giovedì 20 maggio 2010

Finali nazionali: giorno 3 - Modena




Venerdì 30 Aprile 2010, detto anche il giorno del "finalmente si gioca". (Contiene foto)



E' venerdì, 30 aprile 2010, nei nostri precedenti racconti, eravamo tranquilli a nanna per ritemprare le membra. Nottata breve a causa della colazione ultramattutina. Mi chiedevo a cosa servisse una coperta di lana in Calabria ma forse ce ne stava bene anche un'altra. A Milano faceva meno freddo, devo averlo già detto più volte.

Marci dice sempre che dorme poco di notte, che si sveglia prestissimo, tutti abbiamo impostato vare sveglie su iPhone e cellulari di ultima generazione; alle 7:00 siamo già in piedi. Non ho fatto il militare, ho capito da commenti degli amici o da film anni '70 che esisteva una pratica detta "del Cubo" , ho l'occasione di vederla in pratica con Marci che è già lavato, vestito e il suo letto è quasi stirato. La mia giornata inizia con il timore di fare brutta figura :o)

Poi sarà che me la so cavare in tutte le situazioni, sarà che ho visto i film, sarà che sono abituato a casa mia (meglio non approfondire) in pochi minuti anche il mio letto è quasi stirato. Da perfetto M-Staff avevamo preparato tutto la sera prima e quindi ci basta poco per scendere nella hall, passando ovviamente a bussare alle varie camere delle ragazze.

Le piccoline sono chiaramente già lucidissime, alcune delle nostre non sembra.

Per esperienza ogni partita che abbiamo giocato prima delle 17:00 nell'ultimo anno non è stata giocata al meglio. Se l'analisi si spalma negli ultimi 8 anni direi che tutte le partite giocate di mattina sono state pessime; non è un buon viatico per l'inizio torneo ma questo ci capita e siamo qui per giocare.

La colazione si fa interessante quando arrivano le briosche calde. Non ho tenuto memoria di cosa mangiano le nostre ragazze, posso solo ricordare la faccia stranita di Erika che dopo averlo visto fare da tutte le altre, per la prima volta nella sua vita si apprestava a mangiare una briosche. Il suo commento finale è stato : "Buooooonaaaaaa !" E anche un'altra delle piccoline entra nella top ten dei ricordi, grande Eri !

Il tempo corre veloce, è ora di recitare le preghiere del mattino salesiane.

Nel portico a lato della sala pranzo fa freschino, siamo ovviamente in pochissime, solo le 4 squadre che devono iniziare a giocare; qualche piccolo ritardo da esordio dell'altoparlante e dei microfoni, qualche libretto dimenticato in camera e la giornata ufficialmente comincia. A fine preghiera Massimo inizia uno dei suoi lavori giornalieri, riempire le borraccie di acqua.

Altro esordio che rimarrà imbarazzante per tutto il torneo è quello dei trasporti tramite pullmini. Siamo 2 squadre a dover andare a Soverato e i primi 2 pullmini sono già in estrema difficoltà, ospitiamo 4 ragazze di Modena e le avvolgiamo teneramente nei canti, perchè come da copione, i'ìPod e le cassettine non mancano mai nei nostri spostamenti.

L'autista del nostro mezzo è nientemeno che il capo della azienda, ci racconta qualcosa nei 10' di tragitto e si ritrova bloccato dal mercato. Comincia una serie di modifiche e variazioni finchè finalmente ci deposita su un vialone dove si trova un Istituto di suore che contiene la nostra palestra. Io cercavo di ricordare luoghi e momenti di 13 anni prima ma avevo in mente uno splendido palazzo dello sport. Quella che ci ospiterà invece èè una risicatissima e piccolissima palestrina. Sfrattiamo una classe di ragazzini che non sapeva di questo torneo, salutiamo classi di piccoli bimbi che fanno lezione e cambiandoci direttamente in campo possiamo dedicarci al riscaldamento.

La mia tensione sale.

Tra le strette mura della palestra il riscaldamento si svolge per la prima volta con la maglietta nuova il cui motto campeggia sulla schiena delle ragazze: "Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta" , bellissima.

Sorteggio e il capitano, Ali, se lo aggiudica; cominciamo bene.

Massimo è impegnato nel suo secondo lavoro per questa manifestazione: riprese delle partite. Si ritrova in mano la mia possente Canon XM2 e molto spesso va in difficoltà sul bianco; non ho detto che va in bianco, non sa come fare il bianco alla telecamera ma questi sono dettagli tecnici. Sono tesissimo e Max passa ogni tanto a chiedermi come si fa questo, come si fa quello, dove deve mettere il cavalletto, dove deve stare lui: è sicuramente agitato come me.

Nel riscaldamento capisco che sarà difficile perchè basta una schiacciata forte e si fa fatica a tenerla tra le mura; sarà difficile anche per le avversarie se le nostre bocche di fuoco picchieranno duro o preciso.

Si parte, primo servizio del torneo nelle mani del capitano, Ali.

Ci sono tonnellate di gesti scaramantici che gli allenatori o gli atleti compiono prima e durante le partite; a volte anche il solo perdere il sorteggio diventa un elemento di disturbo, ognuno ha le sue paturnie, io non ho fatto statistiche su quante volte abbiamo vinto se abbiamo perso il sorteggio o viceversa, allo stesso modo non ho statistiche in merito a chi conquista il primo servizio, non ci sono statistiche ma la tensione impone di stare attenti e in ogni caso un punto guadagnato è sempre meglio di un punto perso, fattostà che conquistiamo il primo punto del torneo, nel nostro girone. Adesso che sono passati abbastanza giorni, mi viene una curiosità: chissà chi ha conquistato il primo punto dell'altro girone! Dite che non è importante? forse si, forse no; resta il fatto che le 2 squadre impegnate di là arriveranno rispettivamente 2° (Legnaro) e 4° (Novara).

Lasciamo l'analisi dei dati statistici che in questo caso diventano più scaramantici che non di reale valore sportivo e torniamo al nostro match. Vinciamo anche il secondo punto: siamo in fuga?

Il gioco è spumeggiante, Ale in regia distribuisce palloni e le bocche da fuoco (Kya e Gio) sono preparate e solide. Dietro non cade una palla senza che ci sia movimento: proprio come piace a me.

Cambio palla, ecco la nostra prima ricezione, da qui si capirà molto di come siamo dentro al torneo, di cosa dobbiamo aspettarci; la ricezione è uno dei nostri punti più deboli, tengo il fiato . Cavolo ma ti rendi conto ? sto tenendo il fiato e siamo solo sul 2-1 nel primo set delal prima partita del torneo! cosa dovrei fare se arrivassimo ai vantaggi in qualche set ? Non so ancora che ci arriveremo, più volte e che per in molte occasioni durante questo torneo ringrazierò le fatiche fatte durante i corsi di Apnea Academy con il campione del mondo Gaspare Battaglia mio carissimo amico (asparo per gli amici). Comunque la ricezione tiene, Vale tiene, ricostruiamo e schiacciamo.

C'è qualcosa che non va; non capisco cosa ma non va tutto bene, che succede?

Manca il tabellone segnapunti!

Io sto tenendo a mente il punteggio ma non posso farlo per tutta la partita, ma come è possibile ? vado al tavolo del segnapunti e spaventati dalla mia corsa mi guardano male e mi dicono "Stia calmo". L'arbitro (donna) dal seggiolone, si preoccupa e mi dice "Stia calmo" Hey io SONO CALMO ma voi non state visualizzando i punti!

L'allenatrice avversaria, simpaticissima, chiede allo stesso modo di vedere il punteggio. Si va avanti; ma come si va avanti ? Marci prende un fogli odi carta e comincia a segnare i punti per evitare di perdersi qualcosa, non che ce li freghino ma che non si vada sotto senza chiamare un time-out per esempio. In campo aumenta leggermente la confusione, chissà se anche questa cosa a livello statistico può essere utile: come cambia il gioco se non puoi vedere il punteggio ? Noi allenatori passiamo molta parte della partita a suggerire alle ragazze di non guardare il tabellone, perchè questo mette ansia. Però se il tabellone non esiste è un bel casino. Alla fine mandano qualcuno in un angolo , c'è un tabellone manuale vecchio stile, viene aggiornato e siamo 8-8 perchè nel frattempo abbiamo giocato. Mannaggia.

Al servizio abbiamo Gio che negli ultimi 2 mesi, pur essendo la nostra schiacciatrice più potente, ha prestazioni pessime. Prende la palla in mano e comincia a respirare da agitata, butta di là la palla senza alcuna efficacia e il più delle volte addirittura la sbaglia. E' una cosa a cui stiamo lavorando, io ci ho lavorato tantissimo anche nel riscaldamento, lo faccio mentre va verso la riga di fondocampo ma poi è la sua testa che governa il braccio. Questa volta non so come nè perchè, prende fiducia; non sbaglia; battuta dopo battuta diventa incisiva, facciamo un break di qualche punto e ci portiamo a 13. Ci sono ottime sensazioni in campo, c'è un bel gioco, spumeggiante; Ale e Ciona provano addirittura una veloce, non va.

Siamo avanti e ci rimaniamo, poco dopo con al servizio prima Mery e poi Ali scaviamo un solco più netto portandoci 23-15. La veloce tra Ale e Ciona stavolta funziona! Bellissimo!

La mia tensione rimane alta perchè spesso in stagione abbiamo buttato al vento vantaggi importanti, però questa volta siamo alle finali nazionali, siamo toste e portiamo a casa il 1° set.

Al cambio di campo, sono emozionatissimo, siamo riusciti a non finire a ZERU SET ! ma naturalmente adesso viene il bello; abbiamo capito che le avversarie sono alla nostra portata, dobbiamo mantenere il ritmo e il livello di gioco alto.

Decido di non cambiare nulla, nessun cambio al sestetto base.

La partita sembra andare per il verso giusto, non facciamo regali, abbiamo ottime soluzioni in attacco e quando serve la palla va per terra. A un certo punto sento che possiamo farcela e forse mi rilasso troppo; le ragazze fanno lo stesso e modena ci riprende terreno. Si fa strada la paura che abbiamo finito energie ma con molta attenzione portiamo a casa anche il 2° set e di conseguenza la vittoria !

Abbiamo vinto la prima partita del torneo !

Io mi ritrovo a correre per il campo e a urlare, le ragazze si lasciano andare alla festa, forse solo quelle della panchina non hanno capito che è finita, forse sono preoccupate che non hanno giocato, forse abbiamo avuto una reazione esagerata ? Si va al 3° set obbligatorio da disputare al 15 invece che al 25. Anche questa regola è cambiata improvvisamente rispetto a quanto stabilito prima di partire ma chissenefrega. E' il momento di far giocare anche le altre, cominciamo con mettere Maira ed Elisa, poi nel corso del set entreranno in campo all'esordio anche Elena, la più piccola forse del torneo ('98) e Giulia. Nonostante i cambi e la presenza delle piccole, il gioco rimane valido, costruiamo e attacchiamo. Purtroppo Elena si infrange sul nastro della rete in almeno 3 occasioni fino a concludere con palla a terra nella successiva. Questo punto genera una ovazione da parte di tutta la panchina. Anche Giulia se la cava benissimo, senza paura, come avesse sempre giocato con noi. Purtroppo il risultato e l'esperienza in campo non vanno di comune accordo e finiamo per perdere il set. Alla fine noi prendiamo comunque 3 punti come da regolamento e siamo comunque molto felici. Io mi sento uno straccio, sono come svuotato, mille preoccupazioni per il viaggio prima e per la partita poi, stanno venendo a galla. Propongo a Marci e Max di portare le ragazze a divertirsi in piscina mentre io mi guarderò la seconda partita in cui si affrontano Chieri e il VolleyMilano. Lo faccio per studiarle e cercare nel pomeriggio soluzioni. Non lo dico a nessuno ma so già che se il VolleyMilano perde, la partita contro di loro da effettuare nel pomeriggio sarà uno spareggio per chi va in semifinale. E le emozioni si accumulano.

Giusto prima di salutare tutti, parte il treno degli SMS, cominciando da Anna, poi Alberto e Luisella per avvisare la società, poi Paolo, Livio, la Dany Chiere e non so quanti altri. A fine torneo avrò speso più in telefonate ed SMS che in tutto l'anno ma fa parte delle emozioni e dei ricordi positivi.

Giusto per la cronaca, assito a una partita in cui Chieri mi da l'impressione di essere una squadra di Extraterrestri. Non mollerà un punto e spingendo al massimo anche nel 3° set finirà per schiantare il VolleyMilano 3-0. Schiantare perchè psicologicamente il gioco e la differenza è stata talmente netta da non lasciare spazio a recriminazioni. Gli arbitraggi si sono rivelati di basso livello, con tanti errori, come nella nostra partita ma il tasso tecnico era davvero troppo evidente.

Ho preso appunti e la consapevolezza che di Chieri non ci importa, sembrano spocchiose, fanno vita a parte e i loro dirigenti non fanno nulla per sembrare simpatici.

A partita finita, mi faccio scarrozzare a casa dai pullmini che portano VolleyMilano e Modena che era rimasta a guardare rinunciando alla piscina. Faccio amicizia, o meglio la consolido, con Maro, dirigente del VolleyMilano. Appena sbarco al villaggio capisco che è tardi ma devo assolutamente fare un bagno in piscina per togliermi la tensione. Corro e senza pensarci troppo mi tuffo: ghiacciatissima!

Giusto qualche vasca per riattivare la circolazione e scaldarmi, meno male che ho qualche strato di grasso a protezione :o)

Arrivo di corsa in camera, doccia al volo e scendo che le nostre ragazze sono alle prese con la pasta. Ma che fame abbiamo ? Come sempre le piccole si distinguono per non rifiutare mai il bis.

Marci fa sfoggio di preveggenza immaginando cosa potrebbero portarci, solo qualche pasto dopo e qualche imbeccata dopo le ragazze capiranno che esiste un menù all'ingresso del salone :o)

Come da tradizione al nostro tavolo non manca mai un sano COMPLEANNO, le squadre intorno a noi si uniscono ai coretti e la malcapitata che si ritrova improvvisamente un anno in più, sa già che non avrebbe senso negare e ringrazia con un sorriso. A fine torneo ci sarà stato qualcuno che ha capito che sono troppi i nostri compleanni ?

Si chiude qui la prima parte del giorno 3 con la vittoria meritatissima su Modena, poco tempo libero e saremo già pronte per la supersfida con quelle che ci hanno battuto alla finalina regionale.

Manu





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