venerdì 29 febbraio 2008

2 scambi a tennis con me ?



Una delle passioni a cui dedico abbastanza tempo è il tennis. Mi diverto proprio e forse il fatto che tra i miei amici pochi hanno praticato in gioventù almeno quanto me o forse il fatto che sembro tecnicamente dotato , pancetta a parte, mi rende ancora più felice nel praticarlo.



Ho imparato praticamente da autodidatta, seguendo in TV dai tempi di TV Koper Capodistria, partite di tornei importanti. Poi ho avuto la fortuna che nel mio villaggio il tennis è diventato di moda, giocavamo un tennis particolare, verticale, nel senso che ci mettevamo di fianco alla mia palazzina e si tirava appunto sulla parete , fino anche al 3^ o 4^ piano. La regola era che doveva fare un solo rimbalzo a terra e poi si doveva colpire il muro. Vicino a casa mia c'era il complesso sportivo dell'ITALTEL e i più fortunati di noi che avevano il papà dipendente, sapevano di una parete con riga tracciata a segnare la rete e metà campo appiccicato. In pratica una versione di "muro" molto più simile ad una situazione reale. Certo non si poteva tirare alto com'eravamo abituati ma ci aiutava a sembrare tennisti. Quando poi ho cominciato a lavorare mi sono buttato e ho frequentato questo complesso sportivo, vedendo dal vivo giocatori abili e imparando i loro movimenti. Un torneo detto "doppio giallo" mi ha aperto definitivamente le porte del tennis. Si giocava a sorteggio nel senso che anche il tuo socio era sorteggiato. Se passavi il turno si rimescolava tutto e avevi altri soci. Io non ero capace , non sapevo nemmeno stare nel campo ma avevo acquisito abilità nei colpi al volo perciò in doppio scoprii di cavarmela. Turno dopo turno, arrivai fino alla semifinale , persa poi per causa mia naturalmente ma questo mi consentì di conoscere e giocare con gente brava. Sfruttando questo evento frequentai più assiduamente e piano piano, sempre senza avere mai un maestro, appresi le tecniche. Da quel momento ebbi occasione di ingaggiare partite epiche anche con amici attuali. Alcune volte le partite servivano per sfogare situazioni esterne. Ho in mente una serata passata con Paolo a Castelletto , tra sudore e zanzare, uno dei momenti topici della sua e mia vita. Una delle solite sfide epiche in cui lui prevaleva "sempre". si finiva magari al 5^ set e si vinceva o perdeva per pochi punti , partite combattutissime. Abbiamo continuato per anni a giocare anche sfruttando i campi da tennis dei suoi ex-condomini. Altre sfide e altre vittorie per lui. Poi io ho continuato a giocare, sono migliorato molto, lui meno, rimaneva il suo spirito guerriero un baluardo per me sempre difficile da superare finché la scorsa estate , su un campo assolatissimo della Sicilia, mentre eravamo in vacanza, si è consumato il "delitto perfetto". Mi ero portato le racchette in previsione di qualche scambio amichevole e così è stato. Uno scambio che poi tar me e Paolo non riesce mai a rimanere amichevole, come si fa a palleggiare e basta ? si finisce sempre a fare i classici 2 games. La particolarità dell'evento ha voluto che io fossi in uno stato di forma esagerato, avevo passato gli ultimi mesi a migliorare i colpi, soprattutto il rovescio e su quel campetto abbastanza infame mi sono ritrovato a vincere 6-0 ! Una cosa per me clamorosa ! Sei a Zero con il mio avversario di sempre ! Ci sono sicuramente mille attenuanti, mille spiegazioni ma la sensazione che più mi ha dato piacere è stato il suo commento di rispetto e di stima che ha riempito di soddisfazione una cosa normale come correre in calzoncini dietro a una pallina. Per qualche tempo ho viaggiato silla nuvoletta e qualche giorno dopo ciò mi ha permesso di arrivare fino alla finale del torneo del villaggio. Persa con un romano davvero bravo, combattuta ai miei limiti anche se col senno di poi riconosco che avrei potuto fare molto meglio se fossi stato più attento. Anche lì la soddisfazione maggiore sono stati i complimenti degli amici, non il secondo posto. Nella foto iniziale di questo articolo ho messo 2 dei tennisti che più ho amato : Agassi e Federer. Stanno giocando una esibizione (non ci sarebbe partita se facessero sul serio) su un campo particolare in un luogo particolare. Quasi quasi chiedo a Paolo se se la sente di fare 2 scambi con me la prossima estate ! Cosa ne dite ?
Ci sarebbero altri racconti legati al tennis e quello a cui sono più legato si è verificato qualche estate durante il ritiro precampionato della Sampdoria a Vigo di Fassa. Io ero in vacanza a Pozza con mia moglie , la piccola e con l'Emy e la sua famiglia. Ogni tanto andavamo al centro sportivo di Vigo a vedere qualche spezzone di allenamento, dopo il quale Sven, si fermava a fare qualche palleggio sul campo da tennis con qualcuno dello staff tecnico. Il campo era ovviamente circondato da tifosi e da curiosi e ogni volta che i 2 contendenti si avvicinavano alle panchine Sven era assillato da centinaia di taccuini e di penne per il rituale autografo. Devo dire che in una situazione del genere, mentre stai giocando, potresti anche sentirti stressato invece lui si dimostrò sempre un incredibile signore, distinto e disponibile con tutti. Io feci la mia bella fila e quando toccò a me Sven vide che non avevo in mano nè penna nè taccuino, lo guardai e gli dissi "Mister, vorrebbe fare 2 scambi a tennis con me? Ricordo come allora il suo stupore ! "Ma come non vuoi l'autografo e mi chiedi di giocare a tennis ? devi essere coraggioso o bravo per farlo, perché no ?" La sua risposta mi inchiodò di botto. Avevo fatto una domanda a cui immaginavo rispondesse con signorilità che essendo in ritiro aveva impegni e orari limitati ma non lo fece. Anche lì camminai sulla nuvoletta, non quanto il giorno dopo quando mi presentai sul campo ad aspettarlo e lui, puntuale fece capolino da dietro il Bar. Solita folla di tifosi, solito rito di autografi, partita combattutissima. Io avevo buona tecnica, lui un fisico incredibile. Si giocava a 1400 mt e il mio fisico non perfetto e la mancanza di aria mi fecero perdere per 6-4/ 6-4 in modo molto onorevole. Dovete immaginare come mi sentivo emozionato sia prima che durante, figuriamoci dopo. Ormai eravamo rimasti io , lui, l'Emy ( a farmi un paio di foto) e nessun altro e al momento dei saluti lui mi disse "Bravo, mi sono divertito, cosa ne dici di fare una rivincita domani ?" Cooooooosaaaaaaaaaaaaaa lui che lo chiede a me ???? dall'alto dei miei 2 metri da terra , volando leggero accettai. Il giorno dopo si presentò puntuale, altra lotta all'ultimo punto e stavolta persi 7-5/7-6 , naturalmente sfinito ma incredibilmente soddisfatto. Sven, mi lasciò un attimo sul campo mentre spariva nel centro sportivo, credevo fosse in ritardo e fosse scappato senza salutare, mi sembrava impossibile invece fece ritorno con una maglietta della Sampdoria, la maglietta di Bellucci, n. 17 !!! Davanti alla mia bocca spalancata mi autografò la foto fatta il giorno prima dall'Emy scrivendo qualcosa come "Al mio amico Manu ....." e si congedò. Avrei voluto poterla postare ma nel tempo non so come sia possibile, la abbiamo persa. A testimonianza di quell'evento memorabile per me rimangono i ricordi e la maglietta della Samp, quando ogni tanto mi vedrete indossarla in Oratorio, durante le partitelle tra mogli e mariti, ricordate come me la sono procurata!
In mancanza di tale foto mi congedo con una del campo descritto all'inizio , si trova a Dubai situato a 211 metri dal suolo e appartiene all'hotel Burj Al Arab.

Allora Paolo questi 2 scambi a tennis ? ce li facciamo ?





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