lunedì 29 novembre 2010

Propaganda: Abbiategrasso e Crack





Abbiamo l'occasione di verificare i miglioramenti sfidando una squadra che ci aveva sconfitto all'andata: ottima risposta, pessimo risultato ma soprattutto Crack di Jasmìne.


Alla fine di questa partita dovendo tirare le somme la cosa più importante che devo segnalare è che Jasmìne è seriamente infortunata alla caviglia: lesione dei legamenti. Il resto passa necessariamente in secondo piano.

L'infortunio è avvenuto durante l'ultimo allenamento di venerdì scorso, una caduta durante un normale spostamento nella corsa. Un incespicamento che però a causa della dinamica in corsa ha portato a uno stop per Jasmìne.

Come responsabile del gruppo e a nome di tutte le ragazze faccio gli auguri per una immediata guarigione e le mandiamo un grande abbraccio. Lo estendo a Daniele e Miriam.

E la partita?

Ho poca voglia di commentare note sportive (capirete in fondo) ma dovendolo fare per chi non era presente dico solo: spettacolari le nostre ragazze, magari a tratti come qualche papà mi ha fatto notare ma io ribadisco: Spettacolari.

Non le avevo mai viste giocare con questa intensità di fronte a una squadra forte , che non solo ci ha battuto all'andata (forse non con lo stesso organico) ma che gioca campionati Fipav di U14. Giocare questi campionati e non fare pessime figure, ti abitua a giocare la palla molto più spesso, a essere più attenta. Questo avevano in più le nostre avversarie.

Stendo un velo pietoso sull'allenatore avversario, anzi ne ho già parlato troppo.

Le nostre ragazze sono partite abbastanza bene, con scambi molto lunghi di difesa ricostruzione e attacco. Noi siamo abituate a giocare un paio di azioni, ieri ne giocavamo anche 4, 5 o più, prima di vedere la palla a terra. In tutti questi scambi noi finivamo sempre schiacciando, quindi azioni impegnative e intense. Le avversarie prendevano letteralmente tutto, con difese anche impossibili e rimandavano sempre di qua la palla.

Poi, come all'andata, siamo stati presi a pallate in battuta, abbiamo avuto molte difficoltà e ci siamo ritrovate 4-14. Abbiamo recuperato palla e con Serena in battuta abbiamo cominicato a giocare al massimo, esaltandoci in alcune azioni. Abbiamo recuperato punti su punti e incredibilmente vinto il set 17-14 in un tripudio generale. Tutte a quel punto avevano parte alla vittoria, schiacciando, difendendo, buttandosi, recuperando palle difficili: una esperienza indimenticabile (per ora, nel senso che spero ne avremo altre e di migliori)

Il resto della partita non lo commento perchè ci sono stati momenti di vuoto, momenti di recupero e momenti di euforia. Ragazze che nello stesso set hanno dato il meglio e il peggio di se. Quindi altalenante prestazione con altri 2 set persi sul filo di lana per un risultato pessimo (1-4) rispetto al gioco espresso e alla intensità.

Ricordo che in alcuni momenti, alcune delle nostre mi guardavano e dicevano "non ce la faccio più" salvo ovviamente ritrattare al momento del cambio :o)

Concludo con un pensiero che vorrei condividere soprattutto con i genitori.
---------------------------------------------------------------------------

Ovviamente mi trovo in una posizione di privilegio dato che scrivo su un blog e che nessuno di voi ha mai espresso commenti in pubblico. Qualcuna delle mamme mi scrive per email e commenta sia la partita che i miei stati d'animo che, soprattutto, quelli delle ragazze ma nessuno ha lasciato commenti pubblici.

Ovviamente lo spazio per i commenti è sempre aperto e non mi permetterò di fare censura ;o)

Cosa devo dire ? ah sì, una stagione può andare bene o male, non è scritto all'inizio ma i fattori che concorrono a questo andamento sono abbastanza circoscrivibili a :

1) rapporto allenatori - ragazze
2) rapporto allenatori - società
3) rapporto allenatori - genitori
4) rapporto genitori - ragazze
5) rapporto genitori - genitori

ho omesso quello tra genitori e società non perchè meno importante ma perchè di solito non è mai capitato.

quindi giusto per trarre delle conclusioni, i punti che mi toccano più da vicino sono quelli del rapporto con le ragazze e con i genitori. Prima di tutto con le ragazze e su questo sarete daccordo con me , al punto che ogni tanto qualcuno dice "se mia figlia si diverte e si trova bene ..." come a dire che per questa cosa si può passare sopra al resto.

Il rapporto con i genitori è ambiguo per definizione.

Io sono un genitore quindi sperimento sulla mia pelle il problema conflittuale della presenza in campo o meno dei miei figli. Dovrei avere un vantaggio su di voi perchè sono allo stesso tempo allenatore da molti anni e quindi devo saper accettare le decisioni che un altro allenatore prenderà rispetto ai miei figli nelle loro rispettive squadre. So che devo essere rispettoso dell'allenatore e che devo sempre motivare/incentivare/sostenere i miei figli nel rispetto delle figure educatrici. Il tutto ovviamente partendo dal presupposto che chi allena si comporti bene.

In questo caso io sono l'allenatore.

So benissimo che chi di voi ha una grande stima di me la può perdere in poco tempo, se la figlia gioca poco o se viene ripresa e soprattutto se sembra che non vengano riprese allo stesso modo le altre compagne. E' un compito difficile stabilire se l'allenatore "ce l'ha" con mia figlia o se con obiettività si può stabilire che ci sono dei motivi a spiegazione dei comportamenti.

In qualsiasi caso voi sapete che io sono disponibile a chiacchierare "in privato" e soprattutto non davanti alle proprie figlie.

Detto questo, il concetto che mi piacerebbe esprimere adesso è che essendo un allenatore e avendo una spiccata personalità, come già vi dissi a inizio stagione, non sono influenzabile nelle scelte tecniche.

Sono disponibile anche a parlare di tecnica, anzi mi fa piacere. Sono disponibile ma questo non significa che sono influenzato nelle scelte. Lo posso essere nel comportamento se scopro che un mio atteggiamento diventa motivo di disagio per una ragazza: anzi "siete tenuti" a dirmelo con immediatezza!

Riguardo alle scelte tecniche intendo 2 cose:

1) le convocazioni
2) i minuti che una ragazza gioca durante una partita

Se volete discutere con me di queste cose, siete invitati a farlo senza problemi e nel rispetto di tutti io darò le mie spiegazioni. Vi prego però di evitate di farvi pensieri o supposizioni senza aver sentito la mia versione. In ogni caso, ribadisco, le convocazioni le scelgo io e sono l'unico responsabile di questo. Mi consulto ovviamente con le mie aiutanti Alice e Sharon ma poi scelgo io.

Su chi gioca il discorso è lo stesso, scelgo io durante la partita a seconda di quello che vedo in campo o di quello che penso di poter ottenere. L'unico condizionamento che ho avuto è quando una ragazza (un paio di volte e non la stessa) ha espresso il desiderio di "non" entrare in campo. Per il resto sono l'unico responsabile e artefice delle scelte di chi gioca.

Il quanto gioca dipende invece purtroppo da altri fattori, ci sono set in cui una ragazza è in campo e magari non ha nemmeno la fortuna di toccare un pallone, può solo dispiacermi.

Abbiamo 20 ragazze e di queste alcune sono ancora indietro. Alcune hanno iniziato la stagione sapendo che addirittura non ne garantivo la convocazione eppure sono già scese in campo. Altre non mi fanno capire nell'allenamento di essere pronte a una partita impegnativa. Altre sarebbero potute entrare in partite facili come con Arluno ma ahimè erano ammalate proprio in quel week-end.

E' molto difficile come discorso e capisco che esiste il rischio di creare divisioni anche tra i genitori. Chi parteggia perchè una venga convocata o giochi, chi ha la figlia sempre in campo ma non vuole farlo pesare, chi ha la figlia sempre convocata ma che gioca meno delle altre, chi si chiede perchè qualcuno sia convocato e qualcuno no. Ci sono tanti aspetti.

Io ho in mente una formazione diciamo titolare e sulla base di questa faccio girare le altre cercando di integrarle al meglio. Ho già spiegato che la mia scelta è di cercare un equilibrio e un certo ordine in campo perchè nei miei pensieri c'è che dopo aver costruito questo status sarà più facile inserire qualsiasi compagna.

Questo è il mio modo di lavorare, finchè credo in questo modo vado avanti così.

Mentre scrivevo questo pezzo, mi è addirittura rashato il PC, segno che forse non dovrei pubblicare questi pensieri?

Se la cosa diventa un problema, proporrò per il campionato primaverile di iscriverci a 2 campionati ma so già che qualcuno poi penserà che abbiamo una squadra di serie A e una di serie B. Dipende sempre da cosa pensiamo, da come io possa proporvelo e da come voi possiate accettare o meno la cosa. Se, ribadisco "se", lo facciamo sarà per dare opportunità a tutte di giocare. Chiaramente una squadra in cui la maggior parte è composta da ragazze in ritardo, naturalmente in ritardo (per età, per minuti giocati, per esperienze pregresse), finirà per sviluppare meno gioco. A tutti piacerebbe giocare sempre con le migliori, in modo da partecipare e da essere anche più protette. Se facciamo 2 campionati non posso chiedere a 6 ragazze di giocare entrambe le partite e qualche problema sarebbe inevitabile perchè già così, spesso mancano agli allenamenti quando hanno problemi di studio o di compiti; potrebbero poi giocare e venire il giorno dopo a vedere le compagne?

Anche di questo ne possiamo parlare.

Se uno dei pensieri è "perchè non abbiamo chiuso le iscrizioni quando eravamo in 16?" , mi piacerebbe sapere cosa ne pensano le iscritte numero 17,18,19,20 o i loro genitori.

Adesso mi sono dilungato troppo, non vorrei che si pensasse che abbiamo un caso. Io non lo penso e non ritengo sia necessario discutere delle convocazioni o dei minuti giocati. Siete ovviamente invitati a dirmi cosa ne pensate o a espormi vostri problemi e io sarò disponibile ad ascoltarvi.

Se mi devo basare su come le ragazze si allenano e come partecipano alle partite, io sono ultrafelice. Lo sono anche quando vedo i nostri difetti.

Una partita come quella di ieri vale più di cento parole e concludendo, ridedico un abbraccio forte a Jasmìne!

Con affetto, Manu






2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Manu, sono Jasmine, ti ringrazio tanto per l'abbraccio, spero di poterlo condividere non appena riuscirò a stare un po' di più in piedi e venirvi a trovare.
Sono dispiaciuta e dolorante per quello che mi è successo e spero di poter guarire presto e bene così da poter venire ancora ad allenarmi con la mia squadra.
Intanto vi penso con affetto.
Saluta tutte per me!
Ciao da Jas
E.....forza Giòsport !!!!!!!

vighi ha detto...

bene!

ti aspettiamo quando potrai alzarti dal divano!

nel frattempo prenditi un pallone e costringi il papà a palleggiare con te !