lunedì 28 novembre 2011

volley: situazione campionati



Facciamo un riepilogo di come stiamo andando per entrambe le formazioni: Propaganda e U14


Dopo 3 mesi di allenamenti e partite di campionato, possiamo quasi tirare le somme, visto che per entrambe le formazioni non sembra sia possibile passare il turno e affrontare i tabelloni provinciali.

Propaganda
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la squadra ha giocato fino a questo week-end (in cui ha perso malamente 0-5 dalle Amazzoni) con le sole ragazze di '99 - '00 - '01 senza quindi inserire alcuna fuori quota del '98.
La scelta è stata fatta su richiesta di chi si occupa del campionato e nel tentativo di lasciare degli stimoli ulteriori alle ragazze. Questa scelta ha avuto i suoi vantaggi ma ha evidenziato anche qualche problema. Al momento la squadra è al 4° posto nel girone con pochissimi spazi per raggiungere quelle davanti. Nonostante questo risultato in classifica possiamo riscontrare un grandissimo miglioramento delle ragazze, non tutte allo stesso modo ovviamente ma un grande miglioramento.
La scelta di tentare di passare il girone ha impedito ad alcune del '98 di trovare spazio, di giocare continuativamente e di dare più sicurezza in campo. Probabilmente dalle prossime partite avremo un cambiamento di rotta, dobbiamo deciderlo alla riunione tecnica tra allenatori e DS che avverrà in settimana.

Sulla partita di sabato contro le Amazzoni, che dire? eravamo convinti di fare un ottimo risultato e in merito a questo abbiamo fatto delle scelte di convocazione legate agl iultimi 2 allenamenti, scegliendo le ragazze che in campo avevano capito meglio gli spostamenti con i nuovi schemi e quelle che garantivano un minimo di gioco ordinato. E' una scelta e quindi come tale scontenta qualcuno, era giusto tentare come è giusto capire anche che non tutte le ragazze sono in questo momento preparate allo stesso modo. Questo senza valutare se poi le più preparate abbiano dato il 100% o meno in partita.
Il risultato di 0-5 la dice tutta sul fatto che ci aspettavamo l'opposto, al massimo un 4-1 per noi. Dice che abbiamo perso giustamente ma che potevamo e dovevamo fare molto di più. Da dove l'ho vista io, ho notato poca intensità, nonostante gli ottimi suggerimenti di Sharon, alcune sono sembrate distanti, non concentrate, non all'altezza. Come sempre ci salviamo solo con il lavoro. A quanti mi chiedono se è giusto o non è giusto non convocarne alcune con il rischio che si demoralizzino, dico di ri-vedere le ultime partite in cui chi ha commesso tanti errori ha finito per uscire tristissima dal campo. Ieri le avversarie erano toste, avrebbero amplificato i problemi che le nostre già hanno normalmente.


U14
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Siamo 3° in classifica ma abbiam oregalato troppi set per strada, vincendo addirittura alcune partite 3-2 o 3-1 (come ieri) con formazioni decisamente inferiori. Questo fatto ci impedirà di lottare per i 2 posti disponibili in quanto chi ci precede in classifica vince sempre 3-0 e ci ospiterà a casa loro nelle prossime partite. I miglioramenti sono stati tanti, alcune ragazze sono completamente diverse dalle prime di campionato. Alcune di queste sono davvero brave, non faccio nessun nome, basta vedere le partite.
Gli schemi nuovi sono assimilati abbastanza bene, la squadra si muove dinamicamente, qualcuna è vero che dimentica cosa deve fare ma appena la si richiama sa che non ha fatto quialcosa che doveva. E' un miglioramento altissimo rispetto a quando ci guardavano perplesse per i nostri richiami.

Abbiamo migliorato talmente tanto sui fondamentali individuali che molte battono dall'alto, cosa che nelle squadre che ci precedono non è così scontata.

Dove manchiamo tanto è nella attenzione, stiamo lavorando su questo ma ancora molte sono distratte e alal fine in un ambiente ordinato non lo noterebbe nessuno ma una sola fuori posto rende il gioco difficile anche alle altre.

Anche qui senza fare nomi è impossibile non vedere che andiamo a diverse velocità, alcune ragazze sono in grande difficoltà, chi nei fondamentali individuali, chi in quelli di squadra e chi anche solo negli spostamenti. Quando sarà necessario vincere, dovremo fare delle scelte e anche qui scontenteremo qualcuno. Non è compito mio dire se è la vita o è lo sport che è così, il mio compito è costruire una squadra e siccome lo faccio con i miei parametri e inseguendo alcuni obiettivi, devo fare delle scelte, per oggi e per il futuro.

La partita di ieri è stata altalenante, secondo me abbiamo giocato molto bene ma a tratti. Sono molto contento di alòcune risposte che ho avuto, da alcune scommesse vinte. Sono preoccupato da alcune situazioni che vedono faticare alcuen ragazze, sia tecnicamente che psicologicamente. E' una fase di crescita, anche qui ci salviamo con il lavoro negli allenamenti.

Unico appunto che devo fare per ieri è la attenzione. A noi manca sempre e ci impedisce a volet di far giocare quelle che sono più indietro. Quando il risultato rimane in bilico o si rischia di perdere set, chi entra lo fa in una squadra non serena e quindi se ha già delle difficoltà sue, si amplificano. Questa attenzione deve essere massima in quelel più brave, sono loro che devono trascinare e aiutare le più deboli.

Detto questo rimane che sono contento di come siamo migliorate ma che potremmo fare molto di più.

Hoesaurito il tempo e il bonus scrittura, se avete idee, suggerimenti o critiche sono a disposizione, altriemnti ci vediamo sul campo e alla pizzata del 17 dicembre prossimo.

ciao, Manu





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domenica 27 novembre 2011

Calcio Giovanissimi: il derby è nostro!




vittoria sontuosa sul campo di S. Carlo per 4-1 con il ritorno del bomber (3 goal)


Domenica mattina senza levataccia, visto che si gioca alle 10:30 sul campo della Victor, nostra sorella di Oratorio con DonMA in comune.

Causa vicinanza del campo, molti si presentano direttamente là, solo alcuni rispettano il ritrovo della pista ciclabile. Io sono un papà e un tifoso ma essendo anche allenatore (di volley) sono per i raduni di squadra, mi piace quando ci si trova tutti in un luogo, tutti con una divisa sociale e ci si avvia insieme per la trasferta. Allo stesso tempo capisco che qualcuno può risparmiare tempo o strada ma rimango della mia idea: c'è una squadra, ci sia un ritrovo.

Lasciati i ragazzi al campo, i genitori si avventurano alla ricerca di un bar, qui siamo facilitati dall'essere a poco da casa nostra e da avere Sonia che conosce tutto e tutti, "si va dalla Maria". Solito rito divertente in cui possiamo scambiarci idee, ricordi di quando eravamo giovani e scriteriati e propositi per la nostra salute (corsa,jogging). L'unico che imperterrito c ischiaffeggia con la sua imperturbabile dieta è il MOSTRO inviato che sta velocemente smagrendo e diventando un Mostriciattolo inviato.

Torniamo per la partita e ci posizioniamo al pallido sole sugli spalti, il campo non m isembra granchè a parte che almeno è in piano e c'è l'erba. L'ultima volta che abbiamo affrontato la Victor è stata una amichevole a settembre al Ghisi, dove siamo stati presi a pallate e non abbiamo visto mai la palla. Però adesso siamo quasi a dicembre e di tempo ne è passato, sono curioso di vedere quanto siamo migliorati.

Nella formazione iniziale manca il Caterpillar che è però presente in stampelle sugli spalti. La partita inizia con un inedito Pietro al centro della difesa, in versione statuaria (non massiccia ma proprio statua: ferma) e un Pippo a centrocampo per arginare probabilmente il gioco a terra degli avversari.

L'idea era sicuramente interessante ma Pippo cammina per il campo senza fare un contrasto, senza prendere un pallone, senza avere una idea: spaesato.

Pietro si affanna ma viene preso di infilata più volte, la difesa tiene solo grazie a un maestoso Teo e a un attacco avversario spuntatissimo.

Nonostante noi si giochi non male ma malissimo, anzi peggio, abbiamo alcune occasioni da goal e in una di queste Daschi insacca per l'1-0. Il temp osi chiude con una tiro alto del centravanti avversario solo davanti a Chri e poi con una immensa parata del nostro portierone che riscatta la partita di lunedì scorso (presi 5 goal) dove non era pervenuto o se c'era era rimasto con la tensione in ascensore.

Inizia il 2° tempo e subito il bomber infila per il 2-0 ! La partita diventa simpatica.

Loro continuano a manovrare la palla con reti di passaggi ma sono spuntati, noi abbiamo le occasioni. NOnostante questo il più minuto degl iavversari, semona un po' di giocatori al limite dell'area e viene steso giusto pochi centimetri dentro: rigore.

Il portierone non può nulla per un tiro esattamente all'incrocio dei pali: 2-1 e partita riaperta.

Sembra che andiamo in affanno ma i nostri avversari sono stanchi e noi corriamo ancora. Sulla fascia destra Oma semina regolarmente il suo avversario ma non trova soluzioni interessanti. Su uno di questi cambi di passo, arriva invece sul fondo e mette in mezzo una palla che il bomber deve solo appoggiare per il 3-1.

Entra anche Samu al posto di Bestia (mi dicono che c'è stato un errore del mister nel momento di estrarre il cartello, doveva uscire Pietro). Samu si mette in mezzo al campo e riporta ordine, sarà perchè siamo 3-1, sarà perchè sta crescendo anche lui ma sicuramente ha i piedi buoni e la testa alta, guarda il gioco e ha la capacità di smistare i palloni. In una di queste azioni che diventa molto bella, scambia verso destra con Oma, gli viene tornata la palla, guarda dall'altra parte e con un filtrante tra un paio di avversari, imbecca il bomber che finta di ritornare verso il centro ma poi dribbla il difensore e si presenta solo davanti al portiere per il goal del 4-1 definitivo. Gli ultimi 2 goal sono stati frutto di azioni combinate e passaggi precisi e sono ancora più contento.

La partita finisce con una grandissima festa da parte nostra e incredulità da parte dei cugini che dopo 2 mesi hanno trovato una formazione completamente diversa.

Complimenti a tutti e in particolare al bomber che in questa settimana ne ha messe dentro tante (3 lunedì e 3 ieri) e si riprende il posto di cannoniere della squadra.

In attesa del "magro" commento del Mostro inviato, un saluto e alla prossima, Manu






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domenica 6 novembre 2011

nonno Franco






Ci ha lasciati questa notte il nonno Franco, non si è mai abbastanza preparati a queste cose, mi mancherà.


In questo periodo ho avuto un sacco di cose da fare e non ho scritto nulla di pallavolo, nè di calcio, nè delle mie vicissitudini, nè di quelle dei nonni (maschi), nè per fare gli auguri a Samuele per il suo 13° compleanno.

Non ho scritto nulla e oggi scrivo questo piccolo articolo per ricordare/onorare la memoria di mio suocero che domenica 6 Novembre 2011, a sera tardi, davanti alla sua famiglia e nel suo letto, si è spento.

Io che sono un super affascinato dai numeri, non posso non notare che l'ultimo articolo che avevo scritto sul mio blog era del 6 ottobre, 1 mese fa, per ricordare Steve Jobs.

Quanto prima tornerò a scrivere di cose diverse, oggi chiedo solo una preghiera per il nonno:

ciao Franco.


p.s.
il funerale si svolgerà martedì 8 novembre presso la chiesa vecchia alle ore 15:15



















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giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs






Ci ha lasciati questa notte uno dei personaggi che più hanno contribuito a modificare le abitudini del mondo in fatto di tecnologia e informatica, ci ha lasciati un professionista, un uomo modesto, una persona straordinaria, un genio: Steve Jobs.



Un uomo che aveva ben presente il valore e il significato della vita e delle sue invenzioni, come spiegava in questa intervista alla rivista Wired nel 1996:

"... questa roba [la tecnologia] non cambia il mondo. Davvero. Nasciamo, viviamo per un breve istante e moriamo. Succede da un pezzo”

Eppure i prodotti che ha inventato, frutto di anni di ricerca e anche di ottimo senso estetico, hanno cambiato il modo di passare il tempo delle persone. Chi non sa cos'è un iPod (2001)? un iPhone (2007)? un iPad (2010)? e i computer della Apple?


Oggi la homepage di Apple.com apre con una immagine di Steve, molto molto bella:





















Ho sempre avuto un PC concorrente degli Apple, fin dagli inizi ma ho sempre ammirato quest'uomo che aveva intuizioni innovative e allo stesso tempo semplici. Ho utilizzato tonnellate di lettori MP3 prima di passare a un iPod e da quel momento la fruizione della musica è cambiata, non trovo nessun oggetto paragonabile, semmai tutti hanno tentato di imitarlo.

Ho detto da subito che non avrei mai speso un centesimo per avere un telefono Apple e quando l'ho preso, usato, ne sono diventato dipendente.

Ho solo resistito alla tentazione di prendere un Mac Book, l'ho provato ed è stato amore ma il costo rispetto agli altri PC è esagerato, forse resisterò ancora per qualche tempo.

Oggi non è solo la Apple ad essere in lutto, tutti abbiamo perso una figura straordinaria.

Chiudo questo breve ricordo di Steve Jobs con alcune sue parole dette in un discorso agli studenti di Stanford nel 2005 :

“...la morte è molto probabilmente la migliore invenzione della vita. È l'agente di cambiamento della vita. Spazza via il vecchio per fare posto al nuovo ... Il tempo a vostra disposizione è limitato, per cui non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro”.

Grazie e riposa in pace, Steve

























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lunedì 3 ottobre 2011

Torneo OSAF: una tradizione







Il tradizionale torneo OSAF ha portato una serie di indicazioni che vanno lette attentamente. Non abbiamo vinto ma sono più che soddisfatto, siamo sulla buona strada.


Chiudiamo il 1° mese di lavoro con la soddisfazione di aver intrapreso una buona strada per il nostro cammino ma è evidente che c'è un sacco di lavoro da fare e che ci vuole tantissima pazienza.

Considerato che è la prima volta che scrivo qualcosa della pallavolo per la nuova stagione, saluto tutti i genitori, dando il benvenuto a quelli delle nuove ragazze iscritte. Tendenzialmente commento il week-end con una specie di cronaca delel nostre partite e lascio indicazioni sul Manu-pensiero che non è detto sia quello che i genitori hanno in mente.

Lo stesso dicasi della visione della partita che rimane un Manu-pensiero supportato da anni di esperienza e soprattutto dal sapere cosa abbiamo insegnato e cosa vogliamo raggiungere.

Lo scorso anno di questi tempi, festeggiavamo la vittoria del torneo: TORNEO OSAF vinto e avevamo un sacco di belle immagini da ricordare. Era la nostra prima uscita con la squadra Propaganda dopo un mese durissimo in cui avevamo cambiato pelle, allenamenti e abitudini.

Quest'anno ci siamo presentati con 2 squadre per 2 tornei separati; la squadra Propaganda con le ragazze del '99-'00-'01 e la squadra U14 con le ragazze del '98

Come sapete il nostro cammino ci ha portato a scegliere di fare 2 campionati e quindi portare la propaganda a disputare il torneo era un obbligo per capire cosa ci aspetterà.

Faccio considerazioni separate sui 2 tornei, avendo visto buona parte del primo e tutto il secondo.

Torneo Propaganda

Ritrovo all'alba (9:00) per arrivare in tempo al sorteggio; la direzione della parte mattutina è affidata a Tina e Tonino.

Quando alle 10:00 arrivo anche io alla tenso-struttura, la nostra squadra sta già giocando, nonostante il calendario previsto; abbiamo già perso il 1° set e stiamo combattendo nel 2° dove però si evidenziano problemi macroscopici in ricezione.

Siccome si è presentata una squadra a sorpresa, gli organizzatori OSAF hanno stravolto il calendario e infilato un sacco di partite, troppe e quindi se facessi la cronaca per tutte finiremmo domani. Avendo visto alcun ierrori evidenti, ho portato le ragazze sul campetto di calcio per ricordare almeno i fondamentali base e quello che abbiam ovisto nell'ultimo periodo. Non mi aspettavo troppo perchè ricordo bene che lo scorso anno ci è voluto tantissimo prima di vedere qualche risultato, anche dalle più brave.

Supportato da Tina, Tonino e Ilaria ci siamo messi in 2 file e per qualche minuto, prima che il caldo ci finisse, abbiamo messo ordine; tutte le ragazze, nuove o vecchie, hanno dimostrato disponibilità e impegno.

Non è bastato per ottenere successi, forse qualche miglioramento ma inefficace. Per pranzo sono andato a casa presto perchè nel pomeriggio dovevo sorbirmi 2 riunioni calendari PGS; ho saputo da Tonino e Marco che avevamo guadagnato l'accesso alla finale per il 3°/4° posto, grazie a uno spareggio con la squadra delle piccole dell'OSAF. Ecco almeno un set vinto e soprattutto u nset decisivo.

Nel pomeriggio ho visto la finale e ho confermato le mie sensazioni: buoni fondamentali (bagher) pessima mobilità, direi abbastanza generalizzato.

Dal mio commento non posso togliere il fatto che sia stata una giornata pesantissima, conminciata alle 9:00 e portata avanti tra partite, esperimenti sotto il sole sul campetto di calcio e attese: una situazione snervante e sfinente.

Analisi tecnica
Ho visto :
- alcuni bagher veramente ottimi, da categoria superiore.
- buone esecuzioni di battute alternate a poca concentrazione.
- tanta immobilità, anche dalle vecchie e questo è il dato più preoccupante.
- moltissima intraprendenza da alcune nuove e questo è il futuro.
- tanto entusiasmo e voglia di giocare.

una considerazione finale sia sul torneo che sul gruppo Propaganda:

ricordando la scorsa stagione dove ci furono un po' di ragazze nuove che anche dopo il 1° mese di duro lavoro non erano in grado di sostenere una partita, non si può pretendere che le nuove di quest'anno, alcune arrivate anche a metà mese, siano in grado di fare tutto. Ci vuole pazienza e ci vorrà una progressione per tutti, atlete, allenatori e genitori. Chiedo pazienza e collaborazione ai genitori e lo ribadirò alle ragazze, non è conveniente sebbene sia un buon segno, che le ragazze chiedano insistentemente di giocare il set successivo. Con i parametri dello scorso anno e un campionato solo, probabilmente qualcuna delle ragazze nuove non avrebbe giocato un punto fino a Natale, perciò ... calma.

Alle ragazze più vecchie invece va dato atto che adesso sono le uniche che possono tenere in piedi la squadra e quindi è una responsabilità e un impegno diverso da qualche mese fa; prima entravano una o due alla volta in una formazione in cui le castagne dal fuoco le toglievano le altre, adesso sono loro l'anima trainante.
E' una attenuante "pesante" che le deve tenere tranquille, non si devono scoraggiare e devono fare il prima possibile a prendere in mano la squadra.

Quindi con queste ultime affermazioni, per me sabato è stata una esperienza nuova e interessante, alcune squadre ce le ritroveremo anche in campionato, avremo occasione di verificare i miglioramenti. Sarà anche possibile prendere tante scoppole e magari vincere pochi set ma sarà l'occasione di giocare molto e questo è sempre un bene.




Torneo U14

le squadre che hanno partecipato erano le stesse dello scorso anno (Osaf, Cornaredo) più una (Sedrianese) che viene da altre esperienze e altre abitudini (FIPAV). Già al sorteggio sapevo che avremmo avuto vita dura con la Sedrianese ma siamo stati fortunati a prendere il Cornaredo; questo ci ha consentito di iniziare già chiedendo lo schema di penetrazione da zona 1.

Ecco, quest'anno cominciamo a usare termini tecnici pallavolistici così ci divertiamo di più e ci capiamo con tutti quelli che masticano di pallavolo. Per i neofiti allego una immagine che descrive le zone del campo, a partire dalla zona di battuta in senso antiorario:




















Senza tediarvi sul perchè io abbia fatto queste scelte o questi schemi, la cosa interessante è che da subito, nonostante la evidente difficoltà legata a uno schema che non tutti hanno provato in allenamento, siamo sembrate una bellissima squadra. Faccio una analisi che va aldilà delle singole 2 partite giocate, una analisi sul modo di giocare e sulle note positive o negative scaturite.

Unito a una sensazione puramente estetica di squadra che si muove bene, abbiamo avuto percentuali fantascentifiche di ricezione sulla battuta avversaria, quasi il 100% positivo e infine una buona esecuzione delle schiacciate. Aggiungiamo pure qualche battuta delle nostre davvero imprendibile, sia lenta-corta che forte e otteniamo alcuni set vinti meritatamente giocando una pallavolo bella.

Rimangono alcune disattenzioni che ci portano a subire troppi punti di fila, non è giustificabile, non siamo più una squadretta alle prime armi, dobbiamo imparare a reagire e avendone la possibilità, sfruttare i consigli della panchina.

Ecco, una nota negativa è stata che alcune ragazze hanno giocato per loro stesse, in alcuni momenti per fortuna, non sempre. Non si fanno nomi e le ragazze si riconosceranno qocmunque nelle mie argomentazioni.

Il problema nasce quando si gioca di istinto senza ascoltare richieste dell'allenatore o consigli. Avendo io abbastanza esperienza per capire o interpretare le situazioni di gioco, sarebbe bene fidarsi il prima possibile. Non chiedo mai di buttarsi nel fuoco ma di fare cose semplici alla portata delle ragazze.

Quando vengo ignorato, sia nel richiamo che nella esecuzione richiesta, divento insopportabile ma poi qualsiasi cosa io pensi, do sempre una ulteriore possibilità alle ragazze.

Sgomriamo il campo ed evitiamo di dire che abbiamo perso per colpa di qualche ragazza che non mi ascoltava o per colpa dell'arbitro o della sfortuna, abbiamo perso per molti motivi tra cui essere scoppiate a fine partita.

Abbiamo delle attenuanti:
- prima gara con set ai 25 punti invece che ai 17
- prima gara con uno schema nuovo e quindi doppiamente dispendioso
- prima finale giocata dopo ore ad aspettare
- avversari di livello abituati a questi ritmi

La sensazione avvallata dai tanti complimenti ricevuti dagli allenatori presenti (dell'OSAF) e dalla mia esperienza è che abbiamo giocato benissimo, giocato di squadra. Le cose da migliorare ci sono e sono tante ma abbiamo dato una sbirciatina su quello che potremo essere proseguendo nel nostro cammino.

Io devo fare il pompiere nei confronti di chi è troppo euforico, stiamo usando una ferrari senza mettere la seconda marcia, abbiate pazienza!

Per chi volesse approfondire questa affermazione tecnicamente dico che abbiamo giocato con uno schema che consente vari attacchi ma passato la palla "sempre" alla giocatrice di posto 4 (che si dice "di mano" o "di banda"); quando sapremo passare anche al centrale o al "fuori mano" (o opposto o di zona 2) avremo altre soluzioni di attacco.

Le cose positive sono state tantissime, qualcuna ha trovato ne l suo repertorio u nservizi opotente e veloce, qualcuna una bella schiacciata, quasi tutte hanno trovato degli ottimi bagher, tutte hanno messo entusiasmo e gioia.

Qualcuna deve migliorare il suo atteggiamento interiore, specialmente quando sbagliano ma dagli occhi credo che lo abbiano già capito da sole.

Qualcuna deve imparare a fidarsi, non lo chiamo obbedire se no sarebbe una schifezza di squadra. Se lo avessimo fatto tutte, anche solo nel tie-break della finale, avremmo evitato di buttare 6 punti persi per mancata copertura di un pallonetto e avremmo fatto più punti in attacco spingendo un palleggio dove avevo individuato un buco. Considerato l'aver perso 15-13 il fidarsi da prima avrebbe forse portato un diverso risultato.

Della partita finale non mi è piaciuto aver cambiato il modo di giocare nel 4° set, concedendo alle ragazze di usare lo schema vecchio, troppo statico. Ecco, abbiam ostaticizzato tutte, ci siamo fermate, abbiamo fatto scattare l'acido lattico e la sensazione che fosse difficile difendere. Sarebbe stato meglio perderlo e finire tutte le energie ma giocare sempre lo schema nuovo, qui la colpa è solo mia che non mi sono reso conto.

Tornando al nuovo schema abbiamo giocato un tie-break molto bello.

Mi sono piaciuti tantissimo i genitori, anche quelli che non hanno avuto figlie coinvolte, mi è piaciuto il tifo ma vi pregherei di evitare di arrabbiarsi con l'arbitro, anche quando abbiam oragione, non serve a far altro che innervosirlo e farlo sbagliare di più. Ve lo dice uno che si arrabbia sempre troppo.

Usciamo con un 2° posto che vale tanto quanto e più di un primo, abbiamo da lavorare e la sensazione che si può fare una bella stagione.

penso che ci divertiremo, Manu




















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giovedì 29 settembre 2011

auguri Ale!






Giorno di festa, compie gli anni mia figlia: AUGURI !


Semplicemente un mondo di auguri per te che non rendi mai monotone le mie giornate !

Smack, papigno


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martedì 27 settembre 2011

Rotto !!!




A 5 mesi dall'incidente durante la partita di calcio con i nostri figli e dopo varie ecografie, visite, ultrasuoni e stop completo, ecco il responso: Quadricipite tranciato netto.
Qualche considerazione o meglio sfogo, non adatto ai minori ...


Vorrei poter dire "maledetta partita di calcio genitori-figli" ma ripensando a quel giorno, al piacere di vederli giocare con noi, al piacere di stare in compagnia, non ci riesco.

eppure da quel giorno la mia vita sportiva è cambiata, adesso sono uno zoppo potenziale, un non più sportivo, uno che deve vedere gli altri fare quello che ho amato fare per anni e anni.

Ero nella fase migliore del mio tennis, avevo anche fatto dopo anni la visita medico-sportiva per poter disputare tornei, avevo migliorato il rovescio ed ero concentrato sui punti, ero al massimo della forma, da sempre. Giusto pronto per dare una spazzolata a mio cognato Stefano. Con avversari storici vincevo facile 6-1/6-1 , mai vista una cosa del genere.

Tornando a quel m... giorno di aprile 2011, ricordo che prima della partita di calio, io ero in giro per il campo a corricchiare per evitare dolori muscolari, stiramenti o quant'altro; gli altri genitori si riscaldavano tirando da fuori area, io no; io ero desideroso di giocare e da allenatore ero conscio di un buon riscaldamento muscolare. Poi inizia la partita, dopo pochi minuti si stira un polpaccio il DIESSE, tutti ce la ridiamo e il destino beffardo è lì che mi aspetta.

Mi propongo di calciare una punizione da poco oltre metà campo e doso la forza per arrivare in area e servire un buon pallone ai miei compagni. TOOOOOC , questo è il rumore che ho sentito quando ho calciato. Dolore forte ma non atroce e mi sono trascinato con le mie gambe fino alla panchina e poi in spogliatoio a prendere il ghiaccio.

Da subito mi sono sentito triste ma solo perchè non potevo giocare contro Samu e i suoi compagni. Il dolore era passabile e già pensavo che sarei stato dal Roby a farmi rimettere in sesto, prevedevo un paio di settimane di stop e poi avrei cominciato con i tornei di tennis.

Roby mi ha fatto un primo massaggio blando e mi ha prescritto un paio di settimane di stop, a cui far seguire una ripresa lenta in bici o corricchiando, per poi riprendere gradatamente il tennis: avevo tempo.

Così ho fatto e quando ho ripreso a giocare a tennis lo avevo fatto senza correre, solo palleggi con i miei soci; lasciavo volontariamente tutte le palline troppo lontane da me ma pensavo che fosse solo un problema psicologico.

Dopo un mesetto che giocavo regolarmente, notavo che sulla coscia destra rimaneva un bel buco e che se per caso provavo a fare una minima corsetta, il muscolo mi si induriva immediatamente.

Poco prima delle vacanze mi sono insospettito e ho richiesto una ri-visita a Roby che mi ha confermato parte delle mie preoccupazioni, non ci si era accorti che poteva anche essere uno strappo muscolare: serviva ecografia.

Ovviamente per evitare di buttare le ferie mi sono precipitato a fare l'eco a Parabiago dove il medico mi ha quasi aggredito per aver giocato 2 mesi in quelle condizioni e mi ha diagnosticato uno strappo "importante". Uscito dallo studio ho cercato immediatamente di trovare un ortopedico specializzato e Anna mi ha trovato un posto da Casalini, ex medico dell'Inter ai tempi di Mancini.

Vado timoroso da lui, che aveva operato al menisco e legamenti Anna proprio 1 mese prima. Vado e il medico conferma e mi fa un quadro anche più tetro, escludendo però l'intervento chirurgico. La prendiamo sul ridere dicendo che mia moglie, operata da poco, potrebbe fare le gite in montagna mentre io sarò destinato a tenere Sasha al parchetto dei nonni.

Lo sconforto , appena 4 giorni prima di partire per la montagna, è stato estremo, vedevo solo nero e mi consolavo solo pensando che si trattava di 1 mese di riposo assoluto e poi avrei ripreso.

Mese in cui ho passato giornate in un parcheggio ad aspettare Anna, i ragazzi e i cognati di ritorno dalla gita. Ho guardato gli altri giocare a tennis, a calcio. Ho fatto il malato che al massimo fa il giro del laghetto di Mulwald a piedi con il cane al guinzaglio.

Al ritorno, visto che per assurdi problemi di lavoro di Anna è saltata anche la vacanza all'Elba, ho preso residenza alla piscina del Molinello, con Samu. Potevo solo nuotare o andare in bici e quindi visto il caldo torrido ho optato per il nuoto.

Mi sono sicuramente rilassato e divertito.

Poi a settembre sono cominciate le cure a base di Ionoforesi e Ultrasuoni, effettuate da un mio amico d'infanzia al suo studio di Vighignolo; una occasione anche per ricordare i tempi passati, parlare dei vecchi amici e delle vecchie vacanze trascorse insieme.
Lui, un campione di nuoto, che da fisioterapista ha messo le mani sopra alla Pellegrini! Uhm che invidia ! Solo per il campione, cosa avete capito !

Adesso fa thriatlon con gente tosta e una mattina, dopo il mio massaggio, è entrata la ex moglie di Zenga, la prima, la Miss Marche di anni e anni fa. Rifatta e supponente, niente di interessante da segnalare :o)

Le cure mi davano una sensazione di positività, sentivo migliorare la mia situazione sebbene non al 100%.

Proprio l'ultimo giorno invece, mentre portavo a spasso Sasha la notte, sono inciampato sulle scale e per evitare di stampare il mento a terra ho dovuto mettere il peso sulla gamba destra, sentendo una forte dose di dolore seguito dalla ormai cronica sensazione che il muscolo si indurisca. La cosa mi ha preoccupato, temevo di aver buttato per sfiga alle ortiche tutto il tempo di riposo e di cure.

Ma volendo essere ottimista, ho lasciato stare e ho finalmente ri-prenotato una ecografia e una visita di controllo dal Casalini.

Questa mattina è stata dedicata alla ecografia e sto scrivendo di getto giusto per ricordarmi, un giorno, se mi tornerà il sorriso, che questi sono i fatti accaduti nel tempo, prima dell'esito di oggi.

Allo studio ho incontrato anche mio suocero accompagnato dal mio cognatone Emilio (noto telecronista/opinionista sportivo nonchè famoso DJ radiofonico). Ci siamo incrociati al banco accettazione e poi divisi nei vari reparti. Davanti alla porta in attesa c'erano varie persone, anziane, che però avevano appuntamento dopo di me. Una di queste nonne era in difficoltà perchè aveva bevuto qualche litro d'acqua e non ce la faceva più, le ho ceduto il mio posto e l'ecografista poi non ha smesso di ringraziarmi per la disponibilità.

Sarà per questo che gli ho suscitato una buona impressione ed è stato gentilissimo con me, un tennista pure lui, promotore di una petizione per fare Santo il buon Federer, petizione che firmo volentieri.

Mi chiede cosa mi è successo e comincia a visionarmi la coscia, il suo responso è da CHOCK : rottura netta del retto femorale del quadricipite.

Niente più ematoma e i muscoli intorno stanno perfettamente ma il taglio è netto; io sono sconfortatissimo e chiedo se potrò mai tornare a giocare, come se mi interessasse solo questo, la sua sensazione è che io adesso non abbia più un quadricipite femorale ma un tricipite femorale e che se seguito da un buon fisioterapista, tornerò a giocare anche se non raggiungerò più lo stato di forma che avevo ad Aprile 2011. Per dare una idea, nelal foto sopra, il muscolo tranciato è il retto femorale del quadricipite, quello che sta davanti.

Ricominciare, rimane se e quando.

Domani ho la visita dal Casalini ma oggi sono al limite più basso dello sconforto. Ci sono sicuramente situazioni peggiori nella vita e prima o poi dovrò farmi forza e ricominciare, almeno provare. Forse domani mi dice che devo essere operato e quindi sarei ancora più sconfortato.

Adesso però è il momento della tristezza che mi ha pervaso e ho in mente solo una esclamazione, che non è giustificabile ma spero capibile: vaffanc... !

A chi? a cosa?

Vaffanc... a tutto, non ho voglia di vedere nessuno, di sentire nessuno, ho solo voglia di piangere come un bambino.

vedo intorno a me situazioni veramente difficili, la mia mamma in clinica, il papà da solo e con i suoi acciacchi, acciacchi anche per gli altri, persone in difficoltà economiche, in difficoltà sentimentali, persone incavolate con me per la pallavolo.

Solitamente assorbo tutto, sono sempre disponibile per tutti ma adesso sono solo deluso e tra una lacrima e l'altra mi viene in mente solo un bel vaffanc...

Mia moglie dice che sono il miglior interprete del ruolo di calimero, vecchio personaggio a cartoni di una vecchissima pubblicità televisiva di quando eravamo bambini. Sì lo sono, lo sono sempre stato, adesso sono un calimero che ha in mente solo una parola: vaffanc...

Non ne posso più di persone incivili che ti tagliano la strada in auto e poi ti insultano pure dal finestrino, non ne posso più di gente che si lamenta e parla alle spalle, di gente che si incavola per stupidate e non fa un passo indietro per vedere se il tutto è riconducibile anche a suoi atteggiamenti, non sopporto più le pippe mentali e i pettegolezzi che rendono difficile anche la cosa più simpatica e affascinante del mondo: allenare i giovani.

Non sopporto più le persone piene di sè che sanno sempre tutto loro e se provi a suggerire qualcosa perchè hai visto che funziona in altri ambiti, ti dicono sì e vanno avanti per la loro strada (sbagliata)

Non sopporto più di essere preso come capro espiatorio di situazioni in cui sono stato pure vittima.

Non sopporto più l'ignoranza e la malafede.

Non sopporto più colleghi/e arriviste che mettono in copia nelle email i loro responsabili fino alla presidenza della società quasi a giustificarse il loro compitino e scaricare le colpe sugli altri.

Non sopporto i falsi amici che ti sorridono e poi sparlano di te, per favore, non salutatemi più che almeno mi togliete l'imbarazzo di pensare che una volta eravate diversi o almeno che io vi vedevo diversi.

Sto diventando vecchio e non ho più uno spirito nè combattivo nè di sopportazione, adesso sono solo triste e con un ultimo briciolo di pacatezza, alla faccia di quelli che mi additano come un maleducato, vi chiedo pure scusa per i miei tanti vaffanc.. generici, dispensati a caso, al mondo, al destino.

Portate pazienza e poi, non sentitevi obbligati a leggere quello che scrivo.

Oggi sono triste, domani saprò di più sul mio prossimo futuro (Casalini) e forse prima o poi riuscirò a farmi una ragione di tutto e sopporterò ancora tutto quello che ho scritto sopra e soprattutto sopporterò di non essere più un ventenne discretamente bravo su un campo di terra rossa (preferivo l'erba di Wimbledon).

Salùt, Manu

p.s.
ringrazio quanti mi scriveranno o mi hanno già scritto, davvero non arrabbiatevi, non risponderò a nessuno, voglio stare da solo con me e i miei pensieri








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giovedì 22 settembre 2011

domenica 18 settembre 2011

Calcio Giovanissimi: 1° partita - sconfitta




La prima partita del campionato regala una sconfitta, onorevole, in casa della Vanzaghese 4-0


Partiti!

si comincia di domenica mattina con il ritrovo alla pista ciclabile per le 9:45. Mattinata di aspettative, di confusione organizzativa, di soddisfazione perchè il diluvio sta dando qualche minuto di tregua.

Lele ritira i documenti dei ragazzi e la carovana parte per Vanzago, il DIESSE alla prima rotonda si stacca dal gruppo e sceglie una strada alternativa, cominciamo bene!

Consegnati i ragazzi al cancello del campo sportivo, i genitori potrebbero facilmente, forse troppo facilmente, prendersi un caffè all'interno del Centro ma qualcuno, scopriremo poi con desiderio di pasticcini, dirotta la comitiva verso il centro del paese. Comincia la serie di pasticcerie che non fanno caffè o di bar chiusi finchè dopo qualche ora (esagerato!) ariviamo a destinazione in un bar che raccoglie tutti gli abitanti svegli di Vanzago; famiglie con bambini che fanno colazione, anziani che leggono il giornale e finalmente noi. Il locale non è grandissimo, Anna e Sonia si scontrano e cade un caffè, io esco a prendere aria e gazzetta.

Torniamo al campo giusto in tempo per vedere un pezzo della partita prima della nostra; Vanni ci dice (ma lo racconterà meglio con il pezzo "dal Mostro inviato") che l'allenatore avversario ha promesso goleada in doppia cifra: un modesto.

Il tempo sta tenendo, gli spalti sono ultrabagnati, servono sacchetti di plastica per sedersi. In panchina da noi ci sarà Lele perchè Ambro è alla festa degli anniversari di matrimonio.

La partita sta per cominciare quando Nicole, che si era preparata una bella sedia, si espone troppo dalle gradinate e cade addosso a me e Vanni.

Fischio iniziale, andiamo orgogliosi incontro a questa armata da goleada in doppia cifra.

Tatticamente vedo che a sinistra come terzino viene schierato Niccolò, resto leggermente sorpreso e qualche azione dopo mi confermerà che non ha idea di cosa fare, soprattutto quando deve difendere. Guadagniamo in qualità nelal costruzione ma anche lì ogni tanto parte un pallone verso la nostra area in stile Inter di questi tempi, con il portierone che stancamente riesce a liberare prima dell'arrivo degli assatanati avversari.

Il tempo passa e occasioni ce ne sono pochissime, il gioco è molto lento, noi soffriamo meno del previsto però non costruiamo niente e non riusciamo a fare una azione che comprenda più di 2 passaggi (il terzo viene sbagliato oppure chi ha la palla se la nasconde sotto la maglia e se la porta a casa). I nostri movimenti sembrano assolutamente casuali.

Gli avversari colpiscono una traversa e poco dopo anche il bomber su punizione da una mattonella che lo scorso campionato lo ha premiato più volte, fa altrettanto. Il tempo si trascina stancamente sullo 0-0 con qualche apprensione in più dovuta a occasioni della Vanzaghese ma per lo più estemporanee.

Arriva Ambro e si accomoda in panchina.

Nel secondo tempo finisce la benzina di quelli in campo, il centrocampo viene sistematicamente saltato (da noi stessi) con lanci lunghi e così Bestia ed Ema non toccano più la palla. Entra Daniele per Bestia e mette un po' di brio ma spesso si trova sovrapposto Lorenzo che non sa stare lontano dalla sua fascia preferita.

Sul lato sinistro della nostra difesa, gli avversari spostano i 2 giocatori più veloci e cominciamo a soffrire alla grande. Niccolò non ferma più la marea inarrestabile, fioccano i cross e la difesa, nella nostra area piccola, si dimostra disattenta in troppe occasioni.

Fioccano così anche i goal degli avversari, quasi tutti per disattenzione e quasi tutti con tiri ravvicinati o con palloni che attraversano l'area e non vengono mai liberati lontano. Questa è una caratteristica che abbiamo avuto per tutto lo scorso anno.

Entra anche Samu a centrocampo e cerca di dialogare con qualcuno ma la tendenza è di buttare la palla e cercare il bomber avanti.

Entra Solbia per dargli una mano ma anche lui non sarà determinante.

Entrano Tommy e Ricky come terzini e cominciano a essere presi a pallate e infilati da avversari più prestanti e veloci di loro.

Il portierone alterna bellissime parate a uscite accennate e non concluse e a indecisioni imbarazzanti nell'area piccola. Sembra che questa area piccola per noi sia un problema.

Alla fine i nostri ragazzi sono tutti molto provati fisicamente e il risultato dice solo 4-0 per gli avversari, niente goleada a doppia cifra.

Il tempo ci ha risparmiato la doccia e la domenica può così continuare. Qualche voce tra i genitori dice che Ambro vede poco preparati fisicamente i nostri ragazzi e quindi ci saranno sedute atletiche per recuperare. La prossima partita sarà mercoledì 28/9 a Passirana.

Se la Vanzaghese, a detat dei ragazzi, era la squadra più forte del girone, possiamo prendere con filosofia il fatto di non essere naufragati; per il gioco e l'affiatamento serve tempo e lavoro, come ogni buon tecnico (capita anche nella pallavolo) sa.

In attesa del commento del Mostro inviato, un saluto e alla prossima, Manu
















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venerdì 16 settembre 2011

Calcio Giovanissimi: inizio campionato




Eccoci qui a commentare una nuova stagione di calcio, nuovi allenatori, molti ragazzi iscritti, nuove aspettative.

Contiene il calendario dell'andata.

buon campionato ragazzi.



Ci siamo!

è ora di iniziare il nuovo campionato della FIGC categoria Giovanissimi.

La squadra ha cominciato ad allenarsi al 1 settembre, alla guida di Ambrogio, supportato da Lele e Giginho e prossimamente da Roberto.

Grande partecipazione, grandi aspettative, qualche ragazzo nuovo, confermati i vecchi.

Grandi difficoltà legate alla mancanza del nostro campo di calcio che è in fase di ricorstruzione e deve depositare ben bene. I ragazzi si sono allenati per qualche giorno alla pista ciclabile e ora stabilmente (finchè ci è permesso) si allenano sul campo del S. Michele dove anche giocheranno le partite al sabato pomeriggio.

Ci sono state anche alcune amichevoli nelle quali si è avuta una grandissima partecipazione ed entusiasmo.

Sul sito di Sangio, Emy ha messo il calendario completo del nostro girone, io qui metto un estratto con indicate solo le nostre del girone di andata. Ho aggiunto in chiaro se si tratta di Dom o Sab.

Resta da definire il luogo della partita del 24 settembre causa impraticabilità del campo di S. Michele, probabilmente si giocherà a Passirana, lo comunicheranno.

Ecco il calendario del girone di andata:






















Forza ragazzi, il mio augurio per oggi e per tutto l'anno sportivo è questo:

DIVERTITEVI !

noi saremo sempre a fare il tifo per voi.


Manu


p.s.
se scorrete in fondo ma in fondo trovate un'altra versione più chiara del calendario :o)




































































































































































































































































































































































1 giornata Dom 18-09-11 11:00 Vanzaghese Giosport
2 giornata Sab 24-09-11 15:30 Giosport Passirana
03 Giornata Dom 02-10-11 10:00 Villa Cortese Giosport
04 Giornata Sab 08-10-11 15:30 Giosport Don Bosco Arese
05 Giornata Dom 16-10-11 09:30 San Giorgio ASD Giosport
06 Giornata Sab 22-10-11 15:30 Giosport San Vittore Olona
07 Giornata 30-10-2011 00:00 riposo
08 Giornata Sab 05-11-11 15:30 Giosport Football Club Parabiago
09 Giornata Dom 13-11-11 10:00 Barbaiana Giosport
10 Giornata Sab 19-11-11 15:30 Giosport Oratorio Lainate Ragazzi
11 Giornata Dom 27-11-11 10:30 Victor Giosport
12 Giornata Sab 03-12-11 15:30 Giosport S.Ilario Milanese
13 giornata Sab 10-12-11 15:30 Giosport Lainatese A.S.D.




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giovedì 15 settembre 2011

Buon compleanno Amore






Oggi è il giorno del compleanno di Anna, il mio amore più grande: auguri!



Quale occasione migliore per tornare a scrivere sul blog? il compleanno di mia moglie: nelal foto io, Ale, Samu e Sasha.

Sono passati quasi 1 mese e 1/2 dall'ultimo articolo e nel frattempo sono successe tante di quelle cose, impegnative, fisiche, tristi, allegre, sportive che a raccontarle ci vorrebbe molto tempo, lo farò con calma perchè quasi tutte queste cose hanno scavato un solco PROFONDO nella mia persona.

In molti momenti sono rimasto senza fiato, sospeso nel nulla, confuso e smarrito, dalla evoluzione della malattia della mamma che l'ha portata in ricovero, alla sofferenza del papà nel ritrovarsi a vivere da solo e con i suoi acciacchi, alcuni dei quali postumi dell'incidente di giugno, alla scomparsa di un ragazzo di 17 anni coetaneo dei nostri ragazzi; alle vacanze passate come un malato, fermo senza poter nemmeno fare le gite causa strappo; alla ripresa degli allenamenti con la squadra di volley fino alle note liete/lietissime del nostro anniversario di matrimonio e dulcis in fundo di questa giornata di sole (che non poteva essere altrimenti)

Per chi conosce Anna una giornata di sole è uno specchio della sua personalità solare, radiosa e che mette allegria. Certo a casa non siamo sempre a ridere come pazzi, siamo una famiglia normale ma se penso a qualcosa che può farmi cambiare in positivo la sensazione di una giornata questa cosa è il suo sorriso.


Auguri Amore !

Smack, manu















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venerdì 22 luglio 2011

campeggio Oratorio 2011 - parte 3




Continua il mio racconto della vacanza al campeggio con i ragazzi delle medie del nostro Oratorio.

Giorno al campo e altra gita (rifugio Berni)

Contiene foto inedite









martedì 5 luglio 2011 - giornata al campo

praticamente prima giornata piena al campo. La sveglia viene posticipata alle 8:00 e Thuri da questo giorno sarà costante nella scelta
della prima canzone della giornata, quasi fosse un inno alla sveglia.
Corvee e colazione per tutti, poi preghiera e ci sono i giochi e nel tempo libero i balli;

















il pullmino di Sangio non parte causa batteria; Rino è sceso a Bormio per le sue cure.

Pranzo come sempre fuori dal comune, io continuo a mantenermi ai soli bis, i ragazzi esagerano, il tempo è bello, molto bello.

Nel pomeriggio mentre i ragazzi si dedicano a momenti di silenzio e preghiera io aggiusto la chitarra che frigge e poi mi sdraio a prendere il sole,
cosa che fanno anche le cuoche in un altro punto del campeggio. Merenda, poi giochi e tornei per i ragazzi e infine doccie.

Prima di cena Rino recupera dei cavi per far partire il nostri pullmino, che infatti si riaccende.

Serata giochi, camomilla e salamata con DonMa e gli edu. Salame offerto e scelto in giornata dal DonMa.

mercoledì 6 luglio 2011 - seconda gita

seconda gita, rifugio del passo Gavia.

Sveglia 7:30, la notte è passata bene, comincia a girare nel campeggio la voce che esiste una sonnambula nel campeggio vicino e che gira di notte con una
campanellina al collo.

Il pullmino di Sangio non parte nemmeno questa mattina, non ci fidiamo a usarlo nella gita e lo sostituiamo con quello delle scuole S.Paolo.

Dopo la preghiera si presenta Simone in versione alta montagna, con braghe e felpa di pile, soprattutto con l'aria di chi starebbe
volentieri a casa. Viene scrotato in tenda a cambiarsi e lì viene ritrovato Cico che anche lui tendeva a svicolare dalla gita.

Svicolata che invece riesce benissimo a Giovanna (memore della prima esperienza) e ad Alex; la sorpresa di questa gita è che partecipa anche Rino.

Con i pullmini stracarichi arriviamo apppena dopo S. Caterina e imbuchiamouna strada di campagna che porta al "ponte delle vacche"; da
lì parte un sentiero molto bello e tutto nel verde, in direzione Gavia, stima 2h 50' di percorso.






















Da subito si porta nelle retrovie Disi che comincia a fare la conoscenza di Rino e dei suoi metodi coercitivi per aumentare il ritmo. Invece di ottenere
risultati apprezzabili ci ritroviamo in coda anche BIX e la cosa diventa difficile da gestire. Rino si mette alle sue calcagna per spronarlo.



















Perdiamo continuamente il contatto
con quelli davanti e addirittura in un punto non segnato correttamente, prendiamo un sentiero diverso; lo capiamo dopo qualche minuto perchè invece di salire,
improvvisamente punta verso valle dove non vediamo nessuno dei nostri. Questo fuori pista ci fa perdere altro terreno e fa aumentare i lamenti dei lumaconi
ai quali si aggiungono anche Cico e Simone: percorso quasi insopportabile.

Quando finalmente raggiungiamo un falsopiano, in contriamo DonMa e il resto della truppa che già hanno esaurito la loro sosta. Capisco che il percorso è più lungo
di quanto si aspettasse il DonMa e lo capisce anche lui. Proseguiamo in un sentiero molto bello che in alcuni passaggi diventa difficile (attraversamento di un torrentello)




















Quando incontriamo i cartelli segnaletici scopriamo che manca tantissimo e no isiamo già a 2h di cammino.

Altri sentieri molto belli in costa da cui si vede un paesaggio bellissimo, in un punto attraversiamo un ponte romano naturale, di pietra largo giusto 2 posti e coperto da erba;
ai lati solo strapiombo a finire in un torrente impetuoso e niente parapetti: bellissimo.

Arriviamo a 3h di cammino e decidiamo di fermarci al rifugio Berni anzichè proseguire per il Gavia; prendiamo posizione su un grande
sasso da cui si vede il ghiacciaio ma il tempo cambia ed è obbligatorio mettersi felpe e K-Way.

Dopo il pranzo abbondante e la distribuzione dei bis/tris, io DonMa e Rino ci spostiamo nel rifugio per prendere un caffè;



















cioè queste sono le intenzioni poi Rino esagera
sempre tra dolci e grappe e il DonMa non si tira indietro. Arrivano anche gli edu e occupiamo metà del salone, il resto della truppa è alla ricerca
di acqua per riempire le boraccie ma quella del rifugio è prima vietata e poi non potabile.



















Il servizio ai tavoli è svolto da dei ragazzini, figli della signora che gestisce il rifugio; il più piccolo sbaglia una ordinazione
e vergognandosi scompare in una stanza segreta. Arrivano anche Samu che staziona con gli edu e Erika che compra una bellissima
cartolina (di gatti) per la mamma. La signora che gestisce viene chiamata dal DonMa che vorrebbe portarci S.Carlo ultimo gruppo per la gita dei 2 giorni,
inizia un bel siparietto:

DonMa: "quanti posti a dormire potete tenere?"

Signora: "38 ma stringendoci anche 40"

DonMa : "benissimo, ci possiamo venire in 84?"

vedo gli edu quasi piegati dal ridere ma la signora ci pensa, il DonMa riduce le pretese proponendo anche di dormire per terra e si accordano.

La qualità del caffè era imnbarazzante, i prezzi altissimi e l'acqua la signora non voleva concederla ai nostri ragazzi che cominciavano a comprarsi delle
bottigliette, finchè abbiamo fatto girare la voce che si poteva bere e si è risolto il problema.

Foto di gruppo in un tempo bruttino, davanti al monumento ai caduti con sullo sfondo il ghiacciaio, poi ripartenza per la stessa strada.

Dopo pochi minuti abbiamo sentito qualche goccia e ci siamo attrezzati per mantelle e K-way, in coda sempre io e Cico con qualche intervento di Paul, Sarti e infine di Rino.






















Discesa a singhiozzi, tempo brutto, passaggi difficili da ripetere ma con piacere; mentre sono ad attraversare un valico tortuoso mi squilla il cellulare: è
Livio dalla Sardegna che mi chiede consiglio su qualche spiaggetta da vedere in zona S. Teodoro. Le coste della Sardegna mi appassionano e mi provocano molta nostalgia ma sfoggio tutta la mia preparazione;
quando attacco approfitto per avvisare Mary e Flavia che siamo in immenso ritardo rispetto alle ore 16:00 previste, infatti saremo alel auto alle 17:45 dopo altre 2h 30' di gita.

In totale tra andata ritorno e camminate varie al rifugio ci siamo fatti circa 6h di strada.

Appena sbarcati al campeggio io e Rino abbiamo riacceso il pullmino per portarlo a valle da qualche meccanico a riparare.

Doccie, messa ridotta (stile silenzio) e cena; Arriva la pioggia ed è ben sostenuta, nel campo tutti si attrezzano con mantelle e K-Way



















tutti molto stanchi dalla supergita, i cuccioli della mia tenda sarebbero esausti ma tiene banco il mistero della sonnambula! Fanno migliaia di supposizioni e nonostante io cerchi di tranquillizzarli facendogli intuire che è una "bufala" loro appena io esco ne continuano a parlare mitizzando il tutto: troppo simpatici.



ciao, Manu















histats.com


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lunedì 18 luglio 2011

campeggio Oratorio 2011 - parte 2




Continua il mio racconto della vacanza al campeggio con i ragazzi delle medie del nostro Oratorio.

Cominciano le gite (rifugio Branca). L'articolo contiene foto inedite.



Se avete resistito alla prima parte (ho ricevuto qualche critica sulla lunghezza) questa vi darà meno problemi perchè contiene tante foto ;o)

Il poco tempo a disposizione e la memoria che comincia a confondere date ed eventi mi costringe a tralasciare qualche particolare. Mi piacerebbe da qui alla fine poter citare tutti i presenti alla vacanza.


lunedì 4 luglio 2011 - prima gita

Sveglia per i ragazzi alle 7:30 per lavarsi e preparare la colazione. Nella mia tenda alla prima nota della canzone della sveglia, Stefano si alza immediatamente e in pochi istanti è già vestito per andare al bagno; anche Simone è già vestito ma dentro al sacco a pelo e ci mette un sacco a smuoversi. Fuori il tempo è molto bello.

Ormai i turni (corvee) cominciano a scandire il tempo e tutte le squadre prendono confidenza con il servizio a tavola o il lavaggio bagni. Alle 8:00, dopo che il DonMa e gli Edu hanno detto le lodi, si inizia la colazione. I ragazzi sono già affamatissimi.


Mentre si svolge nel salone il rito mattutino, le cuoche io e Rino prepariamo i panini da mettere nei sachetti per la gita: salame e prosciutto cotto. Vengonmo aggiunti succhi di frutta e cioccolata. Io e DonMA inseriamo nello zaino anche 2 razioni extra di panini per il bis e varia cioccolata.

La partenza avviene dal centro del campo con i pullmini ma solo dopo il momento di preghiera preparato meticolosamente dagli Edu con un libretto distribuito a ciascun ragazzo.

Si parte verso il parcheggio dei forni, per una strada abbastanza stretta lungo la quale spero di non in contrare nessuno in senso opposto perchè immagino sia un problema. Arriviamo dopo 10' a un parcheggione dove lasciamo i pullmini e salutiamo rino che per ora non partecipa alle gite. Spalmatura di crema solare e si parte verso il Rifugio Branca con DonMa in testa al gruppo e io in coda. Abbiamo già individuato una serie di potenziali clienti della coda del gruppo e li invitiamo a partire davanti. La strada è bella, variegata e nel verde. Dopo pochi minuti dalla partenza troviamo Sara sanguinante, è inciampata con gli scarponcini e si è ferita sotto al ginocchio. E' lo spunto per una sosta di abbeveramento.

Dopo qualche tempo ci imbattiamo in un gruppo di mucche e Sara è ancora in difficoltà perchè è ricaduta sullo stesso punto, comincia a perdere fiducia. I classici ritardatari tengono bene là davanti, ogni tanto io e DonMa ci diamo una occhiata cda lontano e confermiamo con un OK. Gli Edu sono spalmati nella fila con i più lenti e piano piano vengono risucchiati verso la coda. Come sempre ci ritroviamo con Disi in ultima posizione.

A un certo punto, su un grande spiazzo pianeggiante, ci fermiamo perchè un paio di ragazze sono in crisi nera, da piangere. Hanno mal di pancia sia Giorgia che Giovanna. Quest'ultima però ha l'aggravante di aver preso paura e non riuscire più a camminare in salita, diventerà un calvario. La accompagna il suo amico e vicino di casa Andrea "Brian" (ex mortimer) e da questo istante anche il mio bastone di Mosè.

Distribuisco un po' di cioccolata e fiducina, il DonMA mi dice che non è niente di grave e che si faranno le ossa: così è.

Proseguiamo la salita e in coda ci finiscono quindi Giovanna che devo prendere per mano, Disi e finalmente BIX che però è molto migliorato rispetto allo scorso anno.

Arriviamo al rifugio che tutti ci stanno aspettando per il canto e per pranzare, ci posizioniamo sui tavoli fuori e ci rimaniamo per un bel po' di tempo.

qui vedete le ragazze e i tavoli pieni.



















qui i ragazzi, si riconoscono Mario, Davide, Tommy, Mirko, Mauro e Samu


















Unico introito del rifugio sono i 2 caffè che prendiamo io e DonMa, poca resa.Mentre lo beviamo ci cade l'occhio su un poster che indica la presenza a 30' di alcuni ponti tibetani ai piedi del ghiacciaio ... perchè no?

Nel frattempo gli Edu si trovano un posto privilegiato e vengono coccolati dalle ragazze:



















Lasciamo il rifugio e ci spostiamo davanti a un laghetto dove i ragazzi vanno a caccia di girini;




















o direttamente di rane



















con alcuni temerari partiamo per una gita supplementare ai ponti tibetani, sono quasi tutte ragazze (Chiara, Elena, Ottavia, Giulia, Cecilia ...)



















tranne Samu, Davide e Mirko oltre agli Edu Sarti, Paul e Thuri.

Il DonMa fa l'andatura, sul fondo restiamo io Samu e Sarti che ci racconta la leggenda del cardo e della battaglia sventata dai norvegesi/scozzesi:



















la strada non è semplicissima ma le ragazze si comportano bene e dopo alcuni passaggi abbastanza impegnativi tra le roccie



















scolliniamo e intravediamo finalmente uno dei ponti tibetani





















Su Facebook Vane (che non è venuta ma aveva prestato la Nikon a me) ha pubblicato anche le foto fatte sui ponti, con gli Edu e DonMa particolarmente audaci.










































































































Il rientro è stato tranquillo anche se ancora lento. Unico aneddoto divertente è quando Samu ha raggiunto la coda del gruppo per segnalare che Cico era caduto e si era fatto molto male. Quando lo abbiamo raggiunto era in una posizione ridicolissima, a testa in giù e gambe all'aria, sanguinante; era solo una crosta vecchia che era saltata per una nuova caduta, medicato e ripristinato in breve tempo.

Ritorno al campo con doccie e messa quasi facoltativa, nel senso che alla prima lettura chi voleva poteva optare per un momento (abbondante) di silenzio in cui leggere alcuni libriccini sulla vita dei santi. La mia chitarra appena riparata faceva strani rumori (in gergo si dice FRIGGERE quando una corda è troppo bassa e suona inavvertitamente e spontaneamente una nota diversa da quella a vuoto).

A cena i ragazzi hanno fatto il bis e anche il tris, affamati come lupi, sarà stata la prima gita.

Alla sera in salone, dopo le immancabili telefonate ai genitori, il Giocone della Battaglia cioccolatosa (tipo navale)









































































Quindi camomilla e finalmente nanna, sperando che i miei piccoli non si alzino anche questa notte!


Fine parte 2

ciao, Manu











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mercoledì 13 luglio 2011

campeggio Oratorio 2011 - parte 1




Anche quest'anno ho potuto partecipare al campeggio estivo a S. Caterina Valfurva con i ragazzi delle medie del nostro Oratorio.

Tema: La fabbrica di cioccolato.

Ecco il mio racconto (breve?)



Racconto lungo anzi lunghissimo perchè ci sono un sacco di cose da ricordare perciò viene spezzato in più parti e in ogni caso cercherò di darmi un limite affinchè non diventi un libro: promesso. Questa è la parte UNO.

domenica 3 luglio 2011 - partenza

Poichè è necessario portare al campeggio più pullmini possibili, io e Don Marco (da ora in poi DonMa) ne guidiamo due e saliamo prima del bus con alcuni bagagli, alcuni edu (Sarti, Paul e Thuri) e il materiale per i giochi. Il ritrovo è previsto per le ore 6:00 in Oratorio ma prima devo passare a prendere Sarti e Thuri e ancora prima devo caricare i miei bagagli e quelli di Samu; impresa non facile alle 5:30 quando oltre alle 2 valigie hai anche una chitarra, un cuscino, la macchina fotografica, gli scarponi, i sacchi a pelo e il bastone di Mosè.
Si parte in perfetto orario con Sarti alle prese con un misterioso codice di accesso della autoradio e DonMa che avendone una funzionante, ci propone di affiancarsi ogni tanto per farci ascoltare la musica. Siamo tentati di chiamare Faust o Ciceri per il codice ma alle 6:00 non si fa!
Sul pullmino di S. Carlo ci sono DonMa e Paul, su quello del nostro Oratorio siamo io (alla guida) Thuri (a destra) e Sarti (in mezzo), i discorsi variano agevolmente mentre tentiamo di rimanere agganciati al DonMa che prova in tutti i modi a farmi perdere i punti della patente per la velocità, finchè verso Sesto S.Giovanni chiedo a Thuri se avranno un portatile in campeggio (pensavo per navigare).

Silenzio imbarazzante: lo ha dimenticato a casa!

Prima chiamiamo il DonMa per avvisarlo che ritorniamo poi mi viene in mente di farlo portare da Samu che non avendo bagagli se lo può permettere e così avviene.

La sera prima di partire il DonMa mi aveva detto di non fare colazione che tanto ci si sarebbe fermati sul percorso, solo che il tempo scorre, le gallerie del lago pure e la fame sale ma del posto ristoro nemmeno l'ombra. Cerchiamo sempre di restare attaccati al loro pullmino finchè a un certo punto li perdiamo per ritrovarli più avanti con Paul in strada a sbracciarsi mentre DonMa faceva rifornimento. Io penso che finalmente si mangia qualcosa ma lui dice che lì fanno delle brioche da schifo, quindi niente da fare.

Quando siamo ormai oltre le 8:00 il DonMa parcheggia per la colazione.

Traffico praticamente nullo, prima delle 9:00 siamo al campeggio, dove troviamo Flavia, Rino, Pietro che era salito il giorno prima con un altro pullmino e qualche pittoresco addetto al montaggio tende. Gli Edu preparano il materiale per i primi giochi, l'aria è bella fresca e passo tutta la mattina con Rino a pelare e tagliare frutta per la macedonia. Nell'unico momento in cui riesco a uscire dalla cucina, preparo la Pagoda installando il tavolo da ping-pong e le nuove racchette.

Mentre già avevo preso possesso di una tenda singola vicino al Batman (Crocefisso del campeggio) Sarti mi chiede se me la sento di mettermi in tenda con i più piccolini, perchè così si sentono più sicuri; ovviamente e con molto piacere accetto e prendo possesso del territorio liberandolo dalle brande in eccesso; staremo in 5 anzichè 7 stretti.

Arriva finalmente il Bus con i ragazzi e il centro del campeggio si riempie di bagagli in attesa di essere smistati nelle tende ma prima di tutto il pranzo.

Partiamo da un dato di fatto che si riverificherà per tutta la permanenza: la qualità dei pasti è stata "eccellente" in ogni occasione, così come la creatività e disponibilità delle mamme cuoche (Maria Grazia e Maria Grazia Mary) capitanate da Flavia. Si comincia già talmente bene che io e DonMa dobbiamo promettere di andare a correre la mattina presto per mantenere una forma simile a quella di partenza. Dal canto mio mi impongo di non fare mai il tris (il bis è quasi impossibile) e contenere al massimo pane e dolci (anche questo è difficilissimo). I tavoli sono stati divisi in modo che tutti i ragazzi potessero stare insieme, comportando l'esilio degli Edu al tavolo degli adulti. Si prende una posizione che manterremo per tutta la settimana con me, il DonMa e Rino in zona "vino rosso", le cuoche alla nostra destra e gli edu alla sinistra.

Dopo un pasto già eccellente, con tanto di caffè e ammazzacaffè salutiamo Pietro che torna a casa con il bus e gli Edu dispongono i ragazzi in cerchio per la cerimonia dello smistamento nelle 4 squadre; in perfetto stile cappello parlante di Harry Potter, ogni ragazzo deve pescare una tavoletta di cioccolata da uno scatolone dietro a un telo, le squadre sono: Galak, Kinder, Lindt e Milka.

Divertente vederli sperare di avere il compagno di giochi preferito o il potenziale "crack" per i giochi, quello che permette di vincere o partire già con un certo vantaggio.

Subito dopo c'è lo smistamento nelle tende contrassegnate da un foglio di carta con differenti prelibatezze di cioccolata e con sempre almeno un responsabile più grande.

La truppa della mia tenda sarà composta da Alessandro "tutankamon" Cantalupo, Stefano "fantantonio" Cassaro, Simone "moviola" Cardelli e Alessandro "cico" Ciconte (il personaggio rivelazione). Sono alla loro prima esperienza di campeggio e lo si noterà spesso.

Sistemazione bagagli, stesura sacchi a pelo sulle brandine ed è già ora di giocare, io sono mezzo distrutto dal sonno e approfitto per riposare 1/2h.

I ragazzi prendono possesso del campeggio e cominciano ad ambientarsi, verso le 18:00 c'è il tempo per la doccia e subito dopo la Messa. Io sono il chitarrista ufficiale, dopo 6 mesi di presenza costante in chiesa (comprese Comunioni e Cresime) e dopo aver finalmente fatto riparare la mia chitarra acustica con manico rotto.

Giusto il tempo di decidere i canti con DonMa, ricordando quelli che lo scorso anno andavano per la maggiore e scritturare Vane e Thuri come cantanti davanti alla mia panca chitarra.

Ovviamente la prima messa è come il via ufficiale alla settimana, crea il clima magico di unione, serve per dare le indicazioni su preghiere, turni, corvee, i doveri e gli orari del campeggio ed è molto coinvolgente.

Dopo messa spazio libero mentre la prima squadra si occupa di apparecchiare la tavola, tutti a giocare a pallone o ping-pong.

L'aria è frizzantina ma il cielo è rimasto sereno per tutto il giorno, ci dobbiamo acclimatare.

Cena eccellente, come sarà sempre, a tavola il DonMa ci comunica che gita faremo lunedì mattina e con Rino ci si organizza per i viaggi in pullmino. Caffè e prima distribuzione dei cellulari requisiti ai ragazzi. Questa cosa dei cellulari si rivelerà un successo perchè lo scorso anno il mio cellulare e quello del campeggio erano bollenti e sempre occupati dai genitori "ansiosi" di sapere come ci si trovava. Questa nuova iniziativa invece garantiva di spalmare il tempo ed evitare di far trovare la linea occupata da casa. Nonostante questo, l'impazienza dei genitori la prima sera è stata intensa a causa dei nostri ritardi dovuti all'ambientamento.

Nonostante le indicazioni decise di DonMa, dovevamo rincorrere ragazzi in maniche corte alle 21:00, dopocena alle prese con le telefonate. L'aria era decisamente freddina per noi che arrivavamo da Rho, anche più fredda dello scorso anno.

Cominciavo a temere per la notte e per il sonno al freddo. Io ero più che preparato dalla scorsa esperienza ma dovevano essere istruiti soprattutto quelli nuovi.

Serata di giochi, perfettamente organizzati dagli efficientissimi Edu e infine visione di qualche minuto del film "La fabbrica di cioccolato" per la parte "SOGNI" e prima camomilla calda.

Tempo di lavaggio denti e silenzio previsto per le 23:30.

La prima giornata andava a terminare con qualche piccolo colpo di scena per la preparazione dei sacchi a pelo. Alcuni, specialmente quello di Stefano nella mia tenda, non erano assolutamente adatti a luogo e temperatura. Un sacco a pelo estivo a libro, da mare con cerniera inesistente che avrebbe permesso il perfetto congelamento già alla prima notte!

Il mio primo compito, mentre gli Edu e il DonMa recitavano compieta, è stato di istruire tutte le tende su come prepararsi, avvolgendosi nella coperta rigorosamente dentro al sacco a pelo e usando dove possibile cappellini o pigiami pesanti, con aggiunta di eventuali pile. A chi mi sembrava "leggero" recuperavo coperte dalla tenda magazzino e li aiutavo ad avvolgersi in stile "salame". Nonostante le indicazioni, qualcuno pensando di fare il brillante si arrangiava come piaceva.

Ero sicuramente preoccupato per quelli più piccoli e ho concentrato la mia attenzione su di loro. Appena tutto mi sembrava in ordine, sono tornato nel tendone mensa per fare 4 chiacchiere con gli Edu. Ho lasciato i piccolini con la luce accesa e dopo pochi minuti li ho trovati BELLISSIMI e addormentati. Alessandro Canta ha cominciato a chiudersi a riccio nel suo sacco a pelo che gli ha poi fruttato il soprannome di Tutankamon, si vedeva solo il naso; Cico dormiva con il libro di Geronimo Stilton sulla pancia Stefano insalamato in una supercoperta (per sopperire al finto saccoapelo) e Simone con in testa un cappellino da sole.

Mi sono super abbigliato con calzettoni, cappellino di lana e coperta e prima di spegnere la torcia ho postato il resoconto della giornata su Facebook nella mia pagina, immaginando che prima o poi qualche genitore sarebbe passato a leggere.

Qui si potrebbe chiudere questa lunghissima giornata di inizio campeggio tranne che, alle 2:18 vengo svegliato da un Cico urlante e spaventato "ho mal di pancia!", mi sono preoccupato al volo di capirne il motivo e alla fine era solo pipì, doveva fare pipì. Avrei potuto accompagnarlo al bagno ma ho preferito che si prendesse il coraggio di farlo da solo mentre lo controllavo da lontano; il campeggio di notte è illuminato a giorno da un sacco di fari, il bagno pure, non esiste possibilità di perdersi e se poi lo curi da lontano penso possa bastare. Solo che Cico rientra in tenda poco dopo essere uscito dicendo che non ce la fa ad arrivare al bagno (forse aveva anche un po' di paura). Allora gli propongo di andare dietro alla tenda e farla lì e questo lo ha tranquillizzato. Appena rientrato in tenda e nel sacco a pelo, sentivo che batteva i denti dal freddo così l'ho ri-salamato e preparato per dormire. Io avevo un sonno bestia ma ...

Alle 4:29 vengo svegliato di nuovo da Cico che urla che gli fa male la pancia, comincio a preoccuparmi ma è ancora pipì; gli do il permesso di alzarsi e recarsi in bagno da solo e improvvisamente si alzano pure tutti gli altri, tutti per fare pipì !!!

Mannaggia ma questi piccolini che tenuta hanno? o sarà il freddo?

Così alle 4:30 della notte tutta la mia tenda è in piedi e considerata la novità, nel tragitto verso i bagni svegliano anche DonMa e il Rino :o)

Finalmente, dopo averli riavvolti (ri-salamati) nuovamente tutti, ci siamo addormentati.

E qui si conclude il racconto del primo giorno di campeggio 2011, con un sacco di emozioni e cose da ricordare di cui ho fatto un riassunto (AAAAAHHHHH) delle sole cose a cui ho partecipato ma chissà quante cose da dire soprattutto le ragazze che non smettevano mai di parlare prima del sonno.

La mia promessa di non farne un libro è già andata a farsi benedire :o)

Alla prossima giornata di campeggio, Manu













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