lunedì 15 marzo 2010

Cronaca di una sconfitta





oppure cronaca di una bella giornata e ottima occasione per stare insieme? Non so se rimarrà di più lo 0-3 o le belle sensazioni vissute.



Certo ci sono state anche brutte sensazioni, prima fra tutte la delusione. Cominciamo con il viaggio: non sempre il bello del viaggio è la meta. Ritrovarsi la mattina della domenica per intraprendere un viaggio, vedere amici dell'oratorio che stanno per andare a Messa e riconoscendoti e sapendo dove stiamo andando ci salutano. Organizzare il tragitto e poi fermarsi a sorpresa per incontinenza delle signore. Trovarsi sul pèiazzale del bar a giocare a palla.

Partire e non sapere nemmeno la meta perchè gli avversari non ci hanno ancora dato l'indirizzo della palestra.

Partire.

Ci sono anche i ragazzi per fare tifo; uno di loro ha la spalla fuori posto grazie al derby del giorno prima tra Gioport e Victor ma non manca. Abbiamo una bandiera dell'Italia con scritto Giosport. Andiamo e sappiamo di lottare per guadagnare un posto alle finali di Soverato (CZ).

Arrviamo facilmente a Sondrio e sul piazzale ci aspetta Gigi , il tecnico delle avversarie, ci prestano la palestra per avere un tetto e un luogo caldo dove mangiare ma il clima oggi è spettacolare, caldo. Ci troviamo perciò in un parchetto di cui ci impossessiamo, le ragazze cominciano a fare giochi di abilità e giocoleria. Il clima è bello non solo per la presenza del sole. I genitori decidono di mangiare lì e in un attimo il parchetto si riempie di cibarie. Morena ha spadellato per una settimana? Abbiamo di tutto, verso la fine si presentano un sacco di torte, Marcello gira con il vino bianco. Ci sono risate, voglia di stare insieme, piacere di stare insieme.

Arrivano anche altri supporter da Rho, abbiamo un bongo gigante e ragazzi capaci di suonarlo.

Poco prima della partita i tecnici radunano le ragazze, quello che ci siamo detti non ve lo svelo ma è stato un bel momento di complicità, di coesione.

Poi si entra in palestra e qualcosa cambia. Sarà stato il tempo impiegato per aspettare? Sarà stato il viaggio? Sarà stato il primo sole dell'anno? Sarà stata la tensione di voler agguantare subito il diritto alla finale nazionale?

Qualcosa cambia e lo si vede dai primi punti della partita. Inizio a handycap come già accaduto per altre partite importanti (Osaf) ma stavolta facciamo fatica a recuperare. C'è tensione, paura di sbagliare, gambe bloccate, ricezioni pessime , appoggi addirittura nell'altro campo. Però a un certo punto ingraniamo, stiamo recuperando quando l'arbitro si inventa un fallo di velo e ci toglie la possibilità di riagguantare le avversarie. In un colpo solo ci fa passare sul 15-20 e toglie Kya dal servizio. Il servizio che per alcune di noi è stato un tabù; bella cosa se lo tiri in campo e non in rete soprattutto se la squadra è consapevole che puoi fare bene. Purtroppo qualcuna ha subito la tensione in momenti decisivi e non ha dato quello che ci si aspettava. Lo stesso dobbiamo dire della ricezione, pessima ma almeno è in parte da imputare alle avversarie e alla loro abilità; sbagliare noi una battuta e poi un'altra e poi ancora è un cattivo segnale. Il primo set va in archivio facendo tanti punti nonstante avessimo giocato male.

Nel 2° set siamo avanti noi, la partita sembra prendere una bella piega quando però manchiamo ancora incredibilmente in ricezione. Prendono di mira prima Giorgia e poi Vale e affondiamo. Quando abbiamo la possibilità di riprenderci succede che prima Mery e poi Maira buttano al vento in modo incazzoso il loro servizio. Scopriamo che il pubblico avversario infastidiva le nostre ragazze , non come sospettavamo, con ingiurie o cori inappropriati ma con lancio di oggetti (cicche). Comportamento SCANDALOSO e riprovevole. A fine partita l'allenatore avversario prenderà le distanze da questi personaggi dicendo di non averli mai visti, io gli crederò fincheè da qualche parte non si sente un saluto del tipo "Ciao papà" e non era rivolto a noi!

Questi episodi sono riprovevoli appunto ma ci danno la misura del fatto che non siamo abituati a partite di clima teso, con pubblico ostile (meglio se civile come il nostro). Stiamo crescendo.

Archiviato malamente il set ci ricompattiamo tentendo di vincerne almeno uno; sembra una cosa alal nostra portata ma come per gli altri sets, nel momento clou, escono gravissimi difetti tecnici e ancora una volta in ricezione. Prendiamo un filotto di punti e non siamo mai incisivi in attacco, tendenzialmente ancora per problemi di appoggi ma spesso per mancanza di cattiveria. Se mi domando dove abbiamo fatto i così tanti punti nonstante un gioco pessimo, mi viene in mente il muro. Stampate alcune palle alle avversarie. Poi mi viene in mente qualche attacco chirurgico (del capitano soprattutto) Poi qualche palla furba delle alzatrici, qualche battuta finalmente decente. Poca roba; poca roba per il nostro standard normale, non parlo di quello tosto delle ultime settimane.

Sarà stato solo un problema di tensione?

No, anche di natura tecnica ma un buon mix esplosivo direi.

Ci sono spazi aperti per una prestazione immensa nel ritorno. Nessuna squadra ha avuto vita facile nelal nostra palestra, anche l'Osaf ha preso un 3-0. Ci dovrà essere attenzione ai massimi livelli, serenità e concentrazione. Ci dovrà essere tanto sul piatto ma è nelle nostre possibilità.

Finita la partita tanti volti in lacrime; lacrime di rabbia; lacrime di delusione per non aver dato il massimo; lacrime di delusione per un risultato che sembra compromettere il viaggio in Calabria. Lacrime da cui partire per ricompattarsi e tornare a giocare da Giosport.

Rientro trafficatissimo, strade intasate, solo le conoscenze di Beppe ci hanno permesso di uscire quasi indenni da questo incubo di viabilità. Siamo passati in strade impossibili, ineerpicate sui fianchi della montagna e ci siamo trovati in un lampo a Colico. Peccato aver avuto poi lavori in corso in una galleria prima di Lecco.

Giri frenetici di telefonate, soste ai box per la pipì e altre scorciatoie di Beppe per portarci alle 21:00 in pizzerria a Rho. Chiusura di serata in compagnia; chiusura piacevole in un clima piacevole.

Ci sono i presupposti per fare bene, sia per le ragazze che per il gruppo; proveremo con tutte le nostre forze a ribaltare il risultato; proveremo a giocare come piace a noi e come è giusto che sia dopo aver lavorato duramente in questi mesi.

Proveremo a farlo domenica 21 marzo alle ore 17:00, servirà il vostro apporto e il vostro calore.

Manu

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