lunedì 1 marzo 2010

Meravigliose !





Partita storica contro l'OSAF Lainate! Andata dei quarti di finale regionale, vinta 3-0 in modo perentorio e in un clima eccezionale.



Sicuramente la miglior partita dell'anno disputata fino ad ora per intensità agonistica ed emozione. Ieri si affrontavano le 2 migliori squadre U16 della provincia di Milano. Lo posso dire con cognizione di causa visto che le altre squadre fortissime di questo campionato regionale sono della provincia di Sondrio e di Varese. Inoltre non è una novità riconoscere all'Osaf di essere una squadra indomabile, vincente e ben orchestrata. Non ricordo di aver vinto mai una partita con l'OSAF, nemmeno in amichevole ma forse l'emozione della partita di ieri mi gioca brutti scherzi. Veniamo alle emozioni appunto perchè ieri ce ne sono state tantissime, su tanti fronti, serve pazienza per leggere questo racconto perchè so già che sarà lunghissimo, di più.


Parto da 15 giorni fa, quando sono stato a vedere Osaf - Sondrio del turno precedente; il mio intento era studiare la squadra definita da tutti imbattibile (Sondrio) ma mentre prendevo appunti, dentro di me si faceva strada l'ipotesi che queste ragazze , avendo vinto già l'andata non avessero intenzione di affondare il colpo avvantaggiando una Osaf che normalmente non ha bisogno di vantaggi. Così mi sono deciso che avrei preso appunti anche su di loro. Infatti sono state ripescate come miglior perdente degli ottavi di finale e abbinate a noi. La partita con l'Osaf è sempre piena di significati, agonismo, rivalità e tutto senza aver mai tolto a loro i meriti di aver costruito una squadra fortissima. Questa volta avevamo anche il problema di giocare contro Giulia, nostro ex-capitano, passata all'Osaf a inizio stagione. Non è mai facile giocare con avversarie che conosci ma giocare contro il tuo ex-capitano e attuale amica di mezza squadra è difficilissimo. Emozione aggiunta alle emozioni già previste per una sfida del genere. Dal mio punto di vista una ulteriore emozione era giocare contro un amico , Paolo, allenatore in seconda di questa U16 ma in realtà credo di poter dire , mente pensante e stratega eccellente oltre che ottimo allenatore. La Osaf U16 è di sua figlia Vanessa ma per l'occasione, dovendo giocare contro di noi, avevano scelto di potenziare la squadra prestando alcuni elementi della loro fortissima U18. La cosa poteva solo aggiungere tensione a una tensione già presente ma l'abbiamo affrontata con serenità e pacatezza.

Il periodo era poi un altro problema perchè arrivavamo dalle vacanze carnevalesche con trasferta a Napoli di molte delle nostre ragazze, causante una impossibilità di allenarsi a dovere. Aggiungiamo che mercoledì scorso abbiamo dovuto disputare una partita di campionato FIPAV 3°div in trasferta a Legnano finita 3-2 per noi dopo un paio d'ore di match, il risultato è di 1 solo allenamento prima di una partita fondamentale.

Quando dico fondamentale non esagero perchè l'idea che stiamo diventando una squadra forte ci è venuta durante la stagione ma affrontare una squadra solida che non fa mai cadere la palla e che sfrutta le debolezze dell'avversario è un po' come superare un esame. Nessuno di noi chiedeva alle ragazze di stravincere quanto di valutare la nostra forza proprio contro una corazzata. Così è stato e il piacere è immenso. La gioia ? di più !

La preparazione a questa partita è iniziata tempo fa, per le ragazze forse solo venerdì all'allenamento ma per me è un cammino più lungo. Io e Paolo, allenatore avversario, ci sentiamo regolarmente tutte le settimane, ci scambiamo opinioni sulle nostre squadre e non manchiamo di farci vicendevolmente i complimenti per la crescita e il lavoro svolto. Per nessuno dei due si tratta di ruffianaggine e sapere di giocare contro un amico, per giunta bravo, aggiunge tensione ed emotività.

Così ieri mattina ho deciso di andare a farmi una gara podistica di 13 Km a Rho, la Avisada. Giornata uggiosa, umida, freddina. Sono arrivato in ritardo alla partenza , che purtroppo è libera, mancando così l'appuntamento con i miei amici dei canisciolti . Ho corso lo stesso ma per dire che tensione avevo in corpo può bastare che sono stato fermo, dopo 100 metri dalla partenza perchè l'iPod non funzionava? avevo impostato la durata prevista della gara, avevo impostato i brani da ascoltare per rilassarmi e invece non funzionava niente! Vedevo i menù, le immagini, il sensore nella scarpa dava l'OK ma non sentivo musica. La mia tensione raggiungeva il livello incavolatura. Tentativo di reset dell'iPod ma .. come si fa? non ricordavo nemmeno la sequenza, provavo a caso a schiacciare i tasti, imprecavo. Intanto il Garmin cercava i satelliti anche se ci trovavamo completamente all'aperto senza case alte vicine. Mi stava venendo voglia di girarmi e tornare a dormire. Allora provo a staccare e riattaccare il connettore delle cuffie, niente, nessun risultato. Provo a scuoterlo manco fosse l'iPhone e non succede niente. Il tempo passa e disperato provo a vedere la parte terminale delle cuffiette, da dove esce il suono, voglio vedere se è otturato e ... mannaggia! non le avevo nemmeno messe alle orecchie! Erano ancora dentro la maglietta! Capisco che sarà una giornata intensa emotivamente.

Parto piano per cercare di rilassarmi e dopo 500 metri c'è un ponte da scalare, prima mattina, 10' di imprecazioni all'iPod, scoperta di essere un babbione e adesso pure un ponte? Va bè saliamo piano, cerco almeno di non camminare , passo davanti a qualche persona anziana che non manca mai a queste tapasciate, mi domando se alla loro età avrò anche io la forza e la costanza di presentarmi al via anche solo per camminare e sono già in discesa. Punto un concorrente all'orizzonte, lo punto perchè ha una maglietta fucsia riconoscibile e sembra andare al mio passo. Cerco di non perderlo e mentre altri mi superano arrivo di fianco a uno che si trascina piano, lo riconosco da dietro , è Roberto il Belo , mi affianco, chiacchiero con lui che non mi riconosce , parla del più e del meno, finchè gli dico "Roooobiiiiiiiiiii" , si gira e mi sorride "Uè anche tu qui ? scusa ma vengo da un periodo no e devo andare piano" non importa io non avevo ambizioni di tempo, anzi ormai mi ero fatto l'idea di fare solo 7Km perciò sto al suo fianco e mi godo la corsetta. Il ritmo è davvero lento e mi permette di parlare. Dopo qualche km mi accorgo con grande sorpresa , stupore e gioia che siamo arrivati nelle campagne di Vighignolo. Il percorso adesso si snoda in posti che ho frequentato da piccolo, posti che facevano paura per le storie impossibili che si raccontavano a scuola. La mitica Fornace! Io ci passo con un amico che però adesso non ne ha più e mi suggerisce di proseguire da solo. Passo 10' nelle campagne della mia giovinezza: che emozione, che bello, che pace.

Proseguo sul percorso convinto di fare i 7Km ma per mancanza di segnali e di personale sulla strada mi ritrovo su quello dei 13Km come pensato all'inizio. Faccio qualche km e mi fermo al ristoro dove Sonia mi accoglie con un largo sorriso e mi offre una specialità della casa: il brodino di pollo. Mai vista una cosa del genere, io accetto per amicizia e per curiosità e il risultato è che mi piace ma forse è un po' pesante :o) Quando riparto ho le gambe di marmo, il fiato corto, la pancia piena e penso che non devo aspettare anni per vedere come sarò da anziano, sono al limite del "camminiamo" ma resisto indomito. Poco più avanti trovo Albe e altri che avevo mancato alla partenza e mi chiedo come sia possibile, sono partiti almeno 15' prima di me, io sono andato pianissimo e me li ritrovo dietro? Immagino che la confusione sul percorso sia stata più grave e che molti siano in circolo a correre senza meta. Arrivo al traguardo che i Km sono solo 10 invece che 13. Altri dietro di me si lamentano perchè l'anno prima invece che 13 ne avevano dovuti fare 18, adesso 10 ma chi li prende i riferimenti? Passo a bermi un the caldo, saluto gli amici che alla spicciolata arrivano e confermano che per allungare avevano fatto qualche giro strano cambiando percorso. Torno a casa e incrocio Anna e i ragazzi che vanno a Messa. Doccia, leccate di Sasha , scarico dei dati di corsa sul PC e siamo già a metà mattina.

L'emozione non accenna a passare.

Porto Sasha a fare un giretto, fuori da Messa, torno giusto in tempo per prepararmi alla giornata insieme di Samu con pizzata in Oratorio. Decido che non voglio parlare di calcio con i cugini bbilanisti, passo un buon pranzo a parlare di altro con Luisella, Giorgio e Walter, ho anche la possibilità di giocare a ping-pong con qualche genitore che in tempi normali non avrebbe superato il 10 ma la mia emozione è costante, da togliere il respiro e vedo nelle loro facce che io sono inguardabile. Non ci azzecco un colpo! Il mago del ping-pong non becca una pallina , come è possibile?

L'emozione sale.

Decido di andare a casa a vedere Udinese-Inter, stendo i panni, preparo le cose per la partita PGS e mi siedo sulla sedia in cucina a vedere Mediaset Premium, canale audio rigorosamente del Reca. Inizia la partita, schermaglie minime e suona il telefono: mia suocera bbilanista!

L'esordio della telefonata è da panico: "Ciao Manu, scusa il disturbo" io intanto ho occhi fissi e spaventati sul TV "lo so che stai per guardare la partita ma avrei bisogno di parlare con Anna ..." GOAL dell'Udinese!

Dentro di me il silenzio, fuori di me il silenzio! Nella mia test un LO SAPEVO!

Saluto cordialmente ma vorrei lanciare il telefono dal balcone :o) Mi dico che siamo forti e recupereremo , poi il mio pensiero va all'OSAF e mi dico: belle sensazioni che si succedono ! Il fiato continua a scarseggiare e non è dovuto ai Km mattutini.

La partita però prende una buona china, vedo un goal da cineteca (Maicon) di cui dovremmo parlare di più che non le moviole o i torti arbitrali. Lo dico nonostante io sia schierato tutta la vita con Mourihno e sia convinto che in questo calcio schifoso non ci sia giustizia. Giusto un piccolo escursus a favore di chi ci sfotte come piangina. Balotelli poco tempo fa esce a Verona dopo una partita in cui è insultato come negro, come non italiano come il peggio del peggio (Solo razzismo, documentato da un ultrà del Chievo) , esce e mette il ditino alla bocca per zittirli e cosa succede? Deferito e multato dalla disciplinare. Assalito dai soliti media al servizio del padrone e nessun accenno ai tifosi del Chievo. Lascio da parte Inter-Sampdoria e cito solo un gesto vergognoso fatto dal centravanti del BBilan contro la Fiorentina. Al goal della vittoria , pochi minuti dopo che è stato negato agli avversari un rigore grande come una casa, va sotto la curva viola e fa il gesto dell'ombrello. Nessuna notizia dalla federazione e ovviamente da TV e programmi faziosi: VERGOGNA!

Passo tutto il tempo della partita a sbuffare e non è per le sorti dell'Inter. Entra Anna e le confido che non so reggere la tensione per la partita con l'Osaf, ho paura di sbagliare formazione, paura di non saper leggere la partita, di non saper motivare e tenere tranquille le ragazze. Anna mi rincuora. L'inter vince con una traversa dell'Udinese 40" dopo la fine della partita.

E' il momento di andare in palestra, la tensione raggiunge il suo massimo. Una volta che scendo gli scalini ho da pensare ai palloni, al referto, al riscaldamento e quindi mi distraggo un po'. Appena vedo Beppe gli dico in segreto che se mi vede accasciare al suolo durante la partita chiami subito l'ambulanza perchè sarebbe infarto. Lui mi prende in giro e se dovesse succedere mi rassicura che porterà avanti lui la partita :o)

La tensione potrebbe aumentare, quando invece arriva l'arbitro, che onore: Ferruccio, miglior arbitro non potevano mandare. Da quando scende le scale so che se e quando fischierà sarà da accettare e basta.

Chiamo a me le 2 alzatrici e faccio un discorso solo per loro, voglio che si sostengano a vicenda indipendentemente da chi sta dentro e chi sta fuori, voglio che siano come 2 sorelle gemelle; loro si sorridono si battono un 5 che mi fa venire i brividi, da quel momento so che noi saremo in campo con tutto il cuore.

Alice vince il sorteggio! Ultimamente succede come ultimamente succede che siamo davvero forti.

La partita ha inizio, schieriamo Alice in battuta, Chiara, Ale in regia, Giorgia, Alice e Mary; bella la prima azione, perdiamo palla per un pelo e con Giulia in battuta l'Osaf ci infila un bel 0-5. Time-out. "Ragazze , calma, siamo forti se siamo ordinate, appoggi precisi, niente paura e mano pesante"

Non ci fermiamo più.

Non so se e quando mi rilasso, forse solo alla fine, forse solo alle 2 di notte quando riesco a prendere sonno ma almeno non mi manca più il respiro. Le ragazze ci sono. Ognuna rende al massimo e niente si può rimproverare. Era come avrei sognato di vederle in campo. Vinciamo il 1° set. Nel successivo cambiamo solo Maira in regia
e le ragazze sono ancora al top, pochi errori, tanta intensità, concentrazione e tanti muri stampati in faccia alle avversarie che cominciano a vacillare. Finiamo 25-18 e siamo molto cariche. Qualcuna è anche molto rossa a causa del riscaldamento che oggi stranamente è pesante.

Inizia il 3° set con il ritorno in campo di Ale. Fasi confuse, palle sbucciate a muro da Chia che non trovano fortuna,, situazioni sfuggite per un pelo, siamo sotto di brutto ma io non so come mai ho fiducia. Andiamo 5-12, soffriamo e dopo il time-out torniamo a essere la Giosport. Il pubblico è incalzante, sia per noi che per le avversarie. Probabilmente qualcuno che stava sopra a Messa ha sentito rumore e si è fermato a vedere la partita, non sarà rimasto deluso. Punto a punto recuperiamo e ci troviamo sul 15-15. Da lì grido alle ragazze di vedere il tabellone, le abbiamo riprese e adesso mettiamo la freccia. E' proprio così, i centrali alla fine saranno quelle che rimangono di più negli occhi degli spettatori per i muri, le schiacciate e le battute. Ma in campo avevamo solo tigri, non avremmo ceduto nessun centimetro di campo. In tribuna avevamo le altre ragazze della 3à div a fare il tifo (Sharon, Francesca, Ross e Vale in borghese in panchina) Ricordo che all'ultimo punto sono esploso, forse è la seconda volta nella mia vita, devo andare a rileggere le vecchie cronache per ricordare quale partita mi abbia visto così contento. Forse la finale vinta del Torneo Internazionale ma nessuna partita può avermi tolto fiato ed emozionato come questa.

L'abbraccio finale con Paolo è un altro bel ricordo. Io come direbbe Mou, non sono mica un pir.. e perciò so che al ritorno dovremo lavorare e sudare e che sarà durissima. Lo so come so che Paolo si inventerà qualcosa, studierà le nostre rotazioni, studierà i nostri punti deboli ma sappia che faremo altrettanto. Non mi piace giocare contro un amico, specialmente se è preparato tecnicamente ma oggi voglio solo godermi questo risultato, storico ed emozionante.

A fine partita ho rivisto un personaggio storico della pallavolo rhodense, Cesare C. allenatore di una squadra fortissima, il Pozzi Rho di cui ho un ricordo indelebile relativo a un campionato di 2° div quando io, giovanissimo, allenavo a Vighignolo. Noi primi in classifica, loro dietro 1 punto, scontro finale all'ultima di campionato in casa nostra. Stiamo vincendo 2-0 quando proprio sul punto finale del set, Alessandra O. allora capitana e fortissima, cade male da rete e resta a terra con il ginocchio gonfio. Partita ferma, ragazza portata in spalla e sdraiata in panchina a guardare. Le compagne si caricano, le nostre si spaventano, alcune si ritengono (ingiustamente) responsabili di quell'infortunio. Vacilliamo ed escono problemi esterni al campo, la nostra alzatrice non passa la palla alla miglio schiacciatrice perchè le ha fregato il ragazzo. Smettiamo di giocare e il Pozzi ci prende e vince 2-3 passando così in 1° div. Quella è una partita che non ho mai dimenticato e ogni tanto la racconto in casa e alle ragazze. Bene , Cesare era il loro allenatore! Mi, anzi CI, fa i complimenti per aver giocato molto bene, ci mette in guardia per il ritorno e capisco che è lì perchè zio della Roby. Vado a casa e dentro di me si fa strada un pensiero, chiamo la Roby al telefono e scopro una cosa incredibile: quel giorno in palestra , nella squadra del Pozzi giocava lei, contro di me che allenavo! Adesso dopo N anni (non si dice l'età di una ragazza) è in tribuna a fare il tifo per noi e indirettamente per me: come è piccolo il mondo :o)

Settimana tranquilla, torneremo in campo sabato in casa per la 3° Div contro il Villa Cortese e poi momento clou la partita a Lainate alle 15:00 di domenica prossima. Dobbiamo chiamare a raccolta più pubblico possibile perchè la strada è ancora lunga, sicuramente meglio partire con un 3-0 a nostro favore ma non dobbiamo regalare niente.

Che domenica, quante emozioni, che pazienza voi a leggere questo papiro :o)

Forza Giosport, Manu


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