venerdì 23 gennaio 2009

Arbitro




Ieri sera, per la prima volta nella mia vita in modo ufficiale ho dovuto arbitrare una partita di volley ! La decisione




non è stata volontaria , sono obbligato dalle regole imposte dalla federazione FIPAV per cui chi partecipa ad un corso Alievo Allenatore deve arbitrare almeno 8 partite di campionato, in genere sono di 3° divisione, maschile o femminile. Chissà perchè nel mio immaginario mi ero fatto l'idea che avrei arbitrato delle ragazze. In realtà mi ero anche quasi convinto che essendo il dirigente massimo della Lombardia anche il presidente della società per cui vado a fare il corso (non la mia società ma quella di appoggio e della stessa città), avevo pensato che il mio nominativo si sarebbe perso nei cassetti del designatore , invece a sorpresa sono stato il 1° del mio corso ad arbitrare ! Quando mi è arrivata la chiamata dal designatore, pensavo ad uno scherzo, non avevo idea di come fare, dovevo studiare i gesti e il referto, in caso ipotetico di un errore del refertista o di discussioni. Altra cosa sconveniente è che alla FIPAV ci hanno chiesto in che giorno volevamo arbitrare e poi per i giorni scelti non ci sono abbastanza partite in calendario ma la cosa non si risolve in "va beh se non ce ne sono pazienza" noooooooooooo si va avanti ad arbitrare fino a che non si arriva a 8 con impegno previsto quindi fino al 12 Maggio ! Cosa penso di questa cosa ? penso male perchè se ipotizzo che 100 partecipanti al corso come allievi allenatorei, arbitrano in totale 800 partite senza avere nessun rimborso, quanto risparmia la federazione che evita di mandare arbitri ufficiali ? Va beh vediamola in modo diverso invece e valutiamo che arbitrare è durissimo, almeno per me e deve far capire a un allenatore cosa prova l'arbitro quando viene contestato, provocato, tirato per la giacchetta e a volte anche offeso. Da questa serie di arbitraggi ne deve uscire un allenatore più sereno per le decisioni arbitrali e più moderato. Questo mi auguro per me e le mie ragazze.

Tornando però alla mia designazione vediamo come è stata vissuta. La prima telefonata con il designatore è durata 50' tra domande dubbi e pensieri. Dopo un primo giorno di studio intensivo l'ho richiamato io con 20 domande critiche e anche lì 45' di telefonata (ma alal fine quanto mi costa sto corso allenatori ?). Ancora studio, ansia per la mancanza di un fischietto decente: l'unico trovato in casa risale a 25 ani fa e quello di scorta passatomi da Samu era di plastica gialla a forma di palla da baseball con un suono imbarazzante, quando l'ho provato a cena erano tutti stesi a terra dalle risate, compresa Sasha "Ma ti immagini se devi usarlo e in una azione concitata fa quel fischio ? :o) se non altro proveranno compassione per te e non ti insulteranno" . Per fortuna Alberto C. è passato in palestra con alcuni fischietti che gli erano rimasti da non so quando, soprattutto come faceva a sapere che mi sarebbero serviti il giorno dopo ? Boh , direi il solito c... del principiante. I cartellini gialli e rossi mi erano stati regalati a Natale perciò avevo l'occorrente per partecipare , anzi no , mancava la divisa o felpa ufficiale da arbitro che la federazione nonostante ci avesse chiesto la taglia a inizio corso, ha pensato bene di non consegnare (altro bel risparmio ?): alla fine mi sono messo la divisa della mia società. Avevo pianificato al meglio le cose ma quando sono arrivato all'ora di cena mi ha preso l'agitazione e sarò stato seduto sul WC almeno 6 volte. Io quando mi agito per le partite finisco sempre così perciò posso paragonare questo arbitraggio a una partita importante del campionato vissuta dalla panchina. Mentre stavo in sala relax, mi sono letto un sacco di volte il manuale e ho preparato una mia procedura con tanto di minuti e azioni da svolgere, del tipo :

a -30' riconoscimento atleti (cosa dico io, cosa rispondono loro)
a -20' controllo altezza rete
a -18' sorteggio con i capitani (portarsi moneta)
a -16' inizio riscaldamento ufficiale a rete

ecc. ecc.

Sono quindi uscito da casa agitatissimo e con la sensazione che già ero in ritardo. Evito la tangenziale perchè negli ultimi 2 mesi, andando a fare il corso allenatori, l'ho sempre trovata incasinata. Lascio scegliere al TomTom finchè a un certo punto nei pressi di Molino Dorino mi indica una strada a sinistra che non esiste più. Panico ! Va beh, proseguo diritto e lui ricalcolerà , così è e dopo altre strade strane finisco davanti al Sacco e mi ricordo che semplicemente a cena Anna mi aveva detto "Ma sì, vai giù da Mazzo, prosegui verso il Sacco e sei arrivato" Grande ! Uno dei casi in cui una moglie riesce ad essere utile che però sommati ai casi contrari fa propendere per non dare fiducia ... me ne ricorderò per la prossima volta e mi fiderò di più. Alla fine arrivo in zona Quarto Oggiaro, non me ne vogliano gli abitanti ma quando io ero piccolo era sinonimo di degrado, malavita e posto pericoloso. Mi dico che sono passati 30 anni e che essere prevenuti non è giusto, il TomTom mi dice che il numero 55 NON ESISTE , come non esiste ???? e sono costretto a fermare qualcuno e chiedere; la prima persona che cerco di contattare è una signora sui 50 anni, la chiamo dal finestrino, non mi guarda, insisto, nessun cenno magari è straniera, riprovo e lei mi dice "Io non so niente non conosco le vie qui intorno" il tutto senza aver rallentato mai il passo, mi fa pensare che la gente alle 20:15 su questa strada è megli oche si faccia gli affari suoi. Come sempre sono fortunato e vedo in lontananza 2 persone con delle borse sportive. Sono alti, speriamo che giochino a pallavolo. parcheggio, mi metto in tasca tutto quello che ho sull'auto, vuoi vedere che fidarsi è bene ma Quarto Oggiaro rimane Quarto Oggiaro negli anni ? Li seguo e finisco in palestra, omnicomprensivo !!! significa che sullo stesso campo si gioca a volley, basket, calcetto, pallamano, curling ecc. ecc. : morale ci sono tonnellate di linee di colore diverso, bella fortuna, l'agitazione aumenta :o) Mi accoglie una persona gentile, mi accompagna nello spogliatoio arbitri e mi consegna i documenti di omologazione campo e distinta atleti. Scopro che molti di loro non sono ancora arrivati e nemmeno la squadra ospite. La mia procedura è già messa a dura prova :o) Conosco il refertista e scopro che lo fa da 20 anni quindi non avrò problemi di inesperienza e non dovrò scendere dal seggiolone per risolvere misteri. Controllo tutto, cerco di essere professionale, chiamo i capitani e uno di questi mi guarda fissandomi, forse vuole capire quanto sono sereno ? Durante la chiama vorrei dire qualcosa ma metà dopo aver detto il nome tornano a scaldarsi, mi tocca fischiare : caspita non loa vevo nemmeno provato ! era quello nuovo !!!! pensavate eh :o) invece funzionava benissimo, mi sono spaventato io stesso :o)

Li raduno e dico "Sicome qui ci sono un sacco di linee e quelle di pallavolo sono nere speso su linoleum blu, nel caso fossi in difficoltà ..." non faccio finta a finire che un burlone dice "Vuole che tiriamo piano ?" CA.... me lo volevo mangiare :o) "No grazie, basterebbe cercare di essere onesti e io sarò invisibile per voi" Tutti acconsentono e posso passare all'altra squadra. Fischi, arrivano e sono molto più OLD degli altri, alcuni hanno probabilmente la mia età, immagino che siano tutti ex-giocatori (nel senso di ex a buoni livelli) e che si ritrovano per puro divertimento e quindi mi auguro vivamente di non rovinare loro la serata. Anche a loro dico la stessa cosa e da subito vedo nei loro occhi che non avrò problemi, sono navigati. Vado dal refertista e faccio notare che nel pubblico .. .non c'è nessuno ! Lui mi dice giustamente che essendo tutti sposati intorno ai 35/40 ed essendo giovedì sera, le mogli sono a casa a curare i figli. Riprendo la procedura, siamo in ritardo, un atleta arriva che ormai siamo all'inizio, scopro che ha la figlia piccola a letto con 39 di febbre, mi vengono i brividi perchè conosco queste situazioni, mi prometto di non rovinargli la serata. Cerco di essere paziente disponibile e rilassato con tutti e dopo il riscaldamento, in cui vedo ottima qualità da entrambe le parti, fischio per l'inizio. Mi porto al seggiolone e mentre salgo vedo che è di forma triangolare e molto molto instabile. Se sposto troppo il peso rischio di ribaltarmi. Fischi di inizio, il primo ufficiale della mia storia, azione intensa ma palla chiaramente fuori, non fatico a prendere una decisione. Alla seconda azione il pallone finisce su un supporto dell'aria calda e servono degli attrezzi per recuperarlo: mi serve per allentare la tensione. La partita scorre bene e io fischio pure alcuni falli insoliti come quello di formazione (quando il palleggiatore entra dalal seconda linea), quello di linea (battuta al salto che pesta la riga) o addirittura di doppio tocco. In tutti questi casi nessuno ha contestato, anzi hanno confermato la mia scelta. A metà set con la suqadra di casa (i più anziani) in vantaggio, fischio una accompagnata all'atleta sotto di me, un omone bello grosso che si volta e mi dice "Pugno arbitro, ho usato un pugno" Io sto per andare in panico quando il capitano avversario dice "Sì arbitro ho visto anch'io ha usato il pugno" Caspita che emozione e che onestà, mi congratulo, chiedo venia e faccio rigiocare il punto. Tutto fila liscio per quel set e quello successivo anche se sono giocati punto a punto, vinti entrambi dalla squadra di casa. Al 3° set si vede che i cambi o la stanchezza rendono le squadre più equilibrate e il punteggio si trascina fino al 23-23. A questo punto in una azione concitata vedo una palla sulla riga e la chiamo. La suqdra ospite va in tumulto dicono che fosse fuori, la suqdra di casa dice che è dentro io l'ho vista dentro non vedo perchè devo dare contesa: Match Point ! Per mia fortuna chi deve schiacciare sbaglia malamente e rimette le squadre in parità. Azione successiva e la palla è ancora dubbia ma verso di me, io la vedo fuori e stavolta è la squadra di casa a lamentarsi ma siccome il mio richiamo all'onestà forse era esagerato per il momento (24-24) nessuno degli avversari mi segnala che è dentro, perciò stesso metro di giudizio di prima, io l'ho vista fuori e la do così : morale la squadra ospite vince il set !

Tutto quello che avevo fatto fino ad allora e le sensazioni positive assaporate mi sembrano scomparire. HO fatto un errore per parte, dopo 3 set tirati non mi sembra nemmeno grave ma mi rendo conto che qualcuno possa essere scontento. Eppure davvero ho arbitrato bene fin oad allora.

Quarto set, sempre punto a punto fino al 10-10, la tensione sale. Sto curando i palleggiatori quando sono in seconda linea e becco il capitano degli ospiti staccare da dentro la prima linea, fischio il fallo. Proteste, arriva da me e dice "E' vero che sono saltato dentro ma quando ho preso la palla l'ho fatto da sotto il livello della rete, guardi, nemmeno ci arrivo alla rete" Verifico ed è vero, ero abituato alal rete delle ragazze in Under (2:20) e non mi passava per la testa che arrivare a 2:43 devi saltare con braccio teso sopra la testa . Chiedo scusa e chiamo contesa. Si scatena il capitano opposto "Arbitro quello è di seconda linea e lei lo ha visto" Io con molta calma confermo che ho visto ma che il tocco è stato sotto al livello della rete perciò un mio fischio frettoloso. Accettano con serenità. Si rigioca e dopo 2 punti il refertista mi segnala un problema: mi tocca scendere dal seggiolone, quello che mi auguravo non accadesse mai sta succedendo, devo controllare il referto e tornare indietr ocon i punti. Il refertista espertissimo non se lo spiega, i 2 capitani sono in attesa e uno si ricorda di dire "Ma l'azione prima era contesa non punto .." e magicamente è svelato il mistero, si può partire. Se sbaglia un refertista esperto perchè non posso sbagliare io ? Si gioca e su un punto nemmeno tanto contestabile un giocatore ospite mi grida qualcosa, il uso capitano gli dice che avevo ragione, era palla fuori lui continua io gli dico di stare tranquillo che non c'è problema, lui di rimando mi manda AFFANC... platealmente con mani e voce. Estraggo il cartellino giallo di ammonizione (che gli costa anche un punto di penalità) Non capisco come mai in una partita serena senza nessuna contestazione , questo ragazzo sia saltato su così, il suo capitano e l'allenatore cercano di farlo calmare perchè oltre a non averne motivo rischia di peggiorare la sua situazione. Lo sento che si lamenta ma usando il buon senso non infierisco e lascio giocare. La partita va avanti con azioni in cui mi trovo coperto da giocatori e devo utilizzare la contesa , qualcuno accenna a lamentele ma i più navigati intervengono sempre con frasi che stemperano gli animi tipo "Dai finiscila come faceva a vedere se coperto da quello là ?" oppure "Hai ragione sarebbe doppia ma era proprio di spalle rispetto a lui , come la vedeva e poi abbiamo fatto lo stesso il punto !" e in tranquillità si arriva alla fine. Un paio di match point falliti e poi vince la squadra di casa. Tiro un sospiro, non ho fatto danni, anche tecnicamente per me era più forte quella squadra e così è finita. Scendo per il saluto a tutti gli atleti e ... il giocatore che avevo ammonito arriva fino a 1 metro da me e si gira volontariamente sensa salutare, sorridendo lo faccio notare al suo capitano ma senza intenzioni bellicose. Sento che dalla panchina tutti i suooi compagni lo invitano a non fare lo stupido, alzarsi e salutare, sento che devono insistere e alla fine arriva ma incavolatissimo e gridando mi fa notare che è un suo diritto non salutarmi visto che ha arbitrato 11 anni di fila. Valutando la sua età mi chiedo quando avesse iniziato avendo ora non più di 25 ann, mi astengo dal commentare e mentre si volta elargisce agli spalti vuoti un bestemmione. Non vale davvero la pena di accanirglisi contro e evit operfino di scriverlo nel rapporto.

La partita è finita, ho ricevuto i saluti di tutti e i pochi punti contestabili sono finiti uno per parte, anche a detto del refertista il 3° set è stato perso per demeriti loro e non per decisioni dubbie.

Esco contento e carico da questa esperienza, devo ricordarmi di essere molto più paziente con chi arbitrerà le mie partite, devo avere impresso in mente il comportamento dei 2 allenatori (mai una contestazione e se c'era mai plateale) e dei giocatori navigati. Devo imparare ancora molto pure io e non si tratta di regolamento ma di modo di stare in campo e in panchina. Se non altro l'obbligo di arbitrare porta i suoi benefici. La tensione comunque si stempererà dopo qualche ora impedendomi di prendere sonno, proprio come nelle partite più intense viste dalla panchina.



p.s.
oggi, mentre tornavo dalla mensa , nel pratone che costeggia la strada ho visto 3 Aironi bianchi e 1 pettirosso mentre ogni tanto vedo qualche leprottino, belle sensazioni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questo commento anonimo l'ho messo io per provare la procedura dei commenti :

- Click sul link "n. commenti" se siete nella homepage

oppure

- Click su "Posta un commento" se siete nell'articolo completo.

A questo punto nella pagina che si apre :

- spuntare Anonimo nella sezione "Scegli un'identità"
- scrivere il commento
- scrivere in "verifica parola" la parola proposta appena sopra
- click su "Pubblica commento"

Aspetto commenti ;o)

Anonimo ha detto...

BEH DAI IN FONDO A QUALCOSA E' SERVITO ALLORA... E POI CONSIDERA CHE E' UN INSEGNAMENTO CHE FARA' BENE ANCHE ALLE RAGAZZE PERCHE' UNA DELLE COSE CHE HO IMPARATONEGLI ANNI CHE HO FATTO L'AIUTO ALLENATRICE E' CHE VEDERE L'ALLENATORE ARRABBIATO DURANTE UNA PARTITA NON FA BENE NEANCHE ALLE RAGAZZE PERCHE' AUMENTA SOLO LA TENSIONE... FEDE