venerdì 22 luglio 2011

campeggio Oratorio 2011 - parte 3




Continua il mio racconto della vacanza al campeggio con i ragazzi delle medie del nostro Oratorio.

Giorno al campo e altra gita (rifugio Berni)

Contiene foto inedite









martedì 5 luglio 2011 - giornata al campo

praticamente prima giornata piena al campo. La sveglia viene posticipata alle 8:00 e Thuri da questo giorno sarà costante nella scelta
della prima canzone della giornata, quasi fosse un inno alla sveglia.
Corvee e colazione per tutti, poi preghiera e ci sono i giochi e nel tempo libero i balli;

















il pullmino di Sangio non parte causa batteria; Rino è sceso a Bormio per le sue cure.

Pranzo come sempre fuori dal comune, io continuo a mantenermi ai soli bis, i ragazzi esagerano, il tempo è bello, molto bello.

Nel pomeriggio mentre i ragazzi si dedicano a momenti di silenzio e preghiera io aggiusto la chitarra che frigge e poi mi sdraio a prendere il sole,
cosa che fanno anche le cuoche in un altro punto del campeggio. Merenda, poi giochi e tornei per i ragazzi e infine doccie.

Prima di cena Rino recupera dei cavi per far partire il nostri pullmino, che infatti si riaccende.

Serata giochi, camomilla e salamata con DonMa e gli edu. Salame offerto e scelto in giornata dal DonMa.

mercoledì 6 luglio 2011 - seconda gita

seconda gita, rifugio del passo Gavia.

Sveglia 7:30, la notte è passata bene, comincia a girare nel campeggio la voce che esiste una sonnambula nel campeggio vicino e che gira di notte con una
campanellina al collo.

Il pullmino di Sangio non parte nemmeno questa mattina, non ci fidiamo a usarlo nella gita e lo sostituiamo con quello delle scuole S.Paolo.

Dopo la preghiera si presenta Simone in versione alta montagna, con braghe e felpa di pile, soprattutto con l'aria di chi starebbe
volentieri a casa. Viene scrotato in tenda a cambiarsi e lì viene ritrovato Cico che anche lui tendeva a svicolare dalla gita.

Svicolata che invece riesce benissimo a Giovanna (memore della prima esperienza) e ad Alex; la sorpresa di questa gita è che partecipa anche Rino.

Con i pullmini stracarichi arriviamo apppena dopo S. Caterina e imbuchiamouna strada di campagna che porta al "ponte delle vacche"; da
lì parte un sentiero molto bello e tutto nel verde, in direzione Gavia, stima 2h 50' di percorso.






















Da subito si porta nelle retrovie Disi che comincia a fare la conoscenza di Rino e dei suoi metodi coercitivi per aumentare il ritmo. Invece di ottenere
risultati apprezzabili ci ritroviamo in coda anche BIX e la cosa diventa difficile da gestire. Rino si mette alle sue calcagna per spronarlo.



















Perdiamo continuamente il contatto
con quelli davanti e addirittura in un punto non segnato correttamente, prendiamo un sentiero diverso; lo capiamo dopo qualche minuto perchè invece di salire,
improvvisamente punta verso valle dove non vediamo nessuno dei nostri. Questo fuori pista ci fa perdere altro terreno e fa aumentare i lamenti dei lumaconi
ai quali si aggiungono anche Cico e Simone: percorso quasi insopportabile.

Quando finalmente raggiungiamo un falsopiano, in contriamo DonMa e il resto della truppa che già hanno esaurito la loro sosta. Capisco che il percorso è più lungo
di quanto si aspettasse il DonMa e lo capisce anche lui. Proseguiamo in un sentiero molto bello che in alcuni passaggi diventa difficile (attraversamento di un torrentello)




















Quando incontriamo i cartelli segnaletici scopriamo che manca tantissimo e no isiamo già a 2h di cammino.

Altri sentieri molto belli in costa da cui si vede un paesaggio bellissimo, in un punto attraversiamo un ponte romano naturale, di pietra largo giusto 2 posti e coperto da erba;
ai lati solo strapiombo a finire in un torrente impetuoso e niente parapetti: bellissimo.

Arriviamo a 3h di cammino e decidiamo di fermarci al rifugio Berni anzichè proseguire per il Gavia; prendiamo posizione su un grande
sasso da cui si vede il ghiacciaio ma il tempo cambia ed è obbligatorio mettersi felpe e K-Way.

Dopo il pranzo abbondante e la distribuzione dei bis/tris, io DonMa e Rino ci spostiamo nel rifugio per prendere un caffè;



















cioè queste sono le intenzioni poi Rino esagera
sempre tra dolci e grappe e il DonMa non si tira indietro. Arrivano anche gli edu e occupiamo metà del salone, il resto della truppa è alla ricerca
di acqua per riempire le boraccie ma quella del rifugio è prima vietata e poi non potabile.



















Il servizio ai tavoli è svolto da dei ragazzini, figli della signora che gestisce il rifugio; il più piccolo sbaglia una ordinazione
e vergognandosi scompare in una stanza segreta. Arrivano anche Samu che staziona con gli edu e Erika che compra una bellissima
cartolina (di gatti) per la mamma. La signora che gestisce viene chiamata dal DonMa che vorrebbe portarci S.Carlo ultimo gruppo per la gita dei 2 giorni,
inizia un bel siparietto:

DonMa: "quanti posti a dormire potete tenere?"

Signora: "38 ma stringendoci anche 40"

DonMa : "benissimo, ci possiamo venire in 84?"

vedo gli edu quasi piegati dal ridere ma la signora ci pensa, il DonMa riduce le pretese proponendo anche di dormire per terra e si accordano.

La qualità del caffè era imnbarazzante, i prezzi altissimi e l'acqua la signora non voleva concederla ai nostri ragazzi che cominciavano a comprarsi delle
bottigliette, finchè abbiamo fatto girare la voce che si poteva bere e si è risolto il problema.

Foto di gruppo in un tempo bruttino, davanti al monumento ai caduti con sullo sfondo il ghiacciaio, poi ripartenza per la stessa strada.

Dopo pochi minuti abbiamo sentito qualche goccia e ci siamo attrezzati per mantelle e K-way, in coda sempre io e Cico con qualche intervento di Paul, Sarti e infine di Rino.






















Discesa a singhiozzi, tempo brutto, passaggi difficili da ripetere ma con piacere; mentre sono ad attraversare un valico tortuoso mi squilla il cellulare: è
Livio dalla Sardegna che mi chiede consiglio su qualche spiaggetta da vedere in zona S. Teodoro. Le coste della Sardegna mi appassionano e mi provocano molta nostalgia ma sfoggio tutta la mia preparazione;
quando attacco approfitto per avvisare Mary e Flavia che siamo in immenso ritardo rispetto alle ore 16:00 previste, infatti saremo alel auto alle 17:45 dopo altre 2h 30' di gita.

In totale tra andata ritorno e camminate varie al rifugio ci siamo fatti circa 6h di strada.

Appena sbarcati al campeggio io e Rino abbiamo riacceso il pullmino per portarlo a valle da qualche meccanico a riparare.

Doccie, messa ridotta (stile silenzio) e cena; Arriva la pioggia ed è ben sostenuta, nel campo tutti si attrezzano con mantelle e K-Way



















tutti molto stanchi dalla supergita, i cuccioli della mia tenda sarebbero esausti ma tiene banco il mistero della sonnambula! Fanno migliaia di supposizioni e nonostante io cerchi di tranquillizzarli facendogli intuire che è una "bufala" loro appena io esco ne continuano a parlare mitizzando il tutto: troppo simpatici.



ciao, Manu















histats.com

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