domenica 13 giugno 2010

NEWS: Lascio la U16 !





Dopo 9 anni bellissimi passati insieme alle MIE ragazze, lascio la conduzione della squadra: grazie a tutti, Manu




Non è una notizia improvvisa dovuta a quale chissà avvenimento, è una cosa maturata e sofferta per tantissimo tempo, forse da 1 anno.

Ho vissuto tante esperienze di pallavolo ma questa è stata la più bella di tutte.

Ho allenato a Vighignolo quando ancora ero giovanissimo (22 anni) e a causa di un infortunio che mi aveva tenuto fuori dai campi di gioco e mi ero ritrovato in mano la squadra delle mie amiche dell'Oratorio. Una situazione difficile perchè allenare ragazze poco più giovani di te, carine e che frequenti normalmente tutti i giorni comporta un enorme conflitto di interessi :o)

Poi ho smesso e dopo essermi sposato, su invito di Don Viniero, ho cercato di ripristinare la pallavolo nel nostro Oratorio S. Giovanni. Ricordo che al primo allenamento c'erano 26 bambine!!! Mi aiutava Mara a mantenere un minimo di ordine.

Con il tempo c'è stata una scrematura, gente che ha cambiato città o nazione e con un buon lavoro siamo riusciti ad andare alle finali nazionali PGS U19 a Soverato in Calabria, dove siamo arrivati 4°. Di quella avventura ho dei bei ricordi e il segno che abbiamo lavorato bene sta nella continuità e nell'impegno verso il nostro Oratorio. Siamo rimasti io come allenatore e Alberto Clavenna come responsabile amministrativo ma in realtà factotum del movimento pallavolo. Ancora oggi mi salutano per strada le ragazze che abitano a Rho o addirittura i loro genitori! Ieri mattina ho incontrato Pietro F, papà di Giorgia che nemmeno sa dell'esistenza di questo blog. Ieri pomeriggio Sergio, papà di Katia e tifosissimo della nostra Inter e con il quale sono stato pure a S.Siro. Poi c'è Daniela la mia alzatrice titolare, che ci ha scritto SMS mentre eravamo in Calabria un mese fa e suo papà Mario che spesso vedo sugli spalti a vedere le mie partite. Il fatto di aver creato un nuovo movimento, a cui hanno fatto seguito un sacco di squadre e aver mantenuto ottimi rapporti con un sacco di gente mi inorgoglisce.

Ma adesso è il momento di salutare le MIE ragazze.

Perchè me ne vado ? l'ho scritto in una lettera che ho consegnato loro in un pomeriggio ad inizio allenamento, momento difficilissimo in cui a fatica ho trattenuto le lacrime. Prendo uno stralcio di quella lettera privata :

Sono 9 anni che stiamo insieme e la mia voce per molte è una abitudine, il timbro di voce è conosciuto; voi non lo sapete ma con me vi comportate in alcuni momenti come ci si comporta con un genitore. Lui c’è sempre, rompe sempre, non ci capisce e dice sempre le stesse cose; come con un genitore, quando parla si risponde sì ma non si è ascoltato quello che ha detto. Spesso questo genera una reazione da parte mia e il tono si fa più aspro, non voglio creare tensioni a nessuna e sono il primo a essere dispiaciuto quando ci sono dei piccoli battibecchi.

Non è proprio sempre così con voi e non lo è con tutte. Quest’anno per esempio abbiamo accelerato di nuovo, fatto un ritiro casereccio ma emozionante, abbiamo rivisto cose tecniche che avevamo imparato in modo diverso, abbiamo studiato e proposto schemi nuovi e soprattutto, nonostante una previsione per fortuna azzardata di qualche ex-genitore, non siamo mancate agli allenamenti. Una presenza massiccia costante. Abbiamo dovuto superare qualche difficoltà iniziale per poter giocare la U16 e siamo arrivati fino all’ultima partita del torneo tra centinaia di squadre iscritte. Abbiamo provato per la prima volta una 3° Div U21 in cui tutte le squadre avevano almeno 4 anni più di noi: MA RIUSCITE A IMMAGINARE NOI FRA 4 ANNI ?


Dico sempre noi ma ormai siete voi a dover continuare. Perché smetto ?

Siete cresciute moltissimo e avete ancora enormi possibilità di miglioramento, io ho dato tutto quello che avevo e anche se trovassi cose nuove sarebbero da voi recepite in un modo diverso rispetto alla possibilità che qualcun altro ve le proponga...


Il resto è personale tra me e loro :o)

Alla fine quindi me ne vado semplicemente perchè è il momento.

Ho deciso da tanto tempo e ho sofferto questa decisione in silenzio.

Solo Anna sapeva e nell'ultimo periodo si sono aggiunte Luisella e il mio amico fidato Max. Li ringrazio per aver tenuto per loro questa informazione, fino al giorno in cui l'ho comunicata alle ragazze.

Pensate a tutte le volte che si vinceva una partita, a tutte le volte che c'era magari un battibecco o a quelle in cui le ragazze non si capivano tra loro. Momenti in cui io soffrivo e cercavo di dare il mio meglio ma che mi scombussolavano dentro. Pensate ai successi e in particolare a quelli delle finali Nazionali PGS. Ogni volta che le vedevo giocare mi spiaceva il doverle lasciare, cercavo di ritardare il più possibile il momento ma ormai sapevo che era la scelta giusta.

Il giorno della finale per il 3° posto vinta là in Calabria, io piangevo per la felicità e per i ricordi. Ero incredulo di raccogliere tanto perchè non sono un tecnico alla Velasco super-ricercato dalle società dell'hinterland, sono una persona che ama lavorare e che è stata tanto tanto fortunata.

Quando ero triste, la cosa che mi mancava di più in quei momenti era avere accanto la mia famiglia e qualcuno con cui confidarmi. Max mi è stato molto vicino, soprattutto il giorno della finale.

Che brutto sapere di lasciare e non trovare mai il momento per dirlo perchè continui a vincere e ogni partita devi essere concentrato su quello che devi fare. Che brutto sapere che le devi lasciare e vederle giocare così bene, tanto bene da non poter nemmeno manifestarlo in giro perchè si rischia di passare per sboroni. Ho cercato di tenere un livello basso e alla fine per celebrare questi successi devo scrivere sul mio blog :o) Ah già , rimane la pagina di Settegiorni !

Fin qui i miei sentimenti, che ho tenuto nascosti per mesi ma dovrei ringraziare oltre che salutare , giusto ?

Ringrazio innanzitutto chi ha avuto la pazienza di sopportarmi per questi 9 anni e cioè Anna; quanti momenti in cui la sua presenza è stata determinante; quanti momenti in cui i complimenti mi arrivavano solo da lei; quanti consigli mi ha dato pur non intendendosi di pallavolo! quanto tempo sottratto alla famiglia e in particolare a lei, tempo speso non per le partite o gli allenamenti ma per i corsi, per gli arbitraggi, per gli aggiornamenti, per lo studio, per le riunioni e l'organizzazione del nostro movimento pallavolistico.

Ringrazio Alessandra perchè nessuno può capire come sia difficile fare la giocatrice di pallavolo quando sei figlia dell'allenatore. Se sei brava e hai talento, per molti, giochi solo perchè hai il papà che comanda. A volte le compagne che vorrebbero mandare a quel paese il tuo papà cambiano discorso mentre entri nello spogliatoio. A volte, lo fanno i genitori. Ti ringrazio Ale perchè hai sopportato tensioni che non ti erano dovute; ti ringrazio per avermi accompagnato con il tuo sorriso e la tua sensiblità. Quante volte mi hai chiesto di soprassedere nei confronti di una compagna rissosa? quante volte mi hai chiesto delle pause perchè le compagne erano stanche o di far giocare qualche ragazza che avevo dimenticato in panchina o al muro negli allenamenti ?


Ringrazio Max che non era obbligato a fare l'arbitro e a chiacchierare e sopportare i miei sfoghi, soprattutto dell'ultimo periodo. Alcune cose che sa Max, le so solo io e il suo passato da allenatore di rugby mi ha aiutato a mantenere calma e profilo basso.

Ringrazio Alberto Clavenna perchè ha sempre creduto in me, mi ha seguito anche dopo che sua figlia ha smesso di giocare a pallavolo e adesso è una figura determinante per la nostra società. Lo ringrazio perchè ha tanta stima di me come allenatore e persona e qualche volta credo di averlo messo in difficoltà chiedendogli o dicendogli cose che lo ponevano in contrasto con altre figure in società.

Ringrazio la società che mi ha dato carta bianca in molte occasioni, devo essere stato un personaggio scomodo da gestire e non è ancora finita perchè smetto solo di allenare la mia squadra :O)

Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato una mano in palestra, anche se la pallavolo non era il loro sport ma che con il sorriso sono sempre stati utilissimi alla squadra (Ezio)

Ringrazio i miei più stretti collaboratori (Marci e Beppe) e li invito a mantenere la loro presenza nella squadra per dare continuità, le ragazze hanno del talento da gestire.

In questi 9 anni molti genitori mi hanno aiutato a mantenere ordine e visto che per natura sono un confusionario sono stati utilissimi. In particolare saluto e ringrazio Morena che oltre ad essere efficientissima ha sempre mantenuto un profilo neutrale di tifo, incitando sempre tutta la squadra e tutte le ragazze. Mancherà più a me di quanto il mio caos possa mancare a lei: grazie.

Ma qui ringrazio tutti e non bacchetto nessuno ?

naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !

Marci un giorno a un tavolino sulla spiaggia di Igea Marina mi diceva che il ruolo dell'allenatore è difficile, incompreso. Il tempo gli ha dato ragione. Lavori tanto e spesso non raccogli nemmeno i complimenti. Lavori sodo e spesso hai dei nemici perchè non fai giocare abbastanza le loro figlie. Mi diceva: "non puoi essere simpatico a tutti"

Io non sono stato simpatico a tutti nonostante ci abbia provato. Le ragazze con me hanno sempre giocato tutte e anche per tanto tempo. Alcune per più tempo di quello che meritavano per il loro impegno agli allenamenti.

Io non ho mancato che un paio di allenamenti in 9 anni di questa gestione, quante ragazze possono dire lo stesso di una sola stagione ? E' stato un leit-motiv costante quello di criticare l'allenatore per le sue scelte eppure qualcosa di buono dovrò aver fatto se le nostre ragazze giocano così bene. Molte volte ho fatto tesoro dei consigli di Marci e ho evitato discussioni.

Però qualcosa che non mi è piaciuto c'è stato ed è stato troppo, troppo grosso perchè io potessi sopportarlo. Anzi per certi versi mi è stato utile nel prendere una scelta. Là in fondo, dalla panchina, si sentono tante cose, stando attenti si sentono tanti commenti; a volte sarebbe meglio "non" stare attenti. Qualche genitore delle nostre ragazze ha cambiato il suo atteggiamento nel tempo ma tante sono state le volte che avrei voluto lasciare la panchina, salire sugli spalti e cacciarli. Quest'anno ci sono stati un paio di episodi, in uno di questi a partita finita, stavo uscendo dalla palestra e improvvisamente un discorso si è bloccato alla mia vista; c'erano per lo più ragazzi tifosi ma anche ragazze della squadra e genitori della squadra: silenzio imbarazzante e segno di falsità. Sono sempre stato presente e disponibile a chiacchierare e vedere che un discorso si blocca mentre io esco è un gran dispiacere.

Qualche tempo dopo c'è stato invece un episodio ancora più sgradevole, durante la finale regionale giocata ad Arese. Qualche genitore (ho ben visto dalla panchina) ha osannato insieme ai ragazzi del tifo, ad un cambio di una delle nostre giocatrici. Se volete identificare un momento storico, questo è quello del ribrezzo. Ho avuto ribrezzo e forse me lo tolgo adesso insieme ai sassolini. Le stesse persone che in modo falso hanno continuato poi a sorridermi o salutarmi come se fosse la stessa cosa: non è stata mai più la stessa cosa.

L'ultima cosa che non mi è piaciuta è aspettare che qualcuno mi ringraziasse per quello fatto dal sottoscritto in questi anni.

Non è successo nemmeno questo , il ringraziamento quando ho salutato.

Solo Max, Beppe ed Ezio (con il suo cane birillo) sono venuti da me a ringraziare e dire che gli dispiaceva, ad altri ho dovuto chiederlo di persona, ad altri ancora non l'ho chiesto e non me lo hanno fatto sapere, nè lì nè quando mi hanno incontrato per strada; per alcuni di questi è stata la conferma che si sono liberati di me.

E dove sono tutti i genitori che hanno letto la mia lettera consegnata alle figlie o che vedono un nuovo allenatore in palestra ? La mamma di Maira mi ha ringraziato in Oratorio. Qualcun altro che mi abbia telefonato ? Si vede che era arrivato il momento per lasciare la conduzione di questa squadra.

Ci sarebbero altri sassolini che vorrei togliermi dalla scarpa e purtroppo alcuni nei confronti di alcune "mie" ragazze ma il ricordo di tutti i momenti belli (tanti) che abbiamo vissuto insieme fa passare tutto in secondo piano.

L'ultimo momento bello, in ordine di tempo, è stato il torneo di Cuveglio in provincia di Varese, avrei dovuto scrivere un racconto completo ma ormai penso di aver raggiunto la misura e aver stancato abbastanza. Un torneo durato tutto il giorno con partite in rapida successione, torneo U16 giocato ai nostri massimi livelli. Disputato alla presenza di Gino che sarà il nuovo allenatore della squadra e che ha voluto restare con noi tutto il giorno a vederci giocare, una brava persona a cui faccio i miei auguri per il futuro con queste ragazze.

Per me questo torneo è stato un momento triste e felice. Triste perchè a causa della febbre non ho potuto portare Ale. Non era solo la mancanza della palleggiatrice titolare ma la mancanza di Ale nell'ultima mia apparizione pubblica con la squadra. Triste perchè mancavano anche Anna e Samu che erano impegnati allo stadio con l'arcivescovo Tettamanzi per la festa dei cresimandi 2010. Felice perchè è stato l'ultimo momento insieme alle ragazze, è stato un torneo ben giocato e meritatamente vinto.

Felice e triste proprio come quando Mourinho ha vinto la Champions League con l'Inter e ha salutato.

Io nel mio piccolo ho chiuso vincendo il torneo U16 di Cuveglio e ho salutato.

Felice perchè in attesa della finalissima ho avuto modo di palleggiare in campo con Alice sorella di Elisa, la ringrazio per avermi fatto giocare e inconsciamente aiutato a decidere cosa fare nel prossimo futuro: allenare le piccoline.

Felice perchè durante il viaggio di ritorno in auto, mentre ero stanchissimo per tutte le emozioni finali, Luciana (mamma di Gio e moglie di Max) mi ha detto una cosa privata che spero non si offenderà se riporto:

"Sono contento che avete vinto questo torneo e lo sono soprattutto per te, Manu, per tutto quello che hai fatto per noi e le nostre ragazze. Ti meritavi di uscire così"

Chiudo infine ricordando quel momento, in cui nello spogliatoio ho detto che non sarei stato più il vostro allenatore, momento in cui ho dovuto fermare il discorso, fermarlo perchè mi mancava il fiato e in quell'istante vedere alcuni occhi che si chiedevano il perchè e che sembravano essere disorientati. Quel momento mi ha commosso, non siate disorientate è solo un allenatore che cambia.

Sappiate che sono stato felicissimo di vivere con voi questa esperienza lunga 9 anni e non posso far altro che ringraziarvi di tutto quello che voi avete dato a me.

Lacio alcune foto, le ultime sono di quando eravamo agli inizi:



































Adesso forza, che il 3° posto Nazionale PGS è la cosa più grande che abbiamo raccolto insieme ma non deve essere la fine di tutto: andate avanti per nuovi ed emozionanti traguardi!

Manu







Continua la lettura ...