lunedì 24 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 3 - Volley Milano




Venerdì 30 Aprile 2010 pomeriggio, detto anche il giorno delle "rivincite". (Contiene foto)



Nel precedente racconto, Ci siamo lasciati che eravamo a tavola felici per aver vinto la prima partita del torneo contro Modena e da qui ripartiamo. Mentre io Max e Marci (M-staff) siamo a bere un caffè in anfiteatro, scopro che si sta tenendo una riunione improvvisata in sala pranzo, tra tutti i tecnici. Nessuno ci aveva cercato e lo scopriamo per caso mentre vengono a chiamare qualcuno di Legnaro. Mi precipito alla riunione, mi siedo al tavolone e Demetrio, ripete per tutti qual'è l'argomento in discussione: l'altezza della rete. Si sono accorti che in mattinata le partite si sono disputate con rete a 2,24 m come da regolamento FIPAV mentre per la stagione PGS è sempre stata a 2,20 m. Demetrio ribadisce che basta che una società si dimostri favorevole a rimettere la rete come da regolamento PGS e tutte si adegueranno. Prima di me hanno votato tutti (io non lo so) e a favore della rete a 2,24. Prendo la parola e dico: "io sono contrario a utilizzare altezze diverse da quelle usate per tutta la stagione soprattutto perchè abbiamo ragazze molto giovani ('98) e quindi chiedo che venga riportata a 2,20 m. L'assemblea accetta la mia richiesta e ci si lascia per il tempo libero. Mentre ritorno all'anfiteatro scopro però che alcune squadre avevano votato per 2,24 senza capire che bastava un rifiuto di una qualsiasi, credevano ci fosse la maggioranza e siccome le squadre piemontesi avevano già optato per la 2,24 si erano adeguate. In pratica io ho fatto la figura di chiedere l'adeguamento della rete e adesso tutti mi ringraziavano (Volley Milano e Quasars in primis) : strano il mondo!

Nelle chiacchiere da caffè io e Valentina (Volley Milano) parliamo delle partite disputate, del fatto che Chieri sia davvero una squadra fortissima e che l'incontro del pomerigio tra di noi sarà un vero e proprio spareggio per andare in semifinale. Io lo avevo capito già dal sorteggio ma adesso è chiaro anche alle nostre avversarie e la cosa non ci facilita. Conveniamo inoltre che si tratta di una rivincita perchè circa un mese prima proprio il Volley Milano ci aveva sconfitto nella finale per il 3°/4° posto della regione Lombardia. Stavolta però, qualcuno di loro si era accorto in mattinata che eravamo una squadra e non quella cosa vista alla finale regionale in cui siamo arrivati scoppiati. Anche questo non ci facilita perchè non possiamo sorprenderli.

Abbiamo appuntamento nel piazzale davanti alla hall, per le 15:30 perchè la nostra è la seconda partita del pomeriggio. Prima si affrontano Chieri e Modena con risultato non quotato dai bookmakers. Ci troviamo nel piazzale per tempo e come sempre mancano i pullman per il trasporto. Ne arriva solo uno, piccolissimo e porta una parte della squadra avevrsaria. Noi le restanti del Volley Milano e i dirigenti, aspettiamo tra ombra e sole. in questo momento di relax Kya ci stupisce (o forse non più) con una serie infinita di strafalcioni grammaticali in merito alla dimensione delle formiche e degli esseri umani. Nella totale ilarità della squadra aspetttiamo per tanto tempo che si faccia vivo un pullman. Max riempie le borraccie, io chiedo alle ragazze se tutte hanno portato la maglietta rossa per la partita, visto che era stata messa fuori a prendere aria.



















Ale e Giorgia assistono divertite agli strafalcioni grammaticali di Kya.




















Anche Max e Vale partecipano alle risate.






















Marci sembra preplesso (o dorme ?) , Maira stranita e Ciona ormai non le segue più.


Finalmente arriva un autobus, si viaggia verso Soverato con le nostre che immancabilmente cantano e preparano i balletti per la serata. Quando arriviamo la partita tra Chieri e Modena è già sul 2-0 senza storia, però contrariamente alla mattina, nel 3° e non decisivo set le torinesi mettono in campo tutte le riserve e finiscono per complicarsi la vita con Modena. Un favore che non replicheranno più con nessuno, tantomeno con noi.

Avendo poco tempo a disposizione e vedendo le nostre avversarie nel cortile a scaldarsi, ci adeguiamo e cominciamo a sgambettare anche noi cercando riparo all'ombra. Comincia a fare caldo e quindi non vogli oche si spendano troppe energie ma impressionare le avversarie è una cosa che mi piace da sempre. Conm le nostre magliette da allenamento e con la corsa a specchio (che Elisa e Maira ancora oggi non hanno capito come funziona) ci prepariamo per la partita. Quando tocca a noi, ci ritroviamo sulla stessa panchina della mattina, che cominci ad essere un gesto scaramantico ? Il riscaldamento prepartita sta per iniziare e si presenta già un immenso problema: Ale ha sbagliato maglietta rossa ! Era convinta che fosse quella da gara e invece non c'è. Stiamo per giocarci l'accesso alla semifinale e non possiamo far giocare l'alzatrice titolare ? la prima impressione è "PANICO"! Poi mi metto con calma a pensare, non c'è tempo per tornare a S.Andrea , specialmente con il ritmo dei pullman; serve sacrificare una ragazza in modo che presti la sua maglietta. Io non scelgo, raduno le ragazze e faccio presente il problema, immediatamente, con uno spirito di squadra notevole, Giulia prende la decisione di donare la sua maglia partita ad Ale. Ale è visibilmente dispiaciuta ma io non sono qui per buttare tutto a monte senza provare a giocare, perciò accetto il sacrificio di Giulia e vado a cercare una soluzione. Mi permettono di far giocare lo stesso Giulia con una maglia diversa (quella da allenamento) ma come libero. Io non lo dico a nessuno! Chiamo le ragazze e dico che Giulia potrà giocare purchè con un numero messo con lo scotch (in gergo con il tape) sulla maglietta azzurra. Ometto che potrà fare solo il libero, cosa che ritengo al momento alquanto difficile. Torna la serenità e il gesto di Giulia rimane molto apprezzato ma non mette ansia a chi riceve la maglietta e alle compagne. Una mia piccola omissione che non è stata mai una bugia e che alla fine, a torneo concluso, si verificherà come un gesto determinante.

Il riscaldamento si conclude e prima del saluto c'è il solito gesto del cambio delle magliette; gesto che mette i brividi, che ci fa sembrare una squadra di livello superiore; gesto che aggiunge ulteriori tasselli alla nostra crescita che non è stata solo tecnica.

La partita comincia, io mi aspettavo una situazione di rivalsa delle nostre e ma non mi aspettavo che giocassimo così bene! Ale in regìa dispensa palloni che finiscono regolarmente a terra. Ciona trova un tempismo a muro che mette agitazione alle avversarie che devono perciò rischiare molto per non essere "stampate". Siamo bravissime anche in battuta e il 1° set lo vinciamo meritatamente. Nel secondo set cambio solo Ale in regìa con Maira, qualcosa però non funziona, qualcuna non entra in partita e si sussueguono un sacco di ricezioni sbagliate si insinua la insicurezza. Prendiamo un sacco di punti di ritardo, forse 15 !!! Ci rimettiamo con calma. Anche se il problema non era Maira , entra di nuovo Ale per provare a mettere ordine. Non so cosa scatta ma recuperiamo punto su punto, siamo una squadra tosta e riusciamo addirittura ad arrivare al set point con Mary al servizio ma purtroppo non chiudiamo il punto e nelel azioni successive perdiamo il set.

In condizioni normali avremmo buttato tutto alle ortiche. Ci saremmo demoralizzate, ci saremmo sfaldate. Invece scopriamo energie e gesti che non sapevamo di avere; la difesa diventa solidissima, ci sono recuperi quasi impossibili che ci fanno prendere fiducia e il 3° e decisivo set lo stravinciamo anche se il punteggio alla fine dice 15-12 ! un punteggio che ci fa stare con il fiato sospeso fino all'ultima palla ma che non dice la nostra superiorità nettissima. Siamo state sempre avanti e io stesso non ho avuto mai la sensazione che avremmo potuto perdere. Strano perchè i punti pesavano tantissimo, la fatica si faceva sentire e le avversarie si sentivano superiori a noi. Ricordo solo che quando è caduta la palla del 15-12 sono corso in campo a saltare e ballare come un matto insieme alle mie ragazze. Dovrò vedere la registrazione video di Max ma nessuna credo si sia trattenuta dal gridare e cantare: una gioia esplosiva! Siamo sicuramente tra le prime 4 d'Italia !

Giusto il tempo per salutare i tecnici avversari, raccogliere i loro complimenti, vederli arrabbiatissimi con le loro raqgazze a cui addebiteranno scarsa intensità, scarsa grinta ma che si sono trovate davanti una "squadra" cioè noi. Non si sono trovate un singolo o un muro o una schiacciatrice ma una squadra.

Sono sul piazzale in cortile e tutti mandiamo SMS a tutti. In pochi minuti a Rho sanno che siamo tra le prime 4, sanno che siamo forti e ci mandano complimenti baci e abbracci. Io non ho più voce.

Torniamo tutti insieme nello stesso pullman, noi e il Volley Milano; l'autista fa sfoggio di una guida impossibile districandosi in vicoli in cui la regola del parcheggio selvaggio ha preso il sopravvento. Ogni 50 m. devono scendere Marci, Max, l'autista e i dirigenti del Milano perchè si deve spostare un'auto di traverso. E' una jungla. Il ritorno dura un sacco e io sono trattenuto perchè vorrei correre, gridare, saltare, abbracciare tutti ma per pudore verso i genitori delle avversarie, con cui abbiamo fatto anche amicizia, mi devo trattenere.

Gioia immensa in villaggio, c'è giusto il tempo di farsi una doccia e di andare a cena. A tavola prosegue l'euforia nostra e delle ragazze. Finita la cena ci si sposta in anfiteatro, dove ci saranno i balletti di presentazione delle varie squadre. Come sempre noi , nel senso delle ragazze, siamo in prima fila a tener viva la compagnia. Le nostre sono sempre le prime a ballare e proporre movimenti. Non fa caldo, serve sempre un maglioncino. Si susseguono i gruppi, tutti tranne la Issa Novara che sembra non aver preparato nulla ed essere in difficoltà per aver perso tutte le partite della giornata.

Come cambiano le cose !

I balletti sono abbastanza divertenti, sono da vedere, non coinvolgono se non i genitori delle dirette interessate. Finisce la serata e viene data una seconda possibilità alle novaresi. Questa volta non si fanno pregare e propongono un gioco che coinvolgerà tutti, tra risate generali. Il gioco è anche fin troppo fisico, bisogna prendere in braccio la compagna e in questo suscita ilarità la coppia improvvisata da suor Giuseppona e il dirigente di Chieri (120 Kg anche lui).

E' il momento di mandare a letto le ragazze, ci ritroviamo come sempre nella hall dell'albergo e Marci da le direttive. Siamo tutti euforici per essere nelel prime 4 ma domani mattina si gioca contro le extraterrestri di Chieri, sappiamo che è difficile se non impossibile ma non abbiamo nulla da perdere perciò a letto tranquille, borsa pronta e riposare. Come sempre le ragazze dimostrano massima serietà e attaccamento alla squadra: che squadra !

Noi dell' M-staff veniamo invitati nel capannino dell'organizzazione dove ci sono dolci caratteristici e liquori. Oltre a Demetrio e naturalmente suor Giuseppona, ci si trovano anche alcuni tecnici delle squadre, è un buon clima, ci si sta bene. Scopriamo che le ragazze di Chieri sono a letto da molto tempo, prendono ogni istante di questo torneo con una serietà non comune. In fondo sono ragazze U16 ma anche da questo si capisce che sono qui per vincere.

Dopo un po' salutiamo e torniamo verso l'albergo per riposare; è stata una giornata incredibile, piena di emozioni e per certi aspetti insospettabile; andiamo a riposare sereni, molto sereni. La mattina seguente non avremo il turno dell'alba, potremo fare con più calma dovendo giocare la seconda partita.

Con la punta delle sveglie e dei cellulari si conclude una magnifica giornata.

p.s.
Nell'immagine a inizio articolo eccoci mentre guidiamo la squadra alla rivincita sul Volley Milano






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