra tutti non posso fare a meno di citare mio cognato (direttore del coro) e Dippi come compagno di infinite suonate. Alcune delle canzoni che oggi vengono cantate alla Messa , sono state composte da noi 2, parole e musica. Canzoni composte per i matrimoni dei nostri amici, per i nostri matrimoni. Spesso in chiesa incrociamo lo sguardo e ci diciamo "hai visto ? la suonano ancora !" Una di queste canzoni composta per Monica e Ambro l'ho legata a una cosa stranissima, ero a cena da Dippi e Manu che ormai erano una famiglia e per la prima volta nella mia vita conobbi la "Insalata di pasta". Non l'avevo mai mangiata e da quanto mi piacque non la abbandonai più. Ancora più di quella sera ho in mente quella volta che dopo le prove di canto , mentre gli altri si recavano a sbevazzare in un locale vicino alla stazione, io e lui rimanemmo sugli scalini della chiesa a studiare giri di accordi e parti soliste per una canzone. Quella canzone poi la esportammo anche in un Oratorio vicino. Ho provato a riprendere in mano la chitarra e suonare questo riff ma non mi torna in mente. Magari Dippi, appena ci vediamo per il filmino me la ricordi ?
E quella volta che per suonare con te dimenticai l'automobile nel parcheggio degli Oblati ? se non ci fossi stato tu a prestarmi la tua macchina sarei rimasto lì anche a dormire :-)
Ricordi, tanti ricordi, meglio non esaurirli tutti, meglio non tediarvi troppo e lasciare spazio ad altri argomenti più attuali. Ma la chitarra è attuale ! Io ancora la suono in casa ogni tanto e mia figlia comincia ad appassionarsi: sta imparando i primiaccordi e ha delel buone capacità. Per quanto riguarda me, preferisco stampare qualche tablatura, che è la trasposizione fedele di una canzone ma sul manico della chitarra. In questo modo si ha la sensazione e il piacere di suonare come gli artisti veri. Giusto per non lasciarvi a mani vuote allego una immagine scannerizzata di uno spartito di una canzone che adoro, di Sting. E' solo una parte e potete vederci sia lo spartito classico che la tablatura sotto. Per i meno addetti dico che basterà schiacciare la corda così come la vedete , tenendo il dito sul tasto (vedi foto iniziale) indicato dal numero (click foto sotto). Se avete problemi la prima volta che mi trovate in giro potete tampinarmi senza problemi.



Continua la lettura ...

domenica 9 marzo 2008

auguri ... INTER !


La mia squadra del cuore compie CENTO anni e voglio dedicarle i miei più sinceri auguri !
Come ho fatto a diventare interista ? La passione di mio papà mi ha contagiato. Poi forse il fatto che è stata la squadra più forte del mondo nel momento in cui ero bambino, quando andavo alle elementari. Poi sicuramente il fascino dello stadio. Sono sensazioni ed emozioni che non scordi, poi diventi grande e sei libero di fare la tua scelta ma io non ho mai cambiato e mai cambierò. Ricordi, quanti ricordi, i più lontani sono di quando da piccolo mio papà mi portò alla Pinetina, sede storica dell'Inter. Adesso che ho 48 anni so che per andare alla Pinetina ci vogliono meno di 30' ma allora mi sembrava una gita, un viaggio. Le auto andavano più piano o c'era una magia che hai solo quando sei bambino ? Ricordo di quella volta che faceva caldo, quindi probabilmente era maggio, ricordo che avevamo il nostro solito pallone in auto e che c'erano tanti campi anche aperti al pubblico e io con mio papà provai l'ebbrezza di giocare su un campo bellissimo. Pochi anni dopo passai tutta una stagione allo stadio S. Siro , nel secondo anello, sotto il tabellone, quello con l'orologio, quello storico che una volta c'era solo lui. Già in un'altro racconto di questo blog, descrissi la scena di un Inter-Napoli ma ricordo tante altre partite. Ricordo un pomeriggio di quell'anno in cui eravamo in gita al Ticino e ancora la radio trasmetteva le partite solo dal secondo tempo. Si aspettava l'inizio di "Tutto il calcio minuto per minuto" che cominciava con i risultati dei primi tempi. Era giorno di derby e già mi emozionavo di brutto per questa magica partita. La radio parte e snocciola primi tempi finchè arriva al fatidico "Allo stadio di S. Siro dopo il primo tempo Milan 1 .." già stavo male ".. Inter 4" .. QUATTRO ???????? che gioia !!!! quella partita finì 5-1 per noi. Alla fine del campionato c'era sempre l'invasione di campo festosa, qualsiasi posizione di classifica si fosse raggiunta. Per la prima volta quindi scesi sul mitico manto erboso di S. Siro e feci una esperienza unica, era come stare su una moquette, un campo bellissimo. Mi piaceva fare tuffi e non sentire dolore, rotolarmi, immaginare una corsa sulla fascia che era di Jair e attendere al centro per fare una sforbiciata come quella del Bonimba (altro 5-1 ma stavolta al Foggia). Non vi sto parlando di un'annata qualsiasi ma di quella in cui rimontammo 7 punti al BBilan e vincemmo quindi lo scudetto. E io, con mio papà , ero là allo stadio. Sono passati glianni ma altre volte sono stato là, nel tempio del calcio, ci sono stato con i colleghi di lavoro, capo compreso, in una notte magica di coppa con gli scozzesi e goal di Kalle Rummenigge . Una serata in cui il mio capo, grande personaggio di grande cultura e immenso tecnico, cercava di spiegare a dei muratori bergamaschi che la superficie dello stadio relativa alla Curva Nord (quella dei BOYS) se riportata sul campo di calcio sarebbe stata più grande di ... .lasciamo perdere .. ricordo che in ufficio per questa cosa ridemmo per anni e anni. Delle persone, colleghi , che erano con me quella sera, alcuni sono poi diventati amministratori o comunque membri del direttivo della azienda per cui ho sempre lavorato e sono rimasti da sempre miei amici. Con uno di questi amici, Gianni, mio testimone di nozze, abbiamo proseguito le serate allo stadio e abbiamo avuto soddisfazioni e anche qualche delusione come l'anno in cui il mitico Andy Brehme si infortunò per 5' rimanendo a bordo campo e i tedeschi ci infilarono con un paio di reti che ci costarono l'eliminazione dalla coppa da parte del Bayern. Uscimmo dallo stadio in 80.000 in silenzio, senza critiche o grida di rabbia, solo tristezza. e quelal volta che con Paolo tornai alla Pinetina dopo anni che non ci andavo e mica sugli spalti no, direttamente dentro al centro sportivo, in piscina ! quella che utilizzavano giocatori, presidente e le loro famiglie. Ho fatto il bagno con Ivanoe Fraizzoli che portava la cuffia per i capelli :D Beh c'erano anche qualche decina di mogli di calciatori che potete immaginare non si trattava proprio di accontentare la vista ma io ero giovane e emozionato del fatto di stare lì. paolo qualche anno dopo ci giocò un bello scherzo, era l'anno del Trap, l'anno dei record, eravamo sempre lì alla Pinetina ma stavolta fuori , per vedere un allenamento. Io , lui e Stefano. Molta ressa, troppa ressa. Non c'era possibilità quasi di entrare ma lui chiamò il medico dell'Inter che aveva la fortuna di conoscere per lavoro e ci fece entrare. Io e Stefano eravamo emozionati ma in realtà quando Paolo ci presentò al cancello mi si gelò il sangue .. ti presento Manu .. ematologo e Stefano gastroenterologo !! Ematologo ? io ???? e cosa faccio ? dove lavoro ? Ma Paolo era scaltro e sicuramente nessuno avrebbe avuto necessità di fare domande a noi per quel tipo di specializzazione, solo che a noi non veniva in mente. Ci portarono nella loro Palestrina dove Riccardo Ferri stava facendo rieducazione muscolare dopo un infortunio. Un fisioterapista mi parlò e mi disse alcune cose , io annuii ma con il panico addosso. Poi visitammo il centro, al Bar vedemmo qualche giocatore di altri tempi , famoso , poi andammo sul campo per seguire l'allenamento a pochi metri dal Trap ! Che emozione ! I giocatori ci passarono vicini per andare in doccia, strette di mani, Nicola Berti a pochi passi da me , soprattutto Lothar e Andy. Mi viene sempre da sorridere quando penso a quella esperienza ma ringrazio sempre il mio amico Paolo per avermela fatta vivere. Altre storie e altre emozioni posso raccontare ma ci sarà sicuramente tempo e altre occasioni. Chiudo con un ricordo e un abbraccio a 2 TOTEM della storia dell'Inter, 2 persone immense e che in questo periodo di calcio fatto di voci grosse e polemiche , mi mancano tantissimo.

  • Il CAPITANO, unico immenso capitano fra i capitani, il grande Giacinto.
  • il vice-presidente , unico immenso, l'avvocato Peppino Prisco.
Mi piace concludere con una delle sue meravigliose battute, ce ne sarebbero migliaia ma questa mi da motivo particolare :

A uno che gli chiedeva se rinnegava il fatto che l'Inter nacque da una scissione interna dell'altra squadra di Milano rispose : "L'Inter nacque da una scissione del BBilan (lui non la chiamava così ma io sapete che non ce la faccio) Ecco la dimostrazione che si può fare qualcosa di importante partendo da niente!"

Ancora auguri vecchia Inter e grazie per le emozioni che mi hai saputo dare,

Manu aka vighi
Continua la lettura ...

mercoledì 5 marzo 2008

La videocamera .. pillole per l'uso

Stiamo vivendo in un'epoca in cui tutto è multimediale e mentre qualche tempo fa vigeva la regola "L'ha detto la televisione .. ", adesso la parola d'ordine sembra essere "iùtùb" . Su youtube si trovano video di tutti i generi, fatti con videocamere da migliaia di euro (quella qui a fianco è la mia!) o addirittura con i cellulari. La qualità quasi non conta più, importa solo avere ripreso una data scena, riprendere e condividere. Detto questo rimane evidente che molti di noi hanno ceduto alla tentazione e imbracciano ormai con disinvoltura l'ultimo modello di videocamera digitale. Ma sarà meglio quella con le cassettine o quella che registra su DVD ? Quella piccola che sta nel taschino o quella enorme che fa sembrare di Sky ? quella da 1.000 € o quella da 169 € ? Se permettete queste discussioni le rimando ad altri momenti o meglio, come al solito vi consiglio un salto nel forum di Videomakers.net dove non mancano richieste di questo tipo e dove si trova sempre qualcuno disponibile a ripetere i consigli. Oggi mi piace invece parlare di tecnica, di cose da fare e cose da non fare quando si ha in mano una videocamera. Visto che la maggior parte dei miei amici ha a disposizione videocamere di dimensione standard, non importa se digitali o più anzianotte (VHS-C, 8mm, Hi8) , cerco di proporre una serie di indicazioni che valgono a prescindere dalla qualità o data di nascita dello strumento. Cosa devo fare quando ho in mano una videocamera ? Cosa devo riprendere ? come lo devo fare ? Cosa devo evitare assolutamente ? In ogni caso poiché la regola numero 1 è che per fare buoni video servono buone immagini, buone riprese, comincio a lasciarvi qualche indicazione minima che spero possiate adottare per il miglioramento delle vostre riprese.


1) come si tiene in mano ?

cercare di fare riprese ferme significa che dove è possibile sarebbe meglio usare un cavalletto. Dove non è possibile sfruttate ciò che vi sta intorno per appoggiarvi (alberi, muretti, automobili). Se non avete appoggi, tenete le gambe divaricate all'altezza delle spalle e soprattutto ricordate che la videocamera si impugna con 2 mani. Per esempio nel caso di modelli con il visore laterale sfruttate la mano sinistra con pollice sotto al visore e il resto delle dita sopra, in modo da tenere stabile l'attrezzo. naturalmente la mano destra è quella che sta saldamente dentro l'impugnatura e vi serve per far partire la registrazione o usare lo zoom. Un buon metodo è anche tenere i gomiti stretti vicino al corpo e se la ripresa è di pochi secondi trattenere il respiro.

2) come si usa lo zoom ?

ho sentito gente entusiasta di avere uno zoom 400x ovviamente senza nemmeno interessarsi del fatto che sia uno zoom digitale e non ottico. C'è poco da essere entusiasti ma tra i 2 che differenza c'è ? Banalmente quello ottico è uno zoom che sfrutta le proprietà delle lenti, quello digitale sfrutta un software (programmino) interno alla videocamera per ricostruire parti di immagine (che non ci sono) . Lo metto come regola, tutto quello che è artificiale, digitale e quindi indipendente dalla meccanica lasciatelo ai computer e ai programmi per editare i vostri filmati perchè tali programmi sono sicuramente più sofisticati e vi danno più margini di miglioramento. Quindi come prima cosa disabilitate dal menù della videocamera l'uso dello zoom digitale. C'è un altro motivo determinante e cioè che usando lo zoom digitale spinto al massimo otterrete che le immagini inquadrate siano suscettibili in modo esponenziale ai movimenti delal vostra videocamera tali per cui 1 mm di spostamento corrisponde a 50 mt laggiù dove state riprendendo ! L'effetto più evidente è che le riprese saranno stra mosse, addirittura fastidiose . Non escludendo l'utilizzo dello zoom l'altra regola fondamentale è non abusarne. non continuate a fare avanti e indietro, farete vomitare il vostro pubblico. Se ce la fate usatelo per avvicinarvi a quello che volete riprendere e, poi, schiacciate il tasto REC. Se proprio non ci riuscite fate dei movimenti di zoom mooooooolto lenti, almeno due volte più lenti di quello che avevate pensato di fare e in una sola direzione.

Per oggi ci fermiamo qui, prossimamente altre pillole, consigli utili per sfruttare al meglio gli strumenti e dare qualità alle nostre riprese. Se avete fretta o siete tanto curiosi vi lascio il link a un articolo indispensabile, frutto di discussioni tra utenti del forum di Videomakers.net e raccolte appunto in una guida che abbiamo chiamato "L'arte dell'editing video : la ripresa". Ci trovate consigli elementari come quello sull'utilizzo dello Zoom : " Non abusatene, non continuate a zoomare avanti e indietro," o quelli più specifici che trattano dell'uso di luci.

Buon divertimento, Manu aka vighi
Continua la lettura ...

martedì 4 marzo 2008

Ancora Motion Graphics

Chiacchierando in Oratorio o prima delle partite di calcio dei piccoli ho scoperto che alcuni miei amici hanno avuto modo di vedere il primo articolo sulla Motion Graphics e di apprezzare il video di Lauritzen che animava le fotografie. Oggi propongo un nuovo video, nello stesso stile ma con qualcosa in più perchè non ci sono solo fotografie scontornate e animate ma anche qualche vecchio spezzone di video. Il video è una sigla di presentazione della HBO e la gente coinvolta è tanta oltre che supercompetente in materia, lo potete leggere a questa pagina: HBO / Carnivale (Opening Title Sequence) . Poichè io e il mio omonimo Dippi ci siamo detti, mentre ci incrociavamo in auto, che ne faremo uno su questo stile, quando lo vedrete, abbiate pietà di noi ! Se invece siete interessati a come si può fare per costruire video così dovete assolutamente leggere i commenti degli utenti di Videomakers.net che hanno lasciato nel forum a questa pagina

Intanto siate felici che oggi l'articolo è corto (vero Giampy ?) e godetevi il video che è come sempre spettacolare :




Annunci GratuitiForum Gratisphp nuke GratisBlog GratuitoAlbum Gratuito

Continua la lettura ...

domenica 2 marzo 2008

Auguri Mamma !


E' passato meno di un mese dal compleanno di papà e siamo qui a festeggiare quello della mia mammina dolce. Sono 76 anni che il paradiso si è aperto e ha mandato questo angelo. Non conosco nessuno che abbia potuto lamentarsi di lei per qualsiasi motivo e ne conosco molti che dovrebbero baciare la terra su cui cammina, in primis il sottoscritto. Ho solo ricordi belli di mia mamma, momenti dolcissimi, soprattutto quelli in cui io ero in difficoltà o ero ammalato. Solo adesso che sono genitore comincio a comprendere in minima parte le preoccupazioni che mia mamma ha sopportato per me. Comincio a dare un valore immenso e nonostante ciò limitato della parola AMORE. Di mamma ce n'è una sola , questo lo sanno tutti ed è vero, potrei dire da cattolico credente che di mamme ce ne sono 2, quella terrena e quella del cielo, in alcuni casi si fa fatica a trovare la differenza. Io con la mia mamma faccio abbastanza fatica. Spero che questo sia un complimento per lei che comunque è restata sempre umile. In questo momento non riesco a focalizzare 1,2 o 10 episodi, ne ricordo una tonnellata e per questo più come ringraziamento che come augurio le dedico una poesia, che naturalmente non è mia e che sicuramente conoscete già in tanti :

Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita proiettato nel film apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.


Così sono andato avanti,
finchè‚ tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti c'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita: i giorni di maggior angustia,
di maggiore paura e di maggior dolore...


Ho domandato allora:
"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con Te, ma perché‚ mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?".


Ed il Signore mi ha risposto:
"Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te
durante tutta la camminata e che non ti avrei lasciato solo
neppure per un attimo, ebbene non ti ho lasciato...
I giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui io ti ho portato in braccio"
.


Ciao mamma, Auguri !
Continua la lettura ...