lunedì 28 marzo 2011

evento: photoshow 2011





Ieri a Milano era giornata di fiera in particolare a me interessava il Photoshow, dovevo andarci con i miei ragazzi.




invece alla fine Alessandra aveva un mal di denti fortissimo ed è restata a casaa studiare.

Ero stato a suonare a Messa con Giulio, cosa che mi piace molto perchè mi fa tornare giovane, mi fa sentire utile alla mia età e mi fa stare con mio nipote che cresce anche dal punto di vista musicale.

A fine Messa mi hanno detto che la Pina sembrava triste, forse è vero perchè vede poca gente nuova che viene a cantare, soprattutto giovani voci: dai facciamo uno sforzo!

Era anche la giornata delle prime Confessioni del corso 2 e in casa nostra da qualche giorno c'era fermento per preparare al meglio l'evento.

Quando sono uscito Samu è andato in oratorio con i suoi amici, Ale pure con le sue amiche, io da Muzza a comprare il pane, poi a pascolare Sasha, poi a stampare i biglietti di prevendita, a fare i panini e infine cercare delle pile da mettere nella macchina fotografica. Ecco la parte ricerca pile in casa mia è assurda! ne avrò comprate decine di pacchi, tutte ricaricabili e quando mi servono o non sui trovano o sono scariche: evitate i commenti, non le scarico di certo io.

Dop otutto questo daffare (volevo scriverlo da anni, chissà se è consentito dal dizionario) mi sento ure riprendere da Ale perchè è tardi. Vado con l'auto a prendermeli in oratorio e scopro che Ale non sta bene, si perderà la fiera, peccato.

Torno quindi a casa e prendo lo scooter visto che andiam osolo io e Samu.

In un attim osiamo in fiera ma ... no nvedo nemmeno un'auto nel parcheggio; poco male, penso che sarà all'altro ingresso e cominciamo a girare. Dopo qualche altro ingresso vuoto troviamo una buona anima che ci dice "E' alla fiera a Milano, non qui"

Mannaggia, potevo almeno informarmi guardando i biglietti!

Poco male, i oe Samu ce la prendiamo comoda e andiamo verso Milano, mi perdo nei meandri degli svincoli delal fiera e finisco sul Sempione in direzione Pero. Poi più avanti ritrovo la strada e finalmente incrociamo FieraMilanoCity dove c'era un bordello di gente. Se fossimo andati in auto sarebbe stato impossibile parcheggiare.

Giosco dell'essere in moto e cerco un parcheggio che si rivela anche questo una impresa; faccio sfoggio di grande abilità di guida (Vanni sarebbe orgoglioso di me) e infilo lo scooter in un buco tra una bici e una moto. Raccogliamo lo zaino e ci incamminiamo nel fiume di gente che va verso la fiera.

Ad ogni 10 passi ci viene incontro un qualcuno con volqntini per le prossime elezioni del sindaco di Milano. I primi li prendo poi comincio a dire che no nsiamo residenti e quindi è inutile che me ne diano. Dopo una serie infinita di rifiuti è Samu a parlare per me a una signora che subito ci bacchetta: "questo volantino è per un referendum nazionale, potete anche abitare a ..."

ma anvedi questa! anche se era la verità ormai avevamo messo su il disco ripetizione scuse :o)

Prendiamo il volantino e siamo ormai alla scala mobile che porta all'ingresso, veniamo accalappiati da un ragazzo che vorrebeb venderci a tutti i costi un libro, qualsiasi, cominciando da molto lontano e finendo con la frase "ma allora a voi non interessa la cultura?" Dopo aver gentilmente risposto per varie volte "non compro nulla" mi veniva voglia di fulminarlo e dirgli un bel "ma vaffff..." invece mi è uscito un altrettanto poco nobile "No grazie, sono per mantenere la mia ignoranza totale"

Arriviamo in cima alla scala dopo che ho spiegato a Samu cosa voleva veramente quel ragazzo e alal reception c'è una marea di gente, io sfoggio i miei biglietti prevendita e vado alal cassa accrediti, bello tronfio per aver evitato la fila.

La ragazza fa passare la pistola laser e poi dopo un paio di tentativi falliti mi dice "guardi che ha sbagliato fiera!"

Io rimango di sasso, come ho sbagliato fiera? ancora?

Lei candidamente mi dice "per il photoshow dovete andare là" e mi indica in alto verso il soffitto. Io e Samu ci giardiamo increduli, dove là??? E dopo un paio di ripetizioni capiamo che sta indicando un cartellino mignon che indica così: "Per il fotoshow toirnate in strada e andate a sinistra"

Se non fossi stato così confuso mi sarei rotolato dalle risate : tornate in strada e ... :D :D :D

Detto fatto, torniamo giù. il ragazzo dei libri non riprova a vendermi niente, ripassiamo tutti i volantinari dicendo "già preso" e arriviamo dove avevamo parcheggiato la moto. A un tizio in strada chiediamo informazioni e ci manda al di là dell'incrocio e ci dice di salire in alto.

Arriviamo a questo ingresso, ci son odelel scale rotatorie stile stadio per andare al 3° anello, io opto per l'ascensore. Saliamo co naltri ragazzi, tutti abbiamo i biglietti di prevendita, i bottoni indicano 4 pianio e nessun cartellino per indicare quale. Cominciamo dal 3° piano.

L'ascensore ci mette una vita, arriviamo, usciamo di corsa e sbuchiamo nel "nulla"

ci sono i parcheggi!

torniamo dentro digitiamo piano 2 e ci ritroviamo a piano terra!

Siamo in una situazione grottesca. torniamo dentro digitiamo 2 e l'ascensore forse impietosito si ferma di sua volontà al piano 1 dove troviamo finalmente l'ingresso.

Sfoggiamo i nostri ticket prevendita e finalmente ci infiliamo nel CAOS più totale.

Guardo l'ora: sono le 13:15 , bella lì.

Scale mobili per scendere nel traffico e il primo stand che visitiamo è di Nikon, immenso, pieno di gente, di macchine fotografiche, di modelle, di addetti. Abbiamo passato del tempo a cercare delle "bridge" e abbiamo scoperto le ultime novità. A me non serve una bridge, ho già una reflex digitale, bella; serve ad Ale che però non è venuta, così io e Samu raccogliamo tonnellate di depliant e informazioni.

Nello stand SONY, troviamo una pista di automobiline e 4 belle reflex ai lati con cui fare foto; in questo ambiente Samu impara a fotografare, a cambiare i tempi, a vedere gli scatti multipli e si diverte finalmente un casino.

visitiamo poi altri stand , proviamo dei supersuperZoom, vedo che Samu fa delle foto eccellenti, mi sa che è tempo che ci si dedichi pure lui.

Circa verso le 2 Samu mi dice "devo sedermi" e io non aspettavo altro, saliamo in cima, sul terrazzo e in una giornata non calda e non fredda ci facciamo i nostri panini, rimirando le meraviglie di alcune Bridge sui volantini Canon.

Il resto del tempo lo passiamo a vedere altre macchine e a tornare alla pista delle automobiline per concludere poi verso le 4 dato che avevo la partita di volley.

Il ritorno si rivela un lampo e in solil 15' siamo a casa.

Bella fiera, troppa gente, tante cose carine da vedere e il piacere di essersi divertiti, nonostante un inizio da incubo.

ciao, Manu





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domenica 27 marzo 2011

Propaganda: prima di ritorno 4-1



Iniziato il girone di ritorno con una prestazione da ricordare, in senso negativo; vinto ma che spettacolo inadeguato.



Certamente se ci basassimo solo sul risultato potremmo anche essere contenti, altra vittoria e manteniamo la imbattibilità casalinga.
Purtroppo però dopo aver visto l'ultimo allenamento di venerdì ci si sarebbe aspettati ben altro sa livello di gioco.

Sgombro il campo dai dubbi e dico che la prestazione peggiore è stata offerta dalle titolari, dalle nostre migliori.

Prendiamola come "ogni tanto ci può stare un calo"

Calo mentale, di concentrazione, perchè fisico non mi sembra onesto.

Avversarie non molto forti, avevamo vinto 5-0 in casa loro con una prestazione immensa di Elenina che oggi ahimè non riesce a riproporre. Capitana della partita, Ilaria O. detta Nanut, per lei una prestazione eccellente, forse l'unica che alla fine era sudata visto che le abbiamo fatto fare i km in campo.

La migliore in campo in assoluto è stata Martina, con salvataggi e recuperi al limite del possibile, con attenzione e anche tanti attacchi vincenti. per fortuna abbiamo sempre qualche risorsa che esce quando altre non sono in giornata.

Il 1° set è stato giocato bene, come sempre, poi c'è stato un tracollo assolutamente inaspettato. Nel 2° set abbiamo dato spazio alle nostre più piccole e siam orimasti sempre avanti, quel minimo da tenermi agitato. Siamo arrivati infine a farci superare in modo incredibile e a dover riportare in campo Chiara con licenza di sparare bordate.

Invece le palle più delicate sono capitate a Serena che infine sul 15-16 ha centrato in pieno viso una avversaria con una palla che sarebbe finita fuori nettamente e ci avrebbe visto perdere il set. Ho sprecato i time-out in successione per far capire che non potevamo permetterci di perdere punti per non pregiudicare il passaggi oalal seconda fase. Due battute vincenti di Serena ci hanno portato sul 2-0 tra lo stupore generale.

Pensavo che la fase spavento ci avrebbe svegliati e invece il 3° set è stato di completa sofferenza. Siamo rimasti sempre sotto per errori inqualificabili, con palle cadute abbondantemente nel nostro campo e giudicate fuori; con palle cadute tra più ragazze e non sto parlando di colpi difficili ma ultra facili. Niente da fare.

Nemmeno il rientro in campo di Chiara e un tentativo di recupero di 6 punti è stato sufficiente, Ci siamo fatti beffare da un bagher lungo a fondo campo, giudicato male per l'ennesima volta.

incredibile, abbiamo perso un set con avversarie che non avrebbero dovuto superare il 10 e che al'andata non avevano superato il 5.

Sconfortante.

Nonostante questo ieri non ho gridato mai, nemmeno una volta, era stata una decisione presa all'inizio, spero che non sia colpa mia questa debacle di attenzione; per la mia salute e quella delle ragazze sarà bene correre ai ripari e non aspettare che io torni a gridare :o)

I set successivi sono filati più o meno come gli altri con indecisioni ed errori ma con meno sofferenza.

Questo 4-1 invece che 5-0 ci costringerà a dover vincere in casa dele Amazzoni per evitare di essere tagliati fuori dal passaggio del turno.

Riusciremo anche a fare questo, domenica prossima in tarda serata ma solo se giocheremo come sappiamo fare.

ciao, Manu






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domenica 20 marzo 2011

Calcio U14: ultima partita




Dopo una settimana in cui non abbiamo volutamente commentato prestazioni extra-calcistiche si torna a giocare, bene e vittoriosi.



Io sono in palestra con le mie ragazze a giocare a pallavolo mentre spero di arrivare almeno per vedere l'ultimo tempo.

Invece appena arrivo sul campo mi trovo davanti Mago-G (arbitro) che fischia un fallo improbabile a nostro carico. Capisco dai commenti che non è la giornata migliore di Mago-G. La punizione non sortisce effetto e vengo a sapere che siamo nel 2° tempo e sotto di 1 goal.

La squadra preme, gioca con molta intensità, vedo un clima di grande partecipazione.

Non avendo assistito ai primi 2 tempi lascio il dovere di cronaca al MOSTRO inviato, pur sapendo che il 90% del tempo lo avrà passato a chiacchierare di altro e inveire a suo modo (allegro) con l'arbitro.

Mi limito ad osservare che nonostante si sia sotto, i ragazzi sono molto motivati.

In una azione di contropiede viene lanciato Samuel S. che si porta appiccicato addosso l'avversario, non si fa bloccare e insacca con un sinistro potentissimo: 1-1 e tripudio.

Non è finita e noi insistiamo a folate; in una di queste ci procuriamo una punizione dalla estrema sinistra, quasi come quella che ha fruttato la vittoria nell'ultima partita. Quasi tutti ricordano al bomber di tirare come domenica scorsa e il bomber non ci delude: palla altissima all'incrocio dei pali, irraggiungibile per il portiere avversario: 2-1

Se prima era un tripudio per Samuel qui c'è tutta la squadra che impazzisce, corse verso la rete a dedicare il goal a Teo che èancora infortunato, corse per il campo, pubblico in festa.

Ultimo tempo senza colpi di scena, con qualche ottima apertura in profondità di Samu (che mi dicono aver giocato benissimo i tempi che non ho visto), qualche occasione mangiata e soprattutto un temporale pazzesco, con vento e cielo nero. Visto il clima e vista la mia ultima prestazione in piscina, mi sento perfettamente. Nessuno invece era preparato a questo ed è iniziata la caccia agli ombrelli; se ne sono visti di tutti i colori, figure e dimensioni, la maggior parte residuata nei bagagliai delle auto, alcuni dai tempi dell'asilo dei figli.

Gigigno che facendo il guardaline non poteva tenere l'ombrello, indossava un completo stile Spongebob da cartone animato.

Mago-G trovava piacevole il clima e allungava il tempo tirando l'ora di andare in pizzeria.

La fine era salutata con una dimostrazione di gioia dei ragazzi che non avevo mai visto; gente che correva con la bandiera tricolore, perchè all'inizio (e me lo sono perso) c'è stato pure il canto dell'inno italiano, in occasione della settimana del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Una grandissima gioia, un grandissimo gruppo che ha mostrato a tutti quanto è unito.

Adesso pausa e poi si inizia il campionato primaverile.

Lascio a Vanni il piacere di commentare e colmare la lacuna dei primi 2 tempi.

Auguri a tutti i papà !!!

ciao, Manu



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sabato 19 marzo 2011

Propaganda: fine girone andata





Innanzitutto auguri a tutti i papà ! Per la palllavolo possiamo già fare un bilancio dopo il girone di andata: buone prestazioni, crescita e ottime sensazioni per il futuro.




Poco da dire sull'ultima partita del girone di andata contro S. Michele, perchè le avversarie erano oggetivamente piccole. A parte un paio del '98 le altre erano del 2000-2002. Caratura tecnica non eccellente, ranghi ridotti, noi abbastanza in forma, non c'è stata partita: 5-0

Alcune piccole cose positive da riscontrare:

1) la capitana è stata Elena A. del 2000
2) prestazione eccellente delal capitana
3) ottima prestazione anche di Isabella
4) si vede un movimento di squadra anche con in campo le nostre più piccole
5) abbastanza attenzione ad attaccare sempre

Più che dalla partita i riscontri positivi vengono dagli allenamenti, dalla qualità che sta aumentando e dal fatto che adesso si possono mettere in campo 2 squadre equilibrate e vedere sempre del gioco.

Ho passato una settimana intensa, alla partita ero molto stanco ma per fortuna è finita presto, non ricordo altri particolari divertenti o interessanti.

Il girone di andata si conclude con noi al 2° posto dietro alla GioIssa e con un minimo margine di vantaggio sulle Amazzoni. Proveremo a passare questa fase e infilarci nel tabellone provinciale.

ciao, Manu




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martedì 15 marzo 2011

apnea: ho esagerato





Ovvero come sono passato da una veloce vasca in apnea al lettino del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Rho, lasciando liquidi vari in autostrada e non solo: adesso sto meglio.


Quanto mi è successo risale alla sera di lunedì per concludersi nella mattinata di martedì, lettura lunghissima per cuori forti.

Tranquilli, se sto scrivendo, significa che adesso sto meglio.

Sto scrivendo che è già mercoledì, potrei anche esprimere tutta la mia gioia per la partita dell'Inter di ieri sera, gioia incontenibile ma una cosa per volta; si vede che è un periodo di forti emozioni.

Il lunedì sera, da qualche settimana, è dedicato alla mia passione per la apnea, passione che ho fin da piccolo, che ho sviluppato come le persone normali, scendendo a pochi metri di profondità in mare; pochi significa giusto il gusto di rovesciarsi e toccare il fondo, dove più o meno è alto come la propria altezza; insomma una cosa seplice.

Nel tempo ho conosciuto tanta gente e il sito di vIDEOMAKERS.net ha contribuito ad allargare e incrementare le mie conoscenze. Uno dei personaggi che ho avuto il piacere di conoscere è Gaspare Battaglia per noi del forum Asparo, per molti semplicemente un idraulico (brafissimo), per altri un istruttore di apnea, per chi ha tempo di informarsi un campione del mondo con un palmares di record del mondo di apnea da riempire un libro.

Scuola apneistica di Busto Arsizio, gruppo storico italiano comprendente il più famoso e telegenico Umberto Pellizzari. Tante imprese della nazionale italoiana sono state raggiunte da loro in varie competizioni. Gaspare è capacae di stare sott'acqua per oltre 7', di percorrere varie vasche e scendere in profondità negli abissi; come faccia a immergersi per 60 metri nel lago Maggiore, al buoi, solo per allenarsi, mi sfugge; Gaspare però è prima di tutto un amico. Lunedì sera ha utilizzato entrambe le sue funzini (istruttore e amico) contribuendo al fatto che adesso sia qui nel mio letto (con il portatile di mia figlia) a poterlo raccontare. Grazie vecchio amico!

La mia giornata di lunedì si svolge con frenetica attività lavorativa, uscita tardi per accumulare minuti per l'orario flessible, passaggio a Vighignolo a trovare papà e mamma, se c'è tempo un passaggio veloce in palestra per sbirciare gli allenamenti di Andrea con le ragazzine formidabili del Vighignolo volley e quindi ritorno a casa per mangiare un frutto prima di andare in piscina; tutto con

il mio fidato scooter.

Un frutto perchè non riuscirei a digerire una cena prima delle 21:30, orario in cui entro in acqua.

Questo lunedì ho avuto qualche difficoltà prima di uscire perchè non trovavo più il boccaglio, smontando la sacca, Sasha era spaventata dalle mie pinne gialle extralunghe e ci correva intorno abbaiando; mi sono messo a giocare con lei e le pinne e quando ho rimesso a posto le cose non mi sono accorto di aver dimenticato la maschera sul tavolo. Solito percorso autostradale fino a Castellanza, passaggio vicino al palazzetto del VillaCortese con sempre il desiderio di fermarmi a sbiciare anche i loro allenamenti e arrivo alla ricerca disperata di un parcheggio.

Monetina da 2 Euro per gestire l'armadietto, fatica inverosimile ad indossare una muta presa quando pesavo 15 kg in meno e finalmente ingresso a bordo vasca.
La prima sorpresa è stata di non trovare la maschera, chiamare casa per sentire Samu che mi diceva sorridendo: "Sì papi la vedo, è in cuccia con Sasha!"

Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

ma era uno scherzo :O)

Potevo tornare a casa? impossibile, ho cercato una maschera in prestito e con quelal ho cominciato la statica, già, perchè la prima parte della serata si svolge nella piscinetta piccola, quella dei bambini per capirci, dove a gruppi,
sotto controllo reciproco, ci si cimenta con la apnea statica. E' quella pratica in cui si sta a faccia in giù nell'acqua, rilassati,
senza respirare. Il senso dovrebbe essere quello di raggiungere un relax, a volte invece diventa un conteggio dei secondi per vedere se
si lima il proprio record; Gaspare lo sa e si incavola sempre, perchè la prima regola della statica, non competitiva, è il benessere.

Potrei dirvi cosa succede tecnicamente al nostro organismo mentre tratteniamo il respiro, come l'incremento della CO2 faccia partire contrazioni involontarie che portano a respirare,
contrazioni che si possono annullare o saltare ma fino a un certo punto, critico. Io non arrivo mai a saltare queste contrazioni e
quando arrivano esco. Il mio personale di statica, raggiunto dopo 3 mesi di corso 3 anni fa è di 2'50", essendo partito da meno di 30".

E' una sensazione strana, stare con la testa in acqua; penseresti che ci puoi staRE QUAnto vuoi ma scopri che sei una pippa.
La prima volta ero deluso, poi ho imparato a respirare in diaframatico, poi ho imparato a rilassarmi e spendere meno ossigeno e tutto viene di conseguenza.
Due settimane fa, quando ho ripreso dopo 3 anni, il primo assaggio di statica arrivava scarsamente a 45" poi mi prendeva il panico.

Lunedì avevo moltissima voglia di fare almeno statica perchè mi rilassa; avevo avuto un week-end di intense emozioni, anche qualche arrabbiatura nei confronti di alcune persone che una volta stimavo e adesso mi provocano solo rabbia e nervoso;
con la statica arrivavo comodamente a 1'30" con l'ultima serie a 1'50", un miglioramento da allenamento.
La fase 2 consiste nell'entrare nella piscina grande per fare vasche di pinneggiata, prima in superficie e poi sotto; questa volta non
c'era Ilaria. la istruttrice assistente di Gaspare, che settimana scorsa mi aveva fatto riprendere in modo morbido. Mi sono attaccato a quelli che
uscivano da 3 mesi di corso e quindi molto allenati. Avrei dovuto immaginarlo ma ero preso dal non fare brutte figure.

Dopo qualche vasca di riscaldamento, siamo partiti con una specie di loop, eravamo in 8 e Ste ci ha messi in sequenza secodno le nostre presunte velocità;
io mi sono trovato sesto appena davanti alle ragazze; quando è stato il mio turno ero quasi deciso a non deludere e sono partito forte; a meno
di metà vasca avevo già raggiunto quello davanti e superato passandogli sopra; mentre facevo questo mi sono anche spaventato e ho perso la cintura con i piombi, un odei piombi è finito in testa
al compagno che mi precedeva, ridicolissima figura di m... !
mi sono dovuto fermare alla ricerca del piombo che invece è stato raccolto da un altro compagno. Mi sono così trovato ariparare la cintura e ho perso il giro del loop e anche la tranquillità del respiro.

Quando mi sono riagganciato ero sempre più agitato, pronto a nuove figure di plastica; il coach mi ha spostato in coda dopo le ragazze, la cosa mi ha quasi frustrato e ho ripreso ad andare forte, troppo forte;
dopo una vasca che ho tirato tanto da finire l'aria prima della metà, sono uscito e umilmente ho comunicato che non ce la facevo a tenere quel ritmo;
ovviamente nessuno mi spingeva e venivo inviktato a sare nelal corsia a fianco dove potevo nuotare in tranquillità, mentre accettavoe mi spostavo mi è partito un fortissimo mal di testa, atroce.
Mi sono bloccato e subito un compagno si è accorto e ha chiesto soccorso; ero presente, lucido ma dolorante alla testa. Mi hanno aiutato a uscire dall'acqua e Gaspare, che sta seguendo i rambo del 3^ livello, è accorso a controllare.
Mi ha fatto sdraiare, gambe alte, mi ha fatto riprendere con calma ma il mal di testa rimaneva. Dicevano tutti che tirando troppo avevo aumentato il livello di CO2 e il mkio organismo non era ancora allenato a gestirlo.

io stavo male.

Altra cosa difficile da gestire in queste situazini è il panico; pensavo ad Anna che era a letto con mal di denti e non volevo che dovesse alzarsi per venirmi a prendere, perciò cercavo di rilassarmi;
più cercavo e meno ci riuscivo.
Dopo qualche minuto sono passato alla posizione seduto su sedia, sempre con Gaspare che passava a controllarmi; poi piano piano ho provato ad alzarmi e sebbene ci riuscissi, mi faceva male la testa.

Quando tutti hanno concluso le attività li ho seguiti per la doccia, dove ho scoperto di essere al limite di una nuova figura di m... : avevo lasciato sul tavolo maschera e intimo di ricambio!

Ormai era la sera delle figure, sono riuscito a fare la doccia sempre con lo sguardo vigile di Gaspare, mi sono vestito e a quel punto qualcuno mi ha dato dello zucchero
perchè sembrava anche un calo di energie.

Pensavo che l'aria fresca mia vrebbe fatto bene ma non lo ha fatto abbastanza.

Stavo effettivamente male.

Gaspare si è proposto di accompagnarmi a casa ma non volevo lasciare l'auto di Anna a Busto, perciò ho proposto che mi seguisse fino alla autostrada. All'ingresso ho salutato e ringraziato Gaspare che però non voleva mollarmi, mi ha detto "vai piano e io ti sto dietro non preoccuparti"

Io ero già abastanza preoccupato, ho cercato di rilassarmi e di convincerlo a tornare a casa sua ma non ci sono riuscio, per fortuna.

Pochi metri dopo l'ingresso gli ho telefonato per farlo uscire almeno a Legnano ma non c'è stato verso, voleva seguirmi, un giorno mi dirà il motivo ma lo immagino.

Giusto il tempo di accusare il suo rifiuto, attaccare il telefono e mi è salita una nausea da auto impossibile, ho dovuto accostare e scendere a prendere aria, Gaspare era già li accanto a me.

Devo dire che io non so per niente vomotare, sono impedito, ne ho quasi paura. Anni fa a Dugi Otok in Yougoslavia, con Anna, Paolo, Gigi , Monica e altri, avevo esagerato con una cena di calamaretti fritti e la nausea non mi portava a vomitare al punto che Paolo mi fece una iniezione di Plasil.

Io incapace di vomitare ero in autostrada a mezzanotte, con Gaspare e niente Plasil.

Nn so come, il mio organismo ha deciso per me e ho vomitato. Ho provato panico, non lo avevo mai fatto. Dicono che dopo aver vomiotato stai meglio ma io non stavo vomitando per indigestione, probabilmente era il mal di testa.
Cominciavo a preocuparmi di più.

A quel pòunto mi è partito il desiderio di lasciare altro in autostrada e solo la presenza di una tonnellata di carta sul furgone da idraulico di Gaspare mi ha permesso di farlo.

Se passate a 200 m. dallo svincolo di Legnano in direzione Milano, chiudete i finestrini, non so cosa ho lasciato per terra.

Adesso oltre al panico, al mal di testa, mi saliva la vergogna di stare così conciato in presenza di un amico. Ma lui era là a rincuorarmi.

Siamo ripartiti perchè ho rifiutato che lasciasse lì il furgone.

Dopo pochi metri sno tornato normale a parte il mal di testa e ho ripreso a trotterellare intorno ai 90 Km/h, uscendo tranquillo a Lainate. Appena dopo l'uscita altra nausea, ci siam fermati sul ciglio a respirare.

Mancavano ormai pochi Km a casa e ho tenuto duro; quando siamo arrivati non stavo in piedi, avevo finioto le energie, Gaspare mi ha accompagnato in casa dove ho dovuto svegliare Anna.

Sasha abbaiava a Gaspare, Anna preoccupata, io sfinito mi sono sdraiato sul divano. Mi hanno fatto mangiare al volo dello zucchero e poca acqua, il mal di testa era lì ma stavo meglio.

Ero però confuso e agitatissimo, adesso ero in quelle condizioni con Ana, Gaspare e Sasha che cercava di leccarmi tra un abbaiate e l'altra.

Non volevo si svegliassero anche i ragazzi.

Mentre riprendevo forze mi è salita la nausea e ho dovuto rivomitare, ho pensato che stavo per morire, vomitavo in apnea, incontrollato, anche solo ricordarlo mi mette agitazione, meno male che qui a letto Sasha mi coccola ancora.

Hanno cercato di convincermi ad andare in Ospedale; io che oltre al vomito temo a dismisura gli aghi, cercavo di rifiutare ma all'ennesimo scarico di corpo e di vomito ho deciso che era mio dovere, dopo aver almeno cambiato l'intimo e aver indossato una tuta Giosport.

Ormai avevo lo stomaco vuoto ma ancora mentre scendevamo la rampa del Pronto Soccorso i muscoli addominali (flaccidi naturalmente) mi portavano a rivomitare in un sacchetto.

Da dove sia sbucato Gaspare con una sedia a rotelle non lo so!

Alla reception la ragazza prendeva i miei dati ed era affascinata dal conoscere un campione del mondo di apnea, sono sempre io che lo metto in difficoltà presentandolo così :o)

Si sono impietositi del mio dolore alla testa e mi hanno concesso una stanzetta con un lettino. Sono rimasto lì fino alle 2:15 quando mi hanno traslocato in altra
stanza in attesa del medico; la visita è iniziata alle 2:55 quando il mal di testa ormai mi spazzava via. MI hanno fatto subito un paio di buchi, uno per braccio dove hanno attaccato un rubinetto.

Da quel rubinetto entravano prima medicine antidolorifiche, antivomito e poi un bel 500cc di soluzione per reintegrarmi i liquidi.

Il mal di testa sembrava placarsi, ho convinto Anna ad andare a acasa tanto i 500cc scendevano lentamente.

Mi hanno fatto cardiogramma, lastre, pressione e altri prelievi, un check-up completo, sempre tutti molto gentili e tempestivi. Avevo 180/120 e mi hanno dato pastiglie per abbassarla.

Conosco un sacco di medici all'Ospedale di Rho ma nessuno in quel frangente.

Verso le 4:30 mi hanno spento la luce per farmi riposare un po'.

Mi hanno sveglato alle 6:3 per altri controlli alla pressione e quando è tornata normale mi hanno congedato con un plico di informazioni raccolte da far vedere al mio medico.

Come diceva Anna la sera prima, avrei potuto sorridere di tutto questo anche se ancora oggi faccio fatica e il mal di testa è in agguato.

Come esco da questa avventura? sicuramente a pezzi nel fisico; confortato dalla presenza di gente che si è dedicata a me per curarmi; felice di avere una moglie deliziosa e premurosa al mio fianco; contento
per l'amicizia di GAspare. Non so quando riprenderò ad allenarmi o a giocare a tennis, probabilmente già venerdì sarò in ufficio.

Felice per l'impresa titanica dell'Inter e ancora stanco, molto stanco.

Grazie inoltre al portatile di Ale che nonostante qualche virus sbarazzino che ogni 100 caratteri mi sposta il cursore di qualche riga obbligandomi a recuperare pezzi di articolo mi permette di scrivere dal letto.

Grazie alla fedelissima Sasha che mi coccola qui di fianco, a Samu che mi ha tenuto compagnia nel veder i ragazzi a Monaco, a Marco in ufficio che mi tiene aggiornato e a Tiziano e Paolo per gli SMS di vittoria per l'Inter.

Finisco di scrivere che è mercoledì mattina inoltrata ma ho messo la data di martedì per ricordarmi il giorno dell'incubo.

Se qualcuno si fosse chiesto quanto scendo ora in profondità al mare, ammesso che abbia un senso, si tratta di poco più di 6 metri, ancora una cosa da pipponi ma so che migliorerò anche questo, quando mi verrà voglia di rimettere la testa sott'acqua

ciao, Manu





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domenica 13 marzo 2011

Propaganda: emozioni





Quarta giornata del campionato primaverile Propaganda PGS, facciamo visita all'OSAF ma soprattutto abbiamo da vedere la serie A1 di volley: quante emozioni


Questa partita di campionato ha vissuto una preparazione particolare, durata tutta la settimana con contatti frenetici tra me, la responsabile del Villacortese volley e Marco, mia spalla nella organizzazione dell'evento.

Biglietti prenotati, buste da ritirare, posti da occupare per tempo e in mezzo una partita di campionato da disputare.


Partiamo dal campionato Propaganda PGS, a casa dell'OSAF.

Alle convocate si aggiunge Carla che viene spesso a edere le partite e stavolta non ha nessuna che le chiede la maglia. Ritrovo a singhizzo perchè qualcuno si presenta direttamente alla tensostruttura. Le avversarie sono piccolissime.

La prima emozione me la concede la mamma di Elena A. dicendomi che il BBilan ha pareggiato in casa con il Bari, rendendo vano (per fortuna) il pareggio della mia squadra in quel di Brescia la sera di venerdì.

Vado appena posso a sbirciare il referto e però, c'è sempre un però. La più giovane della loro squadra (tutte del 2000) è più grande delle nostre 3 piccoline: Elena, Elenina e Isabella. Concludo subito che le nostre piccole possono vantare più tecnica e sicurezza di tutte le avversarie.

Il risultato si capisce da subito che non sarà in bilico, salvo qualche momento di follia collettiva che però non riesco a immaginare.

Le nostre migliori si capisce invece che giocherano poco, giusto il tempo di garantire stabilità alla squadra. Il 1^ set finisce velocemente senza che forziamo attacchi o battute. Mi piace che in campo tutte si muovano come un organismo solo, bravissima Martina che continua il suo stato di forma positivo e Ilaria e Serena che tengono ordine.

Nel 2^ set per un errore di formazione partiamo con Alice B. in battuta e dopo poco siamo già 12-0 nonostante cerchi di farla battere sempre più piano per garantirci almeno un ritorno della palla e quindi di poter provare a giocare.

Non va! Alice oggi non vuole nemmeno saperne di sbagliare e quando glielo chiedo, spara un missile che centra in pieno l'ultima avversaria in campo. Sono costretto a cambiare Alice con Carla. Vinciamo facile.

Nel 3^ set ripropongo qualcuna del 2^ che non ha toccato palla, rimane in campo stabilmente Elena A. che davvero oggi giocherà benissimo, senza paura e sbavature.

Qualche indecisione con palle che cadono lente tra 3 delle nostre ma nche questo set finisce in fretta, con Isa che non ripete la prestazione a invasioni, della settimana prima.

La partita scorre veloce, perciò tagliamo qui la cronaca; da dire solo che è stata una partita tranquilla, giocata benissimo da tutte, qualche indecisione e soprattutto da ricordare che Miriam cammina a braccia bloccate in posizione di bagher, anche quando siamo fuori dalla palestra: abbiamo creato un mostro!

Altre cose da ricordare: Marco fa la spola tra un set e l'altro per rticordarmi che deve andare al palazzetto, chce si sono aggiunti Aicha (finalmente) e il nonno + Davide (fratello di Serena) e Roby, forse costretto dal fatto che sono riuscito a convincere una rocciosa Cinzia a mollarci Chiara per la A1.

Bravissime soprattutto le più piccole e quelle che giocano meno, hanno saputo gestire paura ed emopzioni, anche quando capitava di sbagliare.

E io? Ho urlato? credo di sì, poco e sottovoce perchè sono sempre alla ricerca della perfezione anche quando facciamo punto.


Finisce la partita e ci precipitiamo al palazzetto, restiamo bloccati paurosamente da Natalia, appena fuori dalal corsia del Telepass. Niente! non si schioda da lì nemmeno quando ripetutamente cercano di salire sul nostro tetto. Sembra che dobbiamo aspettare Marcello che non ha il telepass e si becca la coda al casello di Lainate.

Fuori piove a dirotto.

Arriviamo e i parcheggi son oesauriti, Marco ci chiama per dirci che lui, Davide e il nonno di Aicha hanno bloccato 30 posti con adesivi e biliettini Giosport.

Una organizzazione perfetta!

Entriamo e nonostante siamo in curva, si vede benissimo, il campo è vicino, poi scopriremo che sono vicini anche gli ultrà di Villa, troppo vicini. Le nonne sono contente, le ragazze sono al bar in cerca di una pizza e i papà a quella di un caffè: tra noi e la squadra di calcio '98 cambia poco alla fine!

Ci vediamo il riscaldamento delle atlete, altissime e anche bellissime. Ci sono varie nazionali in entrambe le squadre.

Quando inizia il riscaldamento dei 10' partono di quei botti da paura (per forza, non c'è il muro). Io e il nonno di Aicha apprezziamo il riscaldamento dei liberi, specialmente quello della Cardullo (nazionale italiana), precisissime nonostante le botte degli allenatori: delle macchine.

Finisce il riscaldamento e lo speaker ci invita a salire in piedi perchè è la settimana della unità d'Italia in occasione dei 150 anni: ci sarà l'inno di Mameli.

Prima emozione.

Un piccolo palazzetto gremito di gente che insieme canta l'inno: che bello!


Lo speaker saluta tra il pubblico una società di ragazze giovanissime, la Giosport Rho . HEY SIAMO NOI !!!! Emozione numero 2!

Presentazione delle squadre, batte Villa e la palla cade senza che nessuno la tocchi, ci guardiamo per chiederci che succede, mentre l'arbitro fischia il minuto di raccoglimento per le vittime della tragedia del Giappone. Improvvisamente un catino ribollente di tamburi suoni e canti si zittisce, un silenzio impressionante, un silenzio "assordante"; si sente quello che respira dalla parte opposta del palazzetto.

Che tensione ed emozione numero 3.

Finito il tempo per una preghiera silenziosa e la partita ricomincia da capo ed è subito spettacolo!

Stanno giocando la 2 (Novara) e 3^ (Villacortese) in classsifica e si capisce perchè. Mi dispiace per chi non è potuto venire, anche solo per le ragazze.

La partita vive di momenti altalenanti combattuti punto a punto. Poco prima che finisca il set, vedo arrivare in tribuna un mio collega (Tizi) con figlia che gioca ala Pallavolo Rho U14. Si posiziona tra i VIP poco sotto alla Piccinini, ospite e spettatrice d iriguardo. Il primo set lo vince Villa ai vantaggi.

Le orecchie fanno male dall'incessante cantare degli ultras e il caldo sta diventando esagerato. Le nostre ragazze sono disinvolte e girano per il palazzetto con la divisa da gara. vengo fermato da una responsabile dei camp estivi del Villa che mi molla un pacco di volantini.

Il 2^ set vede Villa proprio sotto di noi, mi piace controllare gli schemi, vedere i movimenti e sognare quando noi giocheremo così; naturalmente vi anticipo che non colpiremo la palla con quella violenza, per quello ci vorranno pesi e tempo, tanto tempo.

Anche il 2^ set è di Villa con meno difficoltà.

Inizia il 3^ set e c'è un black-out delle ragazze di casa che si ritrovano per la prima volta a inseguire ma troppo. Cambi a raffica per far riposare, quando è certo che recuperare è impossibile. Purtroppo la Aguero staziona nell'area-cambi con una borsa del ghiaccio sul ginocchio e le possibilità di vederla giocare scompaiono.

Il set finisce incredibilmente tanti a pochi per Novara che guadagna fiducia.

Il caldo è ormai torrido, il clima anche, i supporter hanno ancora voce , ma come fanno?

Il 4^ set è spettacolare sia per gl iavvicendamenti di punteggio con set point e match point svaniti ma soprattutto per gli scambi lunghissimi in cui tutti schiacciano, tutti difendono e tutti riattaccano.

I liberi sembrano vestiti da Superman.

I servizi sono delle bombe, specialmente la mancina di Novara tira delle castagne da paura e spesso fa punto. Ormai vicino a me, il nonno di Aicha, Marco e Salvatore sono così tecnici che mi spiegano il gioco! Marco (Elenina) dietro di me, è rimasto umano.

La partita finisce in un crescendo di emozioni con la vittoria finale di Vilal che scavalca Novara in classifica.

Tutti smammano via ma io suggerisco alle ragazze di scendere per gli autografi. Preparo un varco davanti alla Cardullo, le aspetto ma non viene nessuno. Vado a cercarle e scopro che si sono infilate nella zona privata antistante gli spogliatoi; escono con foglietti pieni di autografi ma non sono sazie. Torniamo alal caccia della Cardullo per fare una foto; la raggiungiamo e mentre preparo l'iPhone, le nostre timidone se la fanno scivolare sotto gli occhi senza dirle nulla!

SAlvatore mi dice che ha incrociato la Picci! Mannaggia, me la sono persa! Ricordo che quando la mia ex-squadra aveva l'età delle nostre le avevo scritto una email e lei, anche allora schiacciatrice titolare della nazionale, mi aveva risposto con i suoi saluti particolari a ognuna delle ragazze. Me la sono persa! Oltretutto, le ragazze della pallavolo di serie A1 sono anche bellissime ! Salvatore poi confermerà :o)

Torniamo verso gli spalti dove i genitori che attendono le nostre ragazze cercanod i impietosire una addetta per farle entrare negli spogliatoi, :D :D :D senza pudore !!!

La più accanita in queste richieste è la Simona (Nanut) che non molla l'osso fin oalla fine: inutilmente.

Usciamo dal palazzetto, ritroviamo la pioggia, alcuni di noi andranno in pizzeria a concludere la serata, io sono stanchissimo.

Esco camminando a fianco di due stangone di Novara, giocatrici che tiravano delle mine. Questo sport è incredibile: siamo ai massimi livelli di pallavolo italiana a squadre e le atlete escono con la borsa in mezzo al pubblico! Pazzesco!

Che dire? una giornata di intensissime emozioni, molto bella, da ripetere assolutamente!

Grazie per la partecipazione, grazie a chi si è dato da fare per renderla comoda e unica.

seguiranno foto di Salvatore, che per tutto l'incontro ha sbavato sul teleobiettivo immenso di un cronista di Novara.

ciao, Manu







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sabato 12 marzo 2011

Calcio U14: commento difficile




Siamo tornati alla vittoria e dove? In trasferta, a casa della squadra che all'andata aveva segnato la nostra svolta in negativo. Il commento risulta però difficile per il burrascoso fine partita. Risultato 1-0 per noi.


Ci sono momenti in cui un cronista deve fare il cronista, io non sono un cronista e i miei racconti sono terribilmente pregni della mia umanità. Mio figlio Samu, nei mie racconti, rischierà sempre di essere dipinto come il migliore del mondo, il più attivo e vivace della squadra, uno insostituibile, uno determinante.

"I figli so piezz 'e core"

Poi la partita, mediamente, la vedete tutti e quindi io servo solo per fare memoria, dare qualche informazione in modalità divertente, prendere in giro e prenderci in giro, nel pieno rispetto della dignità di ogni persona coinvolta. Sapessi che un mio commento a mo' di sberleffo, ferisce chiunque, chiederei scusa ed eviterei per i secoli a venire.

Detto questo, cerchiamo di metterci in testa il cappello del cronista imparziale (FORZA RAGAZZI !!!!) e andiam oa raccontare.

La partita della svolta all'andata fu questa : Non pervenuto

una partita orribile.

Come all'andata ci presentiamo con i cerotti, a causa di malesseri intestinali, influenze e infortuni. Teo può segnare questa avversaria tra le non incontrate (mancava anche all'andata).

Io ci arrivo con Samu reduce (di nuovo) da malesssere di stagione, dopo aver saltato anche la partita scorsa. Tra gli assenti dell'ultima ora, bestia, Teo, Oma, Samuele Rijillo, Christian (secondo portiere) + e tanti altri. Partiamo in 15, si ripropone l'equipaggio sull'auto di Vanni (Samu, Ema, Pietro tupigno).

Sono passati mesi da quando Vanni ci fece un corso di guida spericolata-controllata per recuperare uno svincolo dimenticato. Stavolta il corso di guida è sull'uso del pilota automatico e le potenzialità immense di questa scatoletta utilitaria con un cuore tetesko.
Interessante l'utilizzo manuale e l'impostazione della velocità automatica che l'auto rispetta sia se rallentiamo che se acceleriamo. Utilissimo per percorsi lunghi, qui invece impostato sui canonici 70 Km/h imposti dai nuovi limiti sulla tangenziale, rischiamo di addormentarci mentre auto e camion ci passano sopra. Rispettano il limite solo quelli dietro di noi.

Non ci addormentiamo perchè Vanni è un campionario infinito di argomenti divertenti. Finiamo nel mio campo preferito, quello dei video, dei programmi per fare video e così via.

A pochi metri dall'uscita della tangenziale, se non sveglio Vanni finisce che dobbiamo fare una ripetizione del corso guida-sicura-spericolata-controllata. Nel tragitto di uscita mi segnala qualche cosa divertente da memorizzare e scrivere, me la sono dimenticata, riguardava quasi sicuramente Giuseppe.

Arriviamo a un campo con scritta Calcio Femminile; gli altri sono 200 m più in là per un'altra entrata in cui però io e Dario verifichiamo che si paga e che non sono previste partite della nostra categoria. Mentre entriamo sta per iniziare il secondo tempo di un'altra partita, siamo arrivati troppo presto.

Cosa si fa in questi casi? Pausa caffè, che per fortuna è inside al centro sportivo. Oggi niente scarpinata alla ricerca del caffè perduto.

Mi offro volontario per il pagamento caffè e dato il prosieguo della narrazione, dalla prossima volta vado a scrocco che non voglio portare sfiga!

Tot caffè più un decaffeinato per il MOSTRO, i nostri discorsi si spostano su una caratteristica particolare dell'arredamento di Pietro papà di Riccardo. Scopriamo che in casa ha la possibilità di ospitarci per un gioco che a noi maschi piace tanto: sparare.

Cominciano le risate a raffica. (che finezza ccronistica: sparare-raffica)

Pietro mi descrive che il suo hobby adesso è uno sport e mentre proseguiamo nelle spiegazioni, il commissario alias MOSTRO ci informa che nel caso venisse solo visto da qualche pattuglia, prima di potersi spiegare avrebbe già preso qualche razione di botte per diciamo "procurato allarme"

Pietro è informatissimo di norme e regolamenti, siamo noi che "cattivissimi" ci ridiamo sopra ipotizzando lui o Ricky che estrae il "giocattolo" alla Esselunga dicendo "Oppps" scatenando il panico e lo sdraiamento (che schifo di termine ma sono pigro) collettivo.

Tra una risata e un'altra (tipo quando Pietro mi descrive come funzionano i raduni Soft Air) arriva il momento di andare sugli spalti.

L'arbitro per la prima volta sembra una persona in perfetta forma, che corre bene, ben abbigliata ma come spesso accade, Giorgio mi ricorda che "se arbitra queste partite ci sarà un motivo".

Non è ancora pervenuto il GUFO e quando si sparge la voce che sia in zona, invece di estrarre amuleti, ognuno si prepara con mezzi di fortuna, bastoni, chiavi, guanti con pugno di ferro incorporato. Pietro si rammarica di aver dimenticato a casa l'arsenale.

Arriva anche Nicky con Teo in stampelle. Teo sale i gradoni e si posiziona in piedi davanti a noi, che siamo seduti; la cosa dura finchè Giorgio, che si rivela il più sarcastico del gruppo, gli fa notare che è infortunato a una caviglia non alle chiappe!

Risate.

La partita ha inizio, giochiamo con 3 punte Samu, Lorenzo e Simoncino. Il bomber dirottato a centrocampo in copertura dell'unico avversario pericoloso. Dietro al centro della difesa un roccioso Filippo che sfodera una prestazione immensa per anticipi, recuperi e spazzamenti vari.

Detta così sembra che soffriamo, invece costruiamo occasioni da goal a valanghe. le prime 3, colossali, se le mangia, anzi divora, Lorenzo che arriva a tu per tu con un piccolissimo e statico portiere ma lo scavalca di qualche centinaio di metri, centrando più volte la tangenziale e stimolando qualche battuta del tipo "non giochiamo a Rugby"; non so dire se sia stato Giorgio o il MOSTRO ma anche Luca (Simncino's papi) se la cava bene.
Stimolato dalla parola RUGBY si sveglia Ema che comincia a menare a destra e manca, ogni tanto prende la palla ma ormai è tanto abituato a menare che il controllo è inesistente. Ci perdiamo così buona parte di possibili contropiedi.

Alla voce goal mangiati si posizionano poi anche Simoncino, che si allarga troppo e tergiversa, il bomber che avendo capito della difficoltà del portiere, ormai calcia al buio a caso da tutte le posizioni, spogliatoi e isole comprese.

Il risultato staziona sullo 0-0, loro si rivelano pericolosi solo per qualche tiro sporadico dalla tangenziale, qualche incursione sulla loro destra dove Ricky non può prendere mai uno alto il doppio di lui e soprattutto con una traversa colpita con una fucilata di testa su cross dalla sinistra, dove Scu e Kesar si confondono tra ruoli, stop, controlli e posizioni.

Stesso copione per il 2^ tempo dove entra in campo Pietro Tupigno in riproponimento della versione moto-perpetuo al rallentatore al posto di Scu, che era non pervenuto nel 1^ tempo.

Dalla panchina si alza Samuel Serra, Teo lo incita, sembra vada a scaldarsi nel campetto attiguo invece prende la via degli spogliatoi: delusione tra il pubblico.

Altre ghiotte occasioni, Lorenzo sembra aver abbassato il mirino ma in porta adesso loro hanno messo uno più alto e continuiamo a non passare.

Altre occasioni da Simoncino e da Pietro tupigno, i contropiedi potremmo gestirli meglio aprendo sulle ali o crossando a tempo con gli attaccanti. Corriamo sempre troppo pur rischiando pochissimo.

Il bomber continua a evitare le zone calde.

Nel 3^ tempo rientra Scu per Simoncino, la nostra panchina si alza per scaldarsi, ci facciamo l'idea che potremmo segnare quando vogliamo ma non ci riusciamo mai.

La prima metà dell'ultimo tempo la sprechiamo a non tirare nonostante il portiere piccolo, la seconda la spendiamo a tirare da tutte le parti nonostante il portiere grande: c'è qualcosa che non va.

Accumuliamo occasioni, Lorenzo ne ha altre, non calcia più in tangenziale ma proprio non gli riesce di bucare la rete. Samu arriva leggermente in ritardo a prendere un traversone, colpisce a botta quasi sicura ma tra portiere avversario, tibie, peroni e teste (del portiere) la palla non entra.

Finalmente a poco dalla fine, abbiamo una punizione dal limte, abbastanza defilata ma noi coach aggiunti dalla tribuna ci permettiamo di suggerire il tiro, nonostante la presenza di Mauri, squalificato per 1 mese e percò condannato (noi o lui?) a stare sugli spalti.

Il bomber capisce, inquadra la porta e calcia altissimo e lunghissimo per un goal finalmente meritato.

Manca pochissimo tempo ed entra Roby Vic, che avrà poche possibilità di mettersi in mostra perchè stranamente da quel momento gli avversari sembrano un'altra squadra, ci avvolgono, noi spazziamo a caso, certe volte spazziamo nella nostra area, modello sciagura-Cordoba la sera prima a Brescia; per fortuna gli spazzi al contrario prendono alla sprovvista anche gli attaccanti avversari.

Chri, fino a quel momento spettatore, deve tirar fuori un paio di parate da nazionale, all'ultimo secondo addirittura togliendo una ragnatela dal palo basso di destra.

Finalmente l'arbitro, che negli ultimi minuti ha concesso falli impuniti agli avversari, fischia la fine.

Torniamo alla vittoria e il bomber torna al goal.

Mentre ci fermiamo con qualche genitore a discutere di mancati cambi e di rivisitazione degli obbiettivi (che non spetta a noi), sentiamo che si accendono gli animi verso gli spogliatoi. Arriviamo in tempo per assistere e contribuire a riportare la calma, purtroppo con quel tanto di ritardo che sarebbe stato necessario per non far accendere nemmeno le miccie.

Qui finisce la parte del cronista perchè ognuno di noi che era presente ha visto e interpretato secondo il suo stato d'animo e ricorda secondo le sue emozioni. Penso sia il momento di dare spazio a chi si deve occupare della situazione (interessati,DIESSE, società) e non contribuire a fare confusione.

Prestazione complicata dai mancati (tanti) goal, prima di andare a casa Lorenzo mi confiderà che il pallone era troppo leggero. Ema mi confiderà che aveva male a una gamba, Samu mi confiderà che per correre così tanto nei 3 tempi si è bevuto un grappino tra il 1^ e 2^ tempo. Chri mi rivelerà che temeva di spettinarsi nell'ultimo tuffo e il bomber che aveva sbagliato occhiali. Gli altri mi conoscono troppo poco per rivelarmi qualcosa e io ho finito la bomba e posso svegliarmi da questa finta-fanta-cronaca.

Voroei finire con una battuta di Vanni o di Giusepe o di Giorgio; battute di Pietro non saprei dire, si è passato tutta la partita sugli spalti a chiacchierare con le mamme; infine mi ricordo che la sera prima la mia squadra del cuore ha buttato letteralmente una partita a Brescia con Pandev in versione Lorenzo e mi sovviene che le battute di Giorgio potrebbero non piacermi :o)

Oggi la classifica non ci interessa, il punteggio finisce negli archivi e abbiamo altro a cui pensare, in primis al Giappone e al disastro che è capitato.


ciao, Manu







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mercoledì 9 marzo 2011

Volley serie A1 femminile





Intanto faccio gli auguri a tutti gli interisti perchè oggi la nostra Inter compie 103 anni. Stiamo inoltre organizzando per domenica 13 di andare a vedere VillaCortese - Asystel di pallavolo femminile serie A1.



Il compleanno dell'Inter arriva a pochi giorni di distanza dall'ennesimo trofeo messo in bacheca, il campionato del mondo ragazzi (trofeo Viareggio).

Un anno impossibile da dimenticare, abbiamo vinto tutto, anche il festival di SanRemo (Vecchioni): Auguri ragazzi!

Per quanto riguarda il volley invece la partita sarà domenica 13 Marzo alle 18:00 a Castellanza, tra Villacortese al momento 4^ e Asystel Novara 3^ in classifica ad un punto di distanza. Ci andremo dopo aver giocato con la nostra squadra Propaganda sul campo dell'OSAF di Lainate.

Sto organizzando la raccolta dei nomi, se qualcuno fosse interessato me lo faccia sapere per email qui: vighi@videomakers.net entro le 23:00 di questa sera.


Mi serve sapere il numero di ragazzi con età inferiore ai 15 anni e degli adulti. Qui vedete i settori dello stadio, la curva (tribuna C) costa 5€ ridotto e 10€ intero; i lati delle tribune (colore azzurro) costano 6€-12€, la tribuna B ( numerata) 8€-15€, quella VIP (tribuna A) 12€-25€. Noi non abbiamo ancora deciso, come squadra lo faremo stasera agli allenamenti.

ecco i settori dello stadio:
























Concludo con citare l'articolo apparso oggi sul sito dell'Inter che apre con questa foto:































e questo articolo: Perchè siamo fratelli del mondo

Com'eravamo? All'inizio, un gruppo di signori in bianco e nero, italiani e un po' svizzeri. Allora lo svizzero era uno straniero, anzi un emigrante e Milano era una promessa di futuro. Parlavamo di calcio, come adesso, c'era il Milan, come ora, ma non volevamo averci a che fare. In quella sera del 9 marzo 1908, ci eravamo ritrovati a cena al ristorante, vicino al Duomo, c'era il pittore Muggiani, ci fece vedere lo stemma, nero, azzurro e d'oro.

Pensavamo che si potesse giocare a calcio, al football inglese, anche se non si era italiani, così ci siamo chiamati Internazionale.

Fratelli del Mondo, scrivemmo nell'atto costitutivo.

Abbiamo vinto il primo di diciotto scudetti un anno dopo. Siamo saliti sulla vetta d'Europa e del Mondo.

Chi siamo? Gli stessi, a pensarci bene. Abbiamo una fiducia incredibile in quel passaporto da campioni che ci ha portato nel palmares tanti titoli, solo che molte cose sono cambiate.

Adesso parliamo molte lingue, ci rivolgiamo a decine e decine di milioni di tifosi nel mondo, ma abbiamo conservato quello stemma dipinto a mano, in anni in cui il computer regala grafiche standardizzate.

Adesso che decine di generazioni passate oltre due guerre sono state con noi, nel bene di tante vittorie e in anni in cui non abbiamo vinto, adesso che siamo sopravvissuti a una dittatura che ci mise al bando definendoci l'Ambrosiana, dopo che ci hanno traghettato in una repubblica rinata, in una Milano ricostruita, in un sessantotto che aveva comunque fiducia nel calcio, adesso, nel 2011, diciamo grazie a loro, i Soci fondatori, che ebbero l'intuito di capire cosa saremmo diventati.

Adesso, che diecimila bambini nel mondo vestono la nostra maglia nel nome di Inter Campus, e cerchiamo di restituirgli il sorriso su campi sterrati dove l'abbandono dell'infanzia è la regola, non siamo poi così diversi.

103 anni, oggi. Mai facili, prendiamo posizioni azzardate per il buon senso comune, che forse non è così buono. Siamo onesti, lungimiranti, vivevamo e viviamo una grande avventura. Fare grande l'Inter. Oggi come allora.

Nel mezzo, tantissimi nomi. Giocatori, allenatori, dirigenti, presidenti. I Moratti su tutti, un nome nella leggenda lunga 103 anni. E i tifosi. Tantissimi, un'enormità sparsa ovunque, lo specchio del mondo nel 2011, dialetti diversi, ma anche etnie, religioni, tradizioni differenti unite da una fede unica.
Nera, azzurra al confine della notte. Spruzzata d'oro. Iniziata il 9 marzo 1908, verso l'ora di cena.

Susanna Wermelinger - Direttore Editoriale



Grande Inter

ciao, Manu








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martedì 8 marzo 2011

8 Marzo





Oggi si celebra la giornata internazionale della donna meglio conosciuta come festa della donna.


Questa ricorrenza fu istituita nel 1977 su decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per riconoscere “gli sforzi della donna in favore della pace e la necessità della loro piena e paritaria partecipazione alla vita civile e sociale”.

Nel corso dei tempi si è cercato di attribuire a questa data un ricordo simbolico ma se cercate in internet troverete molte storie discordanti :

1) anniversario di una rivolta di operaie statunitensi nel 1911, repressa con la forza con 129 morti (in realtà sembra che l'incendio fu il 25 marzo)

2) anniversario di una manifestazione di protesta sempre di operaie statunitensi per ottenere lavoro e paga più dignitosi, per il diritto di voto e l’abolizione del lavoro minorile. Al grido di: "rose e pane"

3) wikipedia dice che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909.

4) Altre versioni citano la violenta repressione poliziesca di una manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857

alla fine a noi cosa importa associarla a qualche evento in particolare? Forse che le donne debbano avere un motivo per poter rivendicare il diritto di una vita migliore? Non ci basta pensare a quante donne con burka vediamo in questi anni in televisione? Non ci basta sapere quante denuncie per stupro ogni anno ci sono solo in Italia? E le ultime vicende del cavaliere? e la strumentalizzazione delle donne in TV?

Non mi è mai piaciuta, come sempre nelle cose, la parte radicale, estremista che andava in piazza a gridare "io sono mia" negli anni '70.

Noi maschietti ogni tanto scherzando diciamo che se non ci fosse stata una festa per ricordare le donne, non se le sarebbe ricordate nessuno ma lo sappiamo che non è così :o)

Altra frase famosa storica: "Dietro a un grande uomo, c'è sempre una grande donna"

Oggi la festa della donna è quasi ridotta a un sempplice business che serve a ingrassare i fioristi o i produttori di cioccolatini.

Già, perchè si regala una mimosa?

Forse perchè era uno dei pochi fiori presenti in questo periodo dell'anno; forse perchè è anche un bel nome di donna che significa "pudore"; Mimosa è anche il nome di una stella della Croce del Sud, che dista dalla Terra 353 anni luce.

Ecco mi piace il paragone tra la donna e una stella.

Buona giornata della donna,

Manu







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lunedì 7 marzo 2011

libri: Eclipse





Terzo libro della saga di Twilight, Eclipse, letto al volo per una occasione in biblioteca: bella la saga ma anche noioso, per gran parte, questo libro.


Ho letto i primi 2 libri della Stepenie Meyer, che dovrebbe scalzare dalle classifiche la J.K. Rowling (saga di Harry Potter) e naturalmente ho visto i primi 2 film al cinema. Adesso ero rimasto indietro e siccome il terzo film era già nelle sale, dovevo colmare la lacuna.

Sì perchè io adoro leggere e quando i film sono così vicini al contenuto del libro, non posso permettermi di bruciare le sorprese.

Un libro mi da più sensazioni di un film, ecco perchè prima leggo e poi guardo la trasposizione cinematografica.

Non avevo in programma di leggerlo prima di chissà quale mese, dato che ero in coda alla biblioteca, già da luglio e mi rimanevano ancora un paio di secoli prma di raggiungere la chiamata. Invece per caso, un giorno in cui cercavo altro, l'ho trovato appoggiato a un bancone, come fosse stato dimenticato lì. Per evitare disguidi ho chiesto al bibliotecario che, pure lui stupito, mi consigliava di approfittarne e leggerlo al volo. Detto fatto.

In verità a parte l'inizio che mi riportava nella saga, c'è stata una fase di stanca, di noia. Sempre le stesse cose, poca azione, molto sentimento, molte storie assurde, molta confusione. I libri strappalacrime, sentimental-romantici mi annoiano. Finalmente verso la fine la vicenda ha ripreso a movimentarsi e mi ha consentito di concludere la lettura.

Non ricordo se ho dato giudizi sui libri precedenti, questo mi è piaciuto poco mentre sono sicuro che mi piacerà di più il film, perchè prevedo una buona serie di effetti speciali (FX).

La storia è bella ma come scrive J.K. Rowling per Harry Potter mi appassiona di più.

I fans dei vampiri mi assaliranno e dormirò inquieto ma mi sono espresso male, la storia e i personaggi mi piacciono tantissimo, non mi coinvolge come è scritto il libro.

Adesso posso "finalmente" tornare alla lettura che avevo cominciato il giorno del mio compleanno e che mi aveva appassionato già dalle prime pagine; scusate se per errore e per un istante ho solo provato a paragonare questa autrice a Ken Follet!

Quindi cosa sto leggendo adesso? L'ultimo libro di Ken Follet: "La caduta dei giganti" ormai non più fresco di mio compleanno.




Alla prossima per questa recensione ;o)



Manu









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domenica 6 marzo 2011

Propaganda: scontro al vertice





Terza giornata del campionato primaverile Propaganda PGS, facciamo visita alla GioIssa, capolista con noi con stessi punti.


Sfida al vertice, entrambe a 11 punti, entrambe vittoriose alle prime 2 partite. Io sapevo che erano forti perchè una squadra non può passare la prima fase a gironi dell'invernale e poi anche altri turni del tabellone provinciale se non ha qualcosa di buono. Noi siamo arrivati 4^ nel girone invernale, siamo migliorati ma migliorano anche le altre squadre.

Appuntamento direttamente alla palestra di via Marconi.

Iniziamo il riscaldamento dopo aver salutato Valerio, allenatore avversario molto bravo e posato. Prima della partita consegno a Salvatore un foglietto da custodire e aprire a fine partita, ci ho scritto le mie aspettative. Siamo d'accordo che se alla fine mi vede arrabbiato, può aprirlo e se abbiamo rispettato le mie richieste me lo deve ricordare.

Anticipo la vostra curiosità: quello che avevo sperato lo abbiamo raggiunto, perciò sono contento.

Ecco i 3 punti che avevo scritto sul biglietto:

1) vincere 1 set in casa della capolista
2) verificare i miglioramenti nel nostro gioco
3) avere servizi incisivi.

Dei 3 punti solo il terzo è stato raggiunto in parte e a tratti; quello meglio raggiunto e più evidente è stato il gioco, meccanismi molto ben attuati, spazi coperti, quasi sempre attaccato, poche palle regalate agli avversari.

Nonostante questo, abbiamo perso e di brutto.

In alcuni momenti io ho anche perso la calma, esagerando con qualche strillo; avevo in mente l'ultimo allenamento, intensissimo, vedevo le nostre giocate, fluide e decise del 1^ set, vedevo che potevamo fare bene e poi, quasi in ogni set, da un punteggio almeno paritario, sprofondavamo. Detto che gli avversari erano molto bravi a coprire il campo, noi insistevamo a schiacciare per concludere le azioni e come spesso accade, chi rischia di più alla fine può anche sbagliare di più.
Abbiamo sbagliato 5 o 6 attacchi in schiacciata che sono usciti di pochi centimetri, abbiamo giocato pallonetti tesi che con altre squadre avevano fatto punto mentre qui ci tornavano indietro. Nei momenti caldi abbiamo perso lucidità e organizzazione.
In questi momenti aumentava il mio nervosismo, molto probabilmente questo non ha aiutato le ragazze che per la paura di sbagliare, sbagliavano di più.

Si sono visti errori che non facevamo da qualche partita, palle che cadevano tra 2/3 persone, bagher di secondo tocco sparati a caso senza idea, ricezioni da panico.

Ecco le avversarie hanno servito molto molto bene, sfruttando la loro palestra (cosa che dovremo fare anche noi al ritorno), le zone buie e l'altezza. Da noi non avranno questi benefici di palle tirate in cielo pur di potere rigiocare quando erano in evidente difficoltà. Loro battevano bene e noi eravamo impreparati, quelle della fila avanti indietreggiavano troppo e istintivamente alzavano le mani a pugno per difendersi, quando invece sarebbe bastato lasciare la palla a quelle dietro.

Le nostre giocatrici più forti e abili in attacco, hanno sempre cercato di sfondare tirando forte e questo ha aumentato i rischi. I miei consigli di dove piazzare la palla sono stati inascoltati per troppo tempo ma forse il problema è che non siamo ancora capaci di piazzare la palal dove vogliamo, siamo abbastanza automatici, anche se spesso è bello vedere giocare così.

Ho dimenticato di dire che la prima nostra preoccupazione era che ci fischiassero le trattenute, invece un arbitro (arbitra) molto fiscale nella chiama iniziale, si è rivelata molto disponibile a lasciar giocare. E' la prima partita che non ci capita di discutere con arbitri, allenatori e pubblico; da questo punto di vista è stata una immensa sorpresa: positiva. Diamo merito ancor di più alla Gioissa.

Nnostante non fossero fischiate le trattenute, qualche ragazza era in panico e non riusciva nemmeno a provarlo il palleggio. Non è questo che ci ha fatto perdere.

Il motivo principale sono state le battute insidiose e la nostra pessima ricezione. Ci eravamo abituati a squadre più abbordabili e la GioIssa ci ha riportato alle sfide con Abbiategrasso. L'altro motivo i nostri tanti errori in attacco. L'ultimo la nostra disattenzione.

Come spesso accade, chi sbaglia o dimentica di coprire una zona di campo, lo sa immediatamente e chiede scusa, questo mi piace, perchè la mentalità sta cambiando.

Bravissima dal 3^ set Martina, che non avevo mai visto giocare così. Veloce negli spostamenti, decisa negli attacchi, attentissima in difesa al punto di salvare qualche palla impossibile. Paga nella parte palleggio dove teme di trattenere e perciò rifiuta il gesto. Ottima in attacco Alice che però bilancia con una prestazione molto confusa sui bagher, cosa che ci porterà a discutere animatamente durante il gioco nel 4^ set. A fasi alterne Ilaria e Chiara, con momenti intensi che fanno vedere i cambiamenti e altri di stanca dove la palla non si alza di niente.
Aurora fa il suo ed è l'unica ad attaccare in salto, cosa che non avevo richiesto perchè per le nostre conoscenze attuali si sarebbe solo aumentato il livello di errore. Nanut bene davanti, meno bene in ricezione e in difesa ma anche lei in stato di agitazione da errore.

Come sempre molto attive sia Serena che Elena, giocano a un ritmo alto ma vanno in confusione nei momenti caldi dei set.

Esordio in campionato per Isabella che lotta come una leonessa sebbene cominci la sua prestazione con una serie di invasioni inutili restando stabilmente con un piede nel campo avversario: chissà per quale motivo!

Bravissima e senza paura anche Elena A. che conferma quanto di buono si sta vedendo in allenamento.

Alicina, ormai presente sempre nel sestetto titolare, si muove benissimo, schiaccia e gioca con lucidità tranne quando la palla le viene servita per alzare; sebbene abbia un ottimo palleggio, vive di paura del fischio arbitrale a ancora nel 5^ set mi dirà "E se poi me la fischia?" .

La maggior parte delle ragazze non si sta accorgendo di quanto siamo migliorati e soprattutto non ha ancora acquisito abbastanza autostima da permettere di stare tranquille in campo. Qualcuno dice che la responsabilità è tutta mia, che passo il tempo solo a gridare contro di loro e che infrango la loro possibile autostima. Le ragazze sono impaurite e non si divertono più, sempre a causa mia.

Probabilmente da questo punto di vista non sono la persona più indicata ma non credo che tutte possano dire di vivere male a causa mia. Che sia difficile giocare con me lo sospettavo, rimane il fatto che io pretenda, di solito, molto da chi può dare molto e sia più accondiscendente con chi può dare meno.

Ho sempre chiaro in testa il progetto educativo della nostra società e ho sempre rispetto per la persona. Quando mi vedete urlare è come reazione all'errore (se avviene su un gesto che abbiamo allenato) e non alla persona. Mi vedete arrabbiatissimo e magari non sapete che a una ragazza ho chiesto di fare una cosa e immediatamente dopo che questa ha annuito, fa il contrario. Il motivo del fare il contrario? la loro risposta di solito è "Boh" , probabilmente invece già a questa età c'è il tentativo di dimostrare qualcosa di personale e questo va in contrasto con il bene per la squadra.

Nel momento in cui (magari già dai questionari si scoprirà questo) dovessi vedere di essere causa del "non divertirsi" più delle ragazze, sarei il primo a farmi da parte; perchè quello a cui tendo è sicuramente il bene delle ragazze, che poi io non sia perfetto e che abbia margini di miglioramento, non lo metto nemmeno in discussione, ci mancherebbe.

Se avete qualcosa da dirmi mi trovate SEMPRE disponibile a parlare di persona, sia agli allenamenti (specialmente dopo) che in altri orari, basta chiedere.

Quello che io proponevo a voi e alle ragazze (il mio progetto) l'ho detto il primo giorno che mi avete conosciuto, se dopo 6 mesi non vi piace la mia proposta o il mio modo di interpretarla, parliamone, senza problemi.

Detto questo adesso avrei dovuto parlare anche della bellissima email che mi ha scritto il responsabile regionale PGS in merito alle presunte trattenute e che dovrebbe essere appesa (a detta dei loro responsabili) in tutte le palestre ma sono già stato abbastanza lungo, vi lascio solo un paio di stralci :

La tecnica che tu stai proponendo è emersa a livello FIPAV 4 anni fa da
parte delle società più blasonate: Pro Patria, Vero Volley ..... (aggiungo io Orago, Vighignolo, Yamamay) Al raduno iniziale di BOARIO TERME per arbitri di ruolo regionale sono intervenuti due allenatori per sponsorizzare tale metodo e chiedere agli arbitri di NON fischiare a livello giovanile (U 14-13-12) questi palleggi "trattenuti". ... Ne è nata una grossa discussione al termine della quale si è concordato di non essere fiscali in tali categorie, ma di fischiare comunque uelli trattenuti in modo molto evidente.


....

E' chiaro che si tratta di un accordo molto labile, in quanto è lasciato all'arbitro stabilire quando la trattenuta è molto evidente e quando no.

....

Anche in PGS abbiamo avuto grosse discussioni in due finali regionali di
propaganda,


....

Non esiste comunque la seconda parte del discorso: LE DOPPIE DI
PALLEGGIO VANNO SICURAMENTE SANZIONATE, PIU' ANCORA DELLE TRATTENUTE
.
Quell'accordo sopra citato vale per le trattenute e non certo per le doppie.


....

E' anche chiaro che nelle fasi con arbitri di casa tutto quello che ho evidenziato va sicuramente a farsi benedire e che la mediazione viene a
mancare.



Questa è parte del testo che poi ha anche altre cose molto interessanti a alcuni consigli al sottoscritto. Resta per me evidente che da mesi vi dico (a tutti) che non mi interessa se ci fischiano le trattenute, sapendo bene che il livello di conoscenza per gli arbitri dirigenti, degli allenatori (purtroppo) e soprattutto del pubblico, non ci aiuterà.
Lo dimostra il fatto che alcune nostre ragazze hanno "paura" ad alzare.
Continuo a dire che nessuno deve avere paura di me perchè è una mia scelta tecnica, confortata dalle squadre a cui mi sono ispirato e ai docenti FIPAV nazionali che tengono i corsi allenatori.

L'importante era avere anche un contributo dai responsabili PGS.

Concludo dicendo che è meglio avere partite come quella di sabato alla GioIssa che le altre. Avete fatto caso che più sono deboli gli avversari e più si attaccano alle nostre trattenute, sperando forse di racimolare qualche briciola?


ciao, Manu





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sabato 5 marzo 2011

Calcio U14: arriva la capolista




Sabato pomeriggio soleggiato, ospitiamo la prima in classifica che ha fatto valanghe di goal a tutti e , come all'andata facciamo la nostra resistiamo abbastanza.


Mi presento a vedere la partita nonstante Samu sia reduce da febbre e non possa giocare, mancheranno anche Tommy per lo stesso motivo e Luca "bestia" che ha preso 1 giornata di squalifica alla partita precedente. Per la cronaca il nostro vice-coach Maurizio è stato squalificato per 1 mese intero, quando lo troviamo attaccato alla rete dice "se lo sapevo almeno lo insultavo!" della serie squalificato per nessun motivo.

Ritrovo finalmente Vanni e GiuseppeRoberto, manca poco alla partita, giusto il tempo di appurare che un arbitro giovane ma stile "Eternauta" (fumetti Lanciostory di fine anni '70), impedisce a Samu e Tommy di vedere la partita in panchina insieme ai compagni. Peccato, terranno compagnia a mauri e bestia.

Vanni ha compiuto gli anni giovedì e si offre per il caffè, comincia il primo giro-genitori-caffè. Si chiacchiera del + e del - e quando usciamo Giuseppe si ricorda di aver dimenticato la moglie, non so dove.

La partita inizia, gli avversari sono forti, giocano meglio di noi, concludono verso rete ma non sono pericolosisimi. Noi resistiamo, buttando come sempre la palla in avanti dove il rientrante Lorenzo comincia la sua lotta personale con l'asiatico Mototopo (non quello che gioca nell'Inter) che si rivelerà bravissimo, mai una sbavature, massiccio e tempestivo. Nè Lorenzo nè il bomber avranno mai possibilità di superarlo.

Punizione al limite della nostra area, si prepara la barriera, al momento ci sono Oma che è altissimo e Ema che non lo è. Si avvicina Pietro che è alto come Oma, si appresta a piazzarsi quando Ema gli dice di andarsene a curare qualcuno che lì ci pensa lui. Dagli spalti tutti compreso il DIESSE cominciano a gridare di mettere bene la barriera e soprattutto quelli alti. Noi rimaniamo con la coppia OMA-EMA . Va a battere un mancino bravissimo che fa passare la palla proprio di fianco alla testa di Oma e giusto sopra a quella di Ema, infilando nel 7 all'incrocio dei pali per un incolpevole 2portierone". Ecco ci sarebbero serviti giusto quei 40 cm in più che poteva mettere Pietro. 0-1

Potrebbe essere l'inizio di una debacle ma invece resistiamo, senza creare nulla ma resistiamo.

Dagli spalti Vanni e Giuseppe partono con le rimembranze dei loro tempi di gioventù, forse ispirati dall'Eternauta che non becca una decisione che è una. Comincio a sentire commenti del tipo "sposta il ciuffo dalla fronte che non ci vedi", oppure consigli per gli acquisti di Ottiche prestigiose. Ogni frase è lo spunto per Vanni e Giuseppe di divagare, comincio a sentire discorsi di "quando eravamo in campeggio in Calabria, non siamo usciti ...." meglio non approfondire :o)

Arriva Loredana e dice "Sono qui" come se fosse un amuleto e poi inizia a inveire perchè il suo piccolino viene regolarmente martellato dalla difesa avversaria.

Non ricordo tiri in porta da parte nostra, mentre qualche parata del portierone c'è.

Passa il tempo e arriva anche il loro secondo goal, con un bel tiro.

Un attimo dopo averlo preso si sente la voce del GUFO che dice "3-2 per noi" , si accendono gli animi, il Gufo alias "Sibilla cumana" rischia la sua incolumità.

Appena dopo l'inizio del 3^ tempo devo lasciare la compagnia per andare a giocare il derby di pallavolo con la Gioissa ed esco salutando un sempre più irrequieto Mauri-coach che definisce l'Eternauta anche peggio del super-arbitro (nel senso di superChili) della scorsa settimana.

L'unica cosa che vengo a sapere è che il risultato rimane sullo o-2, per la cronaca aspettiamo i commenti del MOSTRO inviato.

Alla fine del campionato magari scopriamo che siamo la squadra che ha preso meno goal dalla capolista, peccato non avere a disposizione l'organico completo da prima di Natale, quando facevamo spettacolo ed eravamo a ridosso di questa capolista.

ciao, Manu






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venerdì 4 marzo 2011

limiti di velocità: scoperte





Ho scoperto solo ieri sera che in tangenziale è di 70 Km/h, stamattina ho scoperto che nessuno lo ha ancora scoperto.
(All'interno anche apnea, volley e un video musicale)

Tempo da lupi, freddo intenso, pioggia, umidità, raffreddore pesante, ieri agli allenamenti di Samu ho scoperto parlando con Dario che in tangenziale hanno messo il limite di 70 Km/h e nemmeno me ne ero accorto. Non che io la percorra sempre e poi come ho già scritto in altri articoli, è sempre talmente intasata che 70 Km/h sembrerebbe una chimera.

Di ritorno dagli allenamenti Samu aveva la febbre, del resto aveva voluto allenarsi nonostante un raffreddore forte.

Io non avevo la febbre ma ero al limite e il mio naso era toppato quasi quanto l'orecchio destro. Sorridevo al fatto che due sere prima avevo effettuato la visita sportiva del CONI con cardiogramma sotto sforzo ma anche con analisi delle vie aeree e delle orecchie (torno a fare apnea) ed ora ero toppato :o)

A proposito della apnea, sto ritirando un regalo che mi è stato fatto a Natale, un corso di apnea presso gli istruttori della Apnea Academy, tanto per dare un'idea è quella fondata e gestita da Umberto Pellizzari. Il mio maestro "personale" è il mio amico Gaspare, di giorno trumbè (traduzione nel manuale milanese di wikipedia) e di sera istruttore, nonchè campione del Mondo tutt'ora in carica nella disciplina "Deep blue" e pluri-recordman di apnea statica (quasi 8'), nonchè videomaker con il vantaggio di fare riprese suggestive, tipo in mezzo ai delfini.

Io il corso "1^ livello" lo avevo già completato 3 anni fa e il mio record personale di statica è 2'45", una schifezza anche rispetto a Cateno (mitico Panariello che fa il fratello di Pieraccioni in un suo film), però se credete che sia facile arrivarci, provateci nella vasca da bagno :o) ma come facciamo noi apneisti seri, fatelo in coppia in modo che uno dei 2 controlli lo stato di sopravvivenza fisica del compagno.

Adesso non allargatevi troppo, l'esempio vasca da bagno, farlo in coppia ecc. è solo una provocazione, non vorrei stimolarvi pensieri diversi dal solo aspetto atletico/sportivo :o)

Chiuso l'escursus apneistico arrivo a dire che stamattina, dopo una notte mezza in bianco per mio raffreddore, febbre Samu, Ale gnecca (e oggi con febbre pure lei), ho portato a spasso Sasha e mi sono fiondato in tangenziale perchè ero in ritardo. (ma daaaaaaaiiii)

Già 200m prima dell'ingresso, il cartello sul ponte di Rho dice che il traffico è rallentato verso Bologna, bella novità, penso che sia una foto visto che è tutti i giorni così.

Dietro di me un cotillon (non volevo scrivere cogl...) che mi sta attaccato, io sono in scooter. Cosa spingi che tanto fra 200m sei fermo, hai bevuto una Redbull? e infatti appena finisce la rampa, lo saluto dallo specchietto, uno dei benefici di usare lo scooter in tangenziale.

Pochi metri dopo il traffico si dirada, accelero e incrocio il cartello, nuovo, che segna il limte di 70 Km/h, proprio come aveva detto Dario. Decido che ritardo o no, sarò ligio al dovere e mi posiziono a velocità di crociera precisa. Il traffico c'è, è scorrevole ma c'è.
Capisco immediatamente che il cartello del limite non se lo fila nessuno.
Davanti a me le auto sono irraggiungibili mentre da dietro ne arrivano a folate e tutte mi passano velocemente. Riesco a mantenere la mia andatura senza infilarmi nei pericoli ma mi sale il nervoso.

L'altra sera Vanni (Mostro inviato del calcio) mi aveva detto che da qualche tempo viaggiava in tangenziale rispettando i limiti e aveva avuto il beneficio di non stressarsi e risparmiare una cifra in carburante. Dovrò chiedergli come faceva a non stressarsi se stamattina mi sembrava di essere un piccione capitato per sbaglio in un quagliodromo.

Ho imboccato la tangenzialina, direzione Magenta e lì le cose sono peggiorate, essendoci meno traffico, ero ovviamente il solo a rispettare il limite ma gli altri passavano a sparo.
Tutta gente che poi riprendo e supero alla rotonda successiva, al semaforo, agli incroci ma che in tangenziale se ne frega altamente di regole e sicurezza, degli altri.

Credo che prima di uscire dalla tangenziale mi sia partito un "complimento" verso l'ennesimo cotillon di turno che credeva di essere Sochmaicol.

Morale della storia: quanti di voi che avete oggi guidato in tangenziale si è accorto che esiste un cartello con bordo rosso e dentro la cifra 70 ?
quanti la hanno poi rispettata? Se siete uno di quelli che ho mandato bellamente affan... portate pazienza, la vita è già tutta uno stress!

Manu


p.s.
notizia di pallavolo, ieri sono passato dai miei amici maestri di Vighignolo a verificare la nostra fase di crescita e le possibili soluzioni al problema palleggio trattenuto. Ho capito che siamo tutti nelle stesse condizioni (anche i maestri) e ho avuto il piacere di avere consigli per risolverlo. Faccio un po' di pubblicità occulta: se amate la pallavolo, se allenate e volete migliorare la vostra squadra, non potete non approfittare della vicinanza di Vighignolo e di assistere agli allenamenti. Se invece la amate e basta segnatevi sul calendario le partite delle fasi regionali FIPAV in cui gioca la squadra VISETTE alla palestra di Vighignolo, potreste trovarci anche Orago o la Foppapedretti, spettacolo puro.


p.s.2
Auguri a Lucio Dalla che compie 68 anni, ecco il video di questa ricorrenza:








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