sabato 26 luglio 2008

libri di scuola



Tempo di acquisti, capitali in pericolo , cerchiamoli usati ...




Ho avuto la soffiata dal Dippi e le indicazioni su come arrivare dalla Manu. Ho saputo che anche loro sarebbero andati e che sarebbe stato meglio andare presto per evitare di passare tutto il giorno lì in coda. Probabilmente ci avrei trovato anche Gigi e altri di Sangio. Decido quindi che partiamo presto io e Ale. Il tempo non è bello, i libri da vendere sono tantissimi, almeno credo, una valigia piccola, uno zaino e un sacchetto e siccome temo di dover fare 2 file e di non trovare parcheggio, li lasciamo a casa, oggi si compra soltanto ! Ale come sempre mi fa da navigatrice con in mano il fedele TomTom ONE. Arriviamo in zona , naturalmente solo parcheggi a pagamento o per residenti. Compriamo un paio di gratta gratta e ci avviciniamo al famoso negozio di libri usati: il Libraccio. C'è gente fuori ma non tanta; mancano 5' all'apertura, li conto e sono solo 5 persone, Va beh staremo qui un po'. Si alzano le tapparelle e dal nulla spuntano altre persone che più scafate di noi entrano dal posto giusto e prendono il numerello. Noi siamo sprovveduti, entriamo dalla porta "Entrata" e la nostra coda è già aumentata ! Pazienza, non ho voglia di litigare con i soliti INCIVILI che tanto caratterizzano questo popolo di cui facciamo parte. Non fatemi parlare delle qualità negative degli italiani, mi mette di malumore. Scopriamo per fortuna che al bancone sono più addetti a servire perciò ci troviamo al volo con una ragazza che ci ascolta. Il tutto tra libri usati e nuovi (in mancanza di usato si può fare così) ci porta via solo 35' . DI Dippi, Gigi e compagnia cantante nessuna traccia. C'è tempo prima che scada il parcheggio così entriamo nel Libraccio adiacente alla ricerca di romanzi, fumetti e varie per le vacanze. Dopo qualche minuto torniamo al parcheggio e il barista che ci ha venduto le schede prepagate, ce ne ritira una non usata dandoci in cambio una bella brioche (non ho detto buona :D) che ci mangiamo io e Ale sulla via del ritorno. Cerchiamo anche di salire sulla mitica Montagnetta di S.Siro ma giriamo giriamo e non troviamo ingresso per poi scoprire che non c'è ingresso per le auto, si sale solo a piedi. Sarà per un'altra volta. Una volta a casa, contenti di aver risparmiato qualche soldino e con una nuova esperienza accumulata decido di montare tutto il vendibile sullo scooter e di tornare al luogo di vendita. La coda è aumentata a dismisura ma pe fortuna quelli che vendono sono solo una decina. MI metto in coda con i miei pacchi. Il tempo passa, la signorqa davanti a me ha solo un sacchettino e mi chiede gentilmente se le tengo il posto che va in auto a prendere il secondo sacchettino. "ma si figuri, ci mancherebbe !" Bene , questa non torna, io porto avanti le mie cose e il suo sacchettino, tocca quasi a lei e ricompare, non è sola: figlia e fidanzato con 2 sacchetti a testa. ACCI !! comincia a mettre libri sul bancone e intanto il fidanzato ricompare con altri 2 sacchetti , siamo già a 9 contando quello iniziale. La coda dietro di me aumenta. Altri libri sul bancone e il fidanzato torna con altri 2 sacchettoni (11 !) quando tutto sembra finito il negoziante chiede "basta così ?" e la signora :"no ci sarebbero anceh alcuni libri dei compagni di classe di mia figlia" E arrivano 2 SCATOLONI di quelli tenuti con la corda da emigrante ! Mormorii dietro di me , le lancette arrivano alle 12:25, manca poco alal chiusura io temo per i miei libri. Con gli scatoloni si conclude la biblioteca viaggiante della sciura equando se ne va scatta un applauso :D
Adesso tocca a me, apro la mia valigia e temo che se non sono veloce qualcuno mi tira i sassi, sono agitato, il negoziante prende e scarta, dice che alcuni sono invendibili per rinnovo edizione, altri ne hanno già troppi, alla fine ne prende un po' e con il resto riempio nuovamente la valigia e lo zaino. Ritiro la mia ricevuta vado alal cassa e finalmente posso tornare a casa. Sulla strada però vedo posti che frequentavo quando ero alle superiori e decido di inoltrarmi tra i navigli alal ricerca di via Pestalozzi, per vedere il mio vecchio Itis Feltrinelli. Riconosco le vie ceh percorrevo a piedi dopo aver preso la filovia, sento l'emozione dei ricorsi, arrivo al luogo tanto atteso e .. non c'è più nulla ! L'edificio è fatisciente, circondato da erbacce, il cortile è quasi impraticabile, che tristezza ! Un cartello fuori dice che questa scuola negli anni è passata di mano, è stata anche un istituto professionale del comune ma che oggi è abbandonato. Quanti ricordi di quando giovane 13enne a piedi da Vighignolo prendevo un paio di corriere, una filovia e percorrevo un kilometro a piedi, sempre di corsa , sempre in ritardo. Quando ero nelal 1^ Y (ipsilon !!!) l'ultima sezione. Ma quanti eravamo ? E poi in seconda sempre ultima sezione ma 2^ Q , quanti cannati ??? una strage !

I pensieri vagano, i ricordi anche, riconosco le facce dei vecchi compagni di classe, risento i profumi della primavera sui navigli, le materie che mi erano da incubo come Torneria, i giardini in cui si andava quando qualcuno chiamava che c'era una bomba ! Tristemente giro lo scooter e facci oritorno alla mia vita di adesso. In fondo qualcosa di quel tempo non è mai cambiato: Io sono sempre io e il mio ritardo è sempre rimasto cronico !







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