martedì 12 giugno 2012

portafortuna vendesi


Casualmente sono stato a vedere come si sono conclusi i campionati regionali e nazionali PGS per la categoria U14 sia invernali che primaverili e cosa scopro? .... che siamo dei portafortuna a nostra insaputa!



Cosa significa?

E' un caso (che però mi è capitato già in passate stagioni) e quindi prendiamola con un sorriso e nulla più, la statistica o meglio i risultati dicono che chi ci ha incontrato quest'anno in campionato (e poi eliminato), ha poi VINTO la manifestazione globale (regionale o nazionale)

Giusto per dare dati precisi, mi riferisco alla stagione 2011-2012 della U14.

Nel campionato invernale, nel nostro girone abbiamo affrontato (perdendoci entrambe le volte) il CSRB Buccinasco e la Nervianese arrivate nell'ordine. Ebbene, dopo la prima fase a gironi ci sono stati i tabelloni regionali e il risultato finale é che il CSRB è campione regionale della Lombardia e la Nervianese è arrivata 2° ! Le prime 2 classificate sono andate alle finali nazionali.

E noi le abbiamo incontrate nello stesso girone :o)

Se poi andiamo a vedere chi ha vinto la finale Nazionale disputata a Sarteano (Siena) troviamo ancora il nome della CSRB Buccinasco !

e con chi avrà vinto la finale Nazionale PGS? ma ovviamente con la Nervianese !!

Finale nazionale U14: Pgs CSRB - Pgs Nervianese 2-1 (25-20 20-25 15-12)

quindi ricapitolando, noi abbiamo partecipato per la prima volta a un campionato U14 di volley e con le nostre ragazze, non abbiamo sfigurato giocando con chi poi ha vinto regionali e nazionali PGS, non solo una ma entrambe le squadre !

Ricordo quando abbiamo giocato la prima volta a casa della Nervianese e perso giocando molto bene, senza quasi accorgerci. Poi con il CSRB abbiamo anche vinto 1 set giocando non bene ma benissimo. Alla fine abbiamo incontrato le 2 squadre più forti di Italia nella categoria U14 ... che fortuna!


Ma vi starete dicendo "la stessa cosa potrebbe dirla la squadra delle Amazzoni Rho, che era nel nostro girone". Certamente, così come le altre squadre del girone ma per aiutarci nel ragionamento andiamo a vedere cosa è successo nel campionato primaverile U14.

Lo abbiamo disputato partendo malissimo (con metà squadra a una festa di compleanno) e rimontando fino ad arrivare al tabellone finale provinciale. Al primo turno del tabellone abbiamo incontrato il Calderara che ci ha battuto, schierando delle atlete (extraterrestri) che poi abbiamo saputo non appartenere a quella squadra ma alla 1° divisione FIPAV della stessa società. Ma cosa ci importa? sul campo ci sono state superiori (anche se nel 1° set le abbiamo recuperate da 0-10 e nel 2° set eravamo 14-2 per noi). Ma questo Calderara poi come si è comportato nel prosieguo del cammino PGS?

Ovviamente ha vinto la finale!

Barlassina che era nel nostro girone e abbiamo schiacciato nettamente 3-0 in casa nostra, è invece arrivato 4° alle stesse finali.

Quindi ricapitolando, siamo usciti da entrambi i tabelloni, invernale e primaverile, perdendo con la squadra che si è poi laureata campione.

Siamo quindi noi degli sfigati nei sorteggi o siamo dei portafortuna per gli avversari?

Per i sorteggi basterebeb chiedere al nostro capitano, per sapere quante volte abbiamo vinto la palla a inizio partita :o)

Nel caso fossimo noi dei portafortuna potremmo offrire all'asta la nostra partecipazione al prossimo campionato PGS

Qualcuno vuol vincere il titolo Nazionale e quindi giocare con noi?

Da tecnico invece non posso far altro che essere orgoglioso della nostra squadra, orgoglioso di questa stagione, di come abbiamo migliorato e di come abbiamo affrontato squadre che si sono poi rivelate le migliori d'Italia.

ciao, Manu








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venerdì 8 giugno 2012

brividi a S.Siro


Un giorno potrò dire: "io c'ero!"
Sono stato a un concerto forse unico nel suo genere, un artista che a 62 anni ha cantato e ballato per quasi 4h e mi ha trasmesso energia e buonumore...


..e chi non ne avrebbe bisogno?

Periodo full questo, ieri come tanti altri giorni ho viaggiato come la pallina in un flipper, tra un posto e un altro, tra un ospedale e un altro, tra un impegno e un altro. L'ultimo evento della giornata è stato molto intenso: il concerto di Bruce Springsteen a S.Siro

Ho ricevuto inaspettatamente l'invito la mattina stessa e poichè queste situazioni sono le più belle, ho messo da parte tutte le preoccupazioni e mi sono lanciato. Devo ringraziare ermes che mi ha invitato e Anna che si è sobbarcata per l'ennesima volta la famiglia sulle spalle e mi ha regalato queste ore di svago.

Ermes si è rivelato molto sportivo e ha accettato la mia proposta di andare in scooter allo stadio; sapevo che causa lavori MM sarebbe stato un delirio andarci in auto e questa è una delle occasioni in cui lo scooter "non ha prezzo".

Ho preparato uno zaino con cena per tutti e via di gran carriera; una volta parcheggiato ci siamo infilati nel serpentone che ci ha portato nella zona delle "casette", adesso diventata privata e cintata. Chi non frequentava S.Siro 20 e più anni fa, non sa cosa significasse parcheggiare l'auto in questo dedalo di viuzze. Ora sembra come un tempo ma si finisce in un posto cieco sbarrato da un cancelletto. Ieri eravamo in tanti e un ragazzo residente che ahilui tornava verso casa ha dovuto generosamente deviare per aprirci il varco.

Fuori dallo stadio code chilometriche per entrare all'anello BLU, noi avevamo biglietti per il 2° rosso. Data la mia partecipazione plurima in occasione delle partite, ho fatto da Cicerone a Ermes :o)

Una volta saliti e trovati i posti numerati ci siamo dedicati alla ricerca di Sergio che sapevo essere al concerto. Buffa la situazione perchè in mezzo a un gran numero di persone ci siamo trovati, noi al 2° anello, lui e il suo gruppo nel prato avanti al palco; in posizione defilata dal palco ma sempre nel prato.

Alle 20:00 Ermes mi fa notare che siamo in perfetto orario per l'inizio ma è un falso allarme, avremo ancora una 20ina di minuti di chiacchiere. Non ricordo neppure che tipo di musica ci fosse in sottofondo ma a un certo punto si è capito che cambiava qualcosa, si è alzato il volume e le note del maestro Ennio Morricone con la meravigliosa colonna sonora di "C'era una volta il west" hanno fatto venire i primi brividi; pochi secondi ed è cambiato il ritmo per l'ingresso della E-Street band e del Boss!

qui un video preso oggi in rete dove si vede l'ingresso, una canzone in mezzo al concerto e l'inizio del Bonus Track (i bis)






Io non sono un talebano di Bruce, conosco alcune canzoni, almeno una manciata le amo ma non so tutti i testi a memoria e non sono in grado di riconoscere cosa canterà a partire dalel prime note ascoltate (come invece è Sergio). Ho assistito al concerto con curiosità come se fossi a uno spettacolo.

Già ma che sciocco, ero a uno spettacolo :o) Però io non avevo ancora idea del fatto che sarebbe stato UNO SPETTACOLO.

Quest'uomo di 62 anni trasmette gioia, sul palco sorride sempre, sprizza energia da tutti i pori, è un animale da palcoscenico e lo sa gestire bene.

Prima dell'inizio un inserviente aveva attaccato dei fogli a terra , nel centro del palco; la signora dietro di noi diceva "vergogna, non sa nemmeno i testi delle canzoni" io invece suggerivo che probabilmente erano dei testi da dire in italiano e tra me e Ermes ci dicevamo che doveva avere delal buona vista per vederli dall'alto del microfono. Alla fine avevamo ragione entrambi: erano testi per quando parlava e ci vedeva benissimo.

Sia chiaro, non ha fatto discorsi lunghissimi ma in varie parti del concerto ha pronunciato nella nostra lingua qualche frase. A memoria sapeva dire "Ciao", "MILANO" e "Siete pronti ?"

Su una cosa che ha detto convengo, S.Siro è un posto unico per i concerti, per l'atmosfera che si crea, per il calore, la muraglia di gente che si estende fino al 3° anello. Ai lati del palco c'erano 2 grandi monitor che ci permettevano di seguire meglio i dettagli della prestazione di Bruce.

Questa è stata la scaletta del concerto (tratta da Rockol):

SETLIST
“We take care of our own”
“Wrecking ball”
“Badlands”
“Death to my hometown”
“My city of ruins”
“Spirit in the night”
“The E Street shuffle”
“Jack of all trades”
“Candy’s room”
“Darkness on the edge of town”
“Johnny 99″
“Out on the street”
“No surrender”
“Working on the highway”
“Shackled and drawn”
“Waiting on a sunny day”
“Promised land”
“The promise”
“The river”
“The rising”
“Radio nowhere”
“We are alive”
“Land of hope and dreams”
“Rocky ground”

saluto al pubblico e via al volo con i bis


“Born in the U.S.A.”
“Born to run”
“Cadillac ranch”
“Hungry heart”
“Bobby Jean”
“Dancing in the dark”
“10th avenue freeze out”
“Glory days”
“Twist and shout”

Particolarmente toccanti un paio di momenti:

Il primo in cui il Boss ha ricordato Clarence Clemons (Big Man), il gigante sassofonista scomparso ormai un anno fa e inseparabile amico di Bruce.

il secondo quando una bimba è stata presa in braccio dal Boss e ha cantato un pezzo di una canzone (che nemmeno conoscevo)

Quando poi alle 23:20 il Boss ha raccolto la E-Street Band per salutare il pubblico, pensavo che come succede normalmente ai concerti, sarebbe sceso dal palco nel privè e poi osannato tornasse fuori per cantare un paio di pezzi. Invece quest'uomo è riuscito a stupirmi, non è nemmeno uscito dal palco, ha gridato qualcosa e tutti sono tornati ai loro posti ed è cominciato un concerto nel concerto.

Da "Born in the USA" in poi è stato un tripudio, impossibile anche restare immobili e non ballare, cantare, partecipare, perchè no anche inventando le parole :o)

Ormai erano passate le 3h senza interruzione e il crescendo è stato ultra-coinvolgente. Qui ormai conoscevo almeno i ritornelli delle canzoni.

Mi è piaciuto tantissimo, da brividi quando ha introdotto "Dancing in the dark", mi aspettavo che come sempre facesse salire una ragazza per ballare con lui invece .... invece mentre camminava sullla passerella alal ricerca di qualcuna, ha buttato l'occhio su un cartello esposto da una fan; il cartello dicea "Can I dance with Jack?" dove Jack è il ragazzone sassofonista che ha sostituito Big Man (ed è anche il suo nipote di Clarence).

Il cartello è stato esposto dal Boss in favore di telecamera e quindi di stadio, mi aspettavo scrivessero "Can I dance with you?" non con Jack !

Allora Bruce ha preso per mano la ragazza che incredula lo ha abbracciato ma lui l'ha invitata ad andare da Jack, in mezzo al palco, da brividi. Questa ragazza felicissima che core per la passerella, si piazza davanti al sassofonista e comincia a ballare a ritmo: che bello! Lo potete vedere nel prossimo video, la scena parte dal minuto 4'29", vedetevi la faccia di Bruce che vede il cartello, poi guarda Jack, si volta verso la ragazza, prende il cartello, lo mostra alla telecamera e prende sul palco la ragazza; lei lo abbraccia ma lui la spinge ad andare ...




Più volte mi sono detto che era quasi sicuramente pianificato ma non lo posso dire con certezza; l'unica cosa certa è che se anche lo fosse stato, l'hanno interpretata talmente bene che ancora oggi a pensare alal scena mi emoziono. Nel mentre questa ballava nel tripudio del pubblico, Bruce ha preso una bimba dallo stesso punto dello stadio e l'ha fatta ballare con se, ecco questa penso che non fosse prestabilita, basta vedere la sua partecipazione. Emozioni nelle emozioni che vi propongo in un video che mostra appunto la bimba che balla con Bruce:







Mi sono divertito davvero tanto, sono entrato come spettatore e ne esco forse come futuro fan, sicuramente come estimatore di questo artista ch mi ha dato sensazioni forti, mi ha soprattutto messo allegria, se lo vedete nei vari video è sempre allegro. Qualcuno già dice che è stato il più bel concerto di Bruce in Italia e io c'ero, come quando anni e anni fa c'ero al mitico concerto di Bob Marley sempre a S.Siro. Altre epoche, altri mondi ... ma già c'ero.


La fine del concerto avviene poco oltre la mezzanotte, forse 00:10, con una canzone storica non sua ma che ci ha coinvolti e fatti ballare: Twist and Shout"

Infine, io ed Ermes ci siamo avviati entusiasti per aver partecipato, ci siamo fatti la nostra dose di camminata e infine nel fresco della sera, senza K-way, da uomini veri, abbiamo cavalcato lo scooter in direzione casa.

L'ultimo grazie è proprio per Ermes e questo invito al concerto!


Vedetevi tutti i video e cercatene di nuovi su youtube, non sono la stessa cosa ma rendono abbastanza l'emozione del momento


ciao, Manu








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mercoledì 9 maggio 2012

Dalle 7 alle 8 in PS !



Cronaca di un giorno assurdo, passato in attesa al Pronto Soccorso ma molto più pesante per il papà che di ore ne ha passate ben 30 e quasi tutte in un corridoio.




Una mattina che comincia prestissimo perchè devo andarea Vighignolo a prendere il papà e portarlo a mettere la macchinetta misura pressione. E' la seconda volta che dobbiamo presentarci perchè 2 mesi prima lo avevo trovato stranamente a letto e con varie ecchimosi dovute a una caduta durante la notte. In quella occasione avevamo dovuto far uscire l'ambulanza per trasportarlo in PS a fare le lastre; tutto poi finito bene, salvo aspettare ore e ore, come spesso accade.

Questa volta invece è stato peggio.

Arriviamo in Ospedale a Rho e mentre entriamo nel salone di ingresso, lo vedo camminare male, trascinando i piedi; gli chiedo come mai e lui si innervosisce, dice che è normale (ma 100m prima camminava meglio). Dopo pochi passi mi dice che gli gira la testa, ci fermiamo, lo sostengo, manca poco all'appuntamento e dobbbiamo solo salire di un piano in ascensore. Vedo che cede con il peso, lo devo proprio sostenere, intorno a me nemmeno una sedia, siamo bloccati. Però si riprende subito e possiamo salire al 1° piano.

Da dove siamo entrati ci rimane di attraversare il padiglione di Medicina ma proprio nell'atrio antistante mi dice che vorrebeb sedersi un attimo perchè gli gira la testa. Lo facci osedere e lui comincia a respirare male. mentre gli parlo per chiedere cosa si sente, abbassa leggermente gli occhi e ... si perde ! Non mi risponde più, non vede i miei segnali, ha lo sguardo fisso immobile, respira flebilmente al punto che penso sia morto! Intorno a noi nessuno.
Gli ascolto il battito che ancora c'è, esce una paziente e le grido di chiamare un medico. Una dottoressa premurosissima arriva immediatamenet e grida di portare una barella , mentre con schiaffetti cerca di rianimarlo: nessuna risposta, nessun segno di presenza dal papà : io sono nel PANICO.

Arriva la barella, lo stendiamo in 4 e via di corsa verso il Pronto Soccorso; già prima di entrare in ascensore il papà si riprende e comincia a parlare. La dottoressa è giustamente premurosa e lo porta immediatamente in accettazione dove gli provano la pressione e attaccano il braccialetto. Poi misteriosamente, lo mettono fuori in sala di attesa dove rimane per 1h !

Arriva anche Anna che è tornat dall'ufficio, la sala attesa è completamente vuota, un solo paziente, non capisco cosa aspettiamo. Chiedo all'accettazione e mi dicono che è perchè ha un codice verde; non capisco, pochi minuti prima sembrava morto, siamo arrivati di corsa e adesso è codice verde (priorità bassa).

Il PS si affolla ma per fortuna lo fanno entrare prima che sia troppo tardi.

spiego l'accaduto e cominciano esami a raffica. Io e Anna fuori passiamo le ore, cominci oa vedere persone che potrebero essermi diventate amiche per quanto tempo le ho frequentate in questi 2 giorni.

mi chiedono di portare gli esami che ha fatto negli ultimi mesi e io corro a Vighignolo; dovrei andare in uffici oalle 11:00 per una riunione importantissima ma ... c'è qualcosa di più importante di mio papà ?

Quando torno, lo trovo in corridoio ad aspettare, disteso, sarà il suo luogo di vita per 24h !

passa troppo tempo e mando a casa Anna con i ragazzi; verso le 12:30 mi infilo e chiedo se ci sono novità, copro che deve fare una TAC con liquido di contrasto ma deve firmare una liberatoria; contatto il medico e concludiamo in fretta. Mi dicono che ci vorranno almeno un pai od'ore perciò esco e vado a casa a farmi una pizza.

Quando torno, mi metto silenzioso in sala di attesa ma dopo un po' sono preoccupato e mi ri-infilo dentro. Lo trovo nuovamente solo in corridoio che non ne può più, vuole fare la pipì e almeno mangiare qualcosa. Non ha mangiato nulla dalle 7:00 ma penso che sia giusto perchè ha da fare esami. Dopo un po' scopro che va tutto bene, che aspettano solo l'esito della TAC e lo manderanno a casa: molto bene, io ero preoccupato.

verso le 16:00 chiedo se qualcuno gli fa fare la pipì e 2 infermiere anch'esse molto disponibili e premurose lo aiutano con il pappagallo perchè no nriesce ad alzarsi in piedi. Gli gira ancora la testa, comincio a preoccuparmi al pensiero che lo dimettano, come lo porto a casa ?

Una delle infermiere gli offre 2 pacchetti di biscotti e della frutta semiliquida in scatoline. Stavo per andargl ia prendere un toast, aspetto con lui che finisca quelle porzioni. Mangia con molta fame ma fa fatica a stare seduto eretto sulla barella; lo aiuto e sento che piano piano il peso aumenta, come se si lasciasse andare.

Comincia a fare sguardi strani e dire che lo devo lasciare appoggiare al lettino ma dietro non c'è nulla, ci sono io e più in là il muro; comincia a essere in pensiero e lui si lascia andare, lo sguardo torna quello del mattino, occhio quasi chiuso e sguardo fisso, siamo dentro al PS a 3 metri dalla saletta medicazioni; chiamo immediatamente la dottoressa ceh ha dato il cambio a quello del mattino, lascia al volo la medicazione che sta facendo e si precipitano a soccorrerlo; sdraiato e gambe all'aria e dopo poco si è ripreso; Ho avuto un aumento di panico all'idea che potesse essere dimesso. Gli hanno fatto subito una flebo di soluzione.

E' ricominciato tutto, sono dovuto uscire ed è passato un altro sacco di tempo. A tenermi compagnia nella mia depressione è arrivata per fortuna Anna. Poi più tardi anche Salvatore che mi ha fatto sorridere parlando di pallavolo.

Verso le 19:30 finamente mi hanno detto che lo tenevano dentro, l'ho trovato meglio in viso e stava finalmente cenando! Dalle 7:00 della mattina! Dovevo però andare a casa a prendere le medicine di papà. Fatto e alle 20:30 lo salutavo per una notte che non sapevo essere ancora "da corridoio".

Per distrarmi sono stato alla riunione del Consiglio Giosport che è finito tardissimo.

Questa mattina sono tornato in Ospedale per portare cose da reparto ma invece l'ho trovato nuovamente in corridoio. Trovato meglio di ieri ma senza aver chiuso occhio.
Ho preso un medico e mi ha detto che purtroppo era in attesa di un posto letto in reparto e che altri erano in quella condizione. Nello stesso corridoio contavo almeno 8 nonni sdraiati su barelle in attesa, addirittura una nonna su una sedia, nemmeno la barella! E' una cosa di una tristezza difficile da spiegare: ma che razza di sanità pubblica abbiamo? Non ho detto niente perchè per pudore devo riconoscere che almeno è stato curato, non siamo certo ai vertici del PS di Brunico ma nemmeno a quello di altri Ospedali del centro-sud. Ho pensato che se mi fosse capitato tutto questo in un altro luogo, anche solo in strada, mio papà non so che fine avrebbe fatto.

Adesso ho ricevuto una sua chiamata per dirmi che ha un posto letto in reparto, dopo più di 30 ore di corridoio. Ancora non so cosa abbia scatenato tutto ma prendiamo con serenità le cose che vengono.

Se per caso per strada incontro un Formigoni qualsiasi .... no, non avrò questa fortuna.

Manu







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lunedì 7 maggio 2012

intenso




Se dovessi paragonare questo week-end a un caffè di una nota marca direi: Intenso. Pallavolo, Chitarra, Vighignulada, Calcio ...





Naturalmente questo tipo di caffè è inventato, non mi risulta che faccia parte della squadra Nespresso. sono tornati i week-end intensi in cui si susseguono emozioni a volontà, ognuna da farti rizzare i peli sulle braccia, ognuna da farti scaricare adrenalina pura. Un intenso crescendo conclusosi con il derby vinto "stra-meritatamente" per 4-2

Non me ne vogliano i miei cugini bbilanisti ma la partita di ieri sera è stata dominata, a uncerto punto quasi scippata da un arbitro incapace che ahimè ci rappresenterà anche agli europei, ripresa con i capelli e poi vinta con un goal di rara bellezza (Maicon).

Ma il week-end comincia da lontano, potrei quasi infilarci una partita di calcio dei giovanissimi, disputata a S.Ilario giovedì sera e vinta 5-2 con tripletta del Bomber.

Riunione consiglieri volley Giosport

Sabato c'è stato il torneo di basket "Space Giò" e mi è servito per vedere cosa potremmo e dovremo fare noi del volley il prossimo anno; ormai non ci sono spazi per organizzarne uno in palestra, forse si potrebbe all'aperto, vedremo.

In prossimità del torneo si è svolta una riunione tra i consiglieri nuovi eletti del volley (Manu, Livio e Gino) e il presidente della Giosport (Pietro); è stata una riunione fruttuosa, si sono decise cariche e responsabilità ma soprattutto si è condiviso un progetto che tra noi 3 consiglieri verrà poi analizzato, studiato e proposto agli allenatori. I presupposti per lavorare bene ci sono, la coesione anche, faremo del nostro meglio. Per le cariche aspettiamo che il Consiglio della Giosport le ratifichi martedì sera e le comunichi agli associati. Chi era presente al torneo SpaceGiò ha avuto modo di conoscere già il nome del Responsabile del settore volley :o)

Il sabato è proseguito con un diluvio universale con tanto di grandine che ho vissuto riparato in casa mentre Samu e il gruppo Ado ha subito in quel del Sacro Monte di Varese dove si trovavano per un raduno con l'arcivescovo di Milano, Scola. Quando sono tornati avevano l'acqua nelle scarpe e i vestiti fradici, nonostante K-way e ombrellini.

Cresime adulti

Alle 18:30 sono stato a suonare alla Cresima degli adulti, presieduta da Monsignor GianPaolo Citterio, mio parroco storico di Vighignolo e amico di vecchia data. E' sempre una grandissima emozione partecipare a Cresime di adulti perchè non sono oceaniche ma sono piene di consapevolezza. Qualche steccata l'abbiamo fatta, eravamo io e Andrea a suonare. Alla fine qualche battuta scambiata con il Monsignore fa sempre piacere.

Propaganda volley: 1° classificata

Un salto in palestra veloce a vedere il successo imperioso della nostra Propaganda che conclude in girone primaverile al 1° posto ! Dopo un recupero lunghissimo culminato con le vittorie sulle squadre di testa, aspettiamo il sorteggio di martedì sera per il prosieguo del campionato provinciale. COMPLIMENTI !

39° Vighignulada

Aver partecipato alla messa del sabato sersa mi ha aperto la possibilità di presentarmi alla Vighignulada, la 39° edizione. Io che sono di vighignolo e che sono stato parte delle prime, dalla nascita di questa corsa, provo un desiderio viscerale di ritornarci, ogni anno. Poi gli impegni e il cattivo anzi pessimo stato di forma me lo impediscono spesso. Lo scorso anno, giusto qualche giorno prima mi sono procurato uno strappo immenso che mi ha tenuto fermo dallo sport per quasi 1 anno. Adesso ero anche certo di poter tenere i 12 Km ma avevo promesso ad Anna che avrei pulito la casa visto che avevamo per ospiti a pranzo i nonni. Contavo su uno start mattiniero invece mi sono dovuto beccare quello delle 9:00 che mi ha impedito in termini di durata di poter fare la 12Km; mi sono accontentato della 6Km, quella dei principianti, dei pensionati, delle signore scoppiate o dei reduci da infortunio. E nonostante questo ho fatto pure un pessimo tempo :O) (per pudore lo tengo per me)

La cosa più bella della Vighignulada sono rivedere i vecchi luoghi in cui da ragazzo frequentavamo le campagne, prima in bicicletta e poi in moto, posti in cui da "patatoni" andavamo con le ragazze ma eravamo troppo timidi e bamboccioni. Ci divertivamo lo stesso un sacco, facevamo giochi di tutti i tipi, suonavamo, cantavamo e nascevano pure i primi amori ma se dovessi immaginare adesso 15enni o sedicenni negli stessi luoghi mi verrebbe da pensare che ... va beh i tempi sono cambiati e molto ! Rimane sempre una nostalgia di quando si era ragazzi.
L'altra cosa bella è rivedere i vecchi amici, che sono impegnati nella organizzazione. Rivedere Italia, che indirettamente sa di me proprio dal Monsignore che celebra le messe nella mia parrocchia, rivedere la Cleme e le vecchie mamme dei tempi che furono; rivedere Fabio, Paolino e tutti quelli in bicicletta al seguito della corsa e ricordare quando io e Ettore facevamo la scopa anni fa , io addirittura con la chitarra :o) Ah la scopa è quel gruppo di persone che sta dietro alla corsa e chiude tutto, recuperando gli ultimi, quasi spingendoli all'arrivo. Una cosa che mi è rimasta con i ragazzi dell'Oratorio nelle vacanze degli ultimi 2 anni.
A vighignolo è sorto un desiderio di ricordare che è sfociato in un gruppo su Facebook, molto intenso, molto partecipato; ci sono foto dei tempi in cui eravamo ragazzi, pensieri, battute, proposte di ritrovi. E' servito tantissimo 2 mesi fa in occasione di una messa in ricordo di Don Rino, parroco negli anni tra il 70 e 80, giusto prima di Don GianPaolo. Il gruppo su facebook è "Vighignolo anni '70-'80 FANS CLUB"

Questo clima che si è creato è molto piacevole ed è una delle poche cose belle che riesco ad attribuire a facebook.

Venendo alla corsa in particolare, ho gustato come detto il percorso , gli amici di vecchia data e in dirittura di arrivo vedermi superato dal Presidente dei Canisciolti, gruppo di runner che conta un sacco di miei amici di Rho. Ho fatto fatica a riconoscere il Presidente sia per il mio stato quasi confusionale da "sto finalmente arrivando", sia per la insolita divisa Rossa. Per tutto il percorso ho cercato invano magliette nere con il logo ufficiale dei canisciolti e proprio sul traguardo, trovo il campo in divisa rossa (molto carina). Ho avuto quindi il piacere di tagliare il traguardo con lui.

Link agli amici dei canisciolti: canisciolti blog

Hanno anche pubblicato una mia foto !!! qualche metro prima del rettilineo finale:

















Alla fine della corsa mi sono gustato il famoso panino al salame di Vighignolo, imperdibile, un ricco sacco gara che il prossimo anno per il 40°, promettono di migliorare ulteriormente. Saluti e abbracci e via di corsa per pulire la casa.

Non facciamoci illusioni, io pulisco la casa come un normale papà di 50 anni, non con la precisione e meticolosità delle mamme, giusto il minimo indispensabile :o)

U14 volley qualificata ai tabelloni

Pranzo con i nonni e poi via per un pomeriggio ad alta intensità, con la U14 ci giochiamo il passaggio del girone, in casa del Cesate, sconfitto da noi all'andata per 3-2. Noi ritorniamo da 3 giorni di beach volley e quindi le dimensioni del campo, il pallone, l'attenzione, sono a rischio, ci giochiamo tutto in condizioni di massima difficoltà. Arriviamo presto, grazie a Natalia e Salvatore che si accorgono che ho sbagliato l'orario del ritrovo e che hanno avvisato tutti di anticipare. Ci prepariamo con attenzione e facciamo un buon riscaldamento. Io so che ci bastano 2 set vinti per passare il turno ma soffro maledettamente in panchina. Mi aspetto un arbitraggio sfavorevole (promessoci all'andata), mi aspetto una gara difficile e così sarà.

Nonostante tutte le mie preoccupazioni, i l1° set lo giochiamo in modo eccellente con in grande spolvero i centrali Aurora e Alice. La maggior parte dei punti viene da loro. Giusto nel finale abbiamo un calo dovuto non so perchè a paura, cominciamo a schiacciare con meno efficacia o a ributtare di là la palla. Le avversarie prendono tutto! Qualcuna di noi mi sembra appannata e stanca. Lo vinciamo in volata.

Nel 2° set il mio sesto senso mi dice che dovrei cambiarne qualcuna ma opto per la fiducia a quelle che ci hanno portato fino a lì: un errore che un allenatore non dovrebbe fare quello della riconoscenza. Infatti il 2° set è molto confuso, facciamo tanti cambi, proviamo tante soluzioni e quella che si salva da marasma è solo Elena, che sarà bravissima per tutta la gara, aggiungendo alle sue alzate precise una serie di tehtativi di recupero miracolosi. Le avversarie hanno una sola soluzione in attacco, la 81 ma la muriamo sempre con Aurora, solo che nessuna delle altre sta attenta alle mie indicazioni e i muri risultano sempre non coperti con il risultato che i punti sul gobbone aumentano. Inevitabilmente perdiamo il set.

Nel 3° inserisco Nanut e Miriam che ultimamente sta prendndo fiducia ma soprattutto ha coraggio e schiaccia, senza tentare improbabili pallonetti o palleggi altissimi. Nanut fa benissimo in attacco ma è deficitaria in difesa e contribuisce a un momento di confusione. I nostri schiacciatori sono completamente spuntati, il capitano naufraga in schiacciate a rete o soluzioni poco coraggiose, Chiara alterna colpi bellissimi a schiacciate in rete, in difesa poi troppo lenti a muovere i piedi. Aurora salta come un grillo ma è in difficoltà sulle palle staccate. Siamo in piedi per miracolo quando Miriam infila una serie impressionante di schiacciate che ci riportano a un passo da vincere il set. Ritorna qualche confusione di troppo e siamo sotto 2-1

Inizia il 4° set, capisco che siamo in difficoltà, tra i cambi inseriti nei set precedenti la più efficace diventa Alicina che dietro tira su tutto, non è fortissima nelle schiacciate ma è allineata con la pochezza odierna dei nostri schiacciatori. Tra i centrali, Aurora da anche più del massimo e ad ogni richiesta risponde immediatamente. Giulia è entrata nei finali di set e si è innervosita tantissimo per qualche errore che sicuramente non voleva fare, si chiude in un angolo e diventa difficile per me trovarle un posto. Alice ha giocato benissimo nel 1° e non ha colpe nel naufragio del 2° set ma al momento ha davanti Miriam che è una piacevolissima sorpresa e che con coraggio continua a macinare punti e schiacciate. Una sorpresa non per me, che l'ho messa lì proprio confidando in queste sue caratteristiche. In questo set stiamo sempre a rincorrere, siamo sempre dietro, facciamo errori assurdi ma siamo sempre lì a 2/3 punti dalle avversarie. Credo che con un po' di fortuna potremmo farcela e Miriam tira fuori dal cilindro altre schiacciate di precisione chirurgica. E' incredibile come le avversarie non riescano a murarla nè a difenderla. Passiamo avanti e improvvisamente ci accendiamo, acquistiamo fiducia e facciamo anche più di quello che sappiamo fare normalmente. Siamo attente in difesa, non buttiamo palle a caso, costruiamo bene e ci portiamo sul 24. Sembra fatta ma abbiamo un calo e il punto finale ce lo gustiamo con tripudio anche del nostro pubblico dei genitori. Siamo passate !

Resterebbe la possibilità di vincere la partita, non che cambi la classifica ma resta sempre una occasione. Invece siamo scariche, stanche. Avviso Alice che entrerà in battuta al posto di MIriam e di farlo senza paure o preoccupazioni, lo so che è difficile. Lei capisce anche che oggi Miriam è in stato di grazia e accetta, la cosa mi piace molto. Quando va in battuta ha gli occhi che mi piacciono, quelli da tigre ma poi sente troppa responsabilità e la sbaglia. Non mi interessa perchè quello che conta adesso è avere un cambio che entra deciso, che entra e accetta il ruolo che in quel momento la partita ci consente. La tensione impareremo a controllarla. IL set finisce anche se tentiamo un improbabile recupero. finisce con una battuta avversaria facilissima che cade indisturbata a pochi centimetri dalla riga ma soprattutto a poca distanza dal capitano che la guarda sfilare senza muovere un passo. E' lo specchio della partita, lo specchio di una resa che è figlia di tanti fattori: stanchezza, poca attenzione, mancanze tecniche che non abbiamo ancora allenato (difesa in palleggio), poca incisività in attacco, paure, confusione. Usciamo dal campo troppo tristi, la cosa non mi piace perchè il nostro obiettivo era passare il girone e lo abbiamo fatto, vorrei che uscissimo felici, non possiamo vincere tutte le partite. Mi spiace anche per Carla che non ho trovato il tempo di fare entrare nemmeno un punto e per Giulia che non ha avuto modo di ritrovarsi, deve essere uno stimolo per me ad allenarle con intensità e prepararle permigliorare i loro colpi più indecisi.

Infine non ho avuto il tempo di ricordare alle ragazze che questo campionato è iniziato con 2 sconfitte assurde, con una mia sceneggiata a Cornaredo di cui mi sono pentito dopo 10', con un recupero durato 7 vittorie consecutive tra cui un 3-0 secco alla prima in classifica e spentosi sul 2-2 dell'ultima partita. Un campionato quindi molto positivo con un intermezzo bellissimo a Igea Marina.

Le nostre mancanze tecniche sono frutto di allenamenti fatti con 22 ragazze per volta, insieme alle fortissime Propaganda che però non ci abituano a giocare a certi ritmi; non abbiamo il tempo materiale di allenare alcuni nostri difetti. Adesso avremo l'estrazione martedì sera e comunque vada o comunque giocheremo sono soddisfatto di questa stagione, non c'è motivo che nessuna debba sentirsi delusa

Derby Inter-bbilan

La serata di questo week-end intenso si conclude con il derby di Milano, già di perse sarebbe una partita che sento in modo viscerale, che mi produce disturbi di stomaco, figuriamoci adesso che i cugini hanno la possibilità di vincere lo scudetto e noi invece abbiamo stra-buttato quelle di andare in Champions il prossimo anno.
Vedo una partita che noi giochiamo molto meglio, sono compiaciuto ma la prima occasione è del nemico Ibra. Poi improvvisamente passiamo in vantaggio con il Principe!
Mi chiama Salvatore per ricordarmi che in caso di sorteggio per domenica prossima con la U14 avremmo metà squadra impegnata neel Comunioni i parrocchia (io suonerò). Però rimando il discorso, sono concentrato solo sul derby.

Continuiamo a giocare meglio e su un calcio d'angolo il Cuchu spizza di testa e Abbiati si tuffa dentro la porta per ribattere: GOAL peccato che non lo vedano guardialinee e arbitro. Hanno talmente rotto le scatole con il non goal di muntari contro i gobbi che adesso si rivalgono su di noi. Possibile 2-0 sfumato per colpe non nostre che si amplificano quando un pessimo arbitro Rizzoli regala un rigore assurdo ai cugini. Ci dimentichiamo di boateng che entra in area allungandosi la palla, l'Acchiappasogni Julione si tuffa, prende in pieno la palla che cambia decisamente traiettoria e cerca anche di non toccare l'avversaio che invece si trascina e lancia come in piscina. L'azione prosegue, Ibra tira e Julione ribatte di nuovo, ol'arbitr oindica il dischetto e lo ammonisce: ASSURDO. Centinaia di replay dimostrano cjhe è uan cappelata totale; Julione piange dal nervoso e cerca di dire a Ibra che se è un uomo lo deve tirare fuori ma noi sappiamo che lui uomo non lo è. Allora gli dice: "so dove lo tiri" e gli fa una linguaccia. Ibra che non è uomo è però un ottimo attaccante, nonostante il balzo di Julio insacca per un 1-1 ingiustissimo.
Nell'intervallo i vari opinionisti tra cui il profeta Sacchi, dichiarano ingiusto il risultato e ovviamente confermano il mancato 2-0 e il rigore regalato, aumenta il dispiacere.

Inizia il 2° tempo, non siamo ancora abbastanza concentrati e ibra insacca per l'ingiustissimo 1-2. Frustrati ma io ci credo, incredibilmente ci credono anche i ragazzi. I cugini gestiscono la gara, sentono odore discudetto, noi di solita occasione persa. Insistiamo e abate ci fa il solito regalo derby, trattenendo in area il Principe: rigore! che Milito insacca. 2-2

Insistiamo, non siamo paghi, non so perchè questo grande desiderio di vincere ma mi fa piacere. Dalla destra parte un traversone che l'inutile Pazzini devi di testa contro il braccio allargato di Nesta, altro rigore! che Milito insacca nuovamente nel tripudio generale.

I cugini si riversano da noi, hanno qualche occasione per pareggiare ma il tutto si conclude con una azione del Capitano che libera Maicon sulla destra, questo indisturbato avanza e improvvisamente fa partire un missile terra-aria che si insacca a 30m. di distanza nell'incrocio dei pali. Un goal bellissimo! un goal da derby, un goal da Maicon, quello che ci è mancato tutto l'anno e i rimpianti aumentano.

Il dery è nostro, per la prima volta da 12 anni Ibra non vince un campionato nelle squadre in cui ha giocato (va beh mica giocava nel Chievo), vinciamo 2 derby su 3 ma manchiamo (per colpa di Gasperignos) l'unico che ha dato un trofeo, ad agosto. Abbiamo un allenatore che mi piace, lo avessimo messo lì un mese prima !!!

Fine della serata , fine del week-end, emozioni a pacchi, intense, come intenso è il piacere di un buon caffè come quelli che ci siamo regalati da Natale con la macchina Nespresso e le sue capsule. Quello che vedete nella foto iniziale è un Volluto, che a casa nostra non manca mai ma ci sono tanti altri aromi gustosi come credo che ci sarano altri week-end intensi e gustosi.


Permettetemi solo di concluldere con un confronto di sport tra 2 attività come il calcio e il volley. Nel calcio vince lo scudetto una squadra che lo ha meritato ma un campionato condito di un sacco di insulti, recriminazioni, torti sbattuti in faccia e adesso stelle improbabili esposte. Una offesa che il profeta di Fusignano, notoriamente non interista, riassume così:

"Ci sono degli organi preposti che decidono cosa sia regolare e cosa no. Se ci sono questi organi che hanno stabilito che gli scudetti vinti dalla Juventus sono 28, allora perché dire 30? E' un qualcosa di arrogante, poco educativo e lo trovo davvero antipatico"

io lo trovo disgustoso come è logico aspettarsi dalla attuale dirigenza gobba.

Vincendo il derby abbiamo favorito i gobbi? Noi abbiamo giocato per l'orgolio della stracittadina, inutile dire che avrei preferito gli sfottò dei miei cognati che la vittoria dei gobbi ma i cugini il campionato lo hanno letteralmente buttato da soli (vedi Fiorentina e Bologna)

Tornando al confronto con il volley, avete notato che lo scudetto maschike, una settimana dopo il maestose bellissimo femminile, si sia deciso per un punto sul 16-15 che è stato visto fuori da arbitri e segnalinee ma invece era in campo? Scudetto deciso per una palla vista male e chi ha perso come ha reagito ? Interviste a fine gara "lo avevamo notato anche noi, è un peccato che lo scudetto non si possa assgnare a entrambe le squadre, onore ai vincitori"

ONORE AI VINCITORI !

Nessuna polemica, applausi a chi vince, strette di mano e sorrisi.

Stiamo parlando di un altro sport di un'altra cultura sportiva che è caratteristica e che noi allenatori del volley dobbiamo trasmettere ogni giorno in palestra.

Viva il Volley! viva la Giosport! viva Vighignolo! viva l'INTER!


ciao, Manu






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mercoledì 2 maggio 2012

Young Volley 2012







Eccoci di ritorno da 3 giorni passati in spiaggia a Igea Marina (Rimini) a giocare a pallavolo per il torneo Young Volley 2012 organizzato da Kiklos.



Racconto di questo evento.





E' stato difficile partire, organizzarsi, cercare pullman, alberghi e fare conti su conti ma una volta partiti c'è stato posto solo per belle (bellissime) sensazioni.
Io c'ero già stato ben 3 volte a questo torneo, l'ultima volta nel 2009 con la mia precedente squadra della Giosport. Sapevo che sarebbe stata una bella esperienza e la sera della festa di Natale avevo fatto questa promessa alle ragazze.
Adesso che sto per raccontare di noi e di questi 3 giorni, mi è capitato sotto mano l'articolo che scrissi 3 anni fa (young volley 2009). Rileggendolo, scopro quanto il tempo meteo sia stato simile e quanto invece siano migliorate altre condizioni. Peccato non avere resoconti per gli anni precedenti.

Siamo immersi nella fase finale del campionato primaverile perciò rimane poco tempo per dedicarci a imparare a giocare 4x4 o 3x3 come si giocherà in spiaggia. Ci dedichiamo solo l'ultimo allenamento del venerdì prima della partenza ma io sono completamente rapito da consegnare comunicazioni ai genitori, ritirare soldi, far quadrare tutti i conti e gestire 4 squadre con tipologie diverse. Non è facile.
Le squadre vengono scelte completamente dalle ragazze, io non metto becco tranne che per quella delle piccolissime che parteciperanno nella categoria "minivolley esperte" Perchè questa scelta? Perchè avevamo solo 7 ragazze in età U13 e siccome ne servivano almeno 8 per fare 2 squadre, ho dovuto sceglierne 3 da mettere in un torneo più semplice. Quando si è aggiunta Isabella, ormai avevamo iscritto le squadre.

Poco tempo per dispensare consigli su come giocare e ho il netto presentimento che ci costerà qualcosa in termini di competitività ma ammetto che questa non è una mia necessità per questi 3 giorni. Mi interessa solo che si divertano, socializzino, stiano bene insieme, giochino il maggior numero di palloni e imparino nuove tecniche. Tutto questo è puntualmente successo!

giorno 1 - domenica 29 Aprile 2012

Partenza alle ore 6:30 puntualissimi come previsto. L'autista del pullman, Luigi, si rivelerà una brava persona, di compagnia e sempre disponibile.
Il viaggio è tranquillo, non ci sono intoppi nè troppo traffico, almeno sulla strada perchè negli autogrill invece è il Kaos.
Al 1° autogrill riusciamo solo a comunicare via microfono "mezz'ora di pausa " ma non troviamo nemmeno il posto per parcheggioare il pullman e passiamo via mogi mogi.
Al 2° autogrill, aspettiamo a dare l'OK e per poco non rischiamo di fare la fine del precedente, Luigi trova uno spazio impossibile per stazionare il pullman e questo dovrebbe farci capire cosa ci aspetta dentro. Nessuna speranza di prendersi caffè e brioche. Per me la vacanza non è tale se non comincio così ma non c'è nulla da fare. Folla oceanica.
Noi maschietti riusciamo almeno a fare "plin plin" in tempi accettabili, mentre le signore/rine ci passano tutta la mattinata.
Con alcuni temerari troviamo una macchinetta del caffè di quelle a monete, qualità pessima ma sufficente per toglierci lo sfizio. Solo al ritorno, martedì, scopriremo che Luigi poteva farci ottimi caffè direttamente sul pullman !
Il tempo scorre tranquillo, il clima fuori è bruttino, non si vede traccia di sole, Ezio che già sta a Igea ci manda a dire che piove (è uno scherzo ma sbaglierà di poco). Mi chiama l'albergo per dirci che causa difficoltà di spazio, c imanderanno a pranzo all'albergo adiacente, cosa strana e potenzialmente scomoda ma non abbiamo alternative, vedo su internet che l'albergo adiacente è bello.
Ci organizziamo per partecipare anche ai tornei accompagnatori di volley, bligliardino e beach bocce. Compilo un sacco di documenti che dovrò consegnare in hotel e finalmente arriviamo a Igea Marina.
Passiamo dal lungomare per far vedere come sono i campi da gioco, scarichiamo le valigie un po' da terremotati, in mezzo alla strada e ci presentiamo alla Hall dell'albergo assegnatoci. Gestisco io le camere e dispenso le chiavi, mi accorgo che non ho fatto in modo di tenere qualcuno di noi tra le ragazze, memore della esperienza di Induno Olona dello scorso anno! Invece casualmente sarà tutto sotto controllo. Al 1° piano io Tonino e Salvatore.

Lasciamo al volo le valigie, mettiamo costume e pantaloncini corti e portiamo le ragazze suio campi da gioco, passando dalla spiaggia. Cronometro il tempo, ci vogliono circa 15' per arrivare in zona gioco. Ci prendiamo un campo libero e le ragazze provano la prima esperienza di gioco senza controllo dei piedi, degli scatti, dei salti. L'unica cosa che riesce bene sono i tuffi.
Il cielo è coperto e non si vede il sole ma almeno non piove.
rientro veloce in albergo e scopriamo che in quello dove si pranza esiste una piscinetta. La proprietaria (di entrambi gli hotel) ci da il permesso di usarla a nostro piacimento: sarà una delle cose più sfruttate della vacanza, dopo il pallone da volley.
Cominciamo con il buffet e sembriamo dei terremotati, una confusione totale.
Al punto bevande alla spina esiste acqua e anche vino e cocacola, prima che sia troppo tardi chiedo al cameriere Leo se siamo abilitati a spinare anche le bibite. Arriva la responsabile della cucina e ci da l'OK, le ragazze no ncredono alle loro orecchie e partono le caraffe di cocacola. Noi vecchietti andiamo di bianco e rosso.
mentre ancora ci stiamo abbuffando di antipasto, arriva una segretaria dell'hotel che ci propone un costo aggiuntivo di 3,50 € a testa per potere usufruire di vino e cocacola. Ovviamente la cosa mi fa scattare il nervoso, prima si può e poi si paga? Allora fermo tutte le ragazze in modo che non prendano altre bibite e propongo di saldare quello che giustamente spetta all'hotel; la segretaria insiste sui 3,50 € a testa, io fermamente rifiuto e Tonino che non ha ancora compreso il trucchetto insiste per fare come dice lei. Non calcola che siamo 46 persone e che per la modica cifra di 161 € stiamo acquistando 3 caraffe di cocacola e 2 mezze caraffe di vino :o)
rimando a dopo pranzo la discussione e ci godiamo il cibo che comincia a rivelarsi ottimo. Su tutti spicca Ettore che nei giorni successivi dirà: "Ero venuto qui per dimagrire ...", il suo piatto è sempre pieno di ogni tipo di portata. L'autista Luigi sta con me tonino e Salvatore, le ragazze sono divise in 4 tavolate. I genitori sono a gruppi tranne Saverio e Raffaella che da una parte fanno gli sposini e dall'altra parte Giorgio ed Elisabetta con i bambini piccoli.
Cibo abbondante per tutti con lasagne, bistecca alla milanese e dessert. Dopo il caffè concludo la discussione alla reception e pago una quota per ogni caraffa ma non succederà più perchè le ragazze sono molto attente e bevono solo acqua (tutta salute)

Non abbiamo nemmeno il tempo di respirare che già dobbiamo consegnare le magliette blu regalate a ognmi partecipante genitori compresi e poi partire per la zona campi a controllare gli orari del tabellone. Decidiamo quali genitori si occupano della varie squadre, in modo che io e Sharon possiamo essere dispensati. Il motivo di questa scelta è duplice :

1) io posso seguire tutte le squadre ma in caso di contemporaneità nessuno deve pensare a preferenze.

2) mi piace pensare che i genitiori assaporino le emozioni di stare in panchina a scegliere, come giocare e chi sostituire quando necessario. Una cosa che si rivelerà molto educativa per tutti.

Il risultato di questa scelta è che io mi sparo kilometri di spiaggia per vedere ogni partita !

Cominciano i tornei e le nostre squadre devono affrontare le prime difficoltà: nuovi colpi (pallonetti), sole in faccia, campi piccoli, sabbia che impedisce i movimenti. Nonostante questo tutte si difendono bene e i genitori che le seguono prendono confidenza con i topolini nello stomaco di chi deve prendere decisioni :o)

Marcello, Salvatore e Marco seguono le U14, tonino e Tina la U13, Gianluca il minivolley. Queste ultime hanno anche da superare la difficoltà di un pallone gommosissimo e incontrollabile.

Verso tardi il tempo peggiora, il cielo è coperto, minaccia acqua ma soprattutto fa freddo. Approfittiamo per mandare le ragazze a sfruttare la piscina dell'hotel: una benedizione. Noi ci muoviamo come le mandrie di invasori, non ci sono regole e soprattutto si fa fatica a estrarre dall'acqua quelle che presiedono il 1° turno. A varie ondate di ragazze scatenate fa seguito la possibilità che pure noi adulti ci si immerga, ne approfittiamo solo io, Salvatore, Alessandra e Sharon e nonostante la piccola dimensione della piscina, il bagno è molto piacevole.

Finalmente cena! Abbiamo messo la regola, suggerita dalla direzione, che un tavolo alla volta si presenti al buffet e questoa cosa funziona bene. I cibi sono come sempre abbondanti e di ottima qualità, le ragazze approfittano della disponibilità dei camerieri Leo e Stelal e fanno incetta di dessert. Il primo bilancio sportivo vede come insuperabili le ragazze del Propaganda U13 a cui facciamo un applauso. Abbiamo già dato tanto eppure manca la parte festa all'anfiteatro. Partiamo compatti con le ragazze in tuta (spicca il colore rosso per le vie di Igea) e ci aspettano altri km di camminata. Arriviamo all'anfiteatro che lo spettacolo è già avanti, ombre cinesi, molto molto bravo. Quando finisce sarebbe ora della disco dance ma l'artista decide per un bis, ce lo rispariamo e dopo la novità della prima volta, ci scappa un osbadiglio anche se è bravissimo.

Metà delel ragazze non regge e torna in albergo, ne restano 10 e di queste solo Aurora e Giulia N. sono troppo stanche per ballare. Le altre le dobbiam ospingere a forza nella folla e diamo un orario di chiusura che impeccabilmente rispetteranno.

Il ritorno all'albergo è da trascinamento dei piedi, io non ce la faccio più e il fatto che mi aspetti una notte a fianco del russatore professionista (Tonino), non mi spaventa. Peccato che poi si metta a russare anche Salvatore, che Aurora e Giulia, si risveglino con fragorose risate e che il fratellino di Giulia DL sia alle prese con una fastidiosissima Afte che lo fa piangere ininterrottamente. Insomma intorno a me un concerto di voci variegato. Nonostante tutto questo, è finalmente notte!


giorno 2 - lunedì 30 Aprile 2012

Sveglia presto, la colazione è prevista per le ore 8:00 in modo da presentarsi per tempo sui campi da gioco. I genitori gestiscono tabelle di orari e mi alleviano da questo compito. La colazione è abbondante, qualche piccolo problema a gestire caffè e latte per macchiarlo, io riesco a bagnare tutto ma anche Saverio vedo che non è da meno e sfoggia un latte macchiato che arriva al bordo della tazza ("ma come si ferma quella macchinetta? ")

Distribuzione di braccialetti KIKLOS per gli sconti in spiaggia, di magliette offerte dal torneo e si torna sui campi da gioco. Il percorso è sempre lungo ma il cielo sembra portare sereno. Clima piacevole, bassa marea e acqua di mare freddissima.

Ricominciano le partite tra alti e bassi, le U13 provano anche la sconfitta ahimè in recupero (erano avanti tantissimo), le piccole del monivolley riposano, a metà mattina, in uno spazio di tempo libero, alcune nostre temerarie si gettano in mare : BRRRRRRRRR
Allo stesso tempo inizia il torneo accompagnatori con la prima partita e relativa sconfitta.

Anche stavolta rientro con tuffo in piscina per alcune ragazze mentre altre restano a giocare tra loro sui campi vuoti. In alto splende il sole e il clima è bello, le nostre ragazze si divertono, nella sfida entrano anche Marcello, Alessandra, Ettore e Sharon, io faccio le foto. Quasi a ora di pranzo mi butto nella mischia anch'io nonostante il mio muscolo strappato.

Mi sono divertito, ho visto giocare con entusiasmo e senza paura sia Nanut che GiuliaN. e Carla, giocassero così sempre, anche in partita.

Il pranzo arriva come la manna, stanchi da corsa, partite e camminata. Mentre ci rifocilliamo guardo le foto che ho fatto e scopro che Aurora, quando sta al centro, salta talmente tanto che esce dalal rete in modo spropositato. Mi viene l'idea che debba giocare lì in mezzo anche nel torneo. Questo è il 4° anno che partecipo allo Young Volley e non ho mai mangiato così bene. A tavola troviamo anche Giorgia con i nonni che è venuta a trovarci, spero che possa giocare nel pomeriggio, insieme alle altre ragazze. Io ho preso la Gazzetta ma in tutto il giorno non troverò un momento per leggerla!

Alle 14:30 siamo già sui campi da gioco per le ultime partite del girone. La partecipazione dei nostri genitori ai lati dei campi è sempre costante. Nel pomeriggio si distinguono per 5 vittorie su 5 partite, le ragazze del minivolley. Per le altre risultati e prestazioni altalenanti, che alla fine ci impediscono per pochissimo di accedere al tabellone finale dei vincenti. Ci accontenteremo dei tabelloni di consolazione. Il torneo accompagnatori prosegue con una seconda partita che li vede però vincenti contro i "Bandana boys", mi sono giunte voci che le 2 ragazzotte Alessandra e Sharon si siano comportate molto bene. Altra voce riguarda l'inno proposto da Marco "Bau Bau CIBau" che poi ci accompagnerà per tutta la vacanza.

Il tempo invece peggiora e scende qualche goccia fredda dal cielo. Si aprono ombrellini e le ragazze non impegnate si rilassano nella solita piscinetta. vengo a sapere che Tonino ha avuto un abbassamento di pressione esagerato e Cinzia si prende cura di lui in albergo.

Io mi porto a vedere le piccolissime giusto in tempo per vedere la vittoria del torneo con 5 su 5. Sono felicissime. A questa età non esiste classifica e non ci sono premi se non la soddisfazione di vedere quello che hai fatto. Complimenti a Paola, Sonia, Isabella e Carlotta, alle quali attribuiremo un grosso applauso durante la cena. Cena ovviamente più che soddisfacente.

Appena dopo il caffè, mentre stiamo per recarci alla festa in spiaggia, mi scappa di dire questa frase "C'è qualche ragazza che domattina presto vuole farsi una corsetta in spiaggia?". Era ovviamente una battuta, una frase a effetto che si aspettava una risposta del tipo "siamo sfinite" invece si sono alzate mani, tante mani. Antonella e Viviana hanno visto la mia faccia sgomenta e si sono accorte che da quel momento ero ormai spacciato! Quindi almeno 7/8 erano disponibili a correre, non potevo più tirarmi indietro. Appuntamento fissato alle 6:30 del mattino successivo.

Solita carovana per raggiungere il luogo della festa di Radio Bruno, incontrando per strada i famosi "Bandana boys" che hanno riconosciuto i nostri genitori vincenti, pausa shopping per occhiali da sole di Alessia e una scorsa veloce alle classifiche per vedere una delle nostre U14 arrivata 3° per pochissimo e quindi a un passo dal tabellone finale. stessa sorte per le U13 che hanno perso le ultime 2 partite, sciupando la partenza sprint del giorno prima.

Dopo poco tempo una parte di ragazze, solo 6, torna in albergo perchè stanca, io resisto ancora un po' ma in previsione della corsetta che ci aspetta, precedo il gruppo e torno in hotel.

Sono distrutto fisicamente, mi domando come potrò correre all'alba :o) l'unico vantaggio è che appena appoggiata la testa al cuscino mi addormento. Per poco, perchè mi sveglia Salvatore per chiedermi quante ragazze erano andate via prima. Ci metto 10" a riaddormentarmi con piacere. Però non è finita perchè dopo quasi 2h vengo svegliato dal telefono, immagino che sia la sveglia invece sono Alessandra e Sharon che sono rimaste chiuse fuori dall'hotel. Scendo barcollante ad aprire, saluto e mi rituffo a letto, peccato che il russatore professionista sia all'opera, ci metterò più tempo per addormentarmi!


giorno 3 - martedì 1 Maggio 2012

La sveglia suona alle 6:15, mi basta poco per riattivarmi, vestirmi e scendere da basso; penso che se non trovo nessuno posso tornare a letto ma mentre ancora sono sulle scale sento delle vocine, mi aspettano in 3. Cerco di vedere se sono convinte e non ci sono possibilità di sbagliarsi. Salvatore mi avvisa che Ilaria ha la febbre e stava già pronta a letto con la tuta per correre. Penso che si potrebeb anche rinunciare quando una folla oceanica scende le scale, ci sono quasi tutte! Siamo in 16 ragazze + il sottoscritto e Raffaella. Propongo una corsa limitata perchè altrimenti non facciamo a tempo per la colazione, arriviamo sul bagnasciuga e le ragazze partono molto brillanti. Io che sono in fondo devo correre per recuperare le prime. Affannosamente suggerisco di rallentare perchè con quel passo non si dura troppo, forse sono solo io che ho kg e anni in eccesso. Invece dopo 200m comincia la strage, chi rallenta, chi cammina, chi si ferma. Su tutte da notare l'abbigliamento da star di Alicina e Alessia, con tanto di occhiali da sole e macchina fotografica al seguito.
Arriviamo a stento alla fine dei campi da gioco, rallentando più volte per aspettare le ultime. Quando torniamo all'hotel sono trascorsi 29' , siamo arrivate tutte sane e salve, anche se stanche. A colazione hanno pulito anche le briciole della tovaglia.

Di corsa ai campi per vedere i nuovi tabelloni, con nuove regole. Ogni girone è composto da 8 squadre che si affrontano con eliminazione diretta, chi vince va avanti, chi perde arbitra. Una nostra U14 non può disporre di Ilaria, ammalata. Nonostante questo girano al cambio campo con netto vantaggio ma si bloccano improvvisamente e subiscono una sequenza completa di punti che li porta alla eliminazione. E' un gioco ma vedo che ci rimangono molto male. Si fermano ad arbitrare Carla e Miriam, supportate da Serena e Elena.

Su un altro campo cominciano le nostre U13 che si erano dimostrate la squadra più promettente. Qualcosa non va e senza avere idee vincenti, senza sapere dove tirar la palla e soprattutto senza sentire i suggerimenti di Tina che invece lo sa dove bisogna tirare, se ne escono nonostante un grande ma tardivo recupero sul punteggio. Anche loro ferme ad arbitrare.

Rimane l'ultima U14 che da quando Aurora è stata spostata al centro per alzare e soprattutto murare, hanno cambiato consistenza e competitività. La partita è tiratissima e alla fine le nostre vincono. E' l'unica squadra passata al turno successivo, c'è grande euforia, hanno giocato molto bene tutte, Chiara, Aurora, Alicina, Nanut e le 2 Giulie.

La partita successiva si gioca alle 11:50, sotto un sole che picchia, stessa formazione, stessi balzi galattici di Aurora, stessa sorpresa di come giocano le Giulie e Nanut, Alicina prende tutte le palle in mezzo al campo e anche questa vittoria va in archivio. Siamo in finale!

Euforia, entusiasmo, abbiamo giocato 3 giorni e abbiamo una finale da disputare.

Si torna in hotel per l'ultimo pranzo, con tanto di fritto misto. Ricordo solo che non ce la facevo più a mangiare, era tutto troppo buono. Qualche messaggio a tutti per organizzare pomeriggio e partenze, Natalia ha prenotato i panini per tutti, io le piadine. era il compleanno di Roberto papà di Alessia e i camerieri gli hanno fatto pure la sorpresa della candelina mentre noi intonavamo il coro. Applausi anche per le cuoche.

Qualche minuto di relax, ma proprio una manciata e via di nuovo verso il campo della finale. Stavolta ci siamo proprio tutti, tutte le ragazze e tutti i genitori. Ognuno mantiene la postazione della mattina per scaramanzia, così io, Cinzia e tina ci mettiamo sullo stesso telo, Ezio a bordo campo e le altre ragazze vicino alla linea laterale. Il colpo di scena arriva a pochi istanti da inizio gara, le avversarie sono le figlie dei "Bandana boys" !!!
Inizia così una schermaglia (positiva) di cori di incitamento. La formazione delel nostre prevede Alicina a prendere tutti i palloni, Aurora al centro a murare tutto e Chiara e Giulia DL ai lati. Grazie a battute molto forti di Chiara e muri stratosferici di Aurora, prendiamo un buon vantaggio, le avversarie giocano solo a buttare via la palla come a ping pong, mentre noi costruiamo gioco.
Al cambio campo di metà partita siamo in vantaggio ma non ci fermiamo e su un ennesimo muro di Aurora facciamo partire il coro della YamamaY "MU-RO-NE MU-RO-NE" con Salvatore che, stimolato dall'allenatore avversario poco sportivo, ci prende gusto.

La partita non ha storia e finisce in un tripudio di festa per le ragazze e i genitori.

Abbiamo vinto una finale!

Il tempo è sensibilmente peggiorato e minaccia acqua, ci sarebbero le piccoline del minivolley da vedere nuovamente impegnate in un altro torneo e da ritirare le piadine per le 16:30 ma ad un certo punto .... tuoni e acqua, sempre più intensa. Le piccoline non vogliono mollare il campo ma piove forte. Alle piadine c'è un delirio di gente, rimaniamo io e marco con un ombrellino ad attendere. Conosciamo i genitori di Pero che partiranno alle 18:00 come noi ma il vero problema è che ormai a causa della pioggia , partiranno a quell'ora anche tutti gli altri. Tutto il resto della truppa va in albergo a prepararsi per il viaggio. Finalmente ci consegnano le 46 piadine e a passo veloce le difendiamo dalla pioggia sotto il mio piccolo ombrellino, arriveremo lavati sia io che Marco.
Chiamiamo le ragazze per mangiarle e poi anche Luigi che era in attesa di venirci a prendere per partire. Cerchiamo di sfruttare gli unici 2' in cui non diluvia per caricare le valigie, appena saliamo tutti ricomincia a piovere: si parte!

Attraversiamo Igea Marina, passiamo nuovamente vicino ai campi ormai vuoti e in attesa del prossimo torneo, usciamo dal paese e ci ritroviamo in coda, inizia il nostro tormentato cammino. Ezio è in coda poco avanti a noi; Luigi decide una strada alternativa in direzione Ravenna. Infatti c'è meno traffico.
Dopo un po' ha la bella idea di metterci un DVD per passare il tempo e Salvatore sceglie "una settimana da Dio", molto piacevole. Quando siamo arrivati in prossimità di Cesena, ricomincia la coda e Giorgio ed Elisabetta mi chiamano per dire che loro, circa 1h prima, nemmeno erano riusciti a entrare in autostrada e avevano dovuto optare per Ravenna. Avviso Luigi e anche noi si cambia strada. Sarà l'ultima modifica perchè da lì in poi troveremo solo traffico intenso e una piccola coda per incidente ma già dopo Parma.
Come avevamo giustamente previsto, la sosta in autogrill è servita solo per fare "plin plin" ma non avremmo potuto cenare, troppa gente. Buona l'idea di paninarci prima della partenza. Giusto il tempo di vedere un altro film "Mi fido di te" e verso le 23:30 siamo arrivati finalmente a casa.

Bilancio di questa vacanza?

Dal punto di vista rapporti e socializzazione: ottimo: il passaggio all'albergo adiacente per i pranzi e per la piscina sono stati una rivelazione. Ci siamo lasciati con la gente del luogo che se ritorneremo lo faremo ancora lì, nonostante le camminate per raggiungere i campi. Già ma quanto abbiamo camminato? Ho provato con un sito che utilizzo per le corse, a calcolare il percorso spiaggia, il risultato per andata/ritorno lo vedete a questo link: (percorso spiaggia A/R) , si tratta di 2,219 Km , vedete quante volte lo abbiam opercorso tra partite e feste ! Se non avessi camminato per Km, avrei messo su 5 Kg, alla fine ne conterò solo 1,5 :o)

Bilancio sportivo ?

Eccellente, ogni ragazza ha avuto la possibilità di provare nuovi colpi che ci serviranno anche in palestra; hanno provato a tenere concentrazione e fatica per tratti costanti, non ci sono così tante pause come in palestra; hanno imparato a fidarsi delle compagne e soprattutto a rivalutarsi, a sentire che hanno delle capacità; hanno provato tante emozioni e in alcuni casi, dopo avergli ceduto, hanno saputo affrontarle.

per i genitori?
mi è piaciuto che abbiano provato a fare gli allenatori, almeno per la gestione partite, adesso alcuni sanno cosa provo io TUTTE le domeniche, soprattutto quando devo prendere decisioni e devo sostituire le ragazze.
mi è piaciuta la partecipazione che ha consentito a tutti di giocare nei tempi giusti, di non fare figuracce, di mettere in mostra il nostro tifo "sportivo" e simpatico.

Bravissime infine le ragazze che non hanno mai creato problemi in albergo, alle feste, sui campi.

In definitiva, sono molto ma molto soddisfatto e speriamo di poter replicare il prossimo anno.

Forza Giosport !

ciao, Manu




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martedì 17 gennaio 2012

cassa integrazione





Ieri era il mio compleanno, oggi la mia azienda mi ha fatto il regalo di compleanno: 9 mesi di cassa integrazione.



Questo articolo viene scritto postumo al 2 maggio, in quanto dal 17 gennaio sono entrato in uno stato di apatia e tristezza interiore che mi ha impedito di raccontare, probabilmente col tempo mi tornerà la voglia. Questo articolo serve solo per ricordare e per poter riaprire la fabbrica dei ricordi "positivi" che inizieranno con il torneo di volley a Igea Marina.

ma giusto per "non dimenticare" lascio il mio diario del 1° giorno che ho passato a casa, in realtà si tratta del 23 gennaio, la parte passata dal 17 al 23 di cui 3 giorni in uffici oa prendere pacche sulle spalle, la ometto anche per decenza perchè non so chi, tra le persone che ho messo nella mia lista nera, possano leggere le mie avventure. Quando vivi una esperienza come questa, si aggiornano le liste private, qualcuno sbuca dal nulla e finisce tra gl iamici presenti e attivi, qualcuno si riaffaccia e ti sembra una persona diversa, qualcuno ti si presenta nella sua pura schifosissima essenza e va nella lista nera. La mia lista nera, normalmente presenta ampi spazi vuoti, non sono capace di voler male alla gente, a volte riesco ad accusarmi di torti che non sono miei ma in questi 3 mesi, la lista nera ha preso vita, purtroppo :o(



inizia il primo giorno da cassaintegrato.



Tutti i pensieri fatti negli scorsi giorni, le preoccupazioni, le pacche sulle spalle, le rassicurazioni, sono nella scatola delle necessità, oggi invece ci si incontra con la realtà.

Mi sveglio presto per mandare i ragazzi a scuola, non so ancora cosa farò che già mi trovo la piccola ammalata nel lettone. Vado di tachipirina e punto la sveglia per vedere se migliora ma l'operazione , sveglia, controlla, ripunta mi porta in uno stato di catalessi da cui mi sveglia definitivamente solo il telefono.

La piccola resta a casa e io decido per un giro al mercato, il lunedì a Rho c'è il mercato.

Perchè vado al mercato? già, me lo sono chiesto anche io, poi mentre camminavo in mezzo alla gente ho capito. Prima era per un desiderio di utilità, cercare qualcosa da mangiare, come la frutta o il pollo. Poi invece ho visto i volti e ho capito che volevo essere circondato da gente, anonima, parlante. Volevo depistare la mia solitudine da mancanza di colleghi, mancanza di caffè schifoso della macchinetta, mancanza di chiacchiere sulla partita dell'Inter di ieri sera.

Così ho girato in lungo e largo il mercato senza una meta precisa, ho comprato delle mele al primo banco e poi non avevo più interessi se non vedere la gente.

La maggior parte dei partecipanti appartiene alla categoria dei pensionati, poi ci sono badanti straniere, molto raramente qualche persona giovane, io cosa sono? giovane? pensionato? anziano ? o badante ?

Lo scoprirò nel corso di questo nuovo anno , per il momento cerco di occupare il tempo circondato da volti.

Dopo un po' ero stufo e sono andato all'ASL per qualche documentazione legata allo stato di cassaintegrato. Ore di attesa ma che mi frega? ho tempo!

Tornato a casa ho preparato il pranzo per il resto della famiglia e poi mi sono visto Real-Barcellona registrata di settimana scorsa.

Dato una occhiata a qualche email, mi sembra addirittura che me ne arrivino meno di quando ero in ufficio!

Una di queste mi fa capire che il regalo che mi hanno fatto i ragazzi (SKY) avrà vita difficile se non impossibile. Si stanno mettendo di traverso amministratore condominiale e condomini, con un altro del piano di sopra. Sto scoprendo casini su casini e questo mi ha messo ulteriore tristezza.

Adesso devo uscire per portare il piscinin a calcio, il mio orologio biologico è sfasato, probabilmente fra 1h mi dirà che è una giornata normale, di quelle che uscendo dall'ufficio passavo invece a prenderlo al campo.

Qualcosa mi dirà che non è cambiato nulla e io sto aspettando questa certezza.

ore 18:00 esco....





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lunedì 16 gennaio 2012

Facebook e i compleanni: il mio




Oggi è il mio compleanno e come lo scorso anno, l'Inter mi offre questa maglia per celebrarlo. L'inter non poteva prevedere che ieri sera avremmo anche vinto il derby!

Vorrei anche valutare la potenza di facebook almeno in merito alle belle ricorrenze.


Ci sono stati anni in cui mi facevano gli auguri i più intimi, più qualche svariato numero di persone, visto che ho sempre avuto intorno un sacco di amici ma con l'era di Facebook è praticamente impossibile restare indifferenti. Non io ma chi potrebbe farmi gli auguri.

mi spiego meglio.

Anche chi non ha moltissimi legami con te al punto che non ci si vede da anni, se è collegato a Facebook viene a sapere che oggi compi gli anni e quindi approfitta e si rifà vivo e io questa cosa la valuto in modo estremamente positivo!

Capita certamente che qualcuno ti faccia gli auguri per lo stesso motivo (Facebook) e poi però non ti saluti se ti trova in strada o in Oratorio ma la vita è così per tante cose e quindi un augurio in più anche se di rito, fa sempre piacere.

La cosa importante è per chi riceve gli auguri, non fermarsi al contarli o valutare se è più o meno popolare ma come dicevo approfittare per rivedere- risentire amici di vecchia data. In fondo io a facebook mi sono iscritto principalmente per questo.

Allo stesso modo anche Skype segnala il compleanno e quindi anche per quel canale si ricevono tanti auguri ma si tratta di persone che in genere hanno contatti giornalieri e non occasionali.

Ci sono poi gli SMS e le telefonate che racchiudono gli intimi.

Mi accorgo solo oggi che non scrivo sul mio blog da un sacco di tempo, è un anno un po' così, anche sportivamente. Forse avrei aperto un messaggio per parlare di derby ma mi sono talmente annoiato che non saprei cosa dire, forse che non urlavo così a un goal da troppo tempo? Quindi i goal non sono tutti uguali e quello di ieri è meno uguale di tanti. Grazie Principe per la dedica dopo il goal, ho letto il labiale in TV: "Auguri Maaaaaanuuuu questo è per te e la maglia che bacio te la offrono domani mattina!" ... e infatti mi ha scritto l'Inter.

Poi ero in fase adrenalinica e quando sono andato a dormire (non nel mio letto che era già stato espropriato dalla mia piccolina) ho attaccato male la carica dell'iphone. Morale: stamattina ho sentito con piacere gli auguri di Anna e poi il buio fino allo scampanellìo che mi diceva "Ma Ale non scende?" e poi "Quando scende Samu?"

già quando scendono se io non li sveglio ?

Allora tutto di corsa, alzo le tapparelle e vedo la neve e capisco che sono c...voli amari. Mentre gli altri fanno colazione, accendo il PC per ringraziare chi mi ha fatto gli auguri su Facebook, aumento il ritmo, metto gli scarponi da neve pesantissimi e quando scendo con Samu ci trovo pure il ghiaccio sul parabrezza.

Panico e ulteriore blocco che rischiava di portarlo ancora più tardi a scuola.

Non possiedo un attrezzo per togliere il ghiaccio (se volete farmi un regalo !!!) e qualche minuto di utilizzo del "disco orario" mi hanno costretto a compiere un gesto ... non so come giudicarlo: ho fatto una cosa che ritengo tipicamente da "donne" (se appartenete alla categoria femminile, non prendetevela troppo) Sono tornato in casa e ho riempito una bottiglia di CocaCola con acqua calda da passare sui vetri.

In continuo ritardo, imbottito come se andassi a sciare sono arrivato a Cornaredo e le vie erano pulite !! niente neve !! ma come? proprio dove lavoro c'è sempre almeno uno strato di brina!

niente.

Mi sono fermato al Bennet per comprare un po' di roba mangereccia per stimolare la colazione dei colleghi (brioche varie) e ho risposto a una buona dose di messaggi di auguri.

Oggi si festeggia (derby, compleanno) domani già la mia azienda comunica le persone che faranno la Cassa Integrazione e quindi ci sarà un clima di tensione altissima per ogni email che arriverà, godiamoci questa giornata, gli auguri e la consapevolezza che tecnologia o meno (facebook, skype, SMS) siamo circondati da persone che ci vogliono bene.

Come sempre chiudo con un ringraziamento "speciale" a mio papà e mia mamma che mi hanno voluto e cresciuto in questo mondo :o)

anche se purtroppo, per la prima volta da mezzo secolo, non ho il piacere di poterlo festeggiare tutti insieme :o(

Manu






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