martedì 5 giugno 2018

GiosporTime ... 1^ edizione





Finalmente il nostro primo torneo organizzato dal settore volley della Giosport, quanto impegno ..... ma quante soddisfazioni!



Sveliamo subito il finale: è stato un grande successo!

Da anni desideravamo organizzare un torneo che coinvolgesse tutto il nostro settore, volevamo far partecipare più gente possibile e finalmente, grazie anche alla spinta emotiva fornitaci da Marcello, nostro responsabile del settore volley, ci siamo lanciati.

Inizialmente avevamo pensato di fare tutto in una giornata, con minivolley e U13, identificando la festa della Repubblica del 2 giugno e siccome da cosa nasce cosa .. ci siamo allargati e presi tutto il weekend.

Eravamo ambiziosi ma temevamo di essere pochi, impreparati, quindi ci siamo limitati a pensare di proporre panini con affettati, patatine , popcorn e bibite ma niente allestimento di cucina (salamelle, patatine ecc.). Poi abbiamo chiesto aiuto ai nostri cugini del basket, ormai esperti nel gestire il famoso SpaceGiò con anche atleti internazionali e piano piano abbiamo acquisito fiducia ed entusiasmo.
La prima riunione del gruppo organizzatore vedeva coinvolti Livio (factotum e anima del settore), me (responsabile del settore giovanile e allenatore U13), Giuseppe (allenatore minivolley) Doriana, Alessandra e Adelmo (genitori della U13), Massimo e Salvo (genitori del minivolley) ed Emilio (responsabile settore basket). Ci siamo fatti raccontare cosa sarebbe servito acquistare, che attrezzature fossero necessarie e piano piano abbiamo aggiunto roba (magliette, libretto, sponsor, striscione, cibo) fino ad avere un quadro apocalittico con domande del tipo: "Quanta gente dovremo coinvolgere?", "Ce la faremo?", "e se non vendiamo nulla?", "Quanta perdita economica ci possiamo permettere?"

A tutte queste domande la risposta era sempre la stessa: "Vogliamo far divertire le ragazze e vogliamo presentare il settore volley al mondo, quello che costa costa."

Abbiamo deciso però di ridurre alcune spese perciò abbiamo ordinato magliette solo per la U13, medaglie e peluche per il minivolley, ci siamo fatti in casa le grafiche e il libretto ma abbiamo aggiunto nel menù le salamelle, le patatine fritte e i wurstel.

Per il nome del torneo abbiamo pensato di coinvolgere le atlete della U13 e tra tutte le proposte arrivate, ci è piaciuto il nome "GiosporTime" (proposto da Flavia); partendo da questo mi sono inventato un'idea di logo e di regolamento del torneo con set a tempo invece che a punti, mia figlia Alessandra ha costruito le grafiche dei loghi, dei volantini e del libretto, il mio amico Mimmo di Videomakers.net ha trasformato le nostre idee in file vettoriali da passare alle aziende addette alla stampa delle magliette. Abbiamo scatenato tutti i genitori alla ricerca di sponsor e con varie notti di lavoro per costruire e impaginare il tutto, abbiamo portato a termine il libretto del torneo, completato da un discorso introduttivo meraviglioso di don Alberto.

Nel frattempo la macchina organizzativa era partita e con la supervisione di Doriana, abbiamo cominciato a scandagliare i vari supermercati della zona in cerca di offerte su bibite, cibo e accessori vari.






Una mamma (Nina) ci ha preparato 200 crèpes






altre mamme hanno preparato le torte, abbiamo aggiunto magliette STAFF per chi si prestava a collaborare e , con ansia crescente, ci siamo trovati venerdì 1 giugno alle 14:30 per cominciare a smontare/trasportare/rimontare il parco torneo fuori dalla palestra.

Sollevare tavoli, griglie, panche, freezer, gazebo, tagliare l'erba, trasportare il tutto con più viaggi in camion (grazie al nostro presidente Pietro) e quindi rimontare ... quanta fatica, quanto sudore, quanta gente disponibile ad aiutare!






Qui vediamo Livio all'inizio della avventura trasporti, ancora bello fresco :









Qui Giuliano, Pietro e Livio al montaggio gazebo e griglia per salamelle:









Qui sfruttamento minorile per preparazione posate delle crèpes









Nelle prossime foto il montaggio dell'arco























Per la parte tecnica abbiamo pensato a soluzioni che facessero partecipare il più possibile le ragazze, quindi per il minivolley si sono sfruttati 2 campi in contemporanea e gironi + finali. Per la U13 set con durata fissa di 10' + timeout e cambi volanti. Tanti dettagli organizzativi curatissimi, fogli excel con le classifiche, stampe aggiornate ad ogni part ita, fascette e fischietti nuovi e dedicati per ogni arbitro, segnapunti, refertisti, orari differenziati per la pausa pranzo.

Molto utile la presenza costante di fotografi per la associazione "Simone for Children" con continui provini visibili su parete e computer e acquistabili direttamente in palestra.

1 giorno: sabato 2 Giugno
La giornata è iniziata all'alba per montare l'arco rosso all'ingresso e sistemare palestra,. zona bar e cucina. Le partite del minivolley si sono rivelate da subito cariche di entusiasmo; come potete immaginare è poi impossibile fermare le bambine e per quelle non impegnate nelle partite avevamo approntato uno spazio esterno controllato costantemente da una mamma. Abbiamo registrato anche un piccolo infortunio a una bambina, che si è ripresentata più tardi con il gesso al braccio. Giusto per la cronaca , le finali del minivolley si sono concluse in tripudio generale con la vittoria della Giosport.
Belle ed emozionanti le premiazioni, davvero le bambine trasmettono un entusiasmo incontenibile e coinvolgente, un gruppo di mamme, che ho ribattezzato "mamme pazze", erano più euforiche delle proprie figlie.

Successivamente c'è stata una partita esibizione delle nostre 2 squadre U16 e la possibilità di fermarsi anche per cena, anche questo è stato un bel momento di condivisione con Marino, ribattezzato "dove c'è Marino c'è il vino" che aveva appresso il suo personalissimo e rifornitissimo frigo-bar.

Smontaggio arco, pulizia piastre, riordino cucina e verso le 22:30 la prima giornata, intensa e bellissima, era già in saccoccia.

2 giorno: domenica 3 Giugno
Anche questa iniziata all'alba con il montaggio dell'arco e il ripristino di tutte le aree. Verso le 8:30 Alessandra e Giulia (responsabili accoglienza) hanno distribuito il pacco regalo alle squadre U13 parteci. panti (contenenti magliette, fischietti e libretti) e successivamente tenuto il briefing per spiegare le regole e indicare le varie zone a disposizione.





Qui io insieme alle splendide Giulia e Alessandra










Alle 9:15 (già in sensibile ritardo) è iniziato il torno U13, con noi organizzatori tecnici impegnati a gestire arbitraggio, referti e soprattutto il tempo. E' stato emozionante perchè la incognita tempo ha caratterizzato i momenti più intensi, con allenatori che ad ogni pounto controllavano il tabellone per decidere e modificare le strategie e set vinti al fotofinish sul suono della sirena. Il set decisivo della sfida tra Giosport e Vanzago è stato l'esempio più eclatante di come questa gestione fosse azzeccata. A circa 30" dal suono della sirena Vanzago era avanti di 2 punti, l'azione si è conclusa a favore di Giosport che si è portato a 1 punto. La nostra alzatrice Sara è andata in battuta e a 4" dal suono della sirena ha rimesso in gioco la palla! A quel punto l'azione doveva essere portata a conclusione, interminabile, con scambi ripetuti da una parte e dall'altra finita con punto alla Giosport. Il punteggio era quindi 12-12 e serviva un ultima azione per determinare la squadra vincitrice del set. Altra azione interminabile e con immenso entusiasmo l'ha spuntata Giosport. In quel momento la palestra era completamente piena grazie al fatto che si era appena conclusa la S: Messa al piano di sopra. Un tripudio.
Una cosa simile si è riverificata anche nel pomeriggio tra altre 2 squadre, mi ha tolto ogni dubbio sulla validità di questa formula.
Le gare sono state di buon livello ed equilibrate, alcune squadre hanno espresso alto tasso tecnico offensivo, altre grande qualità difensiva e alla fine ci si è giocato tutto nello scontro Parabiago-Giosport, di alta intensità emotiva ma caratterizzato anche da tanti errori penso dovuti alla stanchezza della giornata. Vincendo lo scontro diretto, Parabiago è volato in finale e poi vinto contro Vanzago (squadra rivelazione del torneo in quanto U12). La finale 3-4-5 posto in modalità avulsa, ha consentito ai Gabbiani di Galliate di chiudere al 3 posto, nonostante durante la fase a gironi avessero totalizzato pochi punti, sono usciti nel momento che conta.

Io ho vissuto la giornata praticamente tra panchina e tavolo giuria ma tutti quelli che ho incontrato mi hanno riferito di un successone della manifestazione, una gestione organizzativa eccellente, ed era la nostra 1^ edizione!

Abbiamo appreso bene dai cugini del basket e abbiamo avuto la fortuna di avere un gruppo genitori che si è fatto in 4 per la riuscita delle 2 giornate.








Le ragazze si sono molto divertite e hanno passato un sacco di tempo in compagnia aumentando l'affiatamento tra loro.













Noi abbiamo speso tante energie ma siamo davvero molto soddisfatti, ci siamo riusciti e anche bene!

E la parte economica che tanto ci preoccupava? Da una prima analisi dei conti sembra che abbiamo chiuso senza perdita.

Che dire di più? ci vediamo ala prossima edizione!

Vi lascio con una parte dei volontari che hanno reso magnifico questo torneo











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mercoledì 21 febbraio 2018

karaoke inglese facilitato



Non ho trovato una definizione di quello che intendo, si tratta di un piccolo aiuto per chi non conosce bene l'inglese e ha però piacere a cantarne le canzoni




Quando ero molto giovane avevo un amico che non conosceva l'inglese e non ne voleva sapere di impararlo, gli dava forse fastidio. Tra di noi avevamo anche inventato un codice per poter scrivere quello che volevamo senza farlo riconoscere da altre persone e così ho pensato , nel mio piccolo e fin dove potevo, di facilitargli la pronuncia di frasi in inglese trascrivendole in formato italiano , ok non riesco a spiegarmi bene? ecco un esempio:

frase inglese :

You are my wonderful friend

trascrizione facilitata con pronuncia in italiano:

iù ar mai uonderful frènd

una delle applicazioni più interessanti che mi vengono in mente per usare questo metodo è il karaoke. Spesso su youtube si trovano video di canzoni famose con il testo inglese per fare karaoke (vedi il box in fondo a questo articolo) ma per alcuni rimane comunque complicato. Ecco in un esempio di una canzone meravigliosa di James Taylor come intenderei scrivere i testi sopra al video: You've got a friend

When you're down and troubled
And you need a helping hand
And nothing, nothing is going right

trascrizione facilitata:

uèn ior daun en trabol
end iu nid en elping end
en nofing, nofing is goin rait


magari se avessi tempo potrei fare dei video con sovrapposta la pronuncia semplificata, così da aiutare chi avesse voglia di gustarsi dei miti della canzone ma senza capacità o tempo per imparare testo e pronuncia originale.

Qui di seguito lascio alcuni link che riprendono il tema simulando un dizionario o fornendo suggerimenti su come migliorare la pronuncia dell'inglese:

dizionario-pronuncia

pronuncia-guida

qui invece testo originale, testo semplificato,traduzione e video con il karaoke originale della canzone: "You've Got A Friend"

testo originale:

When you're down and troubled and you need a helping hand
And nothing, whoa, nothing is going right
Close your eyes and think of me and soon I will be there
To brighten up even your darkest nights

You just call out my name, and you know wherever I am
I'll come running, oh yeah baby, to see you again
Winter, spring, summer, or fall
All you got to do is call and I'll be there, yeah, yeah, yeah
You've got a friend

If the sky… above you should turn dark and full of clouds
And that old north wind should begin to blow
Keep your head together and call my name out loud now
Soon I'll be knocking upon your door

You just call out my name, and you know wherever I am
I'll come running, oh yes I will, see you again
Winter, spring, summer, or fall, yeah
All you got to do is call and I'll be there, yeah, yeah, yeah
Hey, ain't it good to know that you've got a friend?

People can be so cold
They'll hurt you and desert you
Well, they'll take your soul if you let them
Oh yeah, but don't you let them

You just call out my name, and you know where ever I am
I'll come running to see you again
Oh baby, don't you know about
Winter, spring, summer, or fall

Hey now, all you have to do is call, Lord, I'll be there, yeah, yeah
You've got a friend. You've got a friend, yeah
Ain't it good to know you've got a friend
Ain't it good to know you've got a friend
Oh, yeah, yeah, you've got a friend









testo con pronuncia semplificata:

uèn ior daun en trabol
end iu nid en elping end
en nofing, nofing is goin rait

clooos ior ais end finc of mi, en sun ai uill bi dèr
tu braiden ap iven ior darcness naitz

iu giast coll aut mai neim, end iu nooo uerever ai em
aill cam runin, tu si iu eghein
Uinter, Spring, Sammer or Foooll
Oll iu got tu du is coooll end aill bi dèr iè iè iè
iu got e frend

if de scai, abov iu, shull toern darc end full of claudz
End det old norf uind shuld begin tu bloooo
kip ior ed tugheder end coll mai neim aut laud nau
Suuun aill bi nockin apon ior dooor

iu giast coll aut mai neim, end iu nooo uerever ai em
aill cam runin, tu si iu eghein
Uinter, Spring, Sammer or Foooll
Oll iu got tu du is coooll end aill bi dèr iè iè iè
ei eintit gud tu noo det iu got e frend?


Pipol ken bi so cold
deillart iuen desert iu
uell, deill teik ior sool if iu let dem
o iè, bat dont iu let dem

iu giast coll aut mai neim, end iu nooo uerever ai em
aill cam runin, tu si iu eghein
o beibi, dont iu nooo ebaut
Uinter, Spring, Sammer or Foooll
ei nooo. Oll iu èv tu du is coooll, Lord aill bi dèr iè iè iè
eintit gud tu noo iu got e frend?
eintit gud tu noo iu got e frend?







traduzione:

Tu Hai Un Amico

Quando sei giù, pieno di problemi
e hai bisogno di un aiuto
e niente, niente va nel modo giusto
chiudi gli occhi e pensami
e subito io sarò là
per illuminare anche le tue notti più buie

Semplicemente urla il mio nome
e sai che ovunque sarò
verrò di corsa per rivederti ancora
inverno, primavera, estate o autunno,
tutto ciò che devi fare è chiamare
ed io arriverò, sì
tu hai un amico

Se il cielo sopra di te dovesse diventare scuro e pieno di nuvole
e se quel vecchio vento del nord iniziasse a soffiare
mantieni salda la tua testa ed urla forte il mio nome
e subito busserò alla tua porta
semplicemente urla il mio nome
e sai che ovunque sarò
verrò di corsa per rivederti ancora
inverno, primavera, estate o autunno,
tutto ciò che devi fare è chiamare ed io arriverò

Non è bello per te sapere che hai un amico?
la gente a volte è così fredda
ti feriranno e ti inaridiranno,
beh, prenderanno la tua anima, se glielo permetterai
oh si, tu non lasciarglielo fare

Semplicemente urla il mio nome
e sai che ovunque sarò
verrò di corsa per rivederti ancora
inverno, primavera, estate o autunno
tutto ciò che devi fare è chiamare
ed io arriverò, sì
tu hai un amico, tu hai un amico
non é bello per te sapere che hai un amico?
non é bello per te sapere che hai un amico?
si, si, tu hai un amico.

buon divertimento



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lunedì 19 febbraio 2018

Compleanni




Oggi si festeggia il 10^ compleanno di questo blog e di conseguenza il 90^ di mio papà.
Mi sembra un ottimo motivo per scrivere qualche riga ..



Era il 19 Febbraio del 2008 e volevo regalare una cosa particolare a mio papà in occasione dei suoi primi 80 anni, una cosa insolita, una specie di album dei ricordi digitale in cui avrei scritto della nostra storia, di noi, delle avventure vissute e di come lui me le raccontava. Non sapevo che da lì a poco sarebbe stata l'unica fonte di ricordi della mia famiglia di origine.

Poi forse questo blog ha preso anche una piega diversa , un tentativo di imparare a scrivere, di imparare a prendersi in giro e ridere delle piccole disavventure della vita che per me sono diventate "vighissitudini" una specie di mix tra vicissitudini della vita e "vighi" che è il nickname con il quale sono conosciuto nel web, quello di VideoMakers.net. (sito numero 1 in Italia nell'ambito delle guide/recensioni/articoli/community sul mondo delle riprese e produzioni video)

Ad un certo punto sono stato preso da altro e non ho avuto costanza nello scrivere storie, me ne dispiace, soprattutto perchè adesso non c'è più nessuno che mi racconta cosa succedeva quando ero piccolo io o quando erano piccoli i miei genitori. I racconti di mio papà non ci sono più dal 5/8/2013 e quelli di mia mamma se li è portati via il sig. Alzheimer. Rimangono quelli che ho ancora la fortuna di ricordare io e sarà bene che mi affretti a ricominciare a scrivere, perchè ne possano poi godere un giorno, anche i miei figli.

Ma oggi è e rimane un giorno di festeggiamenti.

90 anni!
Se mio papà fosse ancora qui, compirebbe appunto 90 anni ma lo sento talmente presente e vicino, come altri amici/fratelli che ci hanno lasciato, che è giusto dire che li compie. Oggi.

10 anni!
di blog e di vighissitudini. Alcune sono un po' tristi ma tantissime se le rileggo mi fanno ridere come nel momento in cui mi sono capitate, riesco quasi a sentire gli odori del momento e riconoscere le situazioni e i personaggi che erano coinvolti. E' importante scrivere e ricordare dei momenti divertenti perchè un sorriso ti mette sempre di buon umore, può indirizzare una giornata e le decisioni che devi prendere.Io che notoriamente sono un Calimero (pubblicità dei tempi passati) ho imparato a provare piacere nel rileggere le mie simpatiche disavventure.

60 anni !
di un fraterno amico. Settimana scorsa eravamo alla sua e una delle cose carine della serata è stata ritrovare amici che non vedevo da anni, raccontarsi di come la vità ci ha plasmato e ridere nuovamente di vecchi aneddoti, alcuni ancora esilaranti.

Raccontare ... sorridere .. condividere .. amare ... cosa può venirmi in mente di più bello?

Cercherò di scrivere aggiornamenti più frequenti che ogni 2/3 anni ma nel frattempo, per non distogliere il pensiero dalla giornata:

Auguri !

e ben ritrovati.


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martedì 22 settembre 2015

Quando i nickname ...




Lo so manco da tantissimo e di cose ne sono successe, tantissime, prima o poi le racconterò ma che c'entrano i nickname?




C'entrano che essendo noto come Manu per gli amici o come Vighi per il web, poca gente sa esattamente come mi chiamo davvero e di conseguenza oggi che è il 22 settembre e che il calendario riporta come santo il mio nome ... solo il mio amore bello e dolcissimo mi ha fatto gli auguri!

A onor del vero si sarebbe ricordato anche il mio papà ma purtroppo non è più tra noi.

Si sarebbe ricordata anche mia mamma ma purtroppo non ha più una memoria, gliel'ha fregata quello con il nome difficile da dire , quello tedesco o austriaco , quello che senza lettere strane si pronuncierebbe "alzaimer" .

Ma anche queste sono le cose della vita, come direbbe uno di altri tempi: tirèm innanz.

Il potere "negativo" dei nickname o degli avatar o dei soprannomi non si limita al non ricevere auguri nel giorno del tuo onomastico, mi sono capitate cose ben più divertenti.

Dalla email in cui qualcuno per iniziare con un presunto rapporto più amichevole ti scrive "Ciao Manuel ..:" , da quelli che vogliono farti sentire un rapporto più importante di quello friendly e cominciano con "Ciao Emanuele ..." e poi nel tempo tutti questi finiscono con il chiederti perchè ti chiamano Manu e questa spiegazione riporta alla mia mente il perchè è cominciato, dove e quando e il piacere che nel tempo ho provato e provo a portarmelo dietro.

Nasce anni e anni fa quando ero un "personaggio dell'Oratorio" del mio paesino, facevo giocare i bambini alla domenica, ero sempre presente e passavo più tempo lì che a casa, in pratica mi conosceva tutto il paese o quello che contava per me.

Nella casa vicino alla mia giocavamo a tennis contro il muro e un bambino piccolo da un balcone non era in grado di pronunciare il mio nome per intero e per chiamarimi diceva "Manulissio". La cosa è diventata ripetitiva e simpaticamente una mia amica (per cui una sbandatina confesso di averla presa) ha cominciato a chiamarmi prima "Manulissio" e poi "Manu". Da allora sono rimasto Manu per tutti tranne che per mio papà e mia mamma.

In verità dopo qualche anno anche mia mamma ha accettato la cosa mentre il mio papà ha cominciato a chiamarmi saltuariamente così, quando ormai aveva i suoi 80 anni. Mi piace pensare che questo modo di chiamarmi avesse superato addirittura la confidenza che c'era tra noi e che avesse identificato un momento di Amicizia con la A maiuscola. Mio papà negli ultimi tempi della sua vita era diventato ufficialmente mio amico, lo era sempre stato ma c'era come un ostacolo, una difficoltà a dirsi le cose a far vedere che sei un umano con i suoi limiti. Ecco verso la fine dei suoi giorni questa barriera non c'era più ... che bello e che tristezza pensare che ora non c'è più.

tirèm innans

Detto della genesi del mio soprannome Manu, passando a qualche aneddoto sul soprannome virtuale, quello WEB e cioè "Vighi" , la cosa più assurda che mi è successa è che tempo fa vinsi un premio a un concorso video, arrivai secondo, dietro a un mio amico nonchè socio di VideoMakers.net. Ricevetti un premio (forse una scheda video) più un bonifico importante, con cui avrei programmato una vacanza con il mio amore ma .. questi soldi non arrivavano mai.

Indagando con delicatezza, perchè come fai a chiamare una azienda e dirgli "Bello vincere ma il premio ????" Ci vuole tatto e qui mi ha aiutato il mio saper costruire negli anni, rapporti amichevoli anche con personaggi importanti, capi di aziende, personaggi famosi (come quando Erikkson ha giocato con me a tennis e mi ha regalato la maglia della Sampdoria mentre era in ritiro in val di Fassa). Ho chiamato il leader maximo della Pinnacle e tra una chiacchiera e un'altra mi ha detto con stupore : "Ma daaaaiii ero convinto che ti chiamassi M. Vighi .. " Risata e soldi recuperati :o)

Basta così, mi fermo perchè poi il mio amore dice che divento logorroico e si fa fatica a seguirmi. Probabilmente leggerete solo domani (leggi 23 settembre) questo mio post perchè domani lo linkerò su twitter e facebook, probabilmente fate parte di quella cerchia ristrettissima di fans che seguono il mio blog da anni in attesa che io scriva e quindi lo leggerete in diretta. (se ti chiami Paolo, non abiti a Rho e stai leggendo ... grazie per la tua pazienza e costanza!)

Per quelli che leggono il 23 settembre ... accetto gli auguri anche in ritardo e anche se vi ho dato un assist.

Da ultimo, oggi è il mio onomastico, il mio soprannome è Manu e nello stesso giorno in una casa a poche centinaia di metri dalla mia un mio omonimo amico festeggia il compleanno di sua moglie chiamata "Manu" pure lei .... che coincidenza, carina e interessante.

Auguri !

Manu is back ;o)



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giovedì 16 gennaio 2014

e sono 54




Ho un sacco di cose da dire, un sacco di pensieri ma ... per riprendere la strada con positività, ricominciamo dal mio compleanno e dalle belle sensazioni che mi ha lasciato.




Non ci crederebbe nessuno ma le mie vighissitudini sono sempre più intense, complicate, avrei da raccontare veramente tanto, tanto da scrivere un libro. Molte cose sono troppo personali e talmente tristi che qualcuno degli interessati, leggendo capirebbe perchè sono spesso incazzato come una bestia (parenti serpenti, datori di lavoro, sport, sfiga ) ma devo ancora decidere se pubblicare i miei pensieri senza un filtro oppure no.

Per ora ripartiamo da una cosa positiva, ho compiuto 54 anni !

Ho festeggiato durante tutto il giorno consultando e rispondendo a una quantità immensa di SMS, messaggi Facebook, Whatsapp, telefonate in audioconferenza. Poi finalmente a tardissima serata causa impegni Polisportiva di Samu, siamo riusciti a mangiarci una torta insieme. Anche quest'anno l'Inter mi avrebbe deliziato della maglietta che vedete nel titolo, mica aggratis certo ma averci pensato è già una cosa carina. Tra i regali ricevuti ci sono una meravigliosa felpa da corsa (devo correre !!!) e un videogioco per Xbox360 che uscirà fra un paio di mesi: Watch Dog

L'anno orribilis e non solo per la scomparsa del papà e della zia Giuliana, è finito e alle spalle, guardiamo con positività al cammino che ci aspetta

Tra le cose positive ed emozionanti successe in questo periodo ricordo di aver finito con piacere il sito per la Fondazione "Casa del Giovane" di padre Enrico, aver suonato la chitarra alla Messa di mezzanotte di Natale, portato a casa nostra la mamma per il pranzo e sentirle dire una frase da brividi in mezzo alle solite frasi impossibili, giocato al mercante in fiera da mio cognato Gigi, una bella serata di fine anno tra amici, sparato i botti in un cortile di una scuola con i ragazzi, visitato Berghum de Ura durante le vacanze, andato a un meraviglioso concerto di Baglioni a teatro con la splendida compagnia di Anna,Gigi,Mara,Dippi,la Manu, letto avidamente ma non finito Open (la storia di Agassi), ascoltato musica, imparato a Shazammare, tornato in palestra ad allenare come fossi uno che ha iniziato ieri, andato 1000 volte dal mio amico Ezio per aggiustare la Mercedes e la sua malefica valvola EGR, Mercedes che è la auto più bella che ho mai guidato nella mia vita e ha raggiunto 100.000 Km, il primo esame di Ale in Università e giusto oggi essermi iscritto a un corso online della Università del Maryland per imparare a programmare App per Android.

Tra le tante cose che mi piacerebbe fare, come da sempre del resto, ci sono scrivere un libro, fare un film, girarlo e montarlo, imparare a suonare il pianoforte seriamente, rimettermi a fare il mago!, tornare a correre con regolarità e poi giocare a tennis ma soprattutto ... voler bene a chi mi sta intorno.

Sono lanciato, spostatevi che peso un casino!

Infine, grazie a tutti per gli auguri !

Manu is back ;o)

p.s.
ho scritto questo articolo avendo in cuffia, in loop, un riff di pianoforte e chitarra suonato in improvvisazione dai miei amici Gianluca e Nunzio al matrimonio di Rocco nel 2011 in cui c'eravamo anche io e Mimmo, in pratica tutto lo staff di VideoMakers.net








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martedì 6 agosto 2013

buon viaggio papà


Questo blog è nato il giorno dell'80° compleanno di mio papà e ora lui non c'è più ...



intorno a mezzogiorno di lunedì 5 Agosto 2013, mentre in montagna a Muhlwald (Selva dei Molini) sopra a Brunico, giocavo a tennis con Samu, ho visto Anna e suo fratello Alberto venire dall'auto incontro al campo. Ci ho messo pochi secondi a realizzare, avevo il cellulare spento e vederla correre verso di me non mi ha lasciato nessun dubbio. Il papà era in viaggio per la casa del Padre!

Quello che ho fatto e come ho reagito in quei 10' non lo posso raccontare nè posso dire cosa ho provato, non sono una donna e non ho provato le doglie del parto , non so quale sia la soglia massima di dolore ma è stato il momento più brutto della mia vita. Avevo visto e salutato il papà sabato pomeriggio e lo avevo trovato bene, perciò ero partita con la solita minima preoccupazione ma diciamo tranquillo.

Ora sono tornato a casa, coccolato dai miei angeli custodi, ho messaggiato la notizia su Facebook per avvisare chi lo conosceva e sono stato sommerso da messaggi di condoglianze: grazie a tutti ma ... se solo sapeste quanto grande è stato quest'uomo!

una idea minimissima mi viene rileggendo il primo articolo di questo blog, quello per gli auguri al suo 80° compleanno: Auguri papà , altre vicende belle (triplete Inter) e brutte (incidente) sono raccolte qui: articoli papà

alcuni ricordi di quando ero piccolino e il mio GIGANTE supereroe faceva per me cose indimenticabili (nuotare stile Phelps per prendere i regali della mucca Carolina lanciati dall'aereo a Igea Marina)

Ho migliaia di aneddoti e con calma li raccoglierò qui a memoria per me e i miei figli.

Non ho ancora finito le lacrime, credevo di averne spese tante in queste ultime 30h ma vedo che mentre scrivo ne nascono di nuove e forse, domani al funerale ne avrò ancora e ancora e ancora.

Nessuna di queste lacrime può riportarmi indietro il papà ma mi fa capire quanto e tanto mi sia entrato nel cuore e quanto mi mancherà, come mancherà a tanti, a tutti quelli che lo hanno conosciuto.

Ci ha salutati in Agosto con tanta gente in vacanza, non so quanta gente ci sarà domani all'ultimo saluto ma so che in un periodo normale non sarebbe bastata una chiesa per contenere tutti.

Adesso che sei là in alto con i tuoi genitori, con il nonno Franco e i tuoi amici, adesso che tornerà a leccarti la Kyra e anche la Diana (anche se nessuan di loro ti ha leccato come Sasha), rivedrai persone e saprai e scoprirai cose che non hai forse capito o saputo mentre eri qui, scoprirai che ti ho ADORATO e ho fatto tutto il possibile per farti stare meglio ... ma forse già lo sapevi e come dice Anna eri orgoglioso di me. Scoprirai forse la verità sull'incidente che ti ha rovinato gli ultimi 2 anni di vita, scoprirai soprattutto il volto del Padre e la sua misericordia.

Sei stato un papà grande, immenso, il papà migliore che potessi mai immaginare per me, sei stato un nonno ancora più grande e saggio, sei stato un suocero tenerissimo e oltre a tutto questo un amico sincero e disponibile per tutti.

Il tuo cuore grande mi mancherà, mi mancherà la tua voce, la tua saggezza, TU !

Buon viaggio papà !

tuo per sempre Manu





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martedì 26 marzo 2013

oggi tristezza in ufficio





E' arrivato il momento di proclamare 140 nuovi cassaintegrati che dal 12 aprile saranno a casa. E io?
sono considerato un vecchio cassaintegrato perciò torno fuori.




Dopo un periodo di apatia che mi aveva impedito di scrivere nel blog, sono tornato ad ammorbarvi con le mie vighissitudini. Come è noto sono stato in cassaintegrazione per un periodo abbastanza lungo, tribolato, altalenante, in cui mi hanno richiamato 2 volte perchè avevano bisogno anche di me. Ho passato tanto tempo a tormentarmi sul perchè fossi stato fuori nonostante il tanto lavoro, poi il 17 gennaio sono ritornato in ufficio, rimesso immediatamente in trincea e coinvolto in vecchie e nuove attività.

Del periodo precedente ne ho parlato sommariamente qui (Cassa integrazione) e sicuramente non ho scritto tutto quello che avrei potuto. Diciamo che il pudore mi ha limitato, il pudore e la dignità. Ho mantenuto e salvato svariate email di contatti e colloqui avuti, solo per avere una memoria storica, che mi conforti quando dovessi chiedermi se mi sono comportato bene e ho mantenuto la mia dignità.

Appena rientrato mi sono trovato in un flipper e in situazioni da incubo in cui il progetto per cui lavoravamo era in attesa di essere coperto da un contratto stipulato da una azienda Araba di Ryad. Ogni settimana sembrava che ci fosse la firma, poi sembrava che se non fosse arrivata la firma la mia azienda avrebbe fatto intervento duro e chiuso il progetto, poi serviva una lettera di intenti che significava "cominciate a lavorare che stiamo preparando il contratto" e via così in una condizione instabile e incerta.

Mentre lavoravamo un amico/collega ha dato le dimissioni e il suo know-how è stato trasferito a me. Nel frattempo, già da settembre 2012, la mia ditta aveva dichiarato 500 esuberi e minacciato il fallimento se non ci fossimo messi a un tavolo per trattare. Il sindacato ha concluso la trattativa evitando i licenziamenti e avvallando 300 persone in Cassa Integrazione + CDS (Contratti di solidarietà) per i restanti lavoratori.

Io ero pieno di lavoro, con anche il know-how del collega dimissionario, con il contratto arabo in via di stipula, mi sentivo finalmente "necessario" o almeno "più che utile" non volevo dire "indispensabile" perchè si sa che nessuno lo è. Poi un altro collega si è schiantato con gli sci ed è a casa in ricostruzione da 2 mesi, siamo quindi rimasti in 4 a fare un lavoro per cui il contratto veniva stipulato per 7 persone. Ovviamente consegna garantita alla stessa data come se fossimo in 7 ma soprassediamo.

L'evoluzione ha portato ulteriore tensione fino a chè qualche giorno fa l'azienda ha dichiarato che prima di Pasqua avrebbe detto i nomi dei nuovi 140 cassaintegrati. Come nuovi ???? già, nuovi, perchè è stato considerato che i 160 che erano fuori al precedente turno, nonostante la utilità, necessità, importanza, erano fuori e quindi se erano fuori lo possono essere ancora.

Io ero tra questi 160.

Ho combattuto per capire e ad ogni porta mi si diceva che chiaramente la mia situazione era particolare , che sarebbe stata valutata, che era motivo di discussioni ai piani alti, che ... che ... che ...

"Ci sono delle regole ma si possono anche trovare delle eccezioni" e io mi sono considerato tale per tutto il tempo: una eccezione.

Ieri mattina una email del capo superiore diceva che sarebbero cominciate le consultazioni con i nuovi 140, che il momento è difficile, che il mercato è in crisi ecc. ecc.

Anche qui "nuovi 140".

Oggi hanno chiamato, non me ovviamente, perchè essendo nei vecchi 160 mica devono chiamarmi, mi lasciano così a bagno maria aspettando di capire se sarò una eccezione, causa progetto/contratto arabo.

Hanno chiamato tanti colleghi che ho visto piangere, tanta gente che non se lo aspettava, tanti "proprio io? perchè io?" Hanno chiamato alcuni miei amici e alla fine, il mio amico/collega che come me è coinvolto nel progetto/contratto arabo!

Sorgerebbero alcune domande ma poi chiamano anche il Product Owner, quello che tiene i contatti con gli arabi, che ha portato avanti il contratto, che ha limato gli spigoli, che ci stimola.

Sorgerebbero ulteriori domande!

Sono qui, starò qui da solo anche settimana prossima perchè i miei colleghi devono smaltire l'ultima settimana di CDS, non so quando uscirò ma so che farò la cassaintegrazione, lo so perchè nel frattempo l'ufficio personale mi ha chiamato per farmi una proposta economica per andarmene dalla azienda.

Io sono nato lavoramente qui, 34 anni fa, conosco viti e bulloni della struttura, ho visto passare capi e colleghi, sono coinvolto nel lavoro, che mi piace, ora mi offrono dei soldi per andarmene? Sarebbe da dire che tristezza ma sono successe anche cose personali spiacevoli in cui ho sempre mantenuto self control e correttezza.


[MOD CENSURA ON]
....
[MOD CENSURA OFF]


Oggi sono tristissimo perchè colleghi molto bravi, impegnati nel mio progetto/contratto arabo sono stati chiamati e dal 12 aprile saranno a casa. Sono triste perchè ho visto lo sgomento, io ci sono passato e nonostante pensassi di essere Superman, ho vacillato prima e mi sono depresso poi. Capisco cosa proveranno, forse per alcuni non sono nemmeno in grado di capire. Ognuno ha la sua storia, la sua vita, i suoi problemi, come si fa a capire come ognuno può reagire a questa nuova sofferenza?

Oggi sono tristissimo e mi domando come faremo a concludere un progetto in 3 quando era stato pensato per 7? Ma forse la domanda avrebbe già una risposta che sto cercando di non dare?

34 anni in questa azienda e non sono mai stato così deluso, dai capi, dalla situazione, forse è arrivato per me il momento di alzare bandiera bianca e accettare la buonuscita? e poi? Quando finiranno i soldi e non sarò ancora in età di pensione?

Una cosa ho detto ai miei nuovi colleghi cassaintegrati, non pensate continuamente di trovare una giustificazione alla domanda "perchè proprio io?" perchè non c'è una risposta e non siete voi i responsabili di questa situazione.

NON AVETE NULLA CHE NON VA !

Stringiamci a coorte ... la nostra dignità è un bene prezioso e nonostante i tempi che corrono, è ancora un valore.

ciao, Manu













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