lunedì 10 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 1




Mercoledì 28 Aprile 2010, detto anche il giorno del viaggio: l'espresso di Hogwarts ci porta verso la magia delle finali. (Contiene foto)




E' il 28 aprile 2010, alle ore 19:00 c'è il ritrovo davanti alla stazione ferroviaria di Rho.

Fra poche ore si disputa il ritorno della semifinale di Champions tra Barcellona e Inter.

Il pomeriggio è passato in casa mia nella preoccupazione di aver dimenticato qualcosa. Ci sono i biglietti del treno ? e quelli dell'aereo ? e l'assegno del Clavenna da dare in Calabria ? e il cavalletto per Massimo ?

Sento Massimo, dice che arriverà leggermente in ritardo perchè deve passare a prendere la Mery. Per la prima volta penso che non sarò l'ultimo ma non ho fatto i conti con la tensione. Perchè sono così agitato ? stiamo andando in vacanza 4 giorni, mica in galera!

La tensione parte da lontano, si è accumulata nei preparativi e nell'acquisto dei biglietti; ore passate davanti a un computer e poi in varie agenzie, scoprendo che ogni 5' cambiava il prezzo del biglietto aereo fino ad arrivare a valori irraggiungibili. Se fosse stato solo un mio biglietto avrei risolto in meno tempo ma il pensiero è sempre andato ai genitori, a contenere il prezzo del viaggio e così come era previsto, ho optato all'andata per un viaggio in treno.

Ero già stato in Calabria per una finale Nazionale PGS, 13 anni fa. Clavenna era il nostro dirigente addetto alle videoriprese. In campo anche sua figlia, eravamo arrivate 4° dietro a Lombardia (S.Fermo Varese), Veneto (Legnaro) e Lazio. Era stata una bella esperienza con un viaggio in treno epico ai limiti del concepibile, circondati nella nostra cabina cuccette, da gente che andava al paese natìo per passare il 1° Maggio; non si riusciva nemmeno a raggiungere il bagno. Un incubo.


L'esperienza mi ha fatto optare questa volta per un più comodo vagone letto che immaginavo almeno non essere assediato da viaggiatori senza prenotazione.

Riavvolgiamo il nastro e torniamo sul sagrato della stazione di Rho. Ore 19:10, ci siamo tutti, facce allegre, sorridenti, forse qualche genitore leggermente preoccupato che la sua bambina viaggi senza scorta. Ma io Massimo e Marci siamo e saremo una ottima scorta. Tergiversiamo per infilare nelle borse e valigie gli ultimi oggetti (cavalletto, magliette rosse regalate dal papà di Erika) ed è già tempo di imboccare il sottopasso per andare al binario 3. Qui mi torna un po' di agitazione perchè qualcuno mi aveva detto (Enzo ?) che il regionale delle 19:28 è sempre in ritardo e noi non possiamo permetterci ritardi per poter prendere la coincidenza in Centrale.

Arriva il nostro treno, saluti, baci e abbracci, sorrisi e comincia il superlavoro del nostro staff , da ora definito M-staff (Manu, Massimo e Marci). Carica scarica valigie: ma cosa ci avete messo dentro ? pesano una cifra !

Tutti sul treno, saluti ai parenti e si parte; l'aria che filtra dai finestrini è buona, il tempo è bello, le ragazze trovano uno scompartimento vuoto e siamo tutti emozionati. Poco tempo per vedere Milano da un punto di vista insolito, campi mai immaginati, case di ringhiera, lontano il traffico ed è già Stazione Centrale.

Prensiamo possesso della banchina con lo scarico valigie. Dal tabellone vediamo il binario a cui indirizzarci. Qualche foto di gruppo e siamo già davanti al vagone letto: chiuso! Mancano pochi minuti e solo il nostro vagone è chiuso. Dicono che un addetto sta sistemando le cabine. Fuori ci sono altri viaggiatori, uno che cerca di imbarcarsi con un biglietto del 28 marzo ! L'addetto resiste con molto garbo a qualsiasi improbabile spiegazione. Tocca a noi; io dal biglietto avevo intuito che i numeri fossero le cabine invece si riveleranno proprio i posti per ciascuno; questo scombussola tutti i nostri preparativi e le prime ragazze che salgono non sanno dove mettersi. Poco tempo e tutto si sistema. Le ragazze più giovani, quelle della U14 che da ora chiamerò simpaticamente "le piccoline" a dispetto però della loro presenza fisica, vengono sistemate nella cabina comunicante con l' M-staff. Tutto sotto controllo.

A prima vista il vagone letto mi sembra stretto, poco propenso ai raduni che ci eravamo immaginati. L'addetto al vagone, molto bravo, ordinato, simpatico e soprattutto efficiente, ci sistema i letti in modo che si possa stare come in un vagone normale. Non ci siamo nemmeno accorti che il treno è in viaggio.

Di fianco a noi si trova un personaggio pittoresco, che sta cercando di mettere insieme una serie di postazioni satellitari per poter vedere la partita di Champions; io lo pedino perchè sono interessato ma capisco che ha delle idee abastanza confuse. Cerca LA7 ma che cavolo ci azzecca ? Per capire come vivrò questo momento di Champions League potete leggere un resoconto molto esaustivo qui: Semifinale Barcellona-Inter dal treno.

Marci si sistema in corridoio su un sedile a scomparsa. Le piccoline, uniche a non essere in tuta, sono sistemate benissimo con casse attaccate all'iPod di Giulia e sono sempre sorridenti.
















E' il momento della cena con i panini, dei racconti, delle chiacchiere. Raccolgo le grandi e facciamo un assalto alla cabina delle piccoline. E' un bel momento, ecco una foto :
















La partita di calcio finisce con la qualificazione dell'Inter per la finale, l'addetto al treno ci confida che non ne può più del signore pittoresco che probabilmente incontra più volte su questa tratta, le ragazze sembrano stanche, le piccoline già dormono, siamo tra Bologna e Firenze ed è il tempo di abbassare la voce per rispetto degli altri viaggiatori. Io Massimo e Marci siamo presi dalla lettura di libri, io in particolare sto ancora sulla nuvoletta e leggo e smisto SMS agli amici interisti, primo fra tutti Samu. Proseguiamo la lettura, il letto è comodo, ogni cubicolo ha la sua lucetta, la sua presa per ricaricare il cellulare e senza che me ne accorgo sto già dormendo.

Quando mi sveglio è mattina presto, le piccoline sono le più arzille, vado a lavarmi in bagno e vedo che già si sono sistemate i letti, hanno riacceso l'iPod e si fanno fotografie, sono incredibili e ti mettono di buonumore. Da Marci scopriamo che abbiamo 2h di ritardo perchè a Roma nella notte, hanno sostituito una carrozza. Invece che alle 8:26 arriveremo dopo le 10:00. L'addetto al vagone ci prepara la colazione, anche per le ragazze e noi provvediamo con i vassoi a portarla nelle varie cabine. Quasi tutte sveglie, qualcuna fa più fatica. Siamo in zona costa amalfitana.

Con Marci e Massimo intavoliamo discorsi su politica, etica e massimi sistemi. Niente o poco che riguardi la pallavolo; le ragazze sono bravissime, non avremo mai una preoccupazione per il loro comportamento: perfette.

Sento Demetrio, responsabile PGS della Calabria, dico che siamo in ritardo ma ci rassicura: un autobus piccolino è già alla stazione di Lamezia Terme e aspetterà solo noi. Le altre 2 squadre lombarde (Quasars e Volley Milano) sono già in volo e ci precederanno nel tratto finale. Tutto era stato studiato per far coincidere gli orari e consentire a un Bus di prenderci tutte insieme, i pezzi del puzzle sistanno mescolando, capisco che non è giusto che io mi preoccupi anche di questo e torno a godermi il paesaggio e la presenza divertente delle ragazze. Le piccoline continuano a farsi fotografie!

L'addetto al vagone ci fa sapere quando mancano 20' all'arrivo, facciamo preparare le borse a tutte e ci attiviamo per consentire uno sbarco in tempi rapidi, il treno è diretto a Palermo, non vogliamo perderci niente e nessuno.

Stazione di Lamezia, l' M-staff è ancora efficiente e scarica bagagli con maestrìa, prensiamo possesso della banchina calabra. Valentina del Volley Milano mi fa sapere che sono da 1h in aeroporto ad attendere il Bus ma il nostro sul piazzale esterno è davvero piccolissimo, basta solo per noi, che partiamo.

Le ragazze sono felicissime, qualcuna attacca un iPod e cominciano a cantare, se eri stanco o preoccupato non puoi far altro che essere contento con loro. Chiacchieriamo con il conducente che ci racconta del territorio, dei lavori stradali e delle pale eoliche. In circa 1h siamo già davanti al mare di Soverato, ancora pochi minuti e saremo a S. Andrea Apostolo dello Jonio, villaggio turistico nausicaa.

Un posto bellissimo.

Il tempo invece non è così bello. Le ragazze buttano le valigie vicino al muretto e si mettono a provare il balletto per la serata di presentazione delle società.

Giusto il tempo di abbozzare qualche passo e si mette a piovere. Le previsioni erano assolutamente incredibili per la mattinata di giovedì: sole in tutta Italia, una sola nuvoletta con fulmini proprio sulla zona di Soverato. E ci ha azzeccato.

Le ragazze resistono anche sotto l'acqua ma dopo pochi minuti questa diventa grandine. Grandine ?

Con questo tempo ci dividiamo nelle camere che sono belle e spaziose, le Alici hanno addirittura una stanza doppia con 2 bagni e spazi enormi. Siamo tutti al 1° piano.

Il tempo continua inclemente a gettare cubetti di ghiaccio, l'aria si raffredda, il cielo è buio. Arrivano le altre squadre lombarde, uno dei loro dirigenti mi favorisce una gazzetta dello sport così posso soddisfare la mia curiosità per tutto ciò che è successo la sera precedente: grandissima Inter.

Il 1° giorno lo considero chiuso qui, in quanto il viaggio di andata si è concluso, dal prossimo racconto saremo già in clima torneo.

Manu




Nessun commento: