lunedì 18 luglio 2011

campeggio Oratorio 2011 - parte 2




Continua il mio racconto della vacanza al campeggio con i ragazzi delle medie del nostro Oratorio.

Cominciano le gite (rifugio Branca). L'articolo contiene foto inedite.



Se avete resistito alla prima parte (ho ricevuto qualche critica sulla lunghezza) questa vi darà meno problemi perchè contiene tante foto ;o)

Il poco tempo a disposizione e la memoria che comincia a confondere date ed eventi mi costringe a tralasciare qualche particolare. Mi piacerebbe da qui alla fine poter citare tutti i presenti alla vacanza.


lunedì 4 luglio 2011 - prima gita

Sveglia per i ragazzi alle 7:30 per lavarsi e preparare la colazione. Nella mia tenda alla prima nota della canzone della sveglia, Stefano si alza immediatamente e in pochi istanti è già vestito per andare al bagno; anche Simone è già vestito ma dentro al sacco a pelo e ci mette un sacco a smuoversi. Fuori il tempo è molto bello.

Ormai i turni (corvee) cominciano a scandire il tempo e tutte le squadre prendono confidenza con il servizio a tavola o il lavaggio bagni. Alle 8:00, dopo che il DonMa e gli Edu hanno detto le lodi, si inizia la colazione. I ragazzi sono già affamatissimi.


Mentre si svolge nel salone il rito mattutino, le cuoche io e Rino prepariamo i panini da mettere nei sachetti per la gita: salame e prosciutto cotto. Vengonmo aggiunti succhi di frutta e cioccolata. Io e DonMA inseriamo nello zaino anche 2 razioni extra di panini per il bis e varia cioccolata.

La partenza avviene dal centro del campo con i pullmini ma solo dopo il momento di preghiera preparato meticolosamente dagli Edu con un libretto distribuito a ciascun ragazzo.

Si parte verso il parcheggio dei forni, per una strada abbastanza stretta lungo la quale spero di non in contrare nessuno in senso opposto perchè immagino sia un problema. Arriviamo dopo 10' a un parcheggione dove lasciamo i pullmini e salutiamo rino che per ora non partecipa alle gite. Spalmatura di crema solare e si parte verso il Rifugio Branca con DonMa in testa al gruppo e io in coda. Abbiamo già individuato una serie di potenziali clienti della coda del gruppo e li invitiamo a partire davanti. La strada è bella, variegata e nel verde. Dopo pochi minuti dalla partenza troviamo Sara sanguinante, è inciampata con gli scarponcini e si è ferita sotto al ginocchio. E' lo spunto per una sosta di abbeveramento.

Dopo qualche tempo ci imbattiamo in un gruppo di mucche e Sara è ancora in difficoltà perchè è ricaduta sullo stesso punto, comincia a perdere fiducia. I classici ritardatari tengono bene là davanti, ogni tanto io e DonMa ci diamo una occhiata cda lontano e confermiamo con un OK. Gli Edu sono spalmati nella fila con i più lenti e piano piano vengono risucchiati verso la coda. Come sempre ci ritroviamo con Disi in ultima posizione.

A un certo punto, su un grande spiazzo pianeggiante, ci fermiamo perchè un paio di ragazze sono in crisi nera, da piangere. Hanno mal di pancia sia Giorgia che Giovanna. Quest'ultima però ha l'aggravante di aver preso paura e non riuscire più a camminare in salita, diventerà un calvario. La accompagna il suo amico e vicino di casa Andrea "Brian" (ex mortimer) e da questo istante anche il mio bastone di Mosè.

Distribuisco un po' di cioccolata e fiducina, il DonMA mi dice che non è niente di grave e che si faranno le ossa: così è.

Proseguiamo la salita e in coda ci finiscono quindi Giovanna che devo prendere per mano, Disi e finalmente BIX che però è molto migliorato rispetto allo scorso anno.

Arriviamo al rifugio che tutti ci stanno aspettando per il canto e per pranzare, ci posizioniamo sui tavoli fuori e ci rimaniamo per un bel po' di tempo.

qui vedete le ragazze e i tavoli pieni.



















qui i ragazzi, si riconoscono Mario, Davide, Tommy, Mirko, Mauro e Samu


















Unico introito del rifugio sono i 2 caffè che prendiamo io e DonMa, poca resa.Mentre lo beviamo ci cade l'occhio su un poster che indica la presenza a 30' di alcuni ponti tibetani ai piedi del ghiacciaio ... perchè no?

Nel frattempo gli Edu si trovano un posto privilegiato e vengono coccolati dalle ragazze:



















Lasciamo il rifugio e ci spostiamo davanti a un laghetto dove i ragazzi vanno a caccia di girini;




















o direttamente di rane



















con alcuni temerari partiamo per una gita supplementare ai ponti tibetani, sono quasi tutte ragazze (Chiara, Elena, Ottavia, Giulia, Cecilia ...)



















tranne Samu, Davide e Mirko oltre agli Edu Sarti, Paul e Thuri.

Il DonMa fa l'andatura, sul fondo restiamo io Samu e Sarti che ci racconta la leggenda del cardo e della battaglia sventata dai norvegesi/scozzesi:



















la strada non è semplicissima ma le ragazze si comportano bene e dopo alcuni passaggi abbastanza impegnativi tra le roccie



















scolliniamo e intravediamo finalmente uno dei ponti tibetani





















Su Facebook Vane (che non è venuta ma aveva prestato la Nikon a me) ha pubblicato anche le foto fatte sui ponti, con gli Edu e DonMa particolarmente audaci.










































































































Il rientro è stato tranquillo anche se ancora lento. Unico aneddoto divertente è quando Samu ha raggiunto la coda del gruppo per segnalare che Cico era caduto e si era fatto molto male. Quando lo abbiamo raggiunto era in una posizione ridicolissima, a testa in giù e gambe all'aria, sanguinante; era solo una crosta vecchia che era saltata per una nuova caduta, medicato e ripristinato in breve tempo.

Ritorno al campo con doccie e messa quasi facoltativa, nel senso che alla prima lettura chi voleva poteva optare per un momento (abbondante) di silenzio in cui leggere alcuni libriccini sulla vita dei santi. La mia chitarra appena riparata faceva strani rumori (in gergo si dice FRIGGERE quando una corda è troppo bassa e suona inavvertitamente e spontaneamente una nota diversa da quella a vuoto).

A cena i ragazzi hanno fatto il bis e anche il tris, affamati come lupi, sarà stata la prima gita.

Alla sera in salone, dopo le immancabili telefonate ai genitori, il Giocone della Battaglia cioccolatosa (tipo navale)









































































Quindi camomilla e finalmente nanna, sperando che i miei piccoli non si alzino anche questa notte!


Fine parte 2

ciao, Manu










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