lunedì 13 giugno 2011

Politica: siamo ancora un popolo civile!




L'Italia era chiamata a dare segno di una svolta e gli italiani hanno risposto: quorum ragggiunto!

Grazie a tutti quelli che ovunque hanno fatto passaparola per andare a votare e grazie a chi ha votato: siamo un popolo civile.



Finalmente un segnale!

In questo periodo motivi per sperare ce ne sono stati tanti, campagne elettorali alle amministrative che hanno premiato la pacatezza contro le grida (a Milano Pisapia-Moratti) e hanno penalizzato u nmodo arrogante di fare politica.

Dei referendum scorporati dalle elezioni facendoci perdere (a tutti noi italiani) 300 mln di € non ne ha parlato quasi nessuno. Abilmente le TV hanno glissato fino agli ultimi giorni, addirittura ieri in alcuni TG (TG1, TG2, TG5) non hanno nemmeno fatto vedere il presidente della Repubblica Napolitano che si recava a votare!

Solo la rete e il popolo della rete (facebook su tutti) ha continuato il tam tam per portare la gente a esprimere un diritto di democrazia che la nostra classe politica (CASTA) ci ha quasi fatto perdere di vista.

Non vogli odiscutere di cosa era meglio o cosa peggio ma sono contento che finalente i cittadini si siano ripresi un diritto e abbiano votato. Non so ancora l'esito ufficiale dei referendum ma lo posso immaginare, avendo visto quello della regione Sardegna di 1 mese fa (oltre 90% dei Si contro il nucleare)

Il popolo che ha vinto non è quello dei SI ma il popolo italiano.

Chi ha perso non è il sig. B. ma tutta la CASTA dei politici che per tenersi stretti i privilegi e gli stipendi, non ha nemmeno il coraggio di tornare indietro quando votano qualche legge iniqua per il popolo.
già alcuni commenti di questi politici al possibile risultato, fanno accapponare la pelle. Ha vinto questo, ha perso quello, si vede che gli italiani no nhanno capito.

Ma stiamo scherzando?

gli italiani hanno finalmente cominciato a capire e la rivoluzione è cominciata: democrazia partecipata e cittadini coinvolti.

ciao, Manu















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