domenica 30 maggio 2010

Finali nazionali: celebrazioni




Siamo a casa, siamo tra amici, siamo in festa: è il momento delle celebrazioni, ce ne saranno poche ma significative.



E' passato ormai del tempo da quando siamo tornati dalla Calabria; abbiamo ricevuto complimenti da tante persone, soprattutto amici. Qualcuno nemmeno lo sapeva e ha avuto modo di capire l'entità dell'evento dai racconti che ho fatto delle varie giornate.

Ci sarebbero tonnellate di foto che non ho ancora visto (quelle di Max) , quantità industriali di riprese video fatte da me e da Max che ancora non ho visto, forse per una forma di rigetto da sovraesposizione. Impressioni e articoli scritti da altri che non ho mai visto.

Quello che io ho raccontato nelle puntate precedenti è frutto del mio personalissimo punto di vista, ovviamente io sono convinto che tutto sia andato così ma probabilmente se raccontato da altri presenti sul posto, avreste una visione diversa degli avvenimenti. Se arrivate qui senza aver letto le precedenti puntate, prendetevi un giorno di ferie e cominciate con questa sequenza:

finali-nazionali-giorno-1

finali-nazionali-giorno-2

finali-nazionali-giorno-3-modena

finali-nazionali-giorno-3-volley-milano

finali-nazionali-giorno-4-chieri

finali-nazionali-giorno-5-finale-3° posto

finali-nazionali-giorno-5-ritorno-casa


giusto prima di iniziare i racconti dettagliati, fresco del viaggio di ritorno avevo scritto le mie prime impressioni a caldo:

3° in italia pgs

Adesso che tutto è compiuto, posso fare un bilancio di questa esperienza e raccogliere tutte le emozioni che ho vissuto, che nonostante tutto non sono riuscito a raccontarvi appieno perhè ci sono stati gesti scaramantici, momenti in cui mi mancava la mia famiglia, momenti in cui mi confidavo soprattutto con Max che sapeva che era la mia ultima apparizione con queste ragazze.

Nel mio bilancio non posso non partire dal fatto che questa avventura sia iniziata il giorno 31 di agosto 2009 con un bellissimo periodo di ritiro post vacanze. Tutto è partito lì. Dopo il ritiro, la scelta di fare 2 campionati, di cui la U16 doveva esserci solo per dare la possibilità alle ragazze nuove o più giovani di fare esperienza; ci siamo ritrovati con una squadra molto solida che giocava una bella pallavolo frutto delal stagione precedente, piena di successi nella nostra zona. Questo di giocare una bella pallavolo è forse una mia caratetristica, spero mi venga riconosciuta al di là dei risultati ottenuti o meno. Il problema della U16 era di essere rimaste in sole 10 giocatrici, di cui una nel ruolo inedito per lei di libero.

Aver giocato un campionato di testa, aver vinto con autorevolezza tutte le partite della fase regionale fino all'incontro con Sondrio, ci ha portato a essere già felici del cammino svolto. Ma io dovrei fare un bilancio solo di questa esperienza perciò torno a vallutare le partite giocate, il nostro girone di ferro dove la squadra che era arrivata 3° in Lombardia (VolleyMilano) qui è arrivata ultima e senza alcuna vittoria. Segno di un girone tostissimo. Le squadre che sono arrivate avanti a noi nella classifica finale hanno dichiarato di fare regolarmente 3 allenamenti alla settimana da 2h 1/2 . Noi ne facciamo 2 da 1h 45' .

Cioè gli orari sarebbero di 2h ma negli ultimi 3 mesi, a causa delle partite delle grandi (U20) in Fipav che ci chiedevano di finire prima o a causa delle amichevoli delle piccole (propaganda) che sforavano nel nostro orario, la media di 1h45' è anche troppo generosa.

Allenarsi la metà delle altre non ci permette di risolvere i nostri problemi tecnici. Aver ragguinto questo 3° posto a questa manifestazione è segno che ci siamo allenate molto bene, se avessimo avuto più tempo forse saremmo migliorate ancora di più (certamente)

Un altro aspetto positivo è che siamo riuscite ad accendere un interruttore che ci permetteva di staccare dalla fase divertimento a quella sportiva. Altre volte non era successo; non è una cosa da poco perchè le squadre forti ce l'hanno questa caratteristica.

Altro aspetto positivo rispetto al passato è quello di aver recuperato situazioni di svantaggio enorme di punti, ci sarebbe da discutere sul perchè siamo arrivati al divario ma una volta riscontrato, recuperare è stato una bella cosa.

Aspetto altamente positivo è l'immagine che abbiamo dato della nostra società, organizzati con magliette per allenamento, cambiate prima dell'inizio partita, sempre vestite in divisa, sempre unite come gruppo. La Giosport e la Pallavolo Rho possono essere fieri di noi.

Siamo state agli occhi di tutti una squadra simpatica, sempre in mezzo ai festeggiamenti, sempre in prima linea per i balli e i giochi.

Le ragazze hanno dimostrato una serietà per questo evento e lo si può riassumere nei momenti precedenti la buona notte, quando facevamo la nostra riunione tecnica sui divanetti nella hall del villagio.

Punti negativi per questa esperienza non me ne vengono in mente, forse un non perfetto legame tra tutte le ragazze, con qualche gruppetto che cerca di imporre le proprie scelte o che si crede ormai di livello superiore ma credo succeda in tutte le squadre del mondo.

Una volta a casa ho preparato un articolo da mandare a Settegiorni. Volevo essere vago e dare risalto solo alle ragazze e alla loro impresa, poi è successo che il mio articolo sia rimasto in una casella email per una settimana e che dopo mie sollecitazioni sia arrivato sulla scrivania di qualche responsabile alla pubblicazione. Il risultato finale è che è stata data una grandissima risonanza al nostro risultato con una foto a piena pagina e un titolo epico:

Giosport, l'orgoglio della Lombardia

Per un altro strano scherzo del destino, in questa pagina dello sport ci sono altri 2 articoli in cui i miei amici di infanzia del Vighignolo (il titolo di questo blog vi dice qualcosa? vighissitudini ...) che hanno vinto la finale provinciale U13 Fipav, una cosa importante e con un livello tecnico da paura per quella età. L'altro articolo celebrava una stagione da 5° posto per la serie D della Pallavolo Rho. Insomma, noi che abbiamo disputato un semplice campionato U16 PGS che non ha il valore di un FIPAV eccellenza o di una serie D, avevamo un mega articolo con mega foto, proprio sopra di loro: ho archiviato e tenuto nella galleria dei ricordi questa pagina storica:























Ovviamente aver passato 5 giorni in viaggio per l'Italia ci ha impedito di giocare alcune partite di campionato Fipav; i recuperi e le ulteriori giornate di campionato, non sono degne di nota perchè il nostro livello era ancora alto ma solo per un paio di set, poi calavamo o ci distraevamo con il risultato purtroppo di buttare alle ortiche una buona posizione di classifica: ma chissenefrega !

Tornando ai festeggiamenti, il venerdì 14 maggio ci siamo trovati in pizzeria al posto degli allenamenti. Una serata tranquilla con i genitori e tutte le ragazze. Piatto forte della serata i commenti miei e di Marci sulla nostra prestazione ma soprattutto il regalo fattoci (alla squadra) da parte dei genitori: uno striscione tricolore grandissimo con scritat celebrativa di questo 3° posto nazionale !

Questo striscione gigantesco è stato firmato da tecnici e atlete e adesso campeggia esattamente nel centro della palestra, sopra al tavolo segnapunti, impossibile non vederlo dagli spalti. Questo piazzamento resterà nella storia della nostra polisportiva e lo striscione è un degno segnale a ricordo:

























Durante la pizzata è stata recitata una lettera in cui c'era uno spunto simpatico per ogni persona che aveva partecipato a questa trasferta e inoltre me ne è stata data una come ricordo con l'immagine dello striscione e le firme delle mie ragazze.

Dopo questa pizzata ci sono state altre occasioni in cui avremmo potuto sfoggiare la nostra coppa o fare gli sboroni ma per un motivo o per un altro, a volte inspiegabili, si è scelto di usare un profilo basso, così per esempio al pranzo sociale ci siamo trovati in pochi e mentre altre squadre di calcio festeggiavano un piazzamento a un torneo di fine stagione, noi non avevamo la coppa e i nostri dirigenti hanno scelto di non nominare i successi per non far torto a nessuno; una scelta ahimè infelice perchè raggiungere un risultato storico e non esporlo quando siamo tra noi, non è bellissimo: peccato ma per le celebrazioni siamo qui a scrivere a imperitura memoria.

Praticamente il racconto della nostra avventura si conclude qui, ci sono tante foto da raccogliere e con calma lo farò o le pubblicherò su questo blog, una di queste foto però la condivido subito perchè racchiude lo spirito di coinvolgimento di tutti noi per il raggiungimento di questo risultato storico.

E' il pomeriggio di sabato 1 Maggio e l'M-staff (Marci, Max e Manu) ha appena raccolto e lavato tutte le magliette della divisa ufficiale, in modo da consentire alle nostre ragazze di indossarle nella partita di finale per il 3° posto. Quello che vedete è Max che stende le ultime magliette sul balcone della nostra camera:


























Solo con la collaborazione di tutti e a partire dai lavori più umili, una grande squadra può avanzare verso qualsiasi traguardo e noi questo spirito lo abbiamo messo in campo tutti insieme!

Grazie a tutti, è stata una fantastica avventura,

Manu






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sabato 29 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 5 - ritorno a casa




Domenica 2 Maggio 2010, si torna a casa; sarebbe il momento dei consuntivi ma prima c'è da affrontare un viaggio con la preoccupazione dei bagagli oversize.



Vi ricordate il panico al primo giorno aquando abbiamo scoperto che il peso per i bagagli in aereo non doveva superare i 15 kg ? E invece noi avevamo fatto i conti con 20 Kg ? Se no nricordate potete leggerlo qui: Finali giorno 2

Ritiriamo la bilancia pesapersone che la gentilissima signora dell'hotel ci ha portato da casa, restiamo basiti di fronte al modello "bilancia ai tempi dei crociati" con relativo blocco del disco numerato ad ogni azione di pesa e con il rumore di una molla che fa "DOING".

Cominciamo fare ordine dalle nostre valigie (M-staff) e facciamo esperienza per spostare i pesi dal bagaglio fisso a quello a mano. Si tratta nel mi ocaso di decigrammi, mentre Marci ha una valigia piccolissima e ci sta dentro tutto. Max si offre di portare qualcosa di mio ma ha già i palloni, appositamente sgonfiati, e altra mercanzia della squadra.

Il team misura e dividi peso è composto da me e Max. Giriamo quindi per ogni camera per controllare i bagagli delle ragazze. Nelle camere c'è abbastanza disordine, come sempre le piccole sono le più reattive e hanno già tutto pronto. I pesi sono abbastanza distribuiti per quasi tutte le ragazze, solo in alcuni casi ci dobbiamo impegnare in uno scambio di oggetti da qui a lì e viceversa. Nel frattempo Marci porta i bagagli che hanno passato il controllo, direttamente giù nella hall. L'operazione è abbastanza complicata e si protrae per una bella oretta.

A pesa finita riconsegniamo la bilancia e recuperiamo i sacchetti vivande per il pomeriggio, visto che dovremo aspettare fino alle 20:30 per la partenza dell'aereo.

Noi abbiamo fatto tutto, di corsa e poi scopriamo che belli belli, sia quelli del Quasars che del VolleyMilano, erano in piscina a nuotare, fino a 10' prima della partenza del pullman. Marci ovviamente incavolato.

Tutti sul pullman, cerchiamo di non dimenticare nulla, corro a salutare gli organizzatori e scopro che il prossimo anno qui ci saranno i nazionali delle U18, quale migliore occasione per cercare di ripetere l'esperienza !

Lasciamo con un velo di tristezza il villaggio Nausicaa e dopo circa 1h siamo arrivati all'aereoporto di Lamezia Terme. Quelli del Quasars hanno l'aereo verso le 19:00 perciò entrano per fare il check-in; i loro amici del VolleyMilano fanno altrettanto; noi invece ci piazziamo in un prato a prendere aria e aspettare.





















Io quatto quatto prendo il bagaglio a mano e vado dentro per verificare che dimensioni di ingombro siano a standard; La Ryan-Air ha una dima che consente di abilitare i bagagli, basta farla entrare e se passa da tutti i lati il bagaglio amano può essere portato sull'aereo. Con un minimo di apprensione la verifica va a buon fine, esco e lo comunico a Max che con me ha vissuto dall'inizio questa preoccupazione. Chissà perchè invece Marci non si è mai scomposto.

Nel prato antistante l'aereoporto le ragazze cenano e ascoltano musica.





















Qualcuna entra per compreare cartoline che poi consegnerà a mano. Passa un po' di tempo e arriva il pullman che porta le ragazze di Legnaro. Ovviamente si erano organizzate meglio di noi e hanno avuto il tempo di stare in piscina almeno fino alle 17:30 in pieno relax. Noi siamo stati troppo precipitosi nel comperare un pullman insieme a Quasars e Volley, abbiamo avuto troppo timore di non tornare a casa :o) Da pensare per la prossima volta (nel caso)

Arriva il tempo di entrare e di fare il check-in. Qualcuno ci indica un punto in cui si possono pesare i bagagli da imbarcare, giusto per non avere sorprese successive. Io sono tesissimo perchè se la bilancia anteguerra che abbiamo usato era starata, ci troviamo di fronte a un bel problema. Incredibilmente tutti i bagagli rispettano il limite di 15 Kg !

GRANDISSIMI !

L'ultimo bagaglio è quello di Max e ... panico, è sopra di quasi 2 Kg !!!

Comincia un balletto frenetico finchè si scopre che sono i palloni sgonfiati a generare peso inutile, vengono distribuiti in altre valigie/borse e tutto s irisolve.

Da ridere a crepapelle è il tentativo di Kya di far passare la sua borsa rossa Giosport nella dima misura bagagli a mano. Prova in un senso e dice "non va !" tutti le gridano di cambiare verso , lei prova e dice "Non va!" allora ci avviciniamo e le diciamo che è evidente come va inserita, lei dice "aaaaaaaaaahhhh " prova e ... "Non va!"

Siccome tutte le altre borse erano passate la cosa sta per diventare preoccupante ma bastano pochi secondi per risolvere il problema tra le risate generali, ovviamente mettendo la borsa nel verso corretto.

Imbarchiamo i bagabli, ritiriamo i biglietti e finiamo di consumare la cena a base di panini (durissimi).





















In un negozietto recupero le piccole che stavano cercando le cartoline, così belle alte e bionde potrebbero essere scambiate per delle turiste finlandesi e già qualche moscone comincia a girare intorno. Nel silenzio del negozio Giuly dice "Qui le cartoline fanno schifo e costano il doppio che nell'altro" Io intervengo per moderare i toni e lei giustamente mi dice "perchè dobbiamo abbassare la voce ? Almeno si rendono conto di quello che vendono!"

Lapalissiano!

Il tempo sembra non passare mai, la stanchezza affiora, vorrei solo dormire. Ecco la chiamata per l'imbarco. Passiamo tutti tranne Kya che viene fermata per un controllo. Io penso che siccome è molto carina, qualcuno vuole fare il furbo ma poi si scopre che non è lei la indiziata bensì Ciona che nel suo bagaglio ha un paio di forbici piccoline. Viene invitata a lasciarle lì ma insiste che non è possibile, finchè la facciamo ragionare con calma e riusciamo ad evitare complicazioni.

Saliamo in una sala d'aspetto dove una hostess massiccia e di colore, passa in mezzo alal gente e "becca" inevitabilmente quelli che hanno un bagaglio a mano fuori standard. Li porta alla dima (ce n'era una proprio lì) e a quelli in difetto appiccica un adesivo che significa pagamento di sovrattassa. I nostri bagagli non vengono controllati perchè questa hostess ha un occhio allenato e comunque è talmente risoluta e massiccia che fa paura.

























Le piccole cominciano ad essere molto stanche:


































Saliamo a bordo e cerchiamo posti possibilmente vicini, quasi impossibile. Aiuto a mettere i bagagli a mano, in un caso no arrivo e una hostess si avvicina per risolvere il problema, prende la borsa rossa, non so di chi e cerca d ialzarla ma pesa una cifra ! Mi viene da ridere, intervengo in soccorso e stivo nella cappelliera. Io sono di fianco a Giuly e a pochi metri da me ho Elena che non ha mai volato e si vede essere abbastanza tesa. La tranquillizziamo durante il decollo.

Ho l'occasione di scambiare qualche chiacchiera con una mamma di Legnaro e scopro che le loro ragazze son oallenate dal tecnico della loro serie C e che fanno 3 allenamenti settimanali da 2h e 1/2 , praticamente il doppio di quello che facciamo noi! Si capisce perchè i loro gesti tecnici sono molto belli e stabilizzati, nonostante abbiano anche ragazze piccole (come le nostre piccole). Questo fatto mi inorgoglisce ancora di più perchè a buon vedere ci siamo dimostrate la PRIMA squadra umana e con allenamenti tipici da Oratorio rispetto a Chieri e Legnaro che lo fanno come una professione. Altro motivo di soddisfazione personale.

Durante il volo Ciona dipinge la faccia di Giuly che si era addormentata e questa lo scoprirà solo all'atterraggio complice un mio rassicuramento che non era vero niente.

Arriviamo stanchissimi a Bergamo dove un gruppo di genitori ci accoglie festante, scopro che l'Inter ha vinto a Roma contro la Lazio e che mantiene il suo vantaggio in classifica. Ci dividiamo nelle auto e Marcello preso dai nostri racconti, finisce nella direzione di Venezia, allungando così il ritorno a casa.

Abbiamo tantissimo da raccontare, tante emozioni che porteremo sempre con noi e tanti complimenti da raccogliere. Adesso è il momento di chiudere gli occhi e finalmente riposare.

Manu





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giovedì 27 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 5 - finale 3° posto




Domenica 2 Maggio 2010, sveglia all'alba, solo noi e la squadra di Novara per disputare la finalina. Contiene foto (TANTE) della premiazione.



Ci ritroviamo nella hall per fare colazione, Noi tecnici siamo i primi, piano piano arrivano le avversarie, poi arrivano le nostre ragazze. Ci sono dei problemi alle macchinette del caffè; non funziona nemmeno quella delle spremute; le brioches non ci sono: proprio una finale importante a quanto pare!

Nessun altro partecipa ma me lo aspettavo e comunque noi dell'M-Staff ci crediamo e siamo qui per completare l'opera.

Finita la colazione prendiamo le nostre borse e ci incam,miniamo a piedi perchè il palazzetto è a meno di 1 Km e ci vogliono circa 10'

Alessandro che deve partire e soprattutto Demetrio si erano prodigati per avere l'apertura della palestra con 1/2h di anticipo in modo da permetterci il riscaldamento; arriviamo davanti al cancello e la palestra è chiusa. Nessuno risponde ai cellulari, non si vede il custode. Passa un po' di tempo e dopo aver ripreso conoscenza e contatto con la realtà, chiedo alle ragazze di cominciare a scaldarsi nel piazzale esterno. Lo stesso fanno le ragazze di Novara. Noi lo facciamo anche in modo scaramantico poichè ha portato bene nelle precedenti partite a Soverato. Mentre le avversarie sgambettano al sole, noi troviamo uno spazio riparato, almeno per la parte di risveglio muscolare. Del custode non c'è traccia, arrivano invece gli arbitri. Passiamo al riscaldamento con i palloni ma è una cosa difficilissima per via del sole/non sole e per via delle auto che passano: almeno qualcuno sveglio oltre a noi c'è!

Del custode nessuna traccia, sono già passate le 8:30 , Novara secondo quanto detto dall'allenatore, partirà entro 15'; io comincio ad assaporare il 3° posto ma lo faccio in silenzio e sempre scaramanticamente, con poca convinzione.

Gli arbitri si portano avanti e fanno la chiama di Issa Novara, noi chiacchieriamo e facciamo stretching sul piazzale. Adesso gli arbitri stanno compilando il referto gara direttamente sul cofano della loro auto!

Arriva il custode.

Io chiedo agli arbitri di andare a fare la chiama e il referto dentro la palestra, così almeno prendiamo contatto con questa nuova struttura che rispetto alla palestrina di Soverato, ha spazi enormi che distraggono.

Comincia così la fase prepartita, il tempo per Novara si riduce ulterioremente, io aspetto.

Riscaldamento a rete e inizio partita, sugli spalti solo qualche genitore di Novara e Max con la videocamera: nessun altro.

Dai primi scambi si capisce che Novara non era una squadra scarsa; ogni punto è combattuto, le nostre ragazze sono concentratissime e come sempre in questo torneo giocano una pallavolo divertente con Giorgia che pesta ogni palla. A muro Ciona è la migliore e tutto gira a meraviglia. Ale in regìa distribuisce cambiando spesso il gioco. Nonostante ciò la partita non decolla, siamo sempre avanti noi ma troppo vicini per i miei gusti; il tempo scorre. Non sto guardando l'orologio ma capisco che il tempo limite di Novara è già passato: hai visto che facevo bene a non festeggiare ?

Il 1° set va in archivio con una nostra vittoria che è più netta del punteggio. VAdo verso la rete, incrocio Alessandro che mi porge la mano, penso che la partita è finita invece mi dice "Complimenti, bel set!" e si porta nell'altra panchina :o)

Mannaggia :o)

Noi siamo cariche, possiamo farcela in 2 set ma come altre volte è capitato, ci complichiamo la vita e andiamo sotto; andiamo sotto di brutto. Io penso che avremmo già dovuto chiudere questa partita e che se ce la mettiamo tutta possiamo recuperare. Vorrei fare dei cambi ma penso anche ad un eventuale 3° set perciò continuiamo così. Piano piano torniamo a recuperare punti, abbiamo una buona sequenza di servizi e facciamo recuperi impossibili, anche grazie alle immense dimensioni del palazzetto. Siamo con Mary al servizio, servizio jump-float molto incisivo e raggiungiamo le avversarie sul 24-24 per poi superarle nell'azione successiva. Abbiamo Mary al servizio e ci giochiamo il match point ma non va. Un attimo di disorientamento e il set ci sfugge proprio sul più bello.

Peccato.

L'allenatore di Novara ormai ha rinunciato al viaggio e giustamente si vuole giocare la partita fino in fondo.

Rimetto in campo le titolari e andiamo a giocarci questo ultimo set del torneo, la situazione è delicata perchè usciamo da un recupero impossibile svanito all'ultimo servizio, siamo stanchissime e arrivare al 15 è troppo pericoloso; dobbiamo partire bene.

Come se ci fosse un interruttore da accendere/spegnere torniamo a giocare benissimo. Kya in battuta porta a casa punti o situazioni vincenti. Acquisiamo un discreto vantaggio che per essere al 3° set è importante psicologicamente per noi e per loro. Sul 4-1 per noi, dopo un'azione lunghissima e combattuta, le avversarie giocano una palla strana che carambola sul nastro della rete e corre verso l'esterno fino a toccare l'asticella laterale. Io esulto per il punto ma l'arbitro non ha visto il tocco, il secondo arbitro nemmeno: disperazione. Chiedo il tocco dell'asticella, è un punto importante, chiedo almeno che si rigiochi il punto , tutto vano; non so come comportarmi perchè capisco che questo punto conta tantissimo, ci ritroviamo 4-2 con palla alle avversarie, non mi piace, non posso farci nulla. Improvvisamente però il punto viene dato a noi, l'arbitro mi fa cenno che è stato Alessandro, allenatore avversario a dire che la palla aveva toccato l'astina! Guardo Alessandro e non credo ai miei occhi, la prima volta che trovo un allenatore che mi rende il punto, altre volte lo avevo fatto io , anche su un set point per gli avversari, adesso è il momento di passare alla cassa. Ringrazio Alessandro e dal 5-1 la partita diventa un'altra storia: non ci prenderanno più!

Alal fine Novara è rimasta per giocarsi la partita ma nel momento topico il suo allenatore si è rivelato sportivissimo e onesto, un'altra cosa da ricordare.

Nella foga ho dimenticato di dire che la palestra si era riempita e che il 3° set lo abbiamo giocato con il tifo costante di Chieri a nostro favore. Ogni punto, ogni situazione, cori per noi. Molto bello.

Anche se il set è proseguito liscio con un sacco di punti di vantaggio, all'ultima palal a terra siamo corsi in centro al campo a festeggiare il nostro 3° posto nazionale: un'altra emozione grande.

Complimenti e saluti con le piemontesi e via al balletto degli SMS; comincio a mandarli forsennatamente e non mi accorgo che da noi a Rho è quasi finita la messa delle 10:00 perciò al momento nessuno mi risponde. Dopo qualche minuto mi chiama Anna e sente la mia felicità da lontano; non ho già più voce, sono emozionato. Mi dice che il giro di SMS si è propagato e sul sagrato della nostra Chiesa la gente parla solo di questo. Tutti si avvicinano a chiedere a Paolo, Livio e gli altri cosa sia successo e ci mandano complimenti e applausi. Che bello, vincere la finalina e avere così tanta gente che partecipa da casa tua. Abbiamo tenuto altissimo il nome del nostro Oratorio.

Le ragazze si spostano ai lati del palazzetto e durante il riscaldamento di Chieri si lanciano nei soliti balletti:
























Sta per iniziare la finalissima e le nostre ragazze si schierano sedute a bordo campo a fare il tifo per Chieri. E' una festa continua; emozionantissima la chiama nome per nome delle atlete e poi l'inno nazionale con le ragazze schierate in mezzo al campo: bellissimo, verrebbe il desiderio di ripartecipare per poter essere lì.






















La partita si svolge senza storia, rimaniamo l'unica squadra ad aver messo in seria difficoltà le extra-terrestri di Chieri; rimaniamo la miglior squadra U16 della Lombardia per l'anno 2010. (con il rispetto e il pensiero a Sondrio che non ha partecipato alle finali)

Finisce in 2 set e tutte le squadre scendono in campo in un tripudio di palloni colorati che volano e gente che balla.























Anche le piccole sono contentissime nonostante abbiano giocato proprio poco:





























Ci apprestiamo adesso alla premiazione sedendoci in fila indiana di fianco a tutte le altre squadre:
























spicca come sempre il nostro motto "Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta"






























Ecco per noi il momento di alzare la coppa e di fare la foto di gruppo:
























e con le coppe per terra di fare una foto con le squadre sul podio (Giosport, Chieri e Legnaro) :























E' il momento del rientro verso il villaggio Nausicaa e ogni centimetro di questo tragitto è passato tra canti e sorrisi sotto uno splendido sole. Quanta felicità abbiamo accumulato in questi giorni ?

Cammino felice mentre i miei pensieri vanno veloci al momento in cui dovrò dire che è il momento per me e soprattutto per loro di cambiare guida tecnica. So che avrei da correggere alcune cose, che avrei da lavorare tanto e che buona parte di loro mi seguirebbe ciecamente. So anche che alcune altre invece sono arrivate a sopportare la mia presenza e la cosa non mi piace, meglio finire qui, prima di costruire rapporti spiacevoli. E' il momento di lasciarle volare da sole con altri tecnici.

I miei pensieri variano tra il felice (tanto felice) e il triste (tanto triste), cerco di non farlo vedere e l'emozione accumulata in questa vacanza mi aiuta. Arriviamo al villaggio e le ragazze si lanciano verso la piscina per fare il bagno vestite: bellissimo.






















per poi posare nuovamente con la nostra ormai famosissima maglietta:


























Con il pranzo tutte insieme in cui non mancherà il nostro "solito" compleanno e davanti a una torta immensa (2mx1m) si conclude la nostra permanenza in compagnia delle altre squadre e della organizzazione PGS.

Resta ancora la parte incubo del viaggio di ritorno ma questo lo raccontiamo fra poco.


Manu





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martedì 25 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 4 - Chieri




Sabato 1 Maggio 2010, sveglia presto per la sfida contro le extraterrestri del Chieri (contiene foto di Erika con la brioche)



Siamo alla seconda giornata di torneo ma le emozioni ci hanno già travolto dopo le vittorie su Modena e Volley Milano . Come sempre l'(M-staff) è mattiniero, pochi minuti bastano per alzarsi, lavarsi, raccogliere le attrezzature e andare a bussare alle porte delle ragazze. Non è presto come ieri, possiamo fare con comodo ma abbiamo un torneo da onorare, conosciamo le avversarie, io ho anche preso appunti e ci serviranno. Siamo a tavola per la colazione, tra lo stupore generale Erika annuncia che non ha mai mangiato una brioche, lo ho già raccontato ma devo aver sbagliato giorno e corro ai ripari mostrando il momento in cui si gusta questa nuova sensazione.





















Giulia con Erika e la prima brioche della sua vita.

Le ragazze arrivano alla spicciolata ed è già tempo della preghiera con suor Giuseppona abilissima a trasportare i salmi in presentazioni PowerPoint.

Il solito momento di attesa infinita del pullman, mentre Chieri con i suoi 2 pullmini affittati se ne va tranquilla a Soverato. Alla fine non credo che lo stress da attesa pullman possa aver condizionato il torneo, Chieri vincerà perchè è una squadra di extraterrestri e il modo con cui gestiscono il loro tempo e i loro spazi è segno di professionalità estrema. Cosa che il loro "diversamente- simpatico" dirigente non manca mai di far notare.

Arriviamo al campo di gioco e Volley Milano sta battagliando contro Modena. Sembra non ci sia partita, come mi aspettavo, invece Milano si perde- Io sul pullman, avevo chiesto alle ragazze di mettersi sedute ai lati della palestra e tifare per le milanesi, in modo da avere poi un ricambio durante la partita successiva o nella finale. Le cose non vanno mai come le pensiamo, la mia idea non era male, avevamo anche il benestare di Marci ma le ragazze, non so perchè, odiavano le milanesi. Pensandoci bene, on capisco perchè avrebbero dovuto amarle :o) Il seguito darà ragione alle mie ragazze e ci farà scoprire situazioni nuove.

Mi apposto anche io a bordo campo e assisto a una Valentina furiosa con le sue, a una ragazza che piange, a molta confusione in campo e a una squadra che non avendo nulla da perdere (Modena) andrà a vincere la partita 2-1 lasciando le milanesi a ZERO punti nel torneo.

Durante l'ultimo set mando le ragazze a scaldarsi in cortile, qui non ci son oriti strani per impressionare le avversarie, loro sono già fuori da più tempo, siamo noi spaventate. Quando sta per finire la partita tra Modena e Milano, vedo le mie che si spostano dal lato diciamo "fortunato" del campo, giusto per mantenere la scaramanzìa. Lo stesso però sembrano fare le torinesi. Ahi ahi ahi vuoi vedere che sono scaramantiche pure loro ?

Fischi finale, le squadre precedenti sono ancora in campo e nel frattempo si consuma una corsa alla panchina di sinistra. Mi viene davvero da ridere :o) Vincono le torinesi e si accaparrano il primo punto della partita: la scaramanzìa.

Le mie sembrano sfiduciate, sappiamo che già sarà dura, se non vinciamo questa cosa delal panchina e poi magari nemmeno il sorteggio, come faremo a mettere in difficoltà le extra-terrestri ?

Qui deve intervenire la mia grandissima esperienza, dico di non preoccuparsi poi chiamo Ali da me e la istruisco sul da farsi al momento del sorteggio. Ali se ne va sorridendo, Max e Marci intuiscono cosa voglio fare e cercano di impedirmelo bonariamente ma io e Ali siamo determinati. Mentre ci stiamo scaldando in campo, Ali va con la capitana avversaria e vincendo il sorteggio invece di scegliere la palla, sceglie IL CAMPO !

Io sono di lato e dentro di me rido come un matto :o)

Bellissimo vedere la faccia stralunata della capitana avversaria che va dall'allenatore e dice "non capisco, ha vinto ma ha scelto questo campo, dobbiamo andare di là". Bellissimo vedere le avversarie e sentire i loro commenti "Come andiamo di là ? ma sei sicura? e poi ?" vuoi vedere che abbiamo minato già una delle loro piccole sensazioni ? Abbiamo già pareggiato la corsa alla panchina con una mossa a sorpresa. Inutile dire che le nostre ragazze sono felicissime !

La partita inizia e io, giuro, non ho mai visto la mia squadra giocare meglio; giocate fantastiche in attacco, sapiente regìa di Ale, difesa arcigna e mai doma, muri spettacolari. Avevo preso appunti e ci sono serviti perchè stiamo avanti quasi tutto il set. Il loro allenatore non sa più cosa fare, lottiamo punto su punto e ci troviamo 19-18: una sensazione bellissima, incredibile. Però nonostante tutto i valori in campo e le differenze ci sono. Abbiamo murato, difeso e contrattaccato ma quando va in battuta per Chieri il colosso, partono 4 servizi di fila a livello missile terra-aria e la nostra costruzione crolla. La ricezione è stato il nostro punto debole per tutto l'anno, mentre le guardavo ero stupito che reggessimo contro Chieri e invece alla fine la loro tecnica ci ha schiantato.

Al cambio di campo l'allenatore, abbottonatissimo fino ad allora, mi ha rivolto sottovoce un "complimenti"

Avevamo perso il set ma eravamo felicissime, almeno io e l'M-staff

Adesso avevamo un altro set da giocare, con la speranza di ripeterci, invece in un lampo eravamo qualcosa come 3-15, un disastro. Nei time-out cercavo di tenerle serene, quello che dovevamo fare lo avevamo già fatto , metterle in difficoltà; adesso che necessità c'era di spaventarsi ? Le ragazze sono state incredibili e abbiamo cominciato a rimontare, una cosa mai vista, siamo arrivati a prenderle fino al 21-22 poi come sempre il loro tasso tecnico, specialmente al servizio, ci ha frantumato. Sogno svanito, Chieri in finale per il 1° posto e noi per il 3°.

Restava però da giocare il set finale, obbligatorio e inutile. Mi aspettavo di vedere tutte le riserve di Chieri e invece no. Come per il Volley Milano nessun cambio, dentro le titolari e voglia di asfaltarci 3-0. Non so cosa sia successo nè come sia stato possibile ma la nostra squadra ha giocato in modo memorabile finendo addirittura per vincere quel set!

Devo confessare che alla fine del set eravamo tutti in campo a urlare ed abbracciarci come avessimo vinto la Champions League. Gli organizzatori del torneo, ci avevano detto già prima della partita che questa, viste tutte le squadre, anche dell'altro girone, era decisamente la finale 1°/2° posto e noi avevamo strappato un set alle extra-terrestri. Quello che è successo nell'istante dopo mi mette ancora i brividi a racconatrlo adesso. Prendo fiato.

Eravamo abbracciati in cerchio a saltare insieme felicissimi quando si sente un applauso. Alziamo gli occhi perchè non sappiamo a chi sia rivolto e tra lo stupore generale vediamo le ragazze di Chieri in semicerchio intorno a noi a farci un applauso continuato. Mi sono venute le lacrime. Questo momento posso metterlo nella scatola dei ricordi come uno di quelli più intensi. Le nostre ragazze si sono riprese prima di me dallo stupore e insieme alle avversarie si sono messe a cantare e roteare per la palestra come fossero amiche di vecchia data. Da quel momento tra noi e Chieri nascerà un legame di tifo indissolubile anche per le successive finali del torneo. Chissà se Max è riuscito a filmare questo momento magico.

Via al rito degli SMS, avvisiamo tutti e da Rho ci torna il solito abbraccio e i soliti complimenti, siamo davvero felici per quello che abbiamo ottenuto e per come lo abbiamo ottenuto. Dentro di me penso che questo set vinto con Chieri valga moltissimo sia per il morale che per il prosieguo.

Giusto per la cronaca, le ragazze del Volley Milano non si sono fermate a tifare per noi e quindi alla fine condivido la sensazione ostile delle nostre ragazze.

Torniamo al villaggio, parliamo di come abbiamo giocato, ci godiamo i complimenti, ci diciamo che avremo comunque una finale da giocare.

A pranzo scopriamo che la Issa Novara , dopo aver perso tutte le partite del primo giorno, ha vinto quelle odierne ribaltando completamente la classifica. Le cose cambiano !

Io durante il pranzo mi sposto al tavolo degli arbitri con cui abbiamo instaurato un buon rapporto, nonostante i loro macroscopici errori e li sfido a una partita contro i tecnici, per darci modo di sfogare le nostre arrabbiature. Nel tardo pomeriggio si farà.

Per noi che non abbiamo impegni il pomeriggio va dedicato al sole, al mare e alla piscina. Io non sono completamente felice perchè durante la partita del giorno prima Maira aveva fatto una scenata inutile e contro i principi di una squadra vera. Una scenata che aveva lasciato il segno ma come spesso mi è accaduto, ho messo davanti il bene delal squadra e sebbene avrei voluto vederla di ritorno sull'aereo, le ho dato pure la possibilità di tornare in campo e giocare. Restava per me un clima leggermente ostile ma non avevo nessuna voglia di farmi rovinare questa festa.

Nel tardo pomeriggio sdi disputava l'ultima partita del torneo tra Quasars Induno e Legnaro (PD). A Causa dei risultati della Issa Novara, questa partita diventava una specie di spareggio. Chi vinceva andava in finale per il 1° posto e chi perdeva andava direttamente a casa. Io e Max ci siamo ritrovati sugli spalti a vivere questa ulteriore emozione; partita tiratissima, combattutissima, a mio modesto parere nessuna delle 2 avrebbe potuto vincere con Chieri. Alla fine ha prevalso Legnaro e noi di colpo ci siamo ritrovate ad essere la miglior squadra della Lombardia in classifica! Unica tra le prime 4 d'Italia.

Giusto il temp odi assaporare questa nuova emozione che l'allenatore della Issa ci confida che purtroppo il giorno dopo devono partire prestissimo a causa del lungo viaggio , erano venute direttamente in pullman da Novara e non potevano sforare la mezzanotte per non pagare 1.000 € di penale. Situazione imbarazzante perchè da regolamento ci sarebbe spettato immediatamente il 3° posto !!!

Invece tra gli organizzatori si cominciava a far strada l'ipotesi di un ripescaggio della Quasars Induno per poter disputare una finale per il 3° posto: incredibile. Io ovviamente non potevo parteggiare per nessuno, conoscevo quelli di Induno perchè arrivati alle finali regionali, perchè avevamo "comprato" insieme il passaggio pullman da Lamezia, perchè erano lombarde e come noi sempre al centro dell'animazione ballereccia. Non sapevo per chi parteggiare e in quel momento ci hanno chiamato per giocare la famosa partita arbitri-allenatori. Non mi sono fatto pregare, sono sceso in campo con 2 tecnici di Modena, 2 tecnici della Issa Novara e l'allenatore di Chieri. Giusto 5' minuti di palleggi per decidere che io avrei alzato e gli altri schiacciato. Una partita divertentissima perchè senza aver alcun problema se non giocare, mi son permesso di sperimentare situazioni d'attacco coinvolgenti, attacchi da seconda linea, attacchi in primo tempo, palle dietro. Per gli arbitri è stato un massacro. Sul 23-4 per noi il tabellone si è fermato, e la figlia dell'arbitro segnava solo i punti per loro , peccato che non ce ne fossero. Ci siamo così trascinati per qualche tempo finchè c'è stato il richiamo per andare a messa. Questa partita è servita moltissimo soprattutto a noi tecnici per fare amicizia, è stata una sorpresa vedere che l'allenatore di Chieri non era così riservato, che quelli di Novara erano dei giocherelloni , oltre che bravissimi e quelli di Modena simpaticissimi. Si è creato un buon clima. IN quel momento ho parlato con quelli di Novara e li ho forse convinti che non sarebbe stato giusto buttare una posizione di riguardo a un campionato nazionale PGS, che arrivassero 3° o 4° noi avremmo dato la disponibilità per giocare prestissimo il giorno dopo.

Questo ha trovato conferma soprattutto in Marci che era infuriato all'idea che la Quasars potesse giocare uan finale non meritata sul campo. Ci siamo lasciati che tutti confabulavano e più tardi a cena ci chiedevano quelli di Induno se eravamo stati costretti ad anticipare all'alba la partita. giravano voci assurde tipo inizio gara alle 6:00 per permettere a Novara di partire! Invece l'unica richiesta era giocare all'orario previsto cioè 8:30 ma subito, facendo un riscaldamento prima. Una cosa molto ragionevole e direi sportiva.

Il tempo di fare una doccia ed eravamo in anfiteatro per la messa. Peccato che con tutti presenti mancava il celebrante. per ingannare l'attesa Demetrio ha consegnato le magliette celebrative, poi si è fatta una foto di gruppo dove MAx ha brillato per il suo tempismo nell'andare in albergo a prendere un guibbotto: faceva freddo come sempre!

Quando il parroco si è presentato era ormai quasi sera, era buio, faceva sempre più freddo e avevamo una fame spaziale. Marci mi suggeriva che secondo lui questo prete era a cena e nemmeno sapeva della messa, cosa che infatti si è rivelata esatta :o)

La cosa bella di questa celebrazione è stata che anche il prete ha richiamato e fatto notare la frase stampata sul retro della nostra maglietta : "Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta". Già lo aveva fatto notare la sera precedente suor Giuseppona, anche lei complimentandosi per l'idea. Già tutti i tecnici quando passavamo con la nostra maglietta commentavano e si proponevano di farne di simili. Proprio un bel successo anche a livello di immagine.

Messa finita, cena tardissima, solito compleanno festeggiato dalle nostre ragazze e subito dopo l'invito fatto dall'M-staff di andare a letto. Non valeva la pena tornare in anfiteatro al freddo, erano stanchissime, avremmo dovuto alzarci nuovamente all'alba e per disputare una finale, o per non disputarla ? Boh . le voci ormai erano incontrollate, quelli di Induno sfiduciati ma speranzosi, quelli di Novara alla ricerca disperata dell'autista del pullman per chiedere un rinvio della partenza. In ogni caso le nostre dovevano recuperare e con mio immenso stupore, nessuna ha detto di no: incredibili.

Per me che da qualche mese stavo meditando ormai la possibilità di staccarmi da loro dopo 9 anni di amicizia e guida tecnica era ogni giorno motivo di gioia, stupore ed emozione che non dimenticherò mai.

Noi dell'M-staff siamo rimasti in giro per capire cosa fare e poi siamo andati all'anfiteatro dove le squadre che non avevano più niente da chiedere al torneo erano in pista a ballare e cantare. Serata Karaoke a cui ho assistito infreddolito, prima dagli spoalti e poi direttamente sul palco, insieme ai tecnici di Novara che finalmente avevano avuto la loro risposta, avrebbero giocato 1 set il giorno dopo e poi si sarebbero ritirati ! dentro di me pensavo che era una bella notizia, saremmo stati 3° ma non l'ho detto a nessuno perchè non mi sembrava corretto e infatti ...

La serata si è svolta con uno dei responsabili di Induno che cantava stile Cugini di Campagna nella versione "Anima mia" mettendo in falsetto la voce che lo faceva sembrare un eunuco. A ognuna di queste prestazioni faceva rispontro un ridere sguaiato a livello di cadere per terra da parte di suor Giuseppona. Mi divertivo di più a riprendere lei con l'iPhone che a cantare. Però poi ero davvero felice di questa esperienza e mi sono messo sul palco a cantare fin dopo mezzanotte.

Era stata un'altra giornata piena zeppa di emozioni, chissà se saremmo riusciti a prendere sonno.

Mentre siamo in camera e prepariamo come sempre gli attrezzi per la giornata successiva, continua a venirmi in mente la frase di Alessandro, allenatore della Issa Novara, che continuava a ringraziarmi per la pazienza di alzarci presto per loro : "Siete stati gentilissimi ad accettare, domattina facciamo colazione insieme, andiamo alla palestra, facciamo qualche scambio e poi ti stringo la mano e ce ne andiamo a casa"

Continuo a pensare che siamo virtualmente 3° ai nazionali !

Continuo a pensarlo ma non lo dico a nessuno perchè, metti il caso che giocando qualche scambio poi ci prendono gusto ? Vuoi vedere che come sempre e giustamente nessuno ti regala niente ? Prendo sonno tra un sorriso e un cruccio, però è così bello trovarsi in questa condizione che il sorriso prevale.

Manu







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lunedì 24 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 3 - Volley Milano




Venerdì 30 Aprile 2010 pomeriggio, detto anche il giorno delle "rivincite". (Contiene foto)



Nel precedente racconto, Ci siamo lasciati che eravamo a tavola felici per aver vinto la prima partita del torneo contro Modena e da qui ripartiamo. Mentre io Max e Marci (M-staff) siamo a bere un caffè in anfiteatro, scopro che si sta tenendo una riunione improvvisata in sala pranzo, tra tutti i tecnici. Nessuno ci aveva cercato e lo scopriamo per caso mentre vengono a chiamare qualcuno di Legnaro. Mi precipito alla riunione, mi siedo al tavolone e Demetrio, ripete per tutti qual'è l'argomento in discussione: l'altezza della rete. Si sono accorti che in mattinata le partite si sono disputate con rete a 2,24 m come da regolamento FIPAV mentre per la stagione PGS è sempre stata a 2,20 m. Demetrio ribadisce che basta che una società si dimostri favorevole a rimettere la rete come da regolamento PGS e tutte si adegueranno. Prima di me hanno votato tutti (io non lo so) e a favore della rete a 2,24. Prendo la parola e dico: "io sono contrario a utilizzare altezze diverse da quelle usate per tutta la stagione soprattutto perchè abbiamo ragazze molto giovani ('98) e quindi chiedo che venga riportata a 2,20 m. L'assemblea accetta la mia richiesta e ci si lascia per il tempo libero. Mentre ritorno all'anfiteatro scopro però che alcune squadre avevano votato per 2,24 senza capire che bastava un rifiuto di una qualsiasi, credevano ci fosse la maggioranza e siccome le squadre piemontesi avevano già optato per la 2,24 si erano adeguate. In pratica io ho fatto la figura di chiedere l'adeguamento della rete e adesso tutti mi ringraziavano (Volley Milano e Quasars in primis) : strano il mondo!

Nelle chiacchiere da caffè io e Valentina (Volley Milano) parliamo delle partite disputate, del fatto che Chieri sia davvero una squadra fortissima e che l'incontro del pomerigio tra di noi sarà un vero e proprio spareggio per andare in semifinale. Io lo avevo capito già dal sorteggio ma adesso è chiaro anche alle nostre avversarie e la cosa non ci facilita. Conveniamo inoltre che si tratta di una rivincita perchè circa un mese prima proprio il Volley Milano ci aveva sconfitto nella finale per il 3°/4° posto della regione Lombardia. Stavolta però, qualcuno di loro si era accorto in mattinata che eravamo una squadra e non quella cosa vista alla finale regionale in cui siamo arrivati scoppiati. Anche questo non ci facilita perchè non possiamo sorprenderli.

Abbiamo appuntamento nel piazzale davanti alla hall, per le 15:30 perchè la nostra è la seconda partita del pomeriggio. Prima si affrontano Chieri e Modena con risultato non quotato dai bookmakers. Ci troviamo nel piazzale per tempo e come sempre mancano i pullman per il trasporto. Ne arriva solo uno, piccolissimo e porta una parte della squadra avevrsaria. Noi le restanti del Volley Milano e i dirigenti, aspettiamo tra ombra e sole. in questo momento di relax Kya ci stupisce (o forse non più) con una serie infinita di strafalcioni grammaticali in merito alla dimensione delle formiche e degli esseri umani. Nella totale ilarità della squadra aspetttiamo per tanto tempo che si faccia vivo un pullman. Max riempie le borraccie, io chiedo alle ragazze se tutte hanno portato la maglietta rossa per la partita, visto che era stata messa fuori a prendere aria.



















Ale e Giorgia assistono divertite agli strafalcioni grammaticali di Kya.




















Anche Max e Vale partecipano alle risate.






















Marci sembra preplesso (o dorme ?) , Maira stranita e Ciona ormai non le segue più.


Finalmente arriva un autobus, si viaggia verso Soverato con le nostre che immancabilmente cantano e preparano i balletti per la serata. Quando arriviamo la partita tra Chieri e Modena è già sul 2-0 senza storia, però contrariamente alla mattina, nel 3° e non decisivo set le torinesi mettono in campo tutte le riserve e finiscono per complicarsi la vita con Modena. Un favore che non replicheranno più con nessuno, tantomeno con noi.

Avendo poco tempo a disposizione e vedendo le nostre avversarie nel cortile a scaldarsi, ci adeguiamo e cominciamo a sgambettare anche noi cercando riparo all'ombra. Comincia a fare caldo e quindi non vogli oche si spendano troppe energie ma impressionare le avversarie è una cosa che mi piace da sempre. Conm le nostre magliette da allenamento e con la corsa a specchio (che Elisa e Maira ancora oggi non hanno capito come funziona) ci prepariamo per la partita. Quando tocca a noi, ci ritroviamo sulla stessa panchina della mattina, che cominci ad essere un gesto scaramantico ? Il riscaldamento prepartita sta per iniziare e si presenta già un immenso problema: Ale ha sbagliato maglietta rossa ! Era convinta che fosse quella da gara e invece non c'è. Stiamo per giocarci l'accesso alla semifinale e non possiamo far giocare l'alzatrice titolare ? la prima impressione è "PANICO"! Poi mi metto con calma a pensare, non c'è tempo per tornare a S.Andrea , specialmente con il ritmo dei pullman; serve sacrificare una ragazza in modo che presti la sua maglietta. Io non scelgo, raduno le ragazze e faccio presente il problema, immediatamente, con uno spirito di squadra notevole, Giulia prende la decisione di donare la sua maglia partita ad Ale. Ale è visibilmente dispiaciuta ma io non sono qui per buttare tutto a monte senza provare a giocare, perciò accetto il sacrificio di Giulia e vado a cercare una soluzione. Mi permettono di far giocare lo stesso Giulia con una maglia diversa (quella da allenamento) ma come libero. Io non lo dico a nessuno! Chiamo le ragazze e dico che Giulia potrà giocare purchè con un numero messo con lo scotch (in gergo con il tape) sulla maglietta azzurra. Ometto che potrà fare solo il libero, cosa che ritengo al momento alquanto difficile. Torna la serenità e il gesto di Giulia rimane molto apprezzato ma non mette ansia a chi riceve la maglietta e alle compagne. Una mia piccola omissione che non è stata mai una bugia e che alla fine, a torneo concluso, si verificherà come un gesto determinante.

Il riscaldamento si conclude e prima del saluto c'è il solito gesto del cambio delle magliette; gesto che mette i brividi, che ci fa sembrare una squadra di livello superiore; gesto che aggiunge ulteriori tasselli alla nostra crescita che non è stata solo tecnica.

La partita comincia, io mi aspettavo una situazione di rivalsa delle nostre e ma non mi aspettavo che giocassimo così bene! Ale in regìa dispensa palloni che finiscono regolarmente a terra. Ciona trova un tempismo a muro che mette agitazione alle avversarie che devono perciò rischiare molto per non essere "stampate". Siamo bravissime anche in battuta e il 1° set lo vinciamo meritatamente. Nel secondo set cambio solo Ale in regìa con Maira, qualcosa però non funziona, qualcuna non entra in partita e si sussueguono un sacco di ricezioni sbagliate si insinua la insicurezza. Prendiamo un sacco di punti di ritardo, forse 15 !!! Ci rimettiamo con calma. Anche se il problema non era Maira , entra di nuovo Ale per provare a mettere ordine. Non so cosa scatta ma recuperiamo punto su punto, siamo una squadra tosta e riusciamo addirittura ad arrivare al set point con Mary al servizio ma purtroppo non chiudiamo il punto e nelel azioni successive perdiamo il set.

In condizioni normali avremmo buttato tutto alle ortiche. Ci saremmo demoralizzate, ci saremmo sfaldate. Invece scopriamo energie e gesti che non sapevamo di avere; la difesa diventa solidissima, ci sono recuperi quasi impossibili che ci fanno prendere fiducia e il 3° e decisivo set lo stravinciamo anche se il punteggio alla fine dice 15-12 ! un punteggio che ci fa stare con il fiato sospeso fino all'ultima palla ma che non dice la nostra superiorità nettissima. Siamo state sempre avanti e io stesso non ho avuto mai la sensazione che avremmo potuto perdere. Strano perchè i punti pesavano tantissimo, la fatica si faceva sentire e le avversarie si sentivano superiori a noi. Ricordo solo che quando è caduta la palla del 15-12 sono corso in campo a saltare e ballare come un matto insieme alle mie ragazze. Dovrò vedere la registrazione video di Max ma nessuna credo si sia trattenuta dal gridare e cantare: una gioia esplosiva! Siamo sicuramente tra le prime 4 d'Italia !

Giusto il tempo per salutare i tecnici avversari, raccogliere i loro complimenti, vederli arrabbiatissimi con le loro raqgazze a cui addebiteranno scarsa intensità, scarsa grinta ma che si sono trovate davanti una "squadra" cioè noi. Non si sono trovate un singolo o un muro o una schiacciatrice ma una squadra.

Sono sul piazzale in cortile e tutti mandiamo SMS a tutti. In pochi minuti a Rho sanno che siamo tra le prime 4, sanno che siamo forti e ci mandano complimenti baci e abbracci. Io non ho più voce.

Torniamo tutti insieme nello stesso pullman, noi e il Volley Milano; l'autista fa sfoggio di una guida impossibile districandosi in vicoli in cui la regola del parcheggio selvaggio ha preso il sopravvento. Ogni 50 m. devono scendere Marci, Max, l'autista e i dirigenti del Milano perchè si deve spostare un'auto di traverso. E' una jungla. Il ritorno dura un sacco e io sono trattenuto perchè vorrei correre, gridare, saltare, abbracciare tutti ma per pudore verso i genitori delle avversarie, con cui abbiamo fatto anche amicizia, mi devo trattenere.

Gioia immensa in villaggio, c'è giusto il tempo di farsi una doccia e di andare a cena. A tavola prosegue l'euforia nostra e delle ragazze. Finita la cena ci si sposta in anfiteatro, dove ci saranno i balletti di presentazione delle varie squadre. Come sempre noi , nel senso delle ragazze, siamo in prima fila a tener viva la compagnia. Le nostre sono sempre le prime a ballare e proporre movimenti. Non fa caldo, serve sempre un maglioncino. Si susseguono i gruppi, tutti tranne la Issa Novara che sembra non aver preparato nulla ed essere in difficoltà per aver perso tutte le partite della giornata.

Come cambiano le cose !

I balletti sono abbastanza divertenti, sono da vedere, non coinvolgono se non i genitori delle dirette interessate. Finisce la serata e viene data una seconda possibilità alle novaresi. Questa volta non si fanno pregare e propongono un gioco che coinvolgerà tutti, tra risate generali. Il gioco è anche fin troppo fisico, bisogna prendere in braccio la compagna e in questo suscita ilarità la coppia improvvisata da suor Giuseppona e il dirigente di Chieri (120 Kg anche lui).

E' il momento di mandare a letto le ragazze, ci ritroviamo come sempre nella hall dell'albergo e Marci da le direttive. Siamo tutti euforici per essere nelel prime 4 ma domani mattina si gioca contro le extraterrestri di Chieri, sappiamo che è difficile se non impossibile ma non abbiamo nulla da perdere perciò a letto tranquille, borsa pronta e riposare. Come sempre le ragazze dimostrano massima serietà e attaccamento alla squadra: che squadra !

Noi dell' M-staff veniamo invitati nel capannino dell'organizzazione dove ci sono dolci caratteristici e liquori. Oltre a Demetrio e naturalmente suor Giuseppona, ci si trovano anche alcuni tecnici delle squadre, è un buon clima, ci si sta bene. Scopriamo che le ragazze di Chieri sono a letto da molto tempo, prendono ogni istante di questo torneo con una serietà non comune. In fondo sono ragazze U16 ma anche da questo si capisce che sono qui per vincere.

Dopo un po' salutiamo e torniamo verso l'albergo per riposare; è stata una giornata incredibile, piena di emozioni e per certi aspetti insospettabile; andiamo a riposare sereni, molto sereni. La mattina seguente non avremo il turno dell'alba, potremo fare con più calma dovendo giocare la seconda partita.

Con la punta delle sveglie e dei cellulari si conclude una magnifica giornata.

p.s.
Nell'immagine a inizio articolo eccoci mentre guidiamo la squadra alla rivincita sul Volley Milano







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domenica 23 maggio 2010

Triplete !



come dice oggi la gazzetta: SOLO INTER ! Siamo campioni d'Europa ma soprattutto unici in Italia ad aver realizzato il Triplete.




Una gioia immensa!

Da una stagione incredibile a una stagione leggendaria!

Da oggi questa Inter entra nella leggenda del calcio italiano: unici a vincere nella stessa stagione Coppa Italia, Campionato Italiano e Coppa Campioni.

Un crescendo senza respiro che ci ha portato praticamente ogni settimana a dover festeggiare qualcosa.

Sono abbastanza senza parole, senza voce, pieno di gioia; la tensione accumulata in queste ultime settimane lascia il posto a emozione e felicità. Solo chi tifa Inter può capire tutto questo. Il mio primo pensiero a chi mi è più vicino e ha sofferto con me, pur restando in luoghi diversi: Samu, mio papà e Paolo; poi tutti i colleghi e gli amici dell'Oratorio o della pallavolo o di Videomakers.net (Alessandro, Tizi, Marco, Fabietto, Franco, Sò, Claudio, Antonio, turot, Zimme, Igno ...)

Quante persone e quanti di questi hanno compiuto gesti scaramantici che sommati avrebbero dovuto controbilanciare tutti i gufi appollaiati sul trespolo; solo ora mi rendo conto delle nostre piccole manie o scaramanzie in realtà inutili perchè ha vinto la squadra non la somma delle fortune. Ha vinto il gruppo, la solidità e scusate se la cito solo per ultima : la tecnica.

Una squadra a immagine e somiglianza del suo condottiero che oggi sta cercando di renderci la gioia meno intensa ma non ce la farà perchè ora NIENTE ci può scalfire.

Quello che è successo rimane scritto nella storia, niente può toglierci questa sensazione e restando scritta ne potremo riassaporare i profumi tutte le volte che vorremo, almeno finchè un'altra squadra italiana riuscirà a eguagliare questa stagione.

LA settimana pre-finale di MAdrid era iniziata con la festa scudetto, una festa sentitissima perchè vinta con una insolita difficoltà. Chi gioca per arrivare in fondo a tutte le competizioni, finisce per spendere energie e lo sanno gli addetti ai lavori. Noi siamo arrivati in fondo a tutto e per giunta con partite decisive ogni 3 giorni. Eravamo rimasti alla festa in Duomo con Samu per il 18° scudetto . Cori e feste in cui il più gettonato era "cee neeee andiaaaaamooo a MAdriiiiiiiid" ricordate ? Questa sera in TV sentivo un bel "Coooonquiiiistaaaaata Madriiiiiid! " che è ancora più bello !

ma la settimana era anche quella che portava alla Cresima di Samu, senza la quale probabilmente io e lui saremmo stati presenti al Bernabeu in qualsiasi modo. Avere la mattina successiva il ritrovo alle 8:45 davanti alla Chiesa non ci avrebbe permesso di fare follie. Una settimana di prenotazioni locali, menù, bomboniere, pulizie, regali da prendere e oltre a questo allenamenti e partite di pallavolo e di calcio, tutto insieme appassionatamente. Forse meglio così dal punto di vista interismo perchè mi ha distratto. L'appuntamento per me più importante era e rimaneva la Cresima di Samu ma come si fa a non buttare un pensiero a Madrid ?

Settimana trascorsa rispettando le scaramanzie, come da tutto l'anno c'era in programma anche una partita di campionato Fipav a cui rischiavo di non partecipare per le prove in Chiesa. La scaramanzìa mi diceva che in altre occasioni avevamo partite di volley e della Champions proprio in contemporanea, qualcuna me la sono persa, addirittura la semifinale leggendaria di Barcellona l'ho vissuta in treno verso la Calabria. Quindi degli ottimi precedenti a rendere più tranquilla l'attesa. Partita ben giocata ma meritatamente persa contro la seconda in classifica (SanGiorgese) e all'uscita trovo Fabietto e la Tizi con sullo sfondo Livio che preannuncia la sua serata stile gufo! Verrebbe da dire "ma daaaaiiii almeno la finale tifiamo per le italiane" invece la prima cosa che gli dico è "Bravo Livio, mi raccomando, come le altre volte sul trespolo che ognuno deve fare il suo mestiere!" in fondo perchè cambiare abitudini se fino ad oggi hanno portato bene ?

La gazzetta di sabato era bellissima, con tanti rimandi, tante foto, tanta storia e tantissima attesa: Mourinho contro VanGaal, il discepolo contro il suo maestro.

Poi Robben e Sneijder scartati dal Real che tornano al Bernabeu per una finale.

Poi le uniche 2 squadre in Europa che possono realizzare il triplete.

e via così per aumentare la pressione, l'attesa e la tensione.

Cena veloce e mentre lavo i piatti la TV si prepara all'evento, inquadrata una curva Nord in trasferta con una coreografia incredibile, bellissima.



"E ora insieme coroniamo il sogno"

tutto è pronto, la TV in cucina è sintonizzata su merdaset-premium con però la voce del Reca in sottofondo; ha voglia Gigi a dirmi che è antisportivo, lo sa da me, basta ascoltarlo ma ha portato sempre bene perchè cambiare ?

In salone la TV grande accesa su Rai1, si vede abbastanza male ma ci stiamo tutti divisi sui divani. Però qualcosa non va come dovrebbe, io sono tesissimo, sento la partita, invece Ale sta con il portatile e le cuffie, Anna sdraiata e distratta, Samu si fa tirar dentro dalle iene e pure lui si distrae, Sasha accucciata ma presente, non sotto al letto cme tutte le volte.

Inizia la partita !

I primi minuti li passiamo a dominare il Bayern, giochiamo solo noi, temo il contropiede di Robben e il fatto che da quella parte ci sia Chivu e non il capitano. Sprechiamo qualche occasione, una su punizione del magico Wesley. Ci siamo solo noi in campo. Io friggo, ci sono troppe luci e troppa confusione, tutti parlano o canticchiano o fanno altro, io non ce la faccio. Comincio a essere irrequieto, Anna lo capisce e si approfitta della situazione per mettermi il dubbio della prestazione dei ragazzi. Lancia il suo strale tipico "vai pure di là a vederla ci mancherebbe, però poi non lamentarti .." + risata appena vede che da quasi in piedi mi crocifiggo al divano. Samu mi difende, perchè si sa che Anna è un po' strega, da tempo immemore se non le va bene una cosa riesce a far convergere il possibile sull'evento affinchè venga disturbato (memorabile una serata a Pinarella in cui da cielo completamente sereno si scatenò un nubifragio giusto all'inizio dello spettacolo delle marionette!)

Samu mi difende e dice "daaaai mamma non puoi dirgli così!" e Anna ritira lo strale sorridendo ma mentre mi avvio verso la cucina lo ripete e io sono imbalsamato a metà corridoio :o) finchè Anna lo ritira definitivamente: ah l'amore !!!

raggiungo la mia postazione da sofferenza in cucina, ho indossato le ciabatte Inter che stanno perdendo i pezzi ma ho preservato gelosamente fino a questa finale (me le sono anche portate in treno verso la Calabria), Luce spenta, il Reca che impreca (non ci mancano nemmeno le rime!) Robben che imperversa, solo lui; noi che ci siamo ritirati per sfruttare meglio le ripartenza. Abbiamo altre occasioni ma non passiamo, la tensione sale.

Rinvio di Julione, da quella parte di campo ci sono solo il Principe e l'Olandesina volante; testa per il compagno, stop perfetto e palal filtrante, sono già in piedi, Sasha probabilmente si sta già avvicinando al lettone, il principe entra in area davanti al difensore, fa una finta e spara in rete !


RRRRRRRREEEEEEEEEEEEEEETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!

grido che mi sentano anche fino a Vighignolo dove il papà starà gridando o fino a vanzago dove Paolo sarà davanti al TV della finale di Parigi o di quella di Berlino ma senza di me (anche qui la scaramanzìa del 2010 ci ha colpito)

Samu mi chiede di non gridare troppo perchè Sasha si spaventa ma come si fa a non gridare ?

Dentro di me penso "non ci prendono più" ma i gesti scaramantici rimangono pronti all'uso. Passano pochi minuti e ancora loro si scambiano il favore e stavolta è l'Olandesina a trovarsi davanti al portiere tedesco , sono in piedi , Sasha starà scavando una buca sotto al lettone ma stavolta la palla non entra !

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !

Per un momento sono contento per i miei amici e cognati gufi che almeno una volta nelal serata avranno potuto alzarsi e gioire ma le occasioni per farlo saranno proprio poche.

Passo con ansia i secondi che portano alla fine del primo tempo, perchè prendere goal ora sarebbe un macello e noi siamo stati espertissimi nel passato a crearci queste situazioni; questa volta però abbiamo Mou e un esercito solido sul campo.

Pausa tra i 2 tempi, eseguo un altro paio di riti e saluti scaramantici, non che ci si creda ma fanno male a qualcuno ? e voi ? sicuramente non lo potete ammettere in pubblico ma quanti gesti anche per voi, vero ?

La TV fa vedere un episodio in cui il Colosso Maicon ha allungato troppo una mano nella nostra area, se avessero fischiato il rigore sarebbe stato poco scandaloso, poi però fanno vedere le nostre occasioni e soprattutto il magico goal del Principe: che gioia. Calma!

Riprende la partita, non faccio in tempo a pensare che sarà dura e un tedesco di cui non sapevo l'esistenza e che tornerò ad ignorare poco dopo, si presenta solo da vanti a Julione : "AAAhiaaaaaaaaaaa" gufi in piedi in tutta Italia, quasi li posso sentire, noi schiacciati sulle sedie e Julione si ricorda di essere il portiere migliore del mondo anche se non proprio in questa stagione di paperelle: parata!

Io, il Reca, i miei amici e qualche milione di tifosi pensiamo "questo vale un goal!"

Torniamo a soffrire meno, torniamo a controllare il gioco anche se la palla rimane ai tedeschi. Possesso palla sterile, solo il solito unico Robben mi crea agitazione, è una scheggia incontrollabile, velocissimo e tecnico che le prova tutte. Su un suo tiro Julione conbferma che non sarà serata di papere e devìa con la mano di richiamo. Noi abbiamo altre occasioni finchè una uscita dalla nostra area con 4 tocchi e i soiti protagonisti porta il Principe sulla sinistra a campo aperto con il leone Eto'o che si prepara verso l'area. Con loro solo carriarmati tedeschi che arretrano. Arretrano e il Principe va di finta e controfinta e fa sedere l'avversario presentandosi solo davanti a Butt, sono già in piedi, è la sua posizione preferita, quelal del goal dello scudetto a Siena, Sasha è già al piano di sotto passando per la buca ormai finita.

RRRRRRRREEEEEEEEEEETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEe

EEEEEEElllll Priiiiinsipeeeeeeeeeeeeeee !

festa grande, ormai non ci prendono più davvero. Ormai i gufi sono sconfortati. Hey esiste un precedente di una squadra che vinceva la finale 3-0 e in 6' si è vista sfilare il sogno ma sebbene sia della stessa città non è l'Inter. non è QUESTA Inter.

Calma!

Ma non ci prenderanno più.

I minuti scorrono , abbiamo altre occasioni e tutte le volte il Principe è uomo assist, anche il loro portiere fa vedere che non era in vacanza. Manca un minuto e Matrix è pronto a bordo campo per vivere questa finale, esce la palal e lui la ferma e la protegge dalle mani tedesche: vuole entrare! Si vede Mourinho che gli parla a un orecchio e po isi saprà cosa diceva "Eri in campo nella finale di Berlino, entra in questa di Madrid, te lo meriti!"

Io che ho la maglia n. 23 di Matrix sono contento di questo gesto del condottiero verso l'uomo Marco.

Siamo agli istanti finali, manca solo un grido che esploda in tutta Europa :

E' Fiiiiiniiiitaaaaaaaa , Campiooooooooniiiiiiiiiiiii!

Ma che bello è ? sono in piedi davanti alla TV, scambio un doppio 5 con Samu e piango, cerco il cell. per messaggiare agli amici di sempre ma lo devo scrivere 3 volte perchè prima sbaglio , poi ci finisce dentro anche Marci che non mi ha mai rotto le scatole tutto l'anno perciò non merita che gli mandi un SMS , poi mi accorgo che manca qualcuno, infine finalmente ce la faccio. Sento Paolo e ci diamo appuntamento dopo pochiminuti per andare in giro a festeggiare. Anna mi ricorda che Samu ha la Cresima la mattina dopo, vorrà dire che non andermo in Duomo ma almeno in giro per Rho sicuramente sì. Vediamo la premiazione e io mi emoziono ancora di più, sono felice come un bambino. Le immagini della coppa alzata dall'immenso Capitan Zanetti, sono a colori e non più in b/n anzi addirittura sono in HD, cosa che non era mai successa ad altre squadre italiane. Non ho ancora realizzato che abbiamo fatto il triplete, forse non ho ancora realizzato che la partita è finita.

Ci vestiamo con le magliette, prendiamo le bandiere e scendiamo in strada dove il rumore è già assordante, sventoliamo "Sventola Samu, questa sera siamo nella leggenda!"

mentre andiamo verso l'Oratorio chiama il mio papà nonno Delio, è felice più di me, gli diciamo che stiamo in giro con le bandiere , vorrebbe venire ma non può lasciare da sola la mamma , è contento lo stesso.

Arriviamo all'Oratorio, le auto che passano suonano vedendo le bandiere, arriva Paolo con Marco, porte aperte e ci abbracciamo in mezzo alla strada , anzi paolo mi salta addosso con rincorsa e abbracciati giriamo sul posto come i matti. Abbracci a Marcoe Samu e arriva un'auto di pazzi con Peppiniello, Zebe e non so chi alla guida. Poi ne passa un'altra sempre dei ragazzi dell'oratorio, non sappiamo nemmeno chi siano ma si grida e si suona insieme.

Facciamo il Sempione fino in centro dove già da lontano si vede una folla festante, il rumore è fortissimo, si formano code, ci sono persone sui tetti delle auto in sosta, alcune sono appese fuori da quelle in corsa, passiamo dalla stazione, in ogni dove c'è gente che grida. Come farete rhodensi a dormire questa notte ?

mentre giriamo e sventoliamo le bandiere nell'aria della notte ci viene in mente che dobbiamo fare una cosa prima di andare a nanna: trovare Gigi!

Saltiamo Rho, il Sempione e siamo in un baleno a bettolino, la nostra bandiera nerazzurra è immensa e ovunque ad ogni incrocio scatena entusiasmo. Arriviamo nel cortile di Gigi e tutto tace, saranno tutti condomini gufi?

Suoniamo e gridiamo ma Gigi non esce, luci spente, tapparelel abbassate. Si va al citofono ma nessuno risponde, saranno mica andati in trasferta ? Infine Paolo chiama via cell. e Gigi accetat di uscire alla finestra, dice che sono tutti a nanna; il giorno dopo c'è la Cresima di samu ma Samu è lì in cortile con la bandiera del centenario !

Sventoliamo felici e salutiamo gli avversari, si torna nella festa prima di tornare a nanna.

Mentre ci salutiamo davanti a casa mia, ci ricordiamo tra noi che questa sera è speciale e come altre speciali l'abbiamo vissuta insieme: ma che bello è ?

In silenzio a casa per non svegliare Anna e Ale, la mattina dopo c'è la Cresima.

E proprio la mattina dopo, all'ora di pranzo immersi in quantità industriali di parenti (suoceri, cognati, nipoti, cugini) tutti dell'altra squadra di Milano, la bellezza e il piacere di vedere tuo figlio indossare la maglia nerazzurra: NON HA PREZZO!

p.s.
aggiornamento dopo una settimana di felicità:

tutte le voci di Mou che va al Real , di come non vuole pagare la clausola che lui ha voluto far mettere, di come no nsappiamo chi allenerà i ragazzi nè se ce ne porteranno via di alcuni, NIENTE di tutto questo ancora riesce a rendermi triste!

Sono ancora felic, ne ho sentite tante, alcune divertentissime ma soprattutto una mi fa sempre sorridere: "Sono già 6 giorni che non vinciamo niente, non ci sono partite ????"

Raga, siate felici, questa stagione passa da straordinaria a storica e poi LEGGENDARIA e noi ... c'eravamo !

Forza Inter, grazie ragazzi!

Manu






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giovedì 20 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 3 - Modena




Venerdì 30 Aprile 2010, detto anche il giorno del "finalmente si gioca". (Contiene foto)



E' venerdì, 30 aprile 2010, nei nostri precedenti racconti, eravamo tranquilli a nanna per ritemprare le membra. Nottata breve a causa della colazione ultramattutina. Mi chiedevo a cosa servisse una coperta di lana in Calabria ma forse ce ne stava bene anche un'altra. A Milano faceva meno freddo, devo averlo già detto più volte.

Marci dice sempre che dorme poco di notte, che si sveglia prestissimo, tutti abbiamo impostato vare sveglie su iPhone e cellulari di ultima generazione; alle 7:00 siamo già in piedi. Non ho fatto il militare, ho capito da commenti degli amici o da film anni '70 che esisteva una pratica detta "del Cubo" , ho l'occasione di vederla in pratica con Marci che è già lavato, vestito e il suo letto è quasi stirato. La mia giornata inizia con il timore di fare brutta figura :o)

Poi sarà che me la so cavare in tutte le situazioni, sarà che ho visto i film, sarà che sono abituato a casa mia (meglio non approfondire) in pochi minuti anche il mio letto è quasi stirato. Da perfetto M-Staff avevamo preparato tutto la sera prima e quindi ci basta poco per scendere nella hall, passando ovviamente a bussare alle varie camere delle ragazze.

Le piccoline sono chiaramente già lucidissime, alcune delle nostre non sembra.

Per esperienza ogni partita che abbiamo giocato prima delle 17:00 nell'ultimo anno non è stata giocata al meglio. Se l'analisi si spalma negli ultimi 8 anni direi che tutte le partite giocate di mattina sono state pessime; non è un buon viatico per l'inizio torneo ma questo ci capita e siamo qui per giocare.

La colazione si fa interessante quando arrivano le briosche calde. Non ho tenuto memoria di cosa mangiano le nostre ragazze, posso solo ricordare la faccia stranita di Erika che dopo averlo visto fare da tutte le altre, per la prima volta nella sua vita si apprestava a mangiare una briosche. Il suo commento finale è stato : "Buooooonaaaaaa !" E anche un'altra delle piccoline entra nella top ten dei ricordi, grande Eri !

Il tempo corre veloce, è ora di recitare le preghiere del mattino salesiane.

Nel portico a lato della sala pranzo fa freschino, siamo ovviamente in pochissime, solo le 4 squadre che devono iniziare a giocare; qualche piccolo ritardo da esordio dell'altoparlante e dei microfoni, qualche libretto dimenticato in camera e la giornata ufficialmente comincia. A fine preghiera Massimo inizia uno dei suoi lavori giornalieri, riempire le borraccie di acqua.

Altro esordio che rimarrà imbarazzante per tutto il torneo è quello dei trasporti tramite pullmini. Siamo 2 squadre a dover andare a Soverato e i primi 2 pullmini sono già in estrema difficoltà, ospitiamo 4 ragazze di Modena e le avvolgiamo teneramente nei canti, perchè come da copione, i'ìPod e le cassettine non mancano mai nei nostri spostamenti.

L'autista del nostro mezzo è nientemeno che il capo della azienda, ci racconta qualcosa nei 10' di tragitto e si ritrova bloccato dal mercato. Comincia una serie di modifiche e variazioni finchè finalmente ci deposita su un vialone dove si trova un Istituto di suore che contiene la nostra palestra. Io cercavo di ricordare luoghi e momenti di 13 anni prima ma avevo in mente uno splendido palazzo dello sport. Quella che ci ospiterà invece èè una risicatissima e piccolissima palestrina. Sfrattiamo una classe di ragazzini che non sapeva di questo torneo, salutiamo classi di piccoli bimbi che fanno lezione e cambiandoci direttamente in campo possiamo dedicarci al riscaldamento.

La mia tensione sale.

Tra le strette mura della palestra il riscaldamento si svolge per la prima volta con la maglietta nuova il cui motto campeggia sulla schiena delle ragazze: "Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta" , bellissima.

Sorteggio e il capitano, Ali, se lo aggiudica; cominciamo bene.

Massimo è impegnato nel suo secondo lavoro per questa manifestazione: riprese delle partite. Si ritrova in mano la mia possente Canon XM2 e molto spesso va in difficoltà sul bianco; non ho detto che va in bianco, non sa come fare il bianco alla telecamera ma questi sono dettagli tecnici. Sono tesissimo e Max passa ogni tanto a chiedermi come si fa questo, come si fa quello, dove deve mettere il cavalletto, dove deve stare lui: è sicuramente agitato come me.

Nel riscaldamento capisco che sarà difficile perchè basta una schiacciata forte e si fa fatica a tenerla tra le mura; sarà difficile anche per le avversarie se le nostre bocche di fuoco picchieranno duro o preciso.

Si parte, primo servizio del torneo nelle mani del capitano, Ali.

Ci sono tonnellate di gesti scaramantici che gli allenatori o gli atleti compiono prima e durante le partite; a volte anche il solo perdere il sorteggio diventa un elemento di disturbo, ognuno ha le sue paturnie, io non ho fatto statistiche su quante volte abbiamo vinto se abbiamo perso il sorteggio o viceversa, allo stesso modo non ho statistiche in merito a chi conquista il primo servizio, non ci sono statistiche ma la tensione impone di stare attenti e in ogni caso un punto guadagnato è sempre meglio di un punto perso, fattostà che conquistiamo il primo punto del torneo, nel nostro girone. Adesso che sono passati abbastanza giorni, mi viene una curiosità: chissà chi ha conquistato il primo punto dell'altro girone! Dite che non è importante? forse si, forse no; resta il fatto che le 2 squadre impegnate di là arriveranno rispettivamente 2° (Legnaro) e 4° (Novara).

Lasciamo l'analisi dei dati statistici che in questo caso diventano più scaramantici che non di reale valore sportivo e torniamo al nostro match. Vinciamo anche il secondo punto: siamo in fuga?

Il gioco è spumeggiante, Ale in regia distribuisce palloni e le bocche da fuoco (Kya e Gio) sono preparate e solide. Dietro non cade una palla senza che ci sia movimento: proprio come piace a me.

Cambio palla, ecco la nostra prima ricezione, da qui si capirà molto di come siamo dentro al torneo, di cosa dobbiamo aspettarci; la ricezione è uno dei nostri punti più deboli, tengo il fiato . Cavolo ma ti rendi conto ? sto tenendo il fiato e siamo solo sul 2-1 nel primo set delal prima partita del torneo! cosa dovrei fare se arrivassimo ai vantaggi in qualche set ? Non so ancora che ci arriveremo, più volte e che per in molte occasioni durante questo torneo ringrazierò le fatiche fatte durante i corsi di Apnea Academy con il campione del mondo Gaspare Battaglia mio carissimo amico (asparo per gli amici). Comunque la ricezione tiene, Vale tiene, ricostruiamo e schiacciamo.

C'è qualcosa che non va; non capisco cosa ma non va tutto bene, che succede?

Manca il tabellone segnapunti!

Io sto tenendo a mente il punteggio ma non posso farlo per tutta la partita, ma come è possibile ? vado al tavolo del segnapunti e spaventati dalla mia corsa mi guardano male e mi dicono "Stia calmo". L'arbitro (donna) dal seggiolone, si preoccupa e mi dice "Stia calmo" Hey io SONO CALMO ma voi non state visualizzando i punti!

L'allenatrice avversaria, simpaticissima, chiede allo stesso modo di vedere il punteggio. Si va avanti; ma come si va avanti ? Marci prende un fogli odi carta e comincia a segnare i punti per evitare di perdersi qualcosa, non che ce li freghino ma che non si vada sotto senza chiamare un time-out per esempio. In campo aumenta leggermente la confusione, chissà se anche questa cosa a livello statistico può essere utile: come cambia il gioco se non puoi vedere il punteggio ? Noi allenatori passiamo molta parte della partita a suggerire alle ragazze di non guardare il tabellone, perchè questo mette ansia. Però se il tabellone non esiste è un bel casino. Alla fine mandano qualcuno in un angolo , c'è un tabellone manuale vecchio stile, viene aggiornato e siamo 8-8 perchè nel frattempo abbiamo giocato. Mannaggia.

Al servizio abbiamo Gio che negli ultimi 2 mesi, pur essendo la nostra schiacciatrice più potente, ha prestazioni pessime. Prende la palla in mano e comincia a respirare da agitata, butta di là la palla senza alcuna efficacia e il più delle volte addirittura la sbaglia. E' una cosa a cui stiamo lavorando, io ci ho lavorato tantissimo anche nel riscaldamento, lo faccio mentre va verso la riga di fondocampo ma poi è la sua testa che governa il braccio. Questa volta non so come nè perchè, prende fiducia; non sbaglia; battuta dopo battuta diventa incisiva, facciamo un break di qualche punto e ci portiamo a 13. Ci sono ottime sensazioni in campo, c'è un bel gioco, spumeggiante; Ale e Ciona provano addirittura una veloce, non va.

Siamo avanti e ci rimaniamo, poco dopo con al servizio prima Mery e poi Ali scaviamo un solco più netto portandoci 23-15. La veloce tra Ale e Ciona stavolta funziona! Bellissimo!

La mia tensione rimane alta perchè spesso in stagione abbiamo buttato al vento vantaggi importanti, però questa volta siamo alle finali nazionali, siamo toste e portiamo a casa il 1° set.

Al cambio di campo, sono emozionatissimo, siamo riusciti a non finire a ZERU SET ! ma naturalmente adesso viene il bello; abbiamo capito che le avversarie sono alla nostra portata, dobbiamo mantenere il ritmo e il livello di gioco alto.

Decido di non cambiare nulla, nessun cambio al sestetto base.

La partita sembra andare per il verso giusto, non facciamo regali, abbiamo ottime soluzioni in attacco e quando serve la palla va per terra. A un certo punto sento che possiamo farcela e forse mi rilasso troppo; le ragazze fanno lo stesso e modena ci riprende terreno. Si fa strada la paura che abbiamo finito energie ma con molta attenzione portiamo a casa anche il 2° set e di conseguenza la vittoria !

Abbiamo vinto la prima partita del torneo !

Io mi ritrovo a correre per il campo e a urlare, le ragazze si lasciano andare alla festa, forse solo quelle della panchina non hanno capito che è finita, forse sono preoccupate che non hanno giocato, forse abbiamo avuto una reazione esagerata ? Si va al 3° set obbligatorio da disputare al 15 invece che al 25. Anche questa regola è cambiata improvvisamente rispetto a quanto stabilito prima di partire ma chissenefrega. E' il momento di far giocare anche le altre, cominciamo con mettere Maira ed Elisa, poi nel corso del set entreranno in campo all'esordio anche Elena, la più piccola forse del torneo ('98) e Giulia. Nonostante i cambi e la presenza delle piccole, il gioco rimane valido, costruiamo e attacchiamo. Purtroppo Elena si infrange sul nastro della rete in almeno 3 occasioni fino a concludere con palla a terra nella successiva. Questo punto genera una ovazione da parte di tutta la panchina. Anche Giulia se la cava benissimo, senza paura, come avesse sempre giocato con noi. Purtroppo il risultato e l'esperienza in campo non vanno di comune accordo e finiamo per perdere il set. Alla fine noi prendiamo comunque 3 punti come da regolamento e siamo comunque molto felici. Io mi sento uno straccio, sono come svuotato, mille preoccupazioni per il viaggio prima e per la partita poi, stanno venendo a galla. Propongo a Marci e Max di portare le ragazze a divertirsi in piscina mentre io mi guarderò la seconda partita in cui si affrontano Chieri e il VolleyMilano. Lo faccio per studiarle e cercare nel pomeriggio soluzioni. Non lo dico a nessuno ma so già che se il VolleyMilano perde, la partita contro di loro da effettuare nel pomeriggio sarà uno spareggio per chi va in semifinale. E le emozioni si accumulano.

Giusto prima di salutare tutti, parte il treno degli SMS, cominciando da Anna, poi Alberto e Luisella per avvisare la società, poi Paolo, Livio, la Dany Chiere e non so quanti altri. A fine torneo avrò speso più in telefonate ed SMS che in tutto l'anno ma fa parte delle emozioni e dei ricordi positivi.

Giusto per la cronaca, assito a una partita in cui Chieri mi da l'impressione di essere una squadra di Extraterrestri. Non mollerà un punto e spingendo al massimo anche nel 3° set finirà per schiantare il VolleyMilano 3-0. Schiantare perchè psicologicamente il gioco e la differenza è stata talmente netta da non lasciare spazio a recriminazioni. Gli arbitraggi si sono rivelati di basso livello, con tanti errori, come nella nostra partita ma il tasso tecnico era davvero troppo evidente.

Ho preso appunti e la consapevolezza che di Chieri non ci importa, sembrano spocchiose, fanno vita a parte e i loro dirigenti non fanno nulla per sembrare simpatici.

A partita finita, mi faccio scarrozzare a casa dai pullmini che portano VolleyMilano e Modena che era rimasta a guardare rinunciando alla piscina. Faccio amicizia, o meglio la consolido, con Maro, dirigente del VolleyMilano. Appena sbarco al villaggio capisco che è tardi ma devo assolutamente fare un bagno in piscina per togliermi la tensione. Corro e senza pensarci troppo mi tuffo: ghiacciatissima!

Giusto qualche vasca per riattivare la circolazione e scaldarmi, meno male che ho qualche strato di grasso a protezione :o)

Arrivo di corsa in camera, doccia al volo e scendo che le nostre ragazze sono alle prese con la pasta. Ma che fame abbiamo ? Come sempre le piccole si distinguono per non rifiutare mai il bis.

Marci fa sfoggio di preveggenza immaginando cosa potrebbero portarci, solo qualche pasto dopo e qualche imbeccata dopo le ragazze capiranno che esiste un menù all'ingresso del salone :o)

Come da tradizione al nostro tavolo non manca mai un sano COMPLEANNO, le squadre intorno a noi si uniscono ai coretti e la malcapitata che si ritrova improvvisamente un anno in più, sa già che non avrebbe senso negare e ringrazia con un sorriso. A fine torneo ci sarà stato qualcuno che ha capito che sono troppi i nostri compleanni ?

Si chiude qui la prima parte del giorno 3 con la vittoria meritatissima su Modena, poco tempo libero e saremo già pronte per la supersfida con quelle che ci hanno battuto alla finalina regionale.

Manu






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