giovedì 17 dicembre 2009

PGS U16: Giosport - Arluno : 3-0




Prosegue il cammino implacabile della U16. Analisi e considerazioni della partita ma anche del momento.





Ieri partita di campionato contro S. Cuore Arluno, il ritorno. Già all'andata il risultato era stato molto netto in nostro favore, la classifica diceva che loro sono ultime senza aver mai vinto un set, vederle in campo fa tenerezza perchè si nota che sono piccole (di età); noi siamo al gran completo, tutte e 10 (le U16) presenti. Se guardo oggi la distina di gara vedo che le atlete avversarie avevano 3 ragazze del '95 (come noi) e 2 del '94 (contro le nostre 7) per il resto '96 (l'equivalente della nostra U14). Quindi in totale 5 di loro sono della stessa età delle nostre ma in campo sembrano molto più giovani e piccole. Partita infrasettimanale come sempre condizionata dal traffico, dal lavoro, dal tempo che si rincorre. Le nostre ragazze comionciano già malissimo dal riscaldamento, troppo distratte, troppo scollate, nessuna idea di squadra. Le prendo da parte e provo a far capire che quando si tiene un comportamento sbagliato non ci possiamo permettere poi di modificarlo a piacere nelle partite da dentro o fuori. Oltre al rispetto per le avversarie, qui c'è il rispetto per i tecnici, per i genitori e per il lavoro svolto. Quando siamo ancora in spogliatoio siamo con i nostri pensieri, con le nostre distrazioni, i nostri racconti della giornata; quando usciamo dallo spogliatoio siamo in partita, siamo concentrati e rivolti al match che sta per cominciare. Questa è una cosa difficile su cui tutti noi ci battiamo da tempo: io , Marcello e Beppe. E' una cosa difficle da ottenere ? per ora sembra di sì.

Dopo un po' arriva anche Beppe e vedo che le ferma a centro campo: stesso discorso e non ci eravamo sentiti prima !

E' hce si vede anche dall'alto, le nostre sono ancora a scuola, a casa, davanti alla TV, sul divano, in internet a chattare. Hanno voglia di raccontarsi le cose. Va bene ma la distrazione porta conseguenze, porta il rischio di farsi male, di fare brutte figure. Chi gioca meno h aanche meno crediti da spendere, quando gioca deve dare il meglio, essere pronto, attento. E il clima che vediamo non agevola la cosa.

Mettiamoci che prima del riscaldamento io abbia dovuto fare o rifare delle foto; perchè è così difficile fare delle foto ? Siamo sempre gli ultimi a consegnarla alal società.


La partita inizia con un sestetto che lascia spazio alle seconde linee. In campo Maira, Kya, Lorenza, Mery, Elisa ed il capitano Alice. Faccio partire con una rotazione insolita solo per permettere ad Alice di esordire con servizio in salto e quando recuperiamo palla, subito, salta ma è ancora fredda e sbaglia. La differenza tecnica tra le 2 squadre sarebeb evidente, Kya mette subito in chiaro che no nsi faranno sconti ma non è così. Finito il turno favorevole di Lya al servizio iniziano le magagne. Qualcuna è poco attenta e no nsi posiziona dove dovrebeb essere con la conseguenza che poi deve buttarsi ma non fa nemmeno quello. Qualcuna attacca senza idee e presa da sconforto e paura non attacca nemmeno più. Ricezioni assurde che tornano alle avversarie nonostante battano da sotto! Loro sono molto mobili, molto concentrate, ci martellano con le loro pallette leggere in zona 1 dove abbiamo l'alzatrice. Possibile che noi con un tasso tecnico 10 volte superiore non sappiamo fare lo stesso ? La loro alzatrice corre indisturbata e la nostra disorganizzazione completa ci porta sotto 4-11 ! Contro le ultimissime della classe, le più giovani. Ma non è questo il problema, non è chi c'è di là ma chi c'è nel nostro campo e come approccia la gara.

Proviamo a incitarle, rassicurarle e alla fine scuoterle e sollevarle di peso (psicologicamente) ma cambia poco; continua il momento di confusione. Un punticino alal volta riportiamo davanti Alice e Kya e la musica cambia. Dal 6-14 il set si conclude con un 25-16 con un parziale di 19-2 che sarà poi lo standard dei sets successivi.

Nel 2° set entrano contemporaneamente Ale, Giorgia e Alice: batterie pesanti da attacco. Ci sono i presupposti per un set travolgente ma la pochezza delle avversarie ci limita nelle accelerazioni. Questa non è una attenuante ma una aggravante che io e Beppe non manchiamo di far notare. Se in queste partite in cui il risultato non sarebbe mai in discussione non possiamo permetetrci di tenere in campo le seconde linee oppure se non approfittiamo per provare appoggi su palla facile e gioco a schema, quando lo facciamo ? Emblematica una situazione in cui tutti gridiamo "FACILE" e sia il centrale che l'opposto sono addormentati a guardare no so cosa con il risultato che uno schema consolidato chiamato da Ale finisce con palla buttata di là in tuffo dal nostro libero. Ultimo set con punteggi ancora pi netti fino al 19-4 ma che come al solito finiscono in parziali più miti per disattenzione, imprecisione o sperimentazione che strappa qualche risata, come il servizio in salto di Alice, o la Super chiamata in ritardo da Maira e passata in tribuna. A fine gara tutte volevano fare un set tra noi e questa è una cosa bella. Abbiamo giocato anche io e Beppe e naturalmente vinto perchè mentre noi giochiamo pensando, per le ragazze il set in più è un momento di relax e di come la va la va.

Alla fine ci sono un po' di considerazini che mi vengono in mente, alcune positive:

1) il sestetto base che ho in mente è molto ma molto forte
2) cominciamo a forzare il servizio anche se con risultati a volte goliardici
3) le alzatrici sono forti
4) qualcuna comincia a buttarsi per difendere


altre negative:

1) ci sono ragazze non ancora in forma sia tecnica che psicologica
2) ci sono ragazze che se non entra un tiro vanno in depressione
3) quando inizia la confusione ci vogliono 10 puntiper ritrovare il gioco
4) la ricezione è imbarazzante anche quando di là servono piano
5) l'attenzione alla gara inizia sempre troppo tardi, non sempre ci andrà bene

lascio l'ultima costernazione elencandola a parte perchè la ritengo grave:

nelle partite giocate dalla U16 raramente ho visto qualcuno delle ragazze del '93 partecipare a sostegno, venire in panchina. E' successo solo all'inizio. Sia domenica che ieri non c'era nessuna. Qualcuna ha avvisato che non veniva agli allenamenti senza ricordare che c'era una partita, qualcuna non ha nemmeno avvisato. La cosa che non mi piace non è solo che non ci siano mai ma che non ci siano avvisi.
Ho passato il tragitto da casa mia alla palestra a litigare con Ale perchè era dispiaciuta che le ragazze del '93 potessero presentarsi per l'allenamento senza sapere che c'era la partita. Io replicavo che il calendario è stato dato a tutte e che noi siamo una squadra non 2 squadre perciò sarebbe stato bello vederle in panchina con noi. Ho passato del tempo a giustificare che ognuna deve sapere quando si gioca anche se noi lo abbiamo ricordato alla partita di domenica e alcune non erano presenti. Sono arrivato addirittura nervoso per questa cosa e poi il problema non sussisteva. Nessuna del '93 era presente, nemmeno per sbaglio.

Da questo si deduce che il calendario viene guardato, si spera che le ragazze avessero un impegno urgente (compiti, mestieri, ecc) o imprevisto, spero che non stiano male ma alla fine viene da pensare che qualcosa non funzioni.

Io sono anche occasionalmente un papà e se mia figlia non è convocata durante un week-end o durante un ponte posso capire che diventa difficile restare a vedere una partita in cui non si gioca ma quando la partita è al posto di un allenamento mi piace meno.

Se penso al concetto di squadra devo convenire che lo spirito si costruisce giocando e partecipando. Un giorno mi piacerebeb sentire da chi non verrà, al momento dell'allenamento prima una frase del tipo "Manu, ragazze, io vorrei venire a vedervi ma mia mamma ha deciso che andremo a trovare il nonno a Bolzano, mi spiace, cercate di vincere !"

Sostituite Bolzano con : Milano,compere, mercatino,fiera,stadio o quello che volete

Il risultato sarebeb di coesione invece che di spaccatura.

Hey la frase sopra ormai è bruciata perchè suggerita da me ma farebbe comunque piacere sentirla ;o)


Concludo con un applauso speciale a Walter che nonostante potrebbe ritenersi non coinvolto dalle partite di U16 (Sharon non gioca), non ha mai mancato di farci da segnapunti a nessun appuntamento: grazie Walter ;o)

Manu


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