giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs






Ci ha lasciati questa notte uno dei personaggi che più hanno contribuito a modificare le abitudini del mondo in fatto di tecnologia e informatica, ci ha lasciati un professionista, un uomo modesto, una persona straordinaria, un genio: Steve Jobs.



Un uomo che aveva ben presente il valore e il significato della vita e delle sue invenzioni, come spiegava in questa intervista alla rivista Wired nel 1996:

"... questa roba [la tecnologia] non cambia il mondo. Davvero. Nasciamo, viviamo per un breve istante e moriamo. Succede da un pezzo”

Eppure i prodotti che ha inventato, frutto di anni di ricerca e anche di ottimo senso estetico, hanno cambiato il modo di passare il tempo delle persone. Chi non sa cos'è un iPod (2001)? un iPhone (2007)? un iPad (2010)? e i computer della Apple?


Oggi la homepage di Apple.com apre con una immagine di Steve, molto molto bella:





















Ho sempre avuto un PC concorrente degli Apple, fin dagli inizi ma ho sempre ammirato quest'uomo che aveva intuizioni innovative e allo stesso tempo semplici. Ho utilizzato tonnellate di lettori MP3 prima di passare a un iPod e da quel momento la fruizione della musica è cambiata, non trovo nessun oggetto paragonabile, semmai tutti hanno tentato di imitarlo.

Ho detto da subito che non avrei mai speso un centesimo per avere un telefono Apple e quando l'ho preso, usato, ne sono diventato dipendente.

Ho solo resistito alla tentazione di prendere un Mac Book, l'ho provato ed è stato amore ma il costo rispetto agli altri PC è esagerato, forse resisterò ancora per qualche tempo.

Oggi non è solo la Apple ad essere in lutto, tutti abbiamo perso una figura straordinaria.

Chiudo questo breve ricordo di Steve Jobs con alcune sue parole dette in un discorso agli studenti di Stanford nel 2005 :

“...la morte è molto probabilmente la migliore invenzione della vita. È l'agente di cambiamento della vita. Spazza via il vecchio per fare posto al nuovo ... Il tempo a vostra disposizione è limitato, per cui non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro”.

Grazie e riposa in pace, Steve

























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lunedì 3 ottobre 2011

Torneo OSAF: una tradizione







Il tradizionale torneo OSAF ha portato una serie di indicazioni che vanno lette attentamente. Non abbiamo vinto ma sono più che soddisfatto, siamo sulla buona strada.


Chiudiamo il 1° mese di lavoro con la soddisfazione di aver intrapreso una buona strada per il nostro cammino ma è evidente che c'è un sacco di lavoro da fare e che ci vuole tantissima pazienza.

Considerato che è la prima volta che scrivo qualcosa della pallavolo per la nuova stagione, saluto tutti i genitori, dando il benvenuto a quelli delle nuove ragazze iscritte. Tendenzialmente commento il week-end con una specie di cronaca delel nostre partite e lascio indicazioni sul Manu-pensiero che non è detto sia quello che i genitori hanno in mente.

Lo stesso dicasi della visione della partita che rimane un Manu-pensiero supportato da anni di esperienza e soprattutto dal sapere cosa abbiamo insegnato e cosa vogliamo raggiungere.

Lo scorso anno di questi tempi, festeggiavamo la vittoria del torneo: TORNEO OSAF vinto e avevamo un sacco di belle immagini da ricordare. Era la nostra prima uscita con la squadra Propaganda dopo un mese durissimo in cui avevamo cambiato pelle, allenamenti e abitudini.

Quest'anno ci siamo presentati con 2 squadre per 2 tornei separati; la squadra Propaganda con le ragazze del '99-'00-'01 e la squadra U14 con le ragazze del '98

Come sapete il nostro cammino ci ha portato a scegliere di fare 2 campionati e quindi portare la propaganda a disputare il torneo era un obbligo per capire cosa ci aspetterà.

Faccio considerazioni separate sui 2 tornei, avendo visto buona parte del primo e tutto il secondo.

Torneo Propaganda

Ritrovo all'alba (9:00) per arrivare in tempo al sorteggio; la direzione della parte mattutina è affidata a Tina e Tonino.

Quando alle 10:00 arrivo anche io alla tenso-struttura, la nostra squadra sta già giocando, nonostante il calendario previsto; abbiamo già perso il 1° set e stiamo combattendo nel 2° dove però si evidenziano problemi macroscopici in ricezione.

Siccome si è presentata una squadra a sorpresa, gli organizzatori OSAF hanno stravolto il calendario e infilato un sacco di partite, troppe e quindi se facessi la cronaca per tutte finiremmo domani. Avendo visto alcun ierrori evidenti, ho portato le ragazze sul campetto di calcio per ricordare almeno i fondamentali base e quello che abbiam ovisto nell'ultimo periodo. Non mi aspettavo troppo perchè ricordo bene che lo scorso anno ci è voluto tantissimo prima di vedere qualche risultato, anche dalle più brave.

Supportato da Tina, Tonino e Ilaria ci siamo messi in 2 file e per qualche minuto, prima che il caldo ci finisse, abbiamo messo ordine; tutte le ragazze, nuove o vecchie, hanno dimostrato disponibilità e impegno.

Non è bastato per ottenere successi, forse qualche miglioramento ma inefficace. Per pranzo sono andato a casa presto perchè nel pomeriggio dovevo sorbirmi 2 riunioni calendari PGS; ho saputo da Tonino e Marco che avevamo guadagnato l'accesso alla finale per il 3°/4° posto, grazie a uno spareggio con la squadra delle piccole dell'OSAF. Ecco almeno un set vinto e soprattutto u nset decisivo.

Nel pomeriggio ho visto la finale e ho confermato le mie sensazioni: buoni fondamentali (bagher) pessima mobilità, direi abbastanza generalizzato.

Dal mio commento non posso togliere il fatto che sia stata una giornata pesantissima, conminciata alle 9:00 e portata avanti tra partite, esperimenti sotto il sole sul campetto di calcio e attese: una situazione snervante e sfinente.

Analisi tecnica
Ho visto :
- alcuni bagher veramente ottimi, da categoria superiore.
- buone esecuzioni di battute alternate a poca concentrazione.
- tanta immobilità, anche dalle vecchie e questo è il dato più preoccupante.
- moltissima intraprendenza da alcune nuove e questo è il futuro.
- tanto entusiasmo e voglia di giocare.

una considerazione finale sia sul torneo che sul gruppo Propaganda:

ricordando la scorsa stagione dove ci furono un po' di ragazze nuove che anche dopo il 1° mese di duro lavoro non erano in grado di sostenere una partita, non si può pretendere che le nuove di quest'anno, alcune arrivate anche a metà mese, siano in grado di fare tutto. Ci vuole pazienza e ci vorrà una progressione per tutti, atlete, allenatori e genitori. Chiedo pazienza e collaborazione ai genitori e lo ribadirò alle ragazze, non è conveniente sebbene sia un buon segno, che le ragazze chiedano insistentemente di giocare il set successivo. Con i parametri dello scorso anno e un campionato solo, probabilmente qualcuna delle ragazze nuove non avrebbe giocato un punto fino a Natale, perciò ... calma.

Alle ragazze più vecchie invece va dato atto che adesso sono le uniche che possono tenere in piedi la squadra e quindi è una responsabilità e un impegno diverso da qualche mese fa; prima entravano una o due alla volta in una formazione in cui le castagne dal fuoco le toglievano le altre, adesso sono loro l'anima trainante.
E' una attenuante "pesante" che le deve tenere tranquille, non si devono scoraggiare e devono fare il prima possibile a prendere in mano la squadra.

Quindi con queste ultime affermazioni, per me sabato è stata una esperienza nuova e interessante, alcune squadre ce le ritroveremo anche in campionato, avremo occasione di verificare i miglioramenti. Sarà anche possibile prendere tante scoppole e magari vincere pochi set ma sarà l'occasione di giocare molto e questo è sempre un bene.




Torneo U14

le squadre che hanno partecipato erano le stesse dello scorso anno (Osaf, Cornaredo) più una (Sedrianese) che viene da altre esperienze e altre abitudini (FIPAV). Già al sorteggio sapevo che avremmo avuto vita dura con la Sedrianese ma siamo stati fortunati a prendere il Cornaredo; questo ci ha consentito di iniziare già chiedendo lo schema di penetrazione da zona 1.

Ecco, quest'anno cominciamo a usare termini tecnici pallavolistici così ci divertiamo di più e ci capiamo con tutti quelli che masticano di pallavolo. Per i neofiti allego una immagine che descrive le zone del campo, a partire dalla zona di battuta in senso antiorario:




















Senza tediarvi sul perchè io abbia fatto queste scelte o questi schemi, la cosa interessante è che da subito, nonostante la evidente difficoltà legata a uno schema che non tutti hanno provato in allenamento, siamo sembrate una bellissima squadra. Faccio una analisi che va aldilà delle singole 2 partite giocate, una analisi sul modo di giocare e sulle note positive o negative scaturite.

Unito a una sensazione puramente estetica di squadra che si muove bene, abbiamo avuto percentuali fantascentifiche di ricezione sulla battuta avversaria, quasi il 100% positivo e infine una buona esecuzione delle schiacciate. Aggiungiamo pure qualche battuta delle nostre davvero imprendibile, sia lenta-corta che forte e otteniamo alcuni set vinti meritatamente giocando una pallavolo bella.

Rimangono alcune disattenzioni che ci portano a subire troppi punti di fila, non è giustificabile, non siamo più una squadretta alle prime armi, dobbiamo imparare a reagire e avendone la possibilità, sfruttare i consigli della panchina.

Ecco, una nota negativa è stata che alcune ragazze hanno giocato per loro stesse, in alcuni momenti per fortuna, non sempre. Non si fanno nomi e le ragazze si riconosceranno qocmunque nelle mie argomentazioni.

Il problema nasce quando si gioca di istinto senza ascoltare richieste dell'allenatore o consigli. Avendo io abbastanza esperienza per capire o interpretare le situazioni di gioco, sarebbe bene fidarsi il prima possibile. Non chiedo mai di buttarsi nel fuoco ma di fare cose semplici alla portata delle ragazze.

Quando vengo ignorato, sia nel richiamo che nella esecuzione richiesta, divento insopportabile ma poi qualsiasi cosa io pensi, do sempre una ulteriore possibilità alle ragazze.

Sgomriamo il campo ed evitiamo di dire che abbiamo perso per colpa di qualche ragazza che non mi ascoltava o per colpa dell'arbitro o della sfortuna, abbiamo perso per molti motivi tra cui essere scoppiate a fine partita.

Abbiamo delle attenuanti:
- prima gara con set ai 25 punti invece che ai 17
- prima gara con uno schema nuovo e quindi doppiamente dispendioso
- prima finale giocata dopo ore ad aspettare
- avversari di livello abituati a questi ritmi

La sensazione avvallata dai tanti complimenti ricevuti dagli allenatori presenti (dell'OSAF) e dalla mia esperienza è che abbiamo giocato benissimo, giocato di squadra. Le cose da migliorare ci sono e sono tante ma abbiamo dato una sbirciatina su quello che potremo essere proseguendo nel nostro cammino.

Io devo fare il pompiere nei confronti di chi è troppo euforico, stiamo usando una ferrari senza mettere la seconda marcia, abbiate pazienza!

Per chi volesse approfondire questa affermazione tecnicamente dico che abbiamo giocato con uno schema che consente vari attacchi ma passato la palla "sempre" alla giocatrice di posto 4 (che si dice "di mano" o "di banda"); quando sapremo passare anche al centrale o al "fuori mano" (o opposto o di zona 2) avremo altre soluzioni di attacco.

Le cose positive sono state tantissime, qualcuna ha trovato ne l suo repertorio u nservizi opotente e veloce, qualcuna una bella schiacciata, quasi tutte hanno trovato degli ottimi bagher, tutte hanno messo entusiasmo e gioia.

Qualcuna deve migliorare il suo atteggiamento interiore, specialmente quando sbagliano ma dagli occhi credo che lo abbiano già capito da sole.

Qualcuna deve imparare a fidarsi, non lo chiamo obbedire se no sarebbe una schifezza di squadra. Se lo avessimo fatto tutte, anche solo nel tie-break della finale, avremmo evitato di buttare 6 punti persi per mancata copertura di un pallonetto e avremmo fatto più punti in attacco spingendo un palleggio dove avevo individuato un buco. Considerato l'aver perso 15-13 il fidarsi da prima avrebbe forse portato un diverso risultato.

Della partita finale non mi è piaciuto aver cambiato il modo di giocare nel 4° set, concedendo alle ragazze di usare lo schema vecchio, troppo statico. Ecco, abbiam ostaticizzato tutte, ci siamo fermate, abbiamo fatto scattare l'acido lattico e la sensazione che fosse difficile difendere. Sarebbe stato meglio perderlo e finire tutte le energie ma giocare sempre lo schema nuovo, qui la colpa è solo mia che non mi sono reso conto.

Tornando al nuovo schema abbiamo giocato un tie-break molto bello.

Mi sono piaciuti tantissimo i genitori, anche quelli che non hanno avuto figlie coinvolte, mi è piaciuto il tifo ma vi pregherei di evitare di arrabbiarsi con l'arbitro, anche quando abbiam oragione, non serve a far altro che innervosirlo e farlo sbagliare di più. Ve lo dice uno che si arrabbia sempre troppo.

Usciamo con un 2° posto che vale tanto quanto e più di un primo, abbiamo da lavorare e la sensazione che si può fare una bella stagione.

penso che ci divertiremo, Manu




















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