lunedì 26 ottobre 2009

PGS U16 - Giosport- Cornaredo 3-0





Seconda partita del campionato PGS U16 da ricordare per l'esordio di 2 ragazze Under 14 e per il bel gioco.



La partita si è presentata con qualche difficoltà dovuta ad infortuni e malattie varie. Già da venerdì pomeiriggio era chiaro che avremmo avuto non solo piacere (lo abbiamo sempre) ma anche necessità di chiedere una mano alla squadra della U14. E' sempre per me un piacere avere ragazze più giovani, perchè serve a loro per crescere, serve per la società per creare un movimento di pallavolo, serve a noi perchè ci anbitua a ragionare e modificare in fretta le nostre abitudini : TUTTI crescono da questa esperienza.

Prima di addentrarci nella analisi della partita sgombriamo il campo da qualsiasi possibilità di fraintendimento. Manu, cioè io, cioè allenatore della U16-U21 non chiede alla squadra sotto (U14) delle giocatrici nominalmente, cioè non dice "mandami la Valeria, mandami la Erika". Se per necessità o per possibilità si crea il presupposto per far giocare ragazze di squadre diverse la richiesta è per RUOLO, quindi io alle allenatrici della squadra U14 chiedo 2 o 3 ragazze che sappiano schiacciare e stare in campo. Sono le allenatrici che mi propongono dei nomi e non il contrario. Il discorso diventa più difficile quando il ruolo richiesto è la palleggiatrice, in quanto in U14 i nomi si riducono per la scelta. Quindi, io Manu, non faccio selezione e non scelgo nessuno, mi affido e fido delle scelte delle allenatrici che meglio di me vedono e conoscono le loro ragazze. Quando succede mi piacerebbe anche che potessero partecipare a un nostro allenamento, non perchè "almeno imparano qualcosa" ma perchè non rimandano al momento dell'entrata in campo l'impatto emotivo di giocare a un ritmo diverso, non fosse altro che la mia squadra gioca in modo diverso dalla loro e non fosse altro che da noi ci sono ruoli precisi e ben metabolizzati. Non entro nel merito degli schemi perchè io non mi permetto di pensare che chi viene da noi debba anche impararsi i nostri schemi , chi viene da noi deve avere piacere (e finora mi è sembrato così) e si deve trovare bene. Questo aspetto da non trascurare lo devo sottolineare per rendere merito alle mie ragazze. Sono bravissime in questo, sono tenere, disponibili e abili nel mettere a loro agio chi si inserisce, sono bravissime a prendersene cura anche nella gestione della partita, stando più attente e non mettendo pressione. Lo stesso vorrei pensare di me e dei miei assistenti, non vedo pressione nelle ragazze nuove ma attenzione e pazienza, voglio pensare che questo si avverta anche dagli spalti.

Concludendo c'è posto e ci sarà posto anche in futuro e altre della U14 avranno la possibilità di giocare con noi, a questo si deve il fatto che siano state tesserate come Pal Giosport Rho con cartellini FIPAV e PGS legati alla Pallavolo Rho, per avere sbocchi e possibilità di esperienze nelle squadre sopra. Chi non ha potuto giocare questo week-end, magari perchè ammalata, avrà il suo allenamento e la sua possibilità in futuro, senza togliere niente alla loro partecipazione nella relativa squadra di appartenenza.

Tornando alla partita, avevo dovuto studiare un po' di situazioni per non snaturare la squadra e consentire alle ragazze "esordienti" di giocare il tempo giusto e non solo un punto. Avevo previsto perciò di far giocare titolare Erika in alternativa a Valeria, entrambe a schiacciare al centro dell'attacco con sostituzione dal libero nel giro dietro. Però la nostra centrale infortunata (Alice) ha mostrato voglia e possibilità di provare anche a saltare e mi è sembrato giusto farlo dopo i 10' di riscaldamento per evitarle di entrare a freddo. Il 1° set perciò è stato giocato con le nostre titolari.

Risultato di questa scelta: bel gioco a tratti di alto livello e set finito "tanti a pochissimi". In genere rimproveriamo alle ragazze di adattarsi al livello delle avversarie e giochicchiare rischiando anche di fare brutte figure, questa volta siamo invece partite a 300 km/h già dal servizio. Le avversarie erano abbastanza preoccupate dopo il riscaldamento e sono state travolte 25-6 ! Nella zona si sta spargendo la voce che siamo una squadra forte e che gioca una bella pallavolo. Io come allenatore sono ovviamente orgoglioso di questo e ne faccio tesoro per i momenti in cui forse servirà ricordarselo.

Nota a margine per questo set è dedicata al pubblico, tantissime presenze e anche attive, non ci sono cori "Giosport Giosport" (si vede che non è necessario) ma ci sono applausi, a volte esclamazioni di approvazione, incitamento.
Le ragazze mi diranno che si sono accorte di questa presenza e che è stato bello : grazie, venite più spesso ;o)


Nel 2° set parte titolare Erika, agitatissima, preoccupata di cosa deve fare ma le compagne la mettono in condizioni di non prendere rischi e di giocare tranquilla. Erika si esibisce anche in un paio di recuperi che caricano di entusiasmo le compagne. Buone scelte in attacco, non supportate dal caricamento perchè come si vede , troppo tesa. Qualche errore di posizione, ovviamente giustificabile dal non sapere dove stare e tanta voglia. Preoccupazione che forse si esaurisce quando va al servizio che senza timore esegue a tennis. In sostanza una buona presenza per questo suo esordio. Il set è leggermente più complicato perchè proviamo qualche schema nuovo, qualche colpo di attacco diverso, ci sono più distrazioni dopo la grandinata del set precedente e si arriva addirittura 23-23. In questi frangenti è la tecnica che ci viene in aiuto, appoggi fatti bene, ottime alzate e palla in mano a chi non trema e il capitano chiude il set.

Nel 3° set viene il momento di Valeria che sostituisce Ale in regia. Sono consapevole che già alzare da una posizione più lontana è un problema ma non mi rendo conto che per lei è la prima volta da alzatore unico. La teniamo tranquilla e la guidiamo con calma durante gli schemi di ricezione. E' già complicato per chi ha potuto vederli in allenamento, per lei che li sente al volo mentre allo stesso tempo deve pensare a cosa fare , dovrebbe essere un incubo, invece non si lascia sopraffare o almeno non si nota. I problemi aumentano in modo esponenziale quando Valeria è dietro e deve capire immediatamente il momento di inserirsi in 1° linea per alzare. Qui le compagne danno il massimo perchè cambiano la traiettoria degli appoggi, alzando la parabola per consentirle di arrivare al posto giusto. Questo è il momento in cui vedo una squadra FORTE ! Troppo facile giocare a memoria e dispensare la FAST o altri schemi spettacolari con Ale in regia, il difficile viene quando le avversarie sono ultratoste o quando ci sono adattamenti da fare al volo. Questa cosa mi rende felice perchè non è più il solo lavoro di un allenatore e il ripetere movimenti e schemi, è adattamento mentale, adattamento alle posizioni e alle traiettorie: è crescita !

Alla fine Valeria fa bella figura, permette alle compagne di schiacciare bene, prova anche alzate dietro e spero che questo la abbia divertita come spero si sia divertita Erika.

Il risultato è giusto, ci sta anche non vincere al massacro e non è quello che vogliamo, stiamo costruendo e abbiamo altri obbiettivi, il primo è stabilizzare la tecnica e quando questo avviene, ci consente di inserire schemi di attacco divertenti. A volte solo noi riusciamo a godere di questa cosa perchè vediamo una finta , vediamo un movimento, vediamo una traiettoria e sappiamo che è il risultato di tanto lavoro e di momenti anche noiosi, speriamo che chi viene a vedere le partite si diverta e abbia voglia di tornare a guardare o ... a giocare !

Manu

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