lunedì 30 marzo 2009

Campionato FIPAV 7° Giornata 0-3





Se devo trovare una parola per le avversarie : extraterrestri.



Si gioca a Senago contro una squadra di cui si dice che almeno 3 ragazze giocano o si allenano con la serie C. Vado oggi a vedere il loro sito e scopro che 6 ragazze della squadra di ieri giocano "stabilmente" in serie D e probabilmente alcune di queste (io dico sicuramente il centrale) lo fa in C. Ma cosa significano queste sigle ? come posso misurare la differenza ? Tanto per dare una idea, le ragazze della U18 della nostra società stanno disputando, oltre alle finali regionali PGS, un campionato di 3° div. ad alti livelli (ora sono seconde) Nel caso vincessero passerebbero in 2° div, dopo la quale esiste la 1°div e successivamente a questa la serie D. Dopo la D c'è la serie C che già diventa regionale. Ogni salto di categoria comporta un aumento di livello e di qualità, in alcuni casi spropositato. Noi potremmo iscriverci a una 3° div probabilmente facendo peggio della nostra U18 pertanto tra noi e il Senago ci sono 4 categorie di differenza e per un paio di giocatrici 5 = extraterrestri !

Diamo un'altra idea della situazione di ieri descrivendo lo stupore dei genitori al momento di entrare in palestra e trovarsi di fronte appunto la centrale, alta almeno 10 cm più di me, robusta qualcosa più di me (inteso alle spalle) , agile più di me. Nel riscaldamento le sue schiacciate erano dentro la prima linea dei 3 m. e in partita passavano sopra al nostro miglior muro (Chiara). Nel primo set ci siamo trovate anche 17-3 per poi chiudere a 7. Come si fa a uscire indenni da questi incontri ? Beh si gioca al livello migliore che ci è possibile, senza paura e provando a metterle in difficoltà. Poi se sono brave non lo sono solo nel gesto tecnico della schiacciata ma anche nei bagher, negli appoggi, nella difesa, nel servizio. Di contro il nostro atteggiamento è stato da vittime sacrificali, senza mordente, con troppo timore e con moltissima confusione. Io dico sempre alle mie ragazze che nel volley non è come nel calcio o nel basket, quando la palla è alta nel nostro campo siamo noi a decidere cosa fare, a gestire l'attacco. I successivi set hanno visto un gioco migliore, anche perchè le 2 avversarie più forti si sono sedute in panchina, in particolare l'ultimo mi è piaciuto tantissimo. Ho visto risposta a quello che chiedevo, appoggi da concentrate, attenzione a tutti i gesti, schiacciate nelle zone difficili per le avversarie. Una sconfitta quindi ovviamente meritata ma in crescendo che lascia intravedere quello che la nostra squadra potrà fare già a partire dall'ultima di campionato e poi nei tornei successivi.

Chiudo con rispondere a una domanda che ogni tanto passa nei pensieri dei genitori: come si fa a diventare così ? a parte la stazza fisica naturalmente.

Ecco cosa penso io :

- le ragazze di ieri si allenano 4 volte la settimana più 2 partite (serie D e U16, se lo fanno significa che basta organizzare meglio il tempo, basta non stare a chattare su MSN o sdraiate sul divano a guardare la TV.

- avere una serie di squadre di alto livello consente integrazione con atlete migliori e allenamenti di maggior qualità: noi stiamo cominciando a mandare ragazze nella squadra U18 ad allenarsi a ritmi diversi

- un settore tecnico evoluto che ha fatto almeno i corsi FIPAV ma anche si è aggiornato andando a vedere e studiare come si allenano squadre evolute (e intorno a Rho ce ne sono tante): i corsi PGS servono per scremare e dare indicazioni minime ma non sono assolutamente paragonabili a quelli della Federazione, invece andare a vedere come si allena una squadra a 10 Km da Rho lo possiamo fare tutti.

- una pianificazione chiara degli allenamenti (annuale , mensile e specifica fatta dagli allenatori) e non allenamenti casuali: le prime 2 squadre della nostra società già lo fanno, dobbiamo richiederlo a tutti i livelli.

- una pianificazione societaria che metta gli allenatori più performanti a crescere le bambine più piccole : qui senza spendere soldi è praticamente impossibile.

- strutture e attrezzatura al passo con i tempi (non solo palloni) : la società è attentissima e ogni anno ci chiede cosa ci serve, adesso alzeremo il tiro delle richieste

- atlete, allenatori, dirigenti e genitori che sanno quale obiettivo abbiamo scelto: una volta deciso a inizio anno (o fine anno) si rema insieme

Qualcosa lo possiamo fare come società, qualcosa lo possiamo chiedere a chi allena (maggior professionalità), qualcosa lo dobbiamo chiedere ai genitori (partecipazione per arbitraggi, segnapunti, montare e smontare la rete ecc.).

Io sono assolutamente contrario alla idea che siccome siamo un Oratorio non possiamo ambire a traguardi superiori, ci si può organizzare e se si vuole bisogna lavorare, tanto. E' evidente che qualcuno giocherà più degli altri, qualcuno avrà più possibilità di confrontarsi con le squadre superiori ma a livello qualitativo tutte insieme si crescerà.

Io ci sono, qualcuno vuole seguirmi in questa avventura ?

Manu

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