martedì 27 settembre 2011

Rotto !!!




A 5 mesi dall'incidente durante la partita di calcio con i nostri figli e dopo varie ecografie, visite, ultrasuoni e stop completo, ecco il responso: Quadricipite tranciato netto.
Qualche considerazione o meglio sfogo, non adatto ai minori ...


Vorrei poter dire "maledetta partita di calcio genitori-figli" ma ripensando a quel giorno, al piacere di vederli giocare con noi, al piacere di stare in compagnia, non ci riesco.

eppure da quel giorno la mia vita sportiva è cambiata, adesso sono uno zoppo potenziale, un non più sportivo, uno che deve vedere gli altri fare quello che ho amato fare per anni e anni.

Ero nella fase migliore del mio tennis, avevo anche fatto dopo anni la visita medico-sportiva per poter disputare tornei, avevo migliorato il rovescio ed ero concentrato sui punti, ero al massimo della forma, da sempre. Giusto pronto per dare una spazzolata a mio cognato Stefano. Con avversari storici vincevo facile 6-1/6-1 , mai vista una cosa del genere.

Tornando a quel m... giorno di aprile 2011, ricordo che prima della partita di calio, io ero in giro per il campo a corricchiare per evitare dolori muscolari, stiramenti o quant'altro; gli altri genitori si riscaldavano tirando da fuori area, io no; io ero desideroso di giocare e da allenatore ero conscio di un buon riscaldamento muscolare. Poi inizia la partita, dopo pochi minuti si stira un polpaccio il DIESSE, tutti ce la ridiamo e il destino beffardo è lì che mi aspetta.

Mi propongo di calciare una punizione da poco oltre metà campo e doso la forza per arrivare in area e servire un buon pallone ai miei compagni. TOOOOOC , questo è il rumore che ho sentito quando ho calciato. Dolore forte ma non atroce e mi sono trascinato con le mie gambe fino alla panchina e poi in spogliatoio a prendere il ghiaccio.

Da subito mi sono sentito triste ma solo perchè non potevo giocare contro Samu e i suoi compagni. Il dolore era passabile e già pensavo che sarei stato dal Roby a farmi rimettere in sesto, prevedevo un paio di settimane di stop e poi avrei cominciato con i tornei di tennis.

Roby mi ha fatto un primo massaggio blando e mi ha prescritto un paio di settimane di stop, a cui far seguire una ripresa lenta in bici o corricchiando, per poi riprendere gradatamente il tennis: avevo tempo.

Così ho fatto e quando ho ripreso a giocare a tennis lo avevo fatto senza correre, solo palleggi con i miei soci; lasciavo volontariamente tutte le palline troppo lontane da me ma pensavo che fosse solo un problema psicologico.

Dopo un mesetto che giocavo regolarmente, notavo che sulla coscia destra rimaneva un bel buco e che se per caso provavo a fare una minima corsetta, il muscolo mi si induriva immediatamente.

Poco prima delle vacanze mi sono insospettito e ho richiesto una ri-visita a Roby che mi ha confermato parte delle mie preoccupazioni, non ci si era accorti che poteva anche essere uno strappo muscolare: serviva ecografia.

Ovviamente per evitare di buttare le ferie mi sono precipitato a fare l'eco a Parabiago dove il medico mi ha quasi aggredito per aver giocato 2 mesi in quelle condizioni e mi ha diagnosticato uno strappo "importante". Uscito dallo studio ho cercato immediatamente di trovare un ortopedico specializzato e Anna mi ha trovato un posto da Casalini, ex medico dell'Inter ai tempi di Mancini.

Vado timoroso da lui, che aveva operato al menisco e legamenti Anna proprio 1 mese prima. Vado e il medico conferma e mi fa un quadro anche più tetro, escludendo però l'intervento chirurgico. La prendiamo sul ridere dicendo che mia moglie, operata da poco, potrebbe fare le gite in montagna mentre io sarò destinato a tenere Sasha al parchetto dei nonni.

Lo sconforto , appena 4 giorni prima di partire per la montagna, è stato estremo, vedevo solo nero e mi consolavo solo pensando che si trattava di 1 mese di riposo assoluto e poi avrei ripreso.

Mese in cui ho passato giornate in un parcheggio ad aspettare Anna, i ragazzi e i cognati di ritorno dalla gita. Ho guardato gli altri giocare a tennis, a calcio. Ho fatto il malato che al massimo fa il giro del laghetto di Mulwald a piedi con il cane al guinzaglio.

Al ritorno, visto che per assurdi problemi di lavoro di Anna è saltata anche la vacanza all'Elba, ho preso residenza alla piscina del Molinello, con Samu. Potevo solo nuotare o andare in bici e quindi visto il caldo torrido ho optato per il nuoto.

Mi sono sicuramente rilassato e divertito.

Poi a settembre sono cominciate le cure a base di Ionoforesi e Ultrasuoni, effettuate da un mio amico d'infanzia al suo studio di Vighignolo; una occasione anche per ricordare i tempi passati, parlare dei vecchi amici e delle vecchie vacanze trascorse insieme.
Lui, un campione di nuoto, che da fisioterapista ha messo le mani sopra alla Pellegrini! Uhm che invidia ! Solo per il campione, cosa avete capito !

Adesso fa thriatlon con gente tosta e una mattina, dopo il mio massaggio, è entrata la ex moglie di Zenga, la prima, la Miss Marche di anni e anni fa. Rifatta e supponente, niente di interessante da segnalare :o)

Le cure mi davano una sensazione di positività, sentivo migliorare la mia situazione sebbene non al 100%.

Proprio l'ultimo giorno invece, mentre portavo a spasso Sasha la notte, sono inciampato sulle scale e per evitare di stampare il mento a terra ho dovuto mettere il peso sulla gamba destra, sentendo una forte dose di dolore seguito dalla ormai cronica sensazione che il muscolo si indurisca. La cosa mi ha preoccupato, temevo di aver buttato per sfiga alle ortiche tutto il tempo di riposo e di cure.

Ma volendo essere ottimista, ho lasciato stare e ho finalmente ri-prenotato una ecografia e una visita di controllo dal Casalini.

Questa mattina è stata dedicata alla ecografia e sto scrivendo di getto giusto per ricordarmi, un giorno, se mi tornerà il sorriso, che questi sono i fatti accaduti nel tempo, prima dell'esito di oggi.

Allo studio ho incontrato anche mio suocero accompagnato dal mio cognatone Emilio (noto telecronista/opinionista sportivo nonchè famoso DJ radiofonico). Ci siamo incrociati al banco accettazione e poi divisi nei vari reparti. Davanti alla porta in attesa c'erano varie persone, anziane, che però avevano appuntamento dopo di me. Una di queste nonne era in difficoltà perchè aveva bevuto qualche litro d'acqua e non ce la faceva più, le ho ceduto il mio posto e l'ecografista poi non ha smesso di ringraziarmi per la disponibilità.

Sarà per questo che gli ho suscitato una buona impressione ed è stato gentilissimo con me, un tennista pure lui, promotore di una petizione per fare Santo il buon Federer, petizione che firmo volentieri.

Mi chiede cosa mi è successo e comincia a visionarmi la coscia, il suo responso è da CHOCK : rottura netta del retto femorale del quadricipite.

Niente più ematoma e i muscoli intorno stanno perfettamente ma il taglio è netto; io sono sconfortatissimo e chiedo se potrò mai tornare a giocare, come se mi interessasse solo questo, la sua sensazione è che io adesso non abbia più un quadricipite femorale ma un tricipite femorale e che se seguito da un buon fisioterapista, tornerò a giocare anche se non raggiungerò più lo stato di forma che avevo ad Aprile 2011. Per dare una idea, nelal foto sopra, il muscolo tranciato è il retto femorale del quadricipite, quello che sta davanti.

Ricominciare, rimane se e quando.

Domani ho la visita dal Casalini ma oggi sono al limite più basso dello sconforto. Ci sono sicuramente situazioni peggiori nella vita e prima o poi dovrò farmi forza e ricominciare, almeno provare. Forse domani mi dice che devo essere operato e quindi sarei ancora più sconfortato.

Adesso però è il momento della tristezza che mi ha pervaso e ho in mente solo una esclamazione, che non è giustificabile ma spero capibile: vaffanc... !

A chi? a cosa?

Vaffanc... a tutto, non ho voglia di vedere nessuno, di sentire nessuno, ho solo voglia di piangere come un bambino.

vedo intorno a me situazioni veramente difficili, la mia mamma in clinica, il papà da solo e con i suoi acciacchi, acciacchi anche per gli altri, persone in difficoltà economiche, in difficoltà sentimentali, persone incavolate con me per la pallavolo.

Solitamente assorbo tutto, sono sempre disponibile per tutti ma adesso sono solo deluso e tra una lacrima e l'altra mi viene in mente solo un bel vaffanc...

Mia moglie dice che sono il miglior interprete del ruolo di calimero, vecchio personaggio a cartoni di una vecchissima pubblicità televisiva di quando eravamo bambini. Sì lo sono, lo sono sempre stato, adesso sono un calimero che ha in mente solo una parola: vaffanc...

Non ne posso più di persone incivili che ti tagliano la strada in auto e poi ti insultano pure dal finestrino, non ne posso più di gente che si lamenta e parla alle spalle, di gente che si incavola per stupidate e non fa un passo indietro per vedere se il tutto è riconducibile anche a suoi atteggiamenti, non sopporto più le pippe mentali e i pettegolezzi che rendono difficile anche la cosa più simpatica e affascinante del mondo: allenare i giovani.

Non sopporto più le persone piene di sè che sanno sempre tutto loro e se provi a suggerire qualcosa perchè hai visto che funziona in altri ambiti, ti dicono sì e vanno avanti per la loro strada (sbagliata)

Non sopporto più di essere preso come capro espiatorio di situazioni in cui sono stato pure vittima.

Non sopporto più l'ignoranza e la malafede.

Non sopporto più colleghi/e arriviste che mettono in copia nelle email i loro responsabili fino alla presidenza della società quasi a giustificarse il loro compitino e scaricare le colpe sugli altri.

Non sopporto i falsi amici che ti sorridono e poi sparlano di te, per favore, non salutatemi più che almeno mi togliete l'imbarazzo di pensare che una volta eravate diversi o almeno che io vi vedevo diversi.

Sto diventando vecchio e non ho più uno spirito nè combattivo nè di sopportazione, adesso sono solo triste e con un ultimo briciolo di pacatezza, alla faccia di quelli che mi additano come un maleducato, vi chiedo pure scusa per i miei tanti vaffanc.. generici, dispensati a caso, al mondo, al destino.

Portate pazienza e poi, non sentitevi obbligati a leggere quello che scrivo.

Oggi sono triste, domani saprò di più sul mio prossimo futuro (Casalini) e forse prima o poi riuscirò a farmi una ragione di tutto e sopporterò ancora tutto quello che ho scritto sopra e soprattutto sopporterò di non essere più un ventenne discretamente bravo su un campo di terra rossa (preferivo l'erba di Wimbledon).

Salùt, Manu

p.s.
ringrazio quanti mi scriveranno o mi hanno già scritto, davvero non arrabbiatevi, non risponderò a nessuno, voglio stare da solo con me e i miei pensieri







1 commento:

Anonimo ha detto...

Maurizio,
è stato bello leggere tutto e, non ti nascondo che hai suscitato in me risate e lacrime.....
Una sola considerazione: rimarrai sempre in piedi perchè sei un UOMO !!!
Un abbraccio, Vanni