martedì 15 marzo 2011

apnea: ho esagerato





Ovvero come sono passato da una veloce vasca in apnea al lettino del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Rho, lasciando liquidi vari in autostrada e non solo: adesso sto meglio.


Quanto mi è successo risale alla sera di lunedì per concludersi nella mattinata di martedì, lettura lunghissima per cuori forti.

Tranquilli, se sto scrivendo, significa che adesso sto meglio.

Sto scrivendo che è già mercoledì, potrei anche esprimere tutta la mia gioia per la partita dell'Inter di ieri sera, gioia incontenibile ma una cosa per volta; si vede che è un periodo di forti emozioni.

Il lunedì sera, da qualche settimana, è dedicato alla mia passione per la apnea, passione che ho fin da piccolo, che ho sviluppato come le persone normali, scendendo a pochi metri di profondità in mare; pochi significa giusto il gusto di rovesciarsi e toccare il fondo, dove più o meno è alto come la propria altezza; insomma una cosa seplice.

Nel tempo ho conosciuto tanta gente e il sito di vIDEOMAKERS.net ha contribuito ad allargare e incrementare le mie conoscenze. Uno dei personaggi che ho avuto il piacere di conoscere è Gaspare Battaglia per noi del forum Asparo, per molti semplicemente un idraulico (brafissimo), per altri un istruttore di apnea, per chi ha tempo di informarsi un campione del mondo con un palmares di record del mondo di apnea da riempire un libro.

Scuola apneistica di Busto Arsizio, gruppo storico italiano comprendente il più famoso e telegenico Umberto Pellizzari. Tante imprese della nazionale italoiana sono state raggiunte da loro in varie competizioni. Gaspare è capacae di stare sott'acqua per oltre 7', di percorrere varie vasche e scendere in profondità negli abissi; come faccia a immergersi per 60 metri nel lago Maggiore, al buoi, solo per allenarsi, mi sfugge; Gaspare però è prima di tutto un amico. Lunedì sera ha utilizzato entrambe le sue funzini (istruttore e amico) contribuendo al fatto che adesso sia qui nel mio letto (con il portatile di mia figlia) a poterlo raccontare. Grazie vecchio amico!

La mia giornata di lunedì si svolge con frenetica attività lavorativa, uscita tardi per accumulare minuti per l'orario flessible, passaggio a Vighignolo a trovare papà e mamma, se c'è tempo un passaggio veloce in palestra per sbirciare gli allenamenti di Andrea con le ragazzine formidabili del Vighignolo volley e quindi ritorno a casa per mangiare un frutto prima di andare in piscina; tutto con

il mio fidato scooter.

Un frutto perchè non riuscirei a digerire una cena prima delle 21:30, orario in cui entro in acqua.

Questo lunedì ho avuto qualche difficoltà prima di uscire perchè non trovavo più il boccaglio, smontando la sacca, Sasha era spaventata dalle mie pinne gialle extralunghe e ci correva intorno abbaiando; mi sono messo a giocare con lei e le pinne e quando ho rimesso a posto le cose non mi sono accorto di aver dimenticato la maschera sul tavolo. Solito percorso autostradale fino a Castellanza, passaggio vicino al palazzetto del VillaCortese con sempre il desiderio di fermarmi a sbiciare anche i loro allenamenti e arrivo alla ricerca disperata di un parcheggio.

Monetina da 2 Euro per gestire l'armadietto, fatica inverosimile ad indossare una muta presa quando pesavo 15 kg in meno e finalmente ingresso a bordo vasca.
La prima sorpresa è stata di non trovare la maschera, chiamare casa per sentire Samu che mi diceva sorridendo: "Sì papi la vedo, è in cuccia con Sasha!"

Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

ma era uno scherzo :O)

Potevo tornare a casa? impossibile, ho cercato una maschera in prestito e con quelal ho cominciato la statica, già, perchè la prima parte della serata si svolge nella piscinetta piccola, quella dei bambini per capirci, dove a gruppi,
sotto controllo reciproco, ci si cimenta con la apnea statica. E' quella pratica in cui si sta a faccia in giù nell'acqua, rilassati,
senza respirare. Il senso dovrebbe essere quello di raggiungere un relax, a volte invece diventa un conteggio dei secondi per vedere se
si lima il proprio record; Gaspare lo sa e si incavola sempre, perchè la prima regola della statica, non competitiva, è il benessere.

Potrei dirvi cosa succede tecnicamente al nostro organismo mentre tratteniamo il respiro, come l'incremento della CO2 faccia partire contrazioni involontarie che portano a respirare,
contrazioni che si possono annullare o saltare ma fino a un certo punto, critico. Io non arrivo mai a saltare queste contrazioni e
quando arrivano esco. Il mio personale di statica, raggiunto dopo 3 mesi di corso 3 anni fa è di 2'50", essendo partito da meno di 30".

E' una sensazione strana, stare con la testa in acqua; penseresti che ci puoi staRE QUAnto vuoi ma scopri che sei una pippa.
La prima volta ero deluso, poi ho imparato a respirare in diaframatico, poi ho imparato a rilassarmi e spendere meno ossigeno e tutto viene di conseguenza.
Due settimane fa, quando ho ripreso dopo 3 anni, il primo assaggio di statica arrivava scarsamente a 45" poi mi prendeva il panico.

Lunedì avevo moltissima voglia di fare almeno statica perchè mi rilassa; avevo avuto un week-end di intense emozioni, anche qualche arrabbiatura nei confronti di alcune persone che una volta stimavo e adesso mi provocano solo rabbia e nervoso;
con la statica arrivavo comodamente a 1'30" con l'ultima serie a 1'50", un miglioramento da allenamento.
La fase 2 consiste nell'entrare nella piscina grande per fare vasche di pinneggiata, prima in superficie e poi sotto; questa volta non
c'era Ilaria. la istruttrice assistente di Gaspare, che settimana scorsa mi aveva fatto riprendere in modo morbido. Mi sono attaccato a quelli che
uscivano da 3 mesi di corso e quindi molto allenati. Avrei dovuto immaginarlo ma ero preso dal non fare brutte figure.

Dopo qualche vasca di riscaldamento, siamo partiti con una specie di loop, eravamo in 8 e Ste ci ha messi in sequenza secodno le nostre presunte velocità;
io mi sono trovato sesto appena davanti alle ragazze; quando è stato il mio turno ero quasi deciso a non deludere e sono partito forte; a meno
di metà vasca avevo già raggiunto quello davanti e superato passandogli sopra; mentre facevo questo mi sono anche spaventato e ho perso la cintura con i piombi, un odei piombi è finito in testa
al compagno che mi precedeva, ridicolissima figura di m... !
mi sono dovuto fermare alla ricerca del piombo che invece è stato raccolto da un altro compagno. Mi sono così trovato ariparare la cintura e ho perso il giro del loop e anche la tranquillità del respiro.

Quando mi sono riagganciato ero sempre più agitato, pronto a nuove figure di plastica; il coach mi ha spostato in coda dopo le ragazze, la cosa mi ha quasi frustrato e ho ripreso ad andare forte, troppo forte;
dopo una vasca che ho tirato tanto da finire l'aria prima della metà, sono uscito e umilmente ho comunicato che non ce la facevo a tenere quel ritmo;
ovviamente nessuno mi spingeva e venivo inviktato a sare nelal corsia a fianco dove potevo nuotare in tranquillità, mentre accettavoe mi spostavo mi è partito un fortissimo mal di testa, atroce.
Mi sono bloccato e subito un compagno si è accorto e ha chiesto soccorso; ero presente, lucido ma dolorante alla testa. Mi hanno aiutato a uscire dall'acqua e Gaspare, che sta seguendo i rambo del 3^ livello, è accorso a controllare.
Mi ha fatto sdraiare, gambe alte, mi ha fatto riprendere con calma ma il mal di testa rimaneva. Dicevano tutti che tirando troppo avevo aumentato il livello di CO2 e il mkio organismo non era ancora allenato a gestirlo.

io stavo male.

Altra cosa difficile da gestire in queste situazini è il panico; pensavo ad Anna che era a letto con mal di denti e non volevo che dovesse alzarsi per venirmi a prendere, perciò cercavo di rilassarmi;
più cercavo e meno ci riuscivo.
Dopo qualche minuto sono passato alla posizione seduto su sedia, sempre con Gaspare che passava a controllarmi; poi piano piano ho provato ad alzarmi e sebbene ci riuscissi, mi faceva male la testa.

Quando tutti hanno concluso le attività li ho seguiti per la doccia, dove ho scoperto di essere al limite di una nuova figura di m... : avevo lasciato sul tavolo maschera e intimo di ricambio!

Ormai era la sera delle figure, sono riuscito a fare la doccia sempre con lo sguardo vigile di Gaspare, mi sono vestito e a quel punto qualcuno mi ha dato dello zucchero
perchè sembrava anche un calo di energie.

Pensavo che l'aria fresca mia vrebbe fatto bene ma non lo ha fatto abbastanza.

Stavo effettivamente male.

Gaspare si è proposto di accompagnarmi a casa ma non volevo lasciare l'auto di Anna a Busto, perciò ho proposto che mi seguisse fino alla autostrada. All'ingresso ho salutato e ringraziato Gaspare che però non voleva mollarmi, mi ha detto "vai piano e io ti sto dietro non preoccuparti"

Io ero già abastanza preoccupato, ho cercato di rilassarmi e di convincerlo a tornare a casa sua ma non ci sono riuscio, per fortuna.

Pochi metri dopo l'ingresso gli ho telefonato per farlo uscire almeno a Legnano ma non c'è stato verso, voleva seguirmi, un giorno mi dirà il motivo ma lo immagino.

Giusto il tempo di accusare il suo rifiuto, attaccare il telefono e mi è salita una nausea da auto impossibile, ho dovuto accostare e scendere a prendere aria, Gaspare era già li accanto a me.

Devo dire che io non so per niente vomotare, sono impedito, ne ho quasi paura. Anni fa a Dugi Otok in Yougoslavia, con Anna, Paolo, Gigi , Monica e altri, avevo esagerato con una cena di calamaretti fritti e la nausea non mi portava a vomitare al punto che Paolo mi fece una iniezione di Plasil.

Io incapace di vomitare ero in autostrada a mezzanotte, con Gaspare e niente Plasil.

Nn so come, il mio organismo ha deciso per me e ho vomitato. Ho provato panico, non lo avevo mai fatto. Dicono che dopo aver vomiotato stai meglio ma io non stavo vomitando per indigestione, probabilmente era il mal di testa.
Cominciavo a preocuparmi di più.

A quel pòunto mi è partito il desiderio di lasciare altro in autostrada e solo la presenza di una tonnellata di carta sul furgone da idraulico di Gaspare mi ha permesso di farlo.

Se passate a 200 m. dallo svincolo di Legnano in direzione Milano, chiudete i finestrini, non so cosa ho lasciato per terra.

Adesso oltre al panico, al mal di testa, mi saliva la vergogna di stare così conciato in presenza di un amico. Ma lui era là a rincuorarmi.

Siamo ripartiti perchè ho rifiutato che lasciasse lì il furgone.

Dopo pochi metri sno tornato normale a parte il mal di testa e ho ripreso a trotterellare intorno ai 90 Km/h, uscendo tranquillo a Lainate. Appena dopo l'uscita altra nausea, ci siam fermati sul ciglio a respirare.

Mancavano ormai pochi Km a casa e ho tenuto duro; quando siamo arrivati non stavo in piedi, avevo finioto le energie, Gaspare mi ha accompagnato in casa dove ho dovuto svegliare Anna.

Sasha abbaiava a Gaspare, Anna preoccupata, io sfinito mi sono sdraiato sul divano. Mi hanno fatto mangiare al volo dello zucchero e poca acqua, il mal di testa era lì ma stavo meglio.

Ero però confuso e agitatissimo, adesso ero in quelle condizioni con Ana, Gaspare e Sasha che cercava di leccarmi tra un abbaiate e l'altra.

Non volevo si svegliassero anche i ragazzi.

Mentre riprendevo forze mi è salita la nausea e ho dovuto rivomitare, ho pensato che stavo per morire, vomitavo in apnea, incontrollato, anche solo ricordarlo mi mette agitazione, meno male che qui a letto Sasha mi coccola ancora.

Hanno cercato di convincermi ad andare in Ospedale; io che oltre al vomito temo a dismisura gli aghi, cercavo di rifiutare ma all'ennesimo scarico di corpo e di vomito ho deciso che era mio dovere, dopo aver almeno cambiato l'intimo e aver indossato una tuta Giosport.

Ormai avevo lo stomaco vuoto ma ancora mentre scendevamo la rampa del Pronto Soccorso i muscoli addominali (flaccidi naturalmente) mi portavano a rivomitare in un sacchetto.

Da dove sia sbucato Gaspare con una sedia a rotelle non lo so!

Alla reception la ragazza prendeva i miei dati ed era affascinata dal conoscere un campione del mondo di apnea, sono sempre io che lo metto in difficoltà presentandolo così :o)

Si sono impietositi del mio dolore alla testa e mi hanno concesso una stanzetta con un lettino. Sono rimasto lì fino alle 2:15 quando mi hanno traslocato in altra
stanza in attesa del medico; la visita è iniziata alle 2:55 quando il mal di testa ormai mi spazzava via. MI hanno fatto subito un paio di buchi, uno per braccio dove hanno attaccato un rubinetto.

Da quel rubinetto entravano prima medicine antidolorifiche, antivomito e poi un bel 500cc di soluzione per reintegrarmi i liquidi.

Il mal di testa sembrava placarsi, ho convinto Anna ad andare a acasa tanto i 500cc scendevano lentamente.

Mi hanno fatto cardiogramma, lastre, pressione e altri prelievi, un check-up completo, sempre tutti molto gentili e tempestivi. Avevo 180/120 e mi hanno dato pastiglie per abbassarla.

Conosco un sacco di medici all'Ospedale di Rho ma nessuno in quel frangente.

Verso le 4:30 mi hanno spento la luce per farmi riposare un po'.

Mi hanno sveglato alle 6:3 per altri controlli alla pressione e quando è tornata normale mi hanno congedato con un plico di informazioni raccolte da far vedere al mio medico.

Come diceva Anna la sera prima, avrei potuto sorridere di tutto questo anche se ancora oggi faccio fatica e il mal di testa è in agguato.

Come esco da questa avventura? sicuramente a pezzi nel fisico; confortato dalla presenza di gente che si è dedicata a me per curarmi; felice di avere una moglie deliziosa e premurosa al mio fianco; contento
per l'amicizia di GAspare. Non so quando riprenderò ad allenarmi o a giocare a tennis, probabilmente già venerdì sarò in ufficio.

Felice per l'impresa titanica dell'Inter e ancora stanco, molto stanco.

Grazie inoltre al portatile di Ale che nonostante qualche virus sbarazzino che ogni 100 caratteri mi sposta il cursore di qualche riga obbligandomi a recuperare pezzi di articolo mi permette di scrivere dal letto.

Grazie alla fedelissima Sasha che mi coccola qui di fianco, a Samu che mi ha tenuto compagnia nel veder i ragazzi a Monaco, a Marco in ufficio che mi tiene aggiornato e a Tiziano e Paolo per gli SMS di vittoria per l'Inter.

Finisco di scrivere che è mercoledì mattina inoltrata ma ho messo la data di martedì per ricordarmi il giorno dell'incubo.

Se qualcuno si fosse chiesto quanto scendo ora in profondità al mare, ammesso che abbia un senso, si tratta di poco più di 6 metri, ancora una cosa da pipponi ma so che migliorerò anche questo, quando mi verrà voglia di rimettere la testa sott'acqua

ciao, Manu




6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ops....dovrei andare a Busto A. ma mi sa che farò il vecchio Sempione....anche se la pioggia dovrebbe aver già lavato tutto...ah ah ah
Bella avventura: ti è andata bene.
Ora riposo, tanto oggi il tempo invoglia a stare a letto al calduccio...
Cosa insegna: che non devi strafare, hai una certa età....
Scherzo naturalmente!
Tienici informati.
Oggi Jas ritorna in palestra.
Buona guarigione!!!!!!
My

vighi ha detto...

ciao My, bello che torni Jas in palestra!

aspettava che mancassi io?

di a Sharon di non farla strafare

ciao

vighi ha detto...

ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto una email un SMS o mi hanni telefonato!

caspita che affetto!

grazie di cuore, Manu

p.s.
sto individuando chi ha portato sfiga tra quelli che intorno alle 18:30 mi hanno detto o scritto "buona serata" :O)

Anonimo ha detto...

Ma daiiiiiii !!!!

Sembra che lunedi sera ci sia stato un allarme diossina livello 6 a Legnano.....

Manu, ma che mi combini? Meno male hai degli OTTIMI amici !

Domani mattina lavoro ma 5 minuti per una telefonata li trovo ;-)

Un abbraccio dasl MOSTRO inviato.

Anonimo ha detto...

Che storiaccia, pensa che io questa estate invece ho fatto il brevetto per scendere a -45mt. Oltre all'aria mi sono portato dietro anche una bambolina di Nitrox da 3LT per la deco. Non ti conviene portarti una bombilino da 0,5L quando fai l tue performance. Lo puoi nascondere benissimo sotto la muta. Tanto ormai come me KG in più KG in meno non si noterebbe.

Un augurio ed un abbraccio

BOB

vighi ha detto...

grazie per l'abbraccio BOB, no mi serve il bombolino perchè noi dovremmo fare le vasche in completo benessere, non stiamo tirando, nè ci stiamo preparando per gare di lunga distanza. E' proprio il mio orgoglio maschile che mi ha fregato, unito al fatto che non entravo in vasca da 3 anni e gli altri invece uscivano da 3 mesi di corso.

mi sto riprendendo anche se sono ancora debole, quando rientrerò in acqua sarà solo per godermi le sensazioni della apnea.

Maurizio