giovedì 29 gennaio 2009

dal veterinario






può succedere anche una cosa divertente ....


Questa mattina ho dovuto portare Sasha dal veterinario per un controllo ad una ferita che mi sembra non rimarginarsi. Avevo preso appuntamento giorni fa e per riuscire a starci dentro con il lavoro ho fatto un po' di salti carpiati raggruppati. Il mio appuntamento era per le 9:30 e con uno stranissimo perfetto tempismo all'ora stabilita io e Sasha varchiamo la soglia dell'ambulatorio. Trovo seduta una signora non giovanissima con un cagnolino di piccola taglia. Maschio per cui Sasha fa festa e cerca di giocare. Mi siedo e la libero perchè so che non si azzufferà , non lo fa mai. La signora comincia a chiacchierare del più e del meno, comincia e non finisce più. Trova migliaia di argomenti, sono tutti correlati, ha padronanza nel saltare da uno all'altro senza perdere il segno. A volte ripete qualche episodio ma non mi infastidisce. La vedo molto agitata nonostante cerchi di simulare, mi fa capire che deve (il suo cagnolino) fare un intervento antitartaro ai denti e che porterà via tutta la mattinata. Io ero stato avvisato dal veterinario che dopo di me aveva un intervento e quindi non mi preoccupo della cosa. Ogni 5' lei tira fuori il cellulare, io penso che stia attendendo uan chiamata ma non è così: controlla l'orario e si lamenta perchè il dottore è in ritardo. Mi dice che lo ha visto uscire alle 9:25 con il suo doberman, ahi ahi ahi capisco che ci vorrà del tempo. Intanto prevedo che farò tardi in ufficio dato che devo riportare Sasha a casa. AH il veterinario sta a Settimo Milanese, retaggio di vecchie conoscenze o meglio eravamo in classe insieme in Quinta elementare. La signora parla parla e parla. Io le dico che avevo appuntamento alle 9:30 ma solo per far vedere la ferita di Sasha. Lei dice che aveva appuntamento alle 9:30 per l'intervento ma che è evidente che entro prima io che devo fare meno e devo andare in ufficio. Già il fatto che anche lei sia alle 9:30 non mi piace, poi Daniele sta fuori con il suo cane e il tempo passa. Ormai so tutto dei canili della zona, so anche di quelli di Brescia (dove viveva la signora) e rischio di sapere anche di quelli della Lombardia se Daniele non si muove. La signora ha 58 anni, non li porta benissimo e continua a nascondere la sua agitazione. Nel frattempo mantiene il record di frasi pronunciate al minuto.

Ore 9:50: arriva Daniele ! Sasha che è affettuosa con tutti si mette ad abbaiare, io sarcasticamente le dico "Sasha , mordilo che ha già 20' di ritardo" La signora saluta il dottore con una riverenza a noi ormai sconosciuta, un rispetto d'altri tempi o un sano terrore ? Non saprei. Daniele apre la porta dello studio, Sasha che è libera gira un po' e si infila dentro.

La signora preoccupatissima esclama :"Guardi che la cagnolina è scappata dentro!"

Io replico: "non si preoccupi fra 10" filerà fuori di corsa :o)"

Daniele si toglie la sciarpa e il cappotto e sorride, io mi alzo e con una agilità sorprendente la signora fa altrettanto ma accompagna il tutto con una vocina sottilmente polemica : "Eh noooooooo eh !!!!"

Io la guardo e penso "eh no cosa ?"

Lei: "Dottooooooore io sono entrata alle 9:25 mentre il signore è entrato alle 9:30 nèèèèèèèèèèèèèèèèè, tocca a me adesso!"

Non ci credo :o)

Svegliatemi è un sogno !

non sapevo se piegarmi in due dal ridere o preoccuparmi :o) Questa mi ha intontito per 20' , mi ha detto più volte che è in pensione e non ha niente da fare, che io ho il problema del lavoro, mi ha aperto le frontiere dei canile dell'emisfero NORD del pianeta, il suo cane ha un intervento che dura tutta la mattina e poi mi dice "EH noooooooooo eh !"

io rido, guardo Daniele e gli dico "Uè giovane, adesso vai fuori e risolvi il casino :o)"

Chiaramente lui che è un pacifico e non lo sposta nemmeno la bora di Trieste, esce e dice "avevo previsto di fare prima la anestesia al suo cane e poi vedere il terremoto bianco (che è Sasha) " Io accetto e mi rimetto a sedere ma dentro di me la pancia si muove dal ridere. Unica costante di questa situazione è che come al solito mi farà perdere un sacco di tempo. Alla fine come sta Sasha o che cure devo fare per lei è un dettaglio, come sempre guarirà anche se non la portassi dal veterinario e come sempre mi mangierà il divano, i mobili, le calze e mi leccherà quando mi sveglio al mattino ma questa è un'altra storia.

Ah quando ormai sono al parcheggio e sto per andare a casa, sento bussare al finestrino , è lei ! la sciùra che era agitatissima alla fine si è lasciata convincere che fosse inutile stare lì mentre il suo cane dormiva e cercava di chiacchierare con me; ormai le mie risorse di pazienza erano ridotte al limite e mi spiace di non averle concesso di battere il record del mondo di endurance delle chiacchiere.

Nel caso qualcuno di voi soffrisse di solitudine, posso cercare di recuperare le informazioni e farvi mettere in contatto ... con la sciùra :o)



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mercoledì 28 gennaio 2009

Finali regionali





Ieri sera abbiamo disputato la prima partita delle finali regionali PGS di volley. Dopo aver vinto il girone invernale grazie allo scontro diretto memorabile in casa con il Bollate era sicuramente importante partire con il piede giusto, con consapevolezza e autorità.



Premetto che la partita giocata ieri sera a casa dello Young Volley Legnano l'abbiamo vinta 3-1 e che domenica pomeriggio ci sarà il ritorno nella nostra palestra.

La partita di ieri si giocava contro la seconda di un altro girone ma nonostante questo presentava delle difficoltà sicure :

1) la loro palestra piccola con praticamente pochissimo spazio a fondo campo per battere
2) prima partita dentro/fuori che giochiamo
3) si gioca alle 20:00 quindi al posto della cena
4) l'ultimo allenamento era stato venerdì scorso a ranghi non completi

Di tutte queste difficoltà la più delicata era sicuramente quella del dentro/fuori. Aver giocato vincendo sempre 3-0 nel girone e con avversari che ci consentivano di operare cambi e fare esperimenti mi lasciava con il dubbio di come avremo reagito alle prime difficoltà con squadre alla nostra portata. L'impatto con la palestra è stato difficile perchè effettivamente c'erano pochi spazi anche laterali. Sicuramente l'apporto di Marcello e la sua esperienza sono stati determinanti. Non trovo giusto commentare le facce delle nostre ragazze perchè ci sono diverse tipologie di reazione alle emozioni, per esempio quando stimolavo qualcuna a fare certi gesti tecnici ricevevo facce di chi non ti ascolta o è su un altro pianeta o in un'altra dimensione ma seguiva il tentativo di mettere in pratica la richiesta.

Il riscaldamento in un ambiente caldino è stato impegnativo, di solito nei 10' a rete le avversarie sono più fallose delle nostre e si passa tanto tempo ad aspettare la palla, ieri non succedeva, segno che la mettevano a terra nel nostro campo, avrei potuto accorgemene prima ma forse mi avrebbe agitato ulteriormente. La prima brutta notizia è che nelle fasi regionali il mio cartellino di allenatore PGS vale come carta straccia se non ho partecipato al corso di una settimana a Bormio e la cosa ha costretto a mettere a referto me come dirigente e spostare Marcello nel pubblico. L'arbitro mi ha concesso di svolgere lo stesso le funzioni di allenatore (parlare, chiamare time-out e cambi) ma per il mio socio non ci sono state possibilità.

Partiamo al servizio, cosa che si verifica molto raramente. Giorgia è la nostra miglior giocatrice in battuta ma il poco spazio le impedisce di andare al salto. Noi non ci siamo allenati a battute diverse, deve tirar fuori quello che sa fare in modo inconscio. Il set procede non bene ma benissimo. Le alzate sono belle, la squadra è attentissima, la palla va a terra con regolarità : finiamo 25-11 direi una sonora batosta. Meglio non potevamo iniziare. Dietro a noi a pochi metri c'è un pubblico molto partecipativo, molto caloroso, troppo caloroso ma la nostra prestazione agisce da pompiere su di loro. Nel secondo set non cambio nessuno perchè voglio sfruttare il momento positivo. Purtroppo non vedo che la parte di spazio dietro a chi serve è minore dell'altro lato e ci condiziona tantissimo. Loro prendono fiducia e stavolta si gioca punto a punto. Fa caldo e devo fare qualche cambio per far riposare il sestetto. Alcune situazioni di confusione si risolvono con paura finchè ci troviamo sotto di brutto per i miei gusti. Siamo sotto 17-23 e comincia la rimonta. Punti molto intensi, noi come sempre giochiamo meglio delle avversarie, con più soluzioni offensive ma questo porta anche a rischiare di più e a sbagliare. In modo rabbioso arriviamo fino a 23-23 con entusiasmo e un tifo esageratamente caloroso. Loro ci credono e sanno che se perdono questo set è finita. Proprio in questo momento commettiamo due ingenuità difensive non concepibili e perdiamo 23-25. Si dovrà ripartire e recuperare energie mentali. Al cambio di campo il pubblico di casa prosegue nella sua azione condizionante e discute animatamente fino a litigare con l'arbitro, reo di non fischiare alcune doppie della nostra squadra: per me ne aveva fischiate già troppe ! Io e la allenatrice avversaria non abbiamo MAI contestato una decisione dell'arbitro. Il 3° set parte malissimo, siamo confusi, qualche ragazza non sembra nemmeno in partita e lascia cadere palloni senza dare la sensazione di lottare. Sono i momenti più difficili perchè io non posso dare questa sensazione al resto delle ragazze e nemmeno alle avversarie. L'arbitro probabilmente condizionato dalle grida avversarie comincia a fischiarci una serie di doppie consecutive che mettono in difficoltà MariaChiara in regia. Le compagne non la aiutano passandole palloni in posizioni assurde e sono costretto a rimettere in campo Alessandra. Il momento negativo prosegue per qualche minuto fino ad arrivare al tremendo punteggio di 16-24. Siamo a un passo dal tracollo. Io invito sempre tutte a calmarsi e che siamo qui per vincere ma nessuno ci chiede il 3-0 o 3-1, dobbiamo avere pazienza, fare il nostro gioco, sbagliare meno e non sentire il pubblico. Comincia LA rimonta con articolo maiuscolo. Sembra impossibile ma torniamo squadra , non sbagliamo più nulla, Giulia da buon capitano si prende in spalla gli attacchi e li mette sempre a terra. Giorgia ritrova fiducia, dietro non cade più niente, Alice chiude tutti i buchi da ottimo libero e Francesca in battuta è una macchina che va decisa a dispetto della agitazione per essere la sua prima stagione con noi. Arriviamo 25-24 per noi nel tripudio e nell'emozione ma commettiamo un errore banale. Io so che ci sta ma le ragazze riprovano paura e in un attimo siamo di nuovo sotto 25-26. Tra me e me nel fondo del campo spero di avere ogni tanto anche noi un colpo di c... che non ci capita mai ma proprio mai. Noi siamo l'espressione perfetta delle leggi di Murphy ! Invece stavolta ci capita, riusciamo a riprendere il servizio e Giorgia a cui tocca, si presenta con una agitazione impossibile, è al limite del pianto dalla tensione, cerco di calmarla e le chiedo di mettere solo la palla in campo che le compagne faranno il resto. Chissà che violenza si deve essere fatta per non tirare. Chissà che tensione nelle ragazze. Il rumore intorno a noi era assordante, difficile anche solo parlare, io sembravo calmo ma perdevo decisamente kili. Abbiamo chiuso 28-26 un set memorabile, difficilissimo, da livello 10 dei videogames in quanto giocato in una partita decisiva, giocato dopo aver perso 23-25 il precedente nonostante la rimonta, giocato in un frastuono assurdo, in una tensione esagerata.

Proprio per questo la somma di tutti i fattori ci ha fatto esplodere di gioia. Questo set non vale 1 ma 10,100 set. E' il segno che stiamo diventando una squadra, che teniamo concentrazione per tanto tempo, che sappiamo lottare e che siamo sempre lì: "Noi siamo ancora qui!" ripeto spesso alle ragazze. Mamma mia che agitazione.

Però non era finita e sapevo che c'erano dietro l'angolo difficoltà ulteriori tra cui la stanchezza soprattutto mentale. Nel 4° set l'arbitro ci ha fischiato molte trattenute, alcune davvero al limite ma non ci siamo mai lamentati e Alessandra ogni volta ne usciva rimettendosi ad alzare bene. Questo e la fase delicata mi hanno impedito di rimettere in campo MariaChiara, è un duro compito fare delle scelte e anche non essere nella mente delle atlete. Devi valutare in pochi istanti dagli sguardi che cogli, dal modo di stare in panchina e io ho avuto timore che non avrebbe retto il momento. E' stato un set ordinato, ci sono mancati anche stavolta i tanti punti che le nostre centrali ci regalano di solito ma Chiara in battuta non ha mai sbagliato. Ale e Noemi si sono messe a servire addirittura dal basso pur di non buttare punti e questo è un segno importante. Sapere che hai dato una botta alle avversarie e fare di tutto per non metterle di nuovo in corsa è stato determinante. Fa capire che per noi è difficile battere con poco spazio ma siamo sempre qui e non ti regaliamo niente, nemmeno i falli di linea. La partita a un certo punto ha avuto una svolta, le avversarie erano sicuramente stanche quanto noi ma sfiduciate dal nostro ordine e dalla nostra attenzione. Al 23 per noi e all'ennesimo gesto antisportivo di un genitore del pubblico avversario mi sono incazzato. Mi sono girato a dire che non era sportivo urlare nel momento del servizio della nostra atleta. Un gesto sistematico, volontario, basta ! Chiaramente sono stato aggredito verbalmente da lui (che secondo me sapeva che stava esagerando) e dai suoi vicini. Da lontano ho intravisto con la coda dell'occhio un odei nostri avvicinarsi, pesno fosse Marcello, ne sono sicuro ma per fortuna non è servito. Bastava mettere lì dietro la panchina Dario con i suoi 2 metri nessuno avrebbe messo becco, gli lo dirò per la prossiam volta. Il punto successivo è stato nostro e io mi sono fatto trasportare e ho esultato in modo garbato, tranquillo ma proprio girato verso quel genitore insopportabile e verso quella fetta di pubblico tenendogli gli occhi ben fissi contro. La prossima v9olta che mi confesso dovrò addebitarmi un po' di parolaccie che ho scatenato in qualche anima :o) Ci mancava un solo punto e nonostante un timido tentativo di rimonta delle avversarie, abbiamo chiuso 25-20 con una emozione immensa.

Ho visto le ragazze felici, molto, anche quelle che non sono entrate nemmeno un punto, per loro ho provato tanta difficoltà ma come cerco di ricordare sempre, fare l'allenatore non è un mestiere facile, non è solo gesti tecnici o tattica nelle partite. Non sono sicuramente il migliore del mondo e sono un essere umano che ha i suoi limiti. Se vengo ascoltato e c'è fiducia nelle mie decisioni prometto sempre che tutti si divertiranno, forse il tutti visto dai genitori di chi gioca meno è difficile da accettare non crediate che io non lo capisca ma sono pagato (niente) per questo, per prendere decisioni e per fare il meglio che posso, se guardo indietro negli anni vedo mie vecchie atlete che sono cresciute bene e con sani principi, anche quelle che giocavano meno per limiti tecnici o no.. Tornando alla mia reazione nei confronti del pubblico avversario, o meglio di uno solo di loro, avrei fatto meglio a lasciar perdere anche se mi spiaceva per le ragazze. Dico subito che la cosa non deve succedere più ! Se ho resistito a sentire di tutto , a gesti non corretti e quanto di simile per 4 set, potevo farlo per gli ultimi 2 punti. Dovrò stare più attento nonostante e non basta aver sentito l'arbitro far notare come il comportamento dei 2 allenatori e delle ragazze fosse stato perfetto, nessuna contestazione, nessuna protesta mai, mentre sarebbe stato giusto cacciare qualche genitore e non fargli vedere la partita. Gli ho porto le mie scuse e mi sono sentito dire "guarda che hai fatto bene, no so come tu abbia resistito tanto". E pensare che era solo la prima partita delle finali!

Se vogliamo vincere il campionato avremo situazioni più tese, squadre via via più forti e momenti difficili da passare, giocando contemporaneamente altri 2 campionati tra cui il FIPAV. Queste partite sono determinati per prendere consapevolezza di noi e lo dirò agli allenamenti stasera :"Stiamo diventando una squadra e .. siamo ancora qui"

In attesa della partita di ritorno di domenica 1 febbraio alle 18:00 in cui sarà importante avere anche un po' del nostro pubblico.

Forza Giò


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martedì 27 gennaio 2009

Giorno della memoria




Perchè non dobbiamo mai dimenticare. Conoscere la storia e ricordare cosa è successo ...



deve impedirci di cadere negli stessi errori. Probabilmente oggi e in questi giorni saremo riempiti da immagini, video, documentari e anche film che ci portano negli anni della seconda guerra mondiale. Il disgusto per alcune scene, specialmente quelle in cui ci sono bambini, deve essere da monito per tutti e soprattutto per chi non sa cosa è successo ed è portato a minimizzare il fatto. Per ricordare il Parlamento italiano ha promulgato la legge 211 del 20 luglio 2000 il cui articolo 1 così definisce le finalità del Giorno della Memoria:

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. (tratto da Wikipedia)

Uno dei tanti documenti visti in pellicola è di quel genio di Roberto Benigni che proprio con il film "La vita è bella" dedicato a questo Olocausto vinse il premio Oscar.

La colonna sonora è della cantante Noah Wyle e la canzone più nota è "Beautiful that way" che vi regalo in questo video preso da youtube.





Nel caso non riusciste a vederlo ecco il link diretto :

Beautiful that way

e qui metto in versione karaoke con tanto di parole se volete cantare insieme a lei e a tutti noi :

Beautiful that way (Karaoke)


In queste occasioni credo che per noi credenti possa essere importante almeno una preghiera e per tutti quanti cercare di non lasciar passare posizioni che negano l'esistenza di queste atrocità.


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venerdì 23 gennaio 2009

Arbitro




Ieri sera, per la prima volta nella mia vita in modo ufficiale ho dovuto arbitrare una partita di volley ! La decisione




non è stata volontaria , sono obbligato dalle regole imposte dalla federazione FIPAV per cui chi partecipa ad un corso Alievo Allenatore deve arbitrare almeno 8 partite di campionato, in genere sono di 3° divisione, maschile o femminile. Chissà perchè nel mio immaginario mi ero fatto l'idea che avrei arbitrato delle ragazze. In realtà mi ero anche quasi convinto che essendo il dirigente massimo della Lombardia anche il presidente della società per cui vado a fare il corso (non la mia società ma quella di appoggio e della stessa città), avevo pensato che il mio nominativo si sarebbe perso nei cassetti del designatore , invece a sorpresa sono stato il 1° del mio corso ad arbitrare ! Quando mi è arrivata la chiamata dal designatore, pensavo ad uno scherzo, non avevo idea di come fare, dovevo studiare i gesti e il referto, in caso ipotetico di un errore del refertista o di discussioni. Altra cosa sconveniente è che alla FIPAV ci hanno chiesto in che giorno volevamo arbitrare e poi per i giorni scelti non ci sono abbastanza partite in calendario ma la cosa non si risolve in "va beh se non ce ne sono pazienza" noooooooooooo si va avanti ad arbitrare fino a che non si arriva a 8 con impegno previsto quindi fino al 12 Maggio ! Cosa penso di questa cosa ? penso male perchè se ipotizzo che 100 partecipanti al corso come allievi allenatorei, arbitrano in totale 800 partite senza avere nessun rimborso, quanto risparmia la federazione che evita di mandare arbitri ufficiali ? Va beh vediamola in modo diverso invece e valutiamo che arbitrare è durissimo, almeno per me e deve far capire a un allenatore cosa prova l'arbitro quando viene contestato, provocato, tirato per la giacchetta e a volte anche offeso. Da questa serie di arbitraggi ne deve uscire un allenatore più sereno per le decisioni arbitrali e più moderato. Questo mi auguro per me e le mie ragazze.

Tornando però alla mia designazione vediamo come è stata vissuta. La prima telefonata con il designatore è durata 50' tra domande dubbi e pensieri. Dopo un primo giorno di studio intensivo l'ho richiamato io con 20 domande critiche e anche lì 45' di telefonata (ma alal fine quanto mi costa sto corso allenatori ?). Ancora studio, ansia per la mancanza di un fischietto decente: l'unico trovato in casa risale a 25 ani fa e quello di scorta passatomi da Samu era di plastica gialla a forma di palla da baseball con un suono imbarazzante, quando l'ho provato a cena erano tutti stesi a terra dalle risate, compresa Sasha "Ma ti immagini se devi usarlo e in una azione concitata fa quel fischio ? :o) se non altro proveranno compassione per te e non ti insulteranno" . Per fortuna Alberto C. è passato in palestra con alcuni fischietti che gli erano rimasti da non so quando, soprattutto come faceva a sapere che mi sarebbero serviti il giorno dopo ? Boh , direi il solito c... del principiante. I cartellini gialli e rossi mi erano stati regalati a Natale perciò avevo l'occorrente per partecipare , anzi no , mancava la divisa o felpa ufficiale da arbitro che la federazione nonostante ci avesse chiesto la taglia a inizio corso, ha pensato bene di non consegnare (altro bel risparmio ?): alla fine mi sono messo la divisa della mia società. Avevo pianificato al meglio le cose ma quando sono arrivato all'ora di cena mi ha preso l'agitazione e sarò stato seduto sul WC almeno 6 volte. Io quando mi agito per le partite finisco sempre così perciò posso paragonare questo arbitraggio a una partita importante del campionato vissuta dalla panchina. Mentre stavo in sala relax, mi sono letto un sacco di volte il manuale e ho preparato una mia procedura con tanto di minuti e azioni da svolgere, del tipo :

a -30' riconoscimento atleti (cosa dico io, cosa rispondono loro)
a -20' controllo altezza rete
a -18' sorteggio con i capitani (portarsi moneta)
a -16' inizio riscaldamento ufficiale a rete

ecc. ecc.

Sono quindi uscito da casa agitatissimo e con la sensazione che già ero in ritardo. Evito la tangenziale perchè negli ultimi 2 mesi, andando a fare il corso allenatori, l'ho sempre trovata incasinata. Lascio scegliere al TomTom finchè a un certo punto nei pressi di Molino Dorino mi indica una strada a sinistra che non esiste più. Panico ! Va beh, proseguo diritto e lui ricalcolerà , così è e dopo altre strade strane finisco davanti al Sacco e mi ricordo che semplicemente a cena Anna mi aveva detto "Ma sì, vai giù da Mazzo, prosegui verso il Sacco e sei arrivato" Grande ! Uno dei casi in cui una moglie riesce ad essere utile che però sommati ai casi contrari fa propendere per non dare fiducia ... me ne ricorderò per la prossima volta e mi fiderò di più. Alla fine arrivo in zona Quarto Oggiaro, non me ne vogliano gli abitanti ma quando io ero piccolo era sinonimo di degrado, malavita e posto pericoloso. Mi dico che sono passati 30 anni e che essere prevenuti non è giusto, il TomTom mi dice che il numero 55 NON ESISTE , come non esiste ???? e sono costretto a fermare qualcuno e chiedere; la prima persona che cerco di contattare è una signora sui 50 anni, la chiamo dal finestrino, non mi guarda, insisto, nessun cenno magari è straniera, riprovo e lei mi dice "Io non so niente non conosco le vie qui intorno" il tutto senza aver rallentato mai il passo, mi fa pensare che la gente alle 20:15 su questa strada è megli oche si faccia gli affari suoi. Come sempre sono fortunato e vedo in lontananza 2 persone con delle borse sportive. Sono alti, speriamo che giochino a pallavolo. parcheggio, mi metto in tasca tutto quello che ho sull'auto, vuoi vedere che fidarsi è bene ma Quarto Oggiaro rimane Quarto Oggiaro negli anni ? Li seguo e finisco in palestra, omnicomprensivo !!! significa che sullo stesso campo si gioca a volley, basket, calcetto, pallamano, curling ecc. ecc. : morale ci sono tonnellate di linee di colore diverso, bella fortuna, l'agitazione aumenta :o) Mi accoglie una persona gentile, mi accompagna nello spogliatoio arbitri e mi consegna i documenti di omologazione campo e distinta atleti. Scopro che molti di loro non sono ancora arrivati e nemmeno la squadra ospite. La mia procedura è già messa a dura prova :o) Conosco il refertista e scopro che lo fa da 20 anni quindi non avrò problemi di inesperienza e non dovrò scendere dal seggiolone per risolvere misteri. Controllo tutto, cerco di essere professionale, chiamo i capitani e uno di questi mi guarda fissandomi, forse vuole capire quanto sono sereno ? Durante la chiama vorrei dire qualcosa ma metà dopo aver detto il nome tornano a scaldarsi, mi tocca fischiare : caspita non loa vevo nemmeno provato ! era quello nuovo !!!! pensavate eh :o) invece funzionava benissimo, mi sono spaventato io stesso :o)

Li raduno e dico "Sicome qui ci sono un sacco di linee e quelle di pallavolo sono nere speso su linoleum blu, nel caso fossi in difficoltà ..." non faccio finta a finire che un burlone dice "Vuole che tiriamo piano ?" CA.... me lo volevo mangiare :o) "No grazie, basterebbe cercare di essere onesti e io sarò invisibile per voi" Tutti acconsentono e posso passare all'altra squadra. Fischi, arrivano e sono molto più OLD degli altri, alcuni hanno probabilmente la mia età, immagino che siano tutti ex-giocatori (nel senso di ex a buoni livelli) e che si ritrovano per puro divertimento e quindi mi auguro vivamente di non rovinare loro la serata. Anche a loro dico la stessa cosa e da subito vedo nei loro occhi che non avrò problemi, sono navigati. Vado dal refertista e faccio notare che nel pubblico .. .non c'è nessuno ! Lui mi dice giustamente che essendo tutti sposati intorno ai 35/40 ed essendo giovedì sera, le mogli sono a casa a curare i figli. Riprendo la procedura, siamo in ritardo, un atleta arriva che ormai siamo all'inizio, scopro che ha la figlia piccola a letto con 39 di febbre, mi vengono i brividi perchè conosco queste situazioni, mi prometto di non rovinargli la serata. Cerco di essere paziente disponibile e rilassato con tutti e dopo il riscaldamento, in cui vedo ottima qualità da entrambe le parti, fischio per l'inizio. Mi porto al seggiolone e mentre salgo vedo che è di forma triangolare e molto molto instabile. Se sposto troppo il peso rischio di ribaltarmi. Fischi di inizio, il primo ufficiale della mia storia, azione intensa ma palla chiaramente fuori, non fatico a prendere una decisione. Alla seconda azione il pallone finisce su un supporto dell'aria calda e servono degli attrezzi per recuperarlo: mi serve per allentare la tensione. La partita scorre bene e io fischio pure alcuni falli insoliti come quello di formazione (quando il palleggiatore entra dalal seconda linea), quello di linea (battuta al salto che pesta la riga) o addirittura di doppio tocco. In tutti questi casi nessuno ha contestato, anzi hanno confermato la mia scelta. A metà set con la suqadra di casa (i più anziani) in vantaggio, fischio una accompagnata all'atleta sotto di me, un omone bello grosso che si volta e mi dice "Pugno arbitro, ho usato un pugno" Io sto per andare in panico quando il capitano avversario dice "Sì arbitro ho visto anch'io ha usato il pugno" Caspita che emozione e che onestà, mi congratulo, chiedo venia e faccio rigiocare il punto. Tutto fila liscio per quel set e quello successivo anche se sono giocati punto a punto, vinti entrambi dalla squadra di casa. Al 3° set si vede che i cambi o la stanchezza rendono le squadre più equilibrate e il punteggio si trascina fino al 23-23. A questo punto in una azione concitata vedo una palla sulla riga e la chiamo. La suqdra ospite va in tumulto dicono che fosse fuori, la suqdra di casa dice che è dentro io l'ho vista dentro non vedo perchè devo dare contesa: Match Point ! Per mia fortuna chi deve schiacciare sbaglia malamente e rimette le squadre in parità. Azione successiva e la palla è ancora dubbia ma verso di me, io la vedo fuori e stavolta è la squadra di casa a lamentarsi ma siccome il mio richiamo all'onestà forse era esagerato per il momento (24-24) nessuno degli avversari mi segnala che è dentro, perciò stesso metro di giudizio di prima, io l'ho vista fuori e la do così : morale la squadra ospite vince il set !

Tutto quello che avevo fatto fino ad allora e le sensazioni positive assaporate mi sembrano scomparire. HO fatto un errore per parte, dopo 3 set tirati non mi sembra nemmeno grave ma mi rendo conto che qualcuno possa essere scontento. Eppure davvero ho arbitrato bene fin oad allora.

Quarto set, sempre punto a punto fino al 10-10, la tensione sale. Sto curando i palleggiatori quando sono in seconda linea e becco il capitano degli ospiti staccare da dentro la prima linea, fischio il fallo. Proteste, arriva da me e dice "E' vero che sono saltato dentro ma quando ho preso la palla l'ho fatto da sotto il livello della rete, guardi, nemmeno ci arrivo alla rete" Verifico ed è vero, ero abituato alal rete delle ragazze in Under (2:20) e non mi passava per la testa che arrivare a 2:43 devi saltare con braccio teso sopra la testa . Chiedo scusa e chiamo contesa. Si scatena il capitano opposto "Arbitro quello è di seconda linea e lei lo ha visto" Io con molta calma confermo che ho visto ma che il tocco è stato sotto al livello della rete perciò un mio fischio frettoloso. Accettano con serenità. Si rigioca e dopo 2 punti il refertista mi segnala un problema: mi tocca scendere dal seggiolone, quello che mi auguravo non accadesse mai sta succedendo, devo controllare il referto e tornare indietr ocon i punti. Il refertista espertissimo non se lo spiega, i 2 capitani sono in attesa e uno si ricorda di dire "Ma l'azione prima era contesa non punto .." e magicamente è svelato il mistero, si può partire. Se sbaglia un refertista esperto perchè non posso sbagliare io ? Si gioca e su un punto nemmeno tanto contestabile un giocatore ospite mi grida qualcosa, il uso capitano gli dice che avevo ragione, era palla fuori lui continua io gli dico di stare tranquillo che non c'è problema, lui di rimando mi manda AFFANC... platealmente con mani e voce. Estraggo il cartellino giallo di ammonizione (che gli costa anche un punto di penalità) Non capisco come mai in una partita serena senza nessuna contestazione , questo ragazzo sia saltato su così, il suo capitano e l'allenatore cercano di farlo calmare perchè oltre a non averne motivo rischia di peggiorare la sua situazione. Lo sento che si lamenta ma usando il buon senso non infierisco e lascio giocare. La partita va avanti con azioni in cui mi trovo coperto da giocatori e devo utilizzare la contesa , qualcuno accenna a lamentele ma i più navigati intervengono sempre con frasi che stemperano gli animi tipo "Dai finiscila come faceva a vedere se coperto da quello là ?" oppure "Hai ragione sarebbe doppia ma era proprio di spalle rispetto a lui , come la vedeva e poi abbiamo fatto lo stesso il punto !" e in tranquillità si arriva alla fine. Un paio di match point falliti e poi vince la squadra di casa. Tiro un sospiro, non ho fatto danni, anche tecnicamente per me era più forte quella squadra e così è finita. Scendo per il saluto a tutti gli atleti e ... il giocatore che avevo ammonito arriva fino a 1 metro da me e si gira volontariamente sensa salutare, sorridendo lo faccio notare al suo capitano ma senza intenzioni bellicose. Sento che dalla panchina tutti i suooi compagni lo invitano a non fare lo stupido, alzarsi e salutare, sento che devono insistere e alla fine arriva ma incavolatissimo e gridando mi fa notare che è un suo diritto non salutarmi visto che ha arbitrato 11 anni di fila. Valutando la sua età mi chiedo quando avesse iniziato avendo ora non più di 25 ann, mi astengo dal commentare e mentre si volta elargisce agli spalti vuoti un bestemmione. Non vale davvero la pena di accanirglisi contro e evit operfino di scriverlo nel rapporto.

La partita è finita, ho ricevuto i saluti di tutti e i pochi punti contestabili sono finiti uno per parte, anche a detto del refertista il 3° set è stato perso per demeriti loro e non per decisioni dubbie.

Esco contento e carico da questa esperienza, devo ricordarmi di essere molto più paziente con chi arbitrerà le mie partite, devo avere impresso in mente il comportamento dei 2 allenatori (mai una contestazione e se c'era mai plateale) e dei giocatori navigati. Devo imparare ancora molto pure io e non si tratta di regolamento ma di modo di stare in campo e in panchina. Se non altro l'obbligo di arbitrare porta i suoi benefici. La tensione comunque si stempererà dopo qualche ora impedendomi di prendere sonno, proprio come nelle partite più intense viste dalla panchina.



p.s.
oggi, mentre tornavo dalla mensa , nel pratone che costeggia la strada ho visto 3 Aironi bianchi e 1 pettirosso mentre ogni tanto vedo qualche leprottino, belle sensazioni.


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domenica 18 gennaio 2009

serata cinema




Sabato sera siamo stati al cinema con la scusa di festeggiare il mio compleanno. Volontà di divertirsi e sorprese a gogò ...



Si approfitta del fatto che Ale si è organizzata con le compagne di classe per vedere un film al Medusa di Legnano e si pensa che non sarebbe una cattiva idea uscire pure noi. L'idea è quella di andare là un po' prima per cenare (va beh cenare, focacciare o pizzettare ) e poi scegliere un buon film. Come sempre le cose da noi viaggiano su binari differenti dalle aspettative e impegni sovrapposti ci fanno cambiare scaletta. Le nostre donne sono dalla parrucchiera mentre i maschietti sono alle prese con il regalo che mi hanno fatto e lo stiamo inizializzando (spostando suonerie, dati, contatti). Rimane giusto il tempo di uscire al volo a cercare l'altro regalo, quello fatto dai miei genitori : il cubo di Rubik. Ebbene sì, mi sono intrippato con questo aggeggino e dopo una vita in cui non lo avevo mai finito, in settimana un collega mi ha insegnato qualche regola e mi si sono aperte nuove frontiere. Per la prima volta nella mia vita mercoledì l'ho finito, si vede che era destinato ad essere un grande giorno vista la splendida partita di volley con la quale abbiamo conquistato la vetta della classifica. Giro per Rho e dopo vari tentativi trovo il cubo di Rubik originale e non quelli tarocchi che non girano e scorrono mai. Che emozione, io e Samu arriviamo a casa e lo proviamo subito: una strafigata ! Detto pero' che siamo in ritardo, la cena fuori salta (in realtà avevo organizzato una cena in un posto di Milano che descriverò prossimamente) e dopo una paninata selvaggia partiamo per Legnano destinazione Medusa Multisala.

Ale e le compagne hanno già i biglietti per vedere "Yes man" , non dispiacerebbe anche a noi ma appena entrati ci troviamo di fronte delle file immense alla biglietteria. Anna mi ricorda che tempo fa abbiamo fatto i biglietti alla console tramite carta di credito ed è stato velocissimo. Ottima idea ! Prendo il comando, infilo la carta e scelgo il film, "Yes man". Si apre la schermata e ci dice che sono rimasti solo 7 posti in tutta la sala. 3 di questi sono adiacenti, in una posizione sfigatissima, in basso a sinistra nella prima fila quella sotto allo schermo gigante, resto titubante perchè la posizione non mi ispira e cerco di vedere com'è la situazione nelle altre sale e per altri film. Per vedere "Viaggio al centro della terra" ci sono solo 5 posti, nessuno adiacente: escluso. Per vedere "Madagascar" ce ne sono 150 su 160, praticamente vuoto. Però la scelta era per "Yes man" perciò torno alla schermata di quella sala. primo intoppo, la consolle mi sputa fuori la carta di credito ! La rimetto, si perde tempo, la fila alle casse è sempre immensa, mica ci fregheranno i 3 posti vero ? No sono ancora lì per noi !" per forza chi cavol andrebbe lì in basso ? :o) Vado a selezionarli, quando li clikki da verdi diventano gialli e quando li confermi diventano rossi. Clikko il primo , poi il secondo ma il terzo non si accende, riprovo e mentre si accende lui, si spegne il primo, è una lotta e mentre schiaccio freneticamente scopro il perchè: dalla biglietteria la cassiera li ha prenotati al nostro posto ! Ne ha dati via 2 su 3 :o( Ne rimangono 5 sparsi per il cinema, non è piacevole andare in famiglia a vedere un film e restare sparsi. Rinunciamo a questo film. La scelta rimane quasi obbligata, si prenota per "Madagascar". Essendo vuoto, possiamo scegliere i posti migliori, scelgo io quelli in alto. Niente mi inquieta nè mi fa pensare come mai sia così vuota la sala, vado a confermare e mentre sto per dire che 1 dei 3 biglietti è un ridotto, mi spara fuori la carta di credito. Ancora ????? Va beh era vuoto, ricominciamo da capo. Ritrovo gli stessi posti, li confermo e anche stavolta non faccio in tempo a dire ceh 1 è ridotto che mi da l'OK e mi stampa i biglietti. Ecchecc... mi ha dato un intero invece che un ridotto ! Guardo la fila a lla cassa e convengo che pazienza non mi metto a discutere per la differenza, lo farò forse dopo aver visto il film. Mancano 20', giriamo un po' per il Multisala, compriamo un po' di caramelle e poi ci appostiamo all'ingresso. Quando entriamo siamo davvero da soli con altre poche persone, arriviamo in sala: vuota. Ci mettiamo davanti ai posti scelti, sono bellissimi, forse meglio di quelli solo se stavamo un paio di file sotto. Mentre entriamo nella fila, dalla parte opposta arrivano marito e moglie ci incontriamo di fronte al sedile numero 4, io dico "Guardi ho il 4, 5 e 6" Lui dice , "Io ho il 4 e 5". Simpatica situazione ! sala vuota e abbiamo gli stessi posti :o) Penso che la biglietteria abbia prenotato contemporaneamente a noi così li invito a risolvere il problema dalla maschera all'ingresso. Avrei forse potuto farne a meno ma per correttezza e soprattutto divertito dalla situazione andiamo all'ingresso. La maschera si scusa dice che non è possibile, analizza i biglietti e a loro dice che vanno bene, guarda i miei e dice "non vanno bene" Io sono sorpreso "Come non vanno bene ? li ho fatti qualche minuto fa qui sotto, alla consolle" Ma lui mi fa notare che sono giusti come posti e fila ma ... per DOMANI ! "domaaaaaniiiiiiiiiiiii ????" E mi invita a scendere alle casse per rifare i biglietti. Chiedo l'aiuto del pubblico e anche la telefonata da casa :o) Arriva il responsabile, un signore giovane, sui 30anni, avvolto da una sciarpa di rappresentanza (se siete stati in questi posti sapete che il caldo è torrido) si avvicina divertito della situazione ma mi dice che non si può fare altro che fare altri biglietti. Ovviamente io gli dico che fra poco inizia il film e fare la fila alla biglietteria me lo farebbe perdere. Lui mi dice bellamente "Beh ma torni domani sera " Ma questo è deficiente davvero o si sta prendendo gioco di me ? Gli faccio notare che ho una figlia e amici in un'altra sala a vedere "Yesman" e quindi il suo invito lo prendo come una battuta. Lui allora mi dice che non c'è problema e che probabilmente i biglietti di domani li venderanno e mi faranno avere a casa il rimborso. Ma questo davvero scherza ? Gli faccio notare che non ho intenzione di rifare i biglietti alla macchina infernale, se ha sbagliato una volta lo farà ancora. Lui sorride e mi dice che non è mai successo e dovrebbero esserci più persone in quella situazione. Tra me e me comincio ad avere sospetti, che non mi sia accorto io della data sbagliata ? gli faccio notare che mi ha sputato fuori la carta 3 volte e non mi ha permesso di scegliere il ridotto, lui sembra intenerirsi ma insiste che non ho possibilità nemmeno se la sala è vuota. Gli dico che io non ho intenzione nè di rifare i biglietti nè di lasciare il cinema, mi riporterò in sala e cercherò 3 posti liberi. Lui sembra arrabbiarsi e mi dice di aspettare che prova a fare qualcosa. Come prova ? se è il responsabile deve saper gestire anche queste situazioni. Intanto tonnellate di persone che non hanno trovato posto per i film esauriti ripiegano su Madagascar. Anna e Samu sono fuori dal locale ad attendere. IL responsabile sale con dei numeri scritti a mano sui miei biglietti, che tra l'altro erano di un colore diverso perciò al maschera poteva evitare di strapparmeli ! Mi ha perciò bloccato 3 posti , me li consegna io lo ringrazio con un sorriso e lui invece mi regala questa battuta "Problema risolto però ci faccia un favore , la prossima volta eviti la tecnologia e si faccia la fila in cassa"



"EVITI LA TECNOLOGIA ????? A ME ??????"

Il mio self control è messo a dura prova, faccio silenzio qualche secondo lo fisso e gli dico "mi sta prendendo per il culo ?" Con un bel po' di gente intorno lui rimane perplesso. Io incalzo "Guardi sono disposto a lsciare lì mia moglie e mio figlio ad aspettare, adesso lei scende con me a quella ... di macchinetta e facciamo una prenotazione con la sua carta di credito e verifichiamo se per caso quella non è guasta." La cosa lo tocca, non ci aveva pensato mi chiede che macchinetta è ma con un sorrisino che non mi piace perciò lo prendo per un braccio e lo trascino fuori dalla fila "Forza mi faccia questo favore, andiamo a controllare la macchinetta" LA cosa è imbarazzante, io non ho perso il controllo, lui sorrideva e adesso non lo fa più. Io so che non lascerei lì Anna e Samu ad aspettare ma lui non lo sa e alla fine davanti alla gente in fila mi chiede scusa e mi assicura che proverà di persona. Di certo il sorrisino da ebete gli è scomparso. Almeno questa piccola soddisfazione :o)

Il film è divertente ma non irresistibile come immaginavo, i pinguini e le scimmiette sono i personaggi più simpatici e comici. Finisce , scendiamo ai piani sotto e passiamo del tempo tra un gelato e la libreria, dove mi viene regalato un portachiavi di Rubik con tanto di cubetto in miniatura ma funzionante. La serata si rimette sui binari di allegria, torniamo a casa contenti, apro il cubetto inizio a girare e rigirare e riesco a farlo in meno di 10' . WOW , il tempo di lavarsi i denti e si va a nanna.

Oggi, domenica, succede che ci giocano i bimbi con il cubetto e poiché lo dimenticano sul tavolino, ... Sasha se lo mangiucchia !!!

Mannaggia , record del mondo di durata del cubo, risolto in 10 minuti ieri sera e già digerito oggi. Allo stesso tempo la mia amata Inter gioca una partita imbarazzante a Bergamo e va a perdere (giustamente), mi rimane l'ultima partita di campionato di volley, se vinciamo siamo primi e come spesso accade negli ultimi tempi, la squadra non manca l'obbiettivo. Giusto il tempo di scrivere questa vighissitudine cinematografica o meglio tecnologica ed è già ora di andare a riposare, con in sottofondo una trasmissione TV che discute della vendita probabile o meno del fenomeno dell'altra squadra di Milano. Il mio parere ? se lo vendono non vincono più niente e poi parlare di 120 milioni di euro per un giocatore di calcio sarà etico ? Bah .. meglio farsi una bella dormita ...


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venerdì 16 gennaio 2009

Buon compleanno .. a me




Quanti ne faccio ?

sono troppi non ricordo, forse è meglio dimenticare il numero anche se mi sento ancora giovane , in fondo sono solo ....



QUARANTANOVE ! (49)

Va beh l'immagine introduttiva aiutava, per un anno divento fans dei 49ers (fooortinaaaainers) anche se non sono di S. Francisco

Comincio con il ringraziare tutti quelli che mi hanno riempito di messaggi di auguri, chi via SMS, chi via Facebook, chi via email e chi via diretta. Ovviamente i primi e sempre più graditi auguri mi sono arrivati nel lettone da Anna e i bimbi , con un assalto a sorpresa nel cuore della notte ! o del mattino ??? o era talmente tardi che si poteva già dire pomeriggio ?? Naturalmente con attacco anche di Sasha che appena vede un po' di feste tra noi, fa la gelosona, salta, abbaia e lecca tutti (preferendo sempre in modo maniacale il mio piscinìn).

Poi un augurio divertente, quello della Marilena che me lo ha fatto aprendo la portiera in corsa della sua Peugeot mentre passava davanti alle scule elementari: grande Mari ma non ti funzionano più gli abbassacristalli ?

Il primo SMS della giornata da parte del mio amico Francos da Roma, la prima email incredibilmente dall'Inter; poi tonnellate di auguri scatenati dalla generosa vena del mio fratello/socio GianLuca aka "blies" di Videomakers.net. Mi ha aperto messaggi ovunque: Skype, Sito, Forum, Email e Facebook. Su quest'ultimo si sono aggiunti tutti quelli che conosco e io non posso nemmeno ringraziare perchè FB è stato chiuso come accesso dal mio ufficio.

Mi piacerebbe condire questo articolo con aneddoti legati ai miei compleanni , da quelli vecchi di quando ero un bimbo a quelli più recenti ma lo farò in altri momenti. Sono completamente subissato dal lavoro e sta per finire la mia pausa relax. Da casa ho sempre meno tempo, il volley mi sta risucchiando, solo tra partite, corsi, allenamenti, calendari fasi regionali, questa settimana sono fuori 6 sere su 8 !

Approfitto perciò di questo articolo per ri-accendere un po' di autostima nel vedere quanta gente si ricorda di me, da vari punti d'Italia e per ringraziare tutti del pensiero gentile.

Regali ? ne ho sempre avuti di carini ma da quando ho al mio fianco Anna sono ogni volta più simpatici e strepitosi. Oggi non so cosa mi aspetta ma ho visto fermento in casa ieri sera e la complicità dei miei angioletti è sempre massima in queste occasioni.

Se volete qualche pizzetta o focaccina verso le 20:15 festeggio con le ragazze della squadra di volley che il regalo me lo hanno fatto mercoledì sera con una partita MERAVIGLIOSA in cui abbiamo schiantato la prima in classifica e la abbiamo superata. A livello emozione considerato il precedente dell'andata e l'importanza della gara la ritengo la partita più intensa e bella della nostra storia. Mi auguro che sia una svolta anche per la loro autostima, sono davvero molto brave, giocano un volley divertente, lavorano con tanta intensità e soprattutto mi sopportano perciò ... meritano di vincere.

L'ultimo grazie, il più importante in questo giorno, va a mia mamma e mio papà che mi hanno generato, cullato, aiutato, custodito e accompagnato nella strada della vita e non mancano mai di farmi sentire amato.

The last but not least .. il grande Capo lassù che mi ha affiancato persone eccezionali !

Grazie a tutti

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